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Marinella Santini
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Marinella Santini
VOLUME 1
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GGIIOOCCOODDAANNZZAA LLAA NNUUOOVVAA PPRROOPPEEDDEEUUTTIICCAA…… oovvvveerroo:: iimmppaarraarree ggiiooccaannddoo!!
IINNTTRROODDUUZZIIOONNEE L’obiettivo prefisso nel Percorso di Formazione è fornire ai corsisti gli strumenti necessari per educare i bambini al movimento - in particolare alla Danza - attraverso il gioco considerato nel suo aspetto educativo, approfondendo e ampliando le proprie conoscenze e le proprie competenze pedagogiche che permettano loro di acquisire, con una metodologia innovativa, nuovi mezzi e strategie diverse atte a rispondere ai nuovi bisogni dei bambini. L’obiettivo è dunque formare una figura professionale con competenze tali da porre i bambini – fornendo loro gli strumenti necessari – in condizioni di sviluppare nuove dinamiche di relazione sia con se stessi che con gli altri, determinando, all’interno del gruppo, un proprio riconoscimento. La figura professionale formata sarà in grado di educare i bambini attraverso il gioco educativo, rendendo i piccoli allievi consapevoli del proprio corpo e conducendoli alla scoperta delle loro potenzialità di movimento e di creatività, e sarà capace di trasformare dette potenzialità in capacità e competenze. L’educatore userà il gioco come mezzo educativo e formativo. Risveglierà nei bambini la fantasia e l’immaginazione e le “coltiverà”, usandole come mezzo e supporto nel percorso formativo dei piccoli allievi, facendo sì che i bambini acquisiscano la capacità di utilizzare l’immaginazione e la fantasia realizzando qualcosa di nuovo: li condurrà, dunque, verso un processo di creatività. Con atteggiamento propositivo e non impositivo, accosterà i bambini all’ Arte del Movimento, consapevole di condurre i propri allievi in un processo di crescita psicofisica che dovrà essere graduale, nel pieno rispetto del bambino, dei suoi tempi e della sua capacità di apprendimento: ogni bambino è unico e particolare e l’educatore dovrà avere la capacità di adattarsi ai suoi tempi, con la consapevolezza dell’importanza del ruolo che ricopre nei confronti dei propri allievi.
Il Giocodanza consente un approccio alla Danza libero da codici fissi ed è un processo formativo attraverso il gioco – considerato nel suo aspetto educativo – tramite il quale il bambino è condotto alla scoperta delle sue potenzialità artistiche e creative. L’apprendimento segue dunque un percorso ludico nel quale, in un clima di distensione e di svago, la presenza di regole non imposte, ma proposte, aiuta lo sviluppo dell’autocontrollo, mentre corpo, voce, musica e spazio diventano modalità di scoperta e di relazione con se stessi e con gli altri.
“Il gioco è lo strumento d’eccellenza per creare in ambito pedagogico una relazione autentica: è il mezzo
attraverso il quale il bambino può esprimere simbolicamente tutto se stesso, è il mezzo liberante, perché
creativo, spontaneo ma adeguatamente proposto nel metodo all’interno di una cornice “contenente” (la
regola), nella quale il bambino in evoluzione può esprimersi sapendo dove è il limite.
Il bambino “liberato” attraverso l’azione un po’ magica della creatività, si troverà più facilmente preparato
a sperimentare il movimento e la danza nel loro aspetto più creativo e liberante. Gioco e Danza hanno
entrambi un contenuto ludico e simbolico che il Metodo ha posto in grande evidenza. Sono uniti da uno
stesso filo: l’inconscio si esprime in entrambi attraverso il movimento, il “far finta”, la metafora,
l’analogia”. (Dott.ssa Laura Bruschetta, psicologa e psico-terapeuta infantile, docente Scuola di Formazione Professionale Gi.D.A.S. Danza)
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II GGIIOOCCHHII RROOMMPPIIGGHHIIAACCCCIIOO
I giochi Rompighiaccio sono molto importanti perchè favoriscono la conoscenza e la relazione.
L’affiatamento, la coesione, il reciproco riconoscimento sono indispensabili per arrivare ad una intesa e per il raggiungimento degli obiettivi prefissi. Questo non solo per finalità educative, ma anche per favorire la conoscenza e la relazione che aiutano il “dialogo” e il rapporto con gli altri, quindi le relazioni interpersonali. Fiducia, coesione, conoscenza: elementi indispensabili per raggiungere un obiettivo che coinvolga tutto il gruppo. L’obiettivo può essere la riuscita di un esercizio, fare una buona lezione, un bello spettacolo! E’ importante che fin da piccoli i bambini siano educati a ciò: giocare implica un lavoro di squadra!... L’insegnante dovrà, dunque, essere capace di dare vita a un gruppo tra i cui componenti dovranno esserci affiatamento e reciproco riconoscimento. In tal modo sarà più facile - e per i bambini anche più divertente - il raggiungimento degli obiettivi prefissi.
I giochi Rompighiaccio hanno, dunque, lo scopo di favorire la conoscenza e il rapporto con gli altri, ma possono avere anche altri obiettivi come il riscaldamento ad esempio; infatti, spesso si danza liberamente e quasi tutti i giochi implicano varie andature o il semplice camminare. Inoltre si utilizzano frequentemente i segnali sonori, che servono a mantenere desta la concentrazione e sviluppano l’attenzione uditiva; quindi, oltre all’obiettivo primario (relazione e conoscenza), entrano in gioco anche altre finalità. I giochi Rompighiaccio sono costituiti dal Gioco del Nome e dal Gioco del Saluto, che possono essere fatti separatamente o insieme. Quando sono collegati, e fanno quindi parte della stessa sequenza, diventano appunto Giochi Rompighiaccio.
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GIOCHI DEL NOME
1. “Il fiore” > 1° Ciclo liv.1 - senza musica -
Occorrente: un fiore
SVOLGIMENTO >> I bambini sono seduti in cerchio. Inizia l’insegnante che ha nella mano destra un fiore che passa, dicendo il proprio nome, alla bambina che sta alla sua destra; la bambina ripete passando il fiore alla compagna accanto e si ripete fino a concludere il giro. La stessa cosa viene ripetuta facendo il giro a sinistra.
2. “Presentiamoci a Lulù” > 1° Ciclo liv.1 - senza musica -
Occorrente: Lulù!
SVOLGIMENTO >> Come il gioco precedentemascotte del Giocodanza. Inizia sempre la maestra e, ogni volta che ci passiamo l’orsetta, dobbiamo presenterarci dicendo il nostro nome:
3. “Il grattino” > 1° Ciclo liv.TRACCIA N. 1
Occorrente: uno strumentino
SVOLGIMENTO >> In cerchio. Un mi gratto il naso (e si gratta il naso) accanto, nominando un’altra parte del corpo e così via, fino a ritornare al primo bambino. A questo punto, far partire la musica e camminare in ordine sparso; allo stop della musica, mettersi a coppie (in modo casuale) e continuare a camminare tenendosi per questo punto lasciarsi e fermarsi in posizione naturale, rivolti verso il lato davanti e, sonoro, riprendere a camminare (non più in coppiaun posto nello spazio per proseguire la lezione.
Variante: invece di disporsi in ordine sparso, possiamo concludere tornando nel cerchio e restringerlo fino a stare tutti molto vicini per stringersi in un grande abbraccio collettivo insieme alla maestra.
4. “Il nome a sillabe” >
SVOLGIMENTO >> Seduti in cerchio.
Un bambino per volta dirà il suo nome, come se fosse batte le mani e sulla seconda schitutti hanno
eseguito, si riprende il giro dalla parte opposta.
5. “Il dado” > 2° Ciclo -
Occorrente: un dado di spugna colorato
SVOLGIMENTO >> In piedi, in cerchio.bambino, che lo prende e ripete a voce alta il suo nome, tante volte quanti sono i numeri usciti sulla “faccia” del dado. Poi lo lancia a sua voltacammina in ordine sparso; quando incontriamo una compagna, ci fermiamo toccandoci in una parte del corpo e dicendo a turno il proprio nome.
Alternativa: se non si possiede il dado, l’esercizio può essere fatto con una palla: chi la lancia, prima di passarla ad una compagna, dirà un numero da 1 a 6, e chi la riceve dirà il proprio nome tante volte corrispondenti al numero detto in precedenza.
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Come il gioco precedente, ma questa volta i bambini si passano Lulù, la nizia sempre la maestra e, ogni volta che ci passiamo l’orsetta, dobbiamo
il nostro nome: – Ciao Lulù, io sono Cristina! – E così via
1° Ciclo liv.2
cerchio. Un bambino alla volta si presenta dicendo: – il naso) – I compagni dicono: – Ciao Maria! –
nominando un’altra parte del corpo e così via, fino a ritornare al primo bambino. A questo punto, far partire la musica e camminare in ordine sparso; allo stop della musica, mettersi a coppie
e continuare a camminare tenendosi per mano fino alla ripresalasciarsi e fermarsi in posizione naturale, rivolti verso il lato davanti e,
a camminare (non più in coppia) fino al successivo segnale che indica di trovare r proseguire la lezione.
invece di disporsi in ordine sparso, possiamo concludere tornando nel cerchio e restringerlo fino a stare tutti molto vicini per stringersi in un grande abbraccio collettivo insieme
> 2° Ciclo - senza musica -
Seduti in cerchio.
uo nome, come se fosse composto da due sole sillabe: sulla primaseconda schiocca le dita girandosi verso la compagna alla sua destra
riprende il giro dalla parte opposta.
- senza musica -
dado di spugna colorato
In piedi, in cerchio. L’insegnante sta al centro e lascia cadere il dado verso un bambino, che lo prende e ripete a voce alta il suo nome, tante volte quanti sono i numeri usciti sulla “faccia” del dado. Poi lo lancia a sua volta e si siede, e così via. Esaurito il giro,
quando incontriamo una compagna, ci fermiamo toccandoci in una parte del corpo e dicendo a turno il proprio nome.
se non si possiede il dado, l’esercizio può essere fatto con una palla: chi la lancia, ima di passarla ad una compagna, dirà un numero da 1 a 6, e chi la riceve dirà il proprio nome
tante volte corrispondenti al numero detto in precedenza.
volta i bambini si passano Lulù, la nizia sempre la maestra e, ogni volta che ci passiamo l’orsetta, dobbiamo
E così via.
Io mi chiamo Maria e
Ripete poi il bambino nominando un’altra parte del corpo e così via, fino a ritornare al primo bambino. A questo
punto, far partire la musica e camminare in ordine sparso; allo stop della musica, mettersi a coppie fino alla ripresa musicale. A
lasciarsi e fermarsi in posizione naturale, rivolti verso il lato davanti e, al segnale ) fino al successivo segnale che indica di trovare
invece di disporsi in ordine sparso, possiamo concludere tornando nel cerchio e restringerlo fino a stare tutti molto vicini per stringersi in un grande abbraccio collettivo insieme
due sole sillabe: sulla prima compagna alla sua destra. Quando
L’insegnante sta al centro e lascia cadere il dado verso un bambino, che lo prende e ripete a voce alta il suo nome, tante volte quanti sono i numeri usciti sulla
, e così via. Esaurito il giro, ci si alza e si quando incontriamo una compagna, ci fermiamo toccandoci in una
se non si possiede il dado, l’esercizio può essere fatto con una palla: chi la lancia, ima di passarla ad una compagna, dirà un numero da 1 a 6, e chi la riceve dirà il proprio nome
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Variante: mentre viene detto il nome, si può aggiunge un movimento, che viene ripetuto tante volte quanti saranno i numeri sulla faccia del dado.
6. “Il nome a ritmo” > 2° Ciclo - senza musica -
SVOLGIMENTO >> Seduti in cerchio. Inventare un ritmo, ad esempio: TA–TA TATA | TA–TA TATA ||
Su questo ritmo, i bambini diranno a turno il proprio nome.
Variante: sullo stesso ritmo, si fa poi una andatura libera in ordine sparso: diventa così anche un esercizio di riscaldamento.
7. “Il mega abbraccio” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 2
Occorrente: due legnetti
SVOLGIMENTO >> I bambini sono disposti in cerchio, in piedi. Un bambino va al centro cantando e danzando il proprio nome, immobilizzandosi poi in una posa. Tutti i bambini mettono una mano sul cuore ripetendo il suo nome e facendo un gesto verso il compagno, che torna al suo posto. Quando tutti hanno eseguito, parte la musica: danza libera in ordine sparso. Ad un segnale dato dalla maestra, camminare in ordine sparso e, ad un battito dei legnetti, i bambini si salutano (a coppia) mettendo a contatto una parte del corpo; si continua così fino a due battiti dei legnetti: questa volta, sempre a coppia, si mettono a contatto due parti del corpo e si continua fino a tre battiti (tre parti a contatto). Quando la musica diventa più veloce, si cammina più velocemente ascoltando la maestra; quando dirà: – Hop! – si farà un salto, quando lo dice due volte si faranno due salti e tre salti quando lo dirà tre volte. Quando la musica rallenta, i bambini danzano liberamente fino a quando si ode un segnale: tornano ai loro posti in cerchio. Quando tutti sono arrivati, si salutano mettendo una mano sul cuore (come all’inizio) e facendo un gesto verso gli altri bambini. Infine restringono il cerchio terminando in un grande abbraccio collettivo.
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GIOCHI DEL SALUTO
1. “Batto 5!” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 3
Oggetti: mano nacchera (o comunque uno strumentino) - campanellini
SVOLGIMENTO >> Danzare in ordine sparso e, al suono della mano-nacchera, salutare chi si incontra con un batti 5; al suono dei campanellini, ballare liberamente in ordine sparso. Ripetere più volte e, al termine della musica, assumere una posa da ballerina.
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2. “Saluto… a modo mio” > 1° Ciclo liv.2 / 2° Ciclo TRACCIA N. 4
SVOLGIMENTO >> Gli allievi sono disposti in due linee, lungo i lati davanti e dietro, rivolte l’una verso l’altra.
disposizione iniziale disposizione raggiunta
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1
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Disposizione raggiunta
La coppia n. 1 si incontra al centro, i due bambini si salutano come vogliono e si scambiano di posto. Ripetono, una dopo l’altra, le rimanenti coppie; una volta che tutti si sono salutati, si ripete il saluto facendo partire le coppie tutte insieme: ognuno torna così al punto di partenza. Si invitano poi gli allievi a camminare in ordine sparso e quando due bambini si incontrano, si salutano dicendo ognuno il proprio nome.
Osservazioni: il tipo di saluto può essere libero (ogni coppia sceglie liberamente il modo di salutarsi), così come può essere stabilito prima, ad esempio una stretta di mano o un abbraccio (questo piace molto ai bambini). Invece che un coppia alla volta, si può decidere di far partire per primi i bambini della fila � partendo sempre uno alla volta; quando � ha salutato il bambino corrispondente dell’altra fila, questo va a prendere il suo posto nella fila �. Nello stesso momento, il secondo bambino � va a fare il suo saluto al compagno dell’altra fila e così via. Si ripete invertendo i ruoli. Possiamo utilizzare anche i lati destro e sinistro.
3. “Clap, tic toc tac” > 2° Ciclo TRACCIA N. 5
SVOLGIMENTO >> I bambini danzano liberamente e, allo stop musicale, camminano ascoltando la maestra. Quando dice:
“clap” = continuare a camminare battendo le mani tra loro “tic” = camminare battendo le mani sulle cosce “toc” = camminare battendo i piedi sul pavimento “tac” = salutano a piacere chi incontrano. Alla ripresa della musica, si danza liberamente e, al segnale sonoro, salutare chi si incontra battendo il cinque. Al successivo segnale, danzare terminando in una posa a piacere.
4. “Rompighiaccio con contatti 1” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 6
Oggetti: uno strumentino
SVOLGIMENTO >> Durante l’appello i bambini si dispongono in ordine sparso, in piedi in posizione
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naturale, con le braccia rilassate lungo il corpo. Quando tutti sono a posto, si esegue un esercizio di respirazione, ad esempio, “Il vento”. Si procede poi con il “Gioco del saluto”, camminando liberamente nello spazio e stabilendo, ad un primo segnale sonoro, un contatto visivo con la prima bambina che si incontra e si continua così fino ad un secondo segnale. A questo punto, la situazione cambia: quando si incontra una bambina, ci si ferma e ci salutiamo a piacere (tramite un contatto fisico, ad esempio una stretta di mano, ecc.). Allo stop della musica continuiamo a camminare e quando incontriamo una compagna ci fermiamo e, guardandoci, ci presentiamo dicendo il proprio nome (“Gioco del nome”); si continua fino alla ripresa della musica. A questo punto, si danza liberamente e, ad un segnale sonoro, ci si immobilizza in una posa, ferme come statue, fissando anche lo sguardo. Per rendere il gioco più divertente, l’insegnante può “colpire” con un bastone di plastica le statue, facendole cadere. I bambini passano così da uno stato di tensione (statue immobili) ad uno di decontrazione (statue rotte).
5. “Rompighiaccio con contatti 2” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 7
SVOLGIMENTO >> Durante l’appello i bambini si dispongono in ordine sparso. Danzano liberamente e si prosegue con la stessa modalità del gioco precedente: ad un primo segnale sonoro, si stabilisce un contatto visivo con chi incontriamo, al successivo segnale il contatto è fisico e, allo stop della musica, salutiamo chi incontriamo dicendo: – Ciao Alessio – . Quando la musica riprende, camminiamo andando poi, al segnale sonoro, al proprio posto per proseguire la lezione.
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IILL RRIITTOO DDEELL SSAALLUUTTOO FFIINNAALLEE
L’obiettivo di questi giochi è di terminare la lezione in un clima di serenità e distensione, lasciando nei bambini una impressione piacevole e il desiderio di tornare a lezione.
1. “La nuvola” > 1° Ciclo -
TRACCIA N. 8
Oggetti: paracadute - uno strumentino
SVOLGIMENTO >> Tutti i bambini, ad occhi chiusi, si sdraiano sotto il paracadute, tenendo fuori soltanto la testa, come se il paracadute fosse una copertina! Eseguire esercizi di respirazione poi, al suono di uno strumentino (ad esempio il triangolo), lentamente “si risvegliano” e si alzano. Danzano liberamente nello spazio una danza dolce e lenta. Allo stop della musica, si fermano immobilizzandosi come statue; al segnale sonoro, nel massimo silenzio, tornano in cerchio riprendendo il paracadute ed eseguono “la nuvola”.
2. “Allo specchio” > 1° CicloTRACCIA N. 9
SVOLGIMENTO >> I bambini danzanomusica cambia: a questo punto ognuno trova un suo posto nello spazio. Quando tutti sono sistemati, insieme all’insegnante, che lavora a specchio, eseguono esercizi di respirazione e di rilassamento, “sciogliendo” il corpo e terminando infine con un gesto di saluto.
3. “Massaggino” > 1°/ 2° TRACCIA N. 10
SVOLGIMENTO >> I bambini sono rilassano tutte le parti del corpo con un auto“Sfregano” le mani, rilassano il collo, sciolgono le spalle e, lentamente, si alzano. Si stiracchiano,fanno profondi respiri, sempre a specchio con la maestra che, sul finire dbacio.
4. “Relax” > 1° Ciclo liv.2TRACCIA N. 11
SVOLGIMENTO >> Far sdraiare i bambini sul pavimento, in una posizione a loro piacere, purché comoda e rilassata. Invitarli a chiudere gli occhi e a respirare lentamente e profondamente, ascoltando la voce dell’insegnante che li guida attraverso le fasi della respirazionetriangolo, i bambini riprendono coscienza del proprio corpo, si “stiracchiano” e con calma si alzano. Camminano lentamente in ordine sparso. L’insegnante pronuncia il nome di un bambino, che diventerà il primo della fila, e poi via via il nol’altro fino a che si formerà una fila unica. Il bambino che conduce la fila cammina dove vuole: ad un segnale sonoro, i bambini vanno a fermarsi lungo il lato dietro e indirizzano a loro piacere ungesto di saluto verso l’insegnante, che contraccambia.
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1° Ciclo
I bambini danzano liberamente, anche interagendo tra loro, fino a quando laa questo punto ognuno trova un suo posto nello spazio. Quando tutti sono
sistemati, insieme all’insegnante, che lavora a specchio, eseguono esercizi di respirazione e di rilassamento, “sciogliendo” il corpo e terminando infine con un gesto di saluto.
2° Ciclo
bambini sono in ordine sparso e, lavorando a specchio con l’insegnante, corpo con un auto-massaggio: i piedi, le gambe, le braccia, il viso.
ilassano il collo, sciolgono le spalle e, lentamente, si alzano. Si stiracchiano,fanno profondi respiri, sempre a specchio con la maestra che, sul finire della musica, tira loro un
1° Ciclo liv.2
Far sdraiare i bambini sul pavimento, in una posizione a loro piacere, purché comoda e rilassata. Invitarli a chiudere gli occhi e a respirare lentamente e profondamente, ascoltando la voce dell’insegnante che li guida attraverso le fasi della respirazionetriangolo, i bambini riprendono coscienza del proprio corpo, si “stiracchiano” e con calma si alzano. Camminano lentamente in ordine sparso. L’insegnante pronuncia il nome di un bambino, che diventerà il primo della fila, e poi via via il nome di tutti gli altri, che andranno a disporsi uno dietro l’altro fino a che si formerà una fila unica. Il bambino che conduce la fila cammina dove vuole: ad un segnale sonoro, i bambini vanno a fermarsi lungo il lato dietro e indirizzano a loro piacere ungesto di saluto verso l’insegnante, che contraccambia.
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tra loro, fino a quando la a questo punto ognuno trova un suo posto nello spazio. Quando tutti sono
sistemati, insieme all’insegnante, che lavora a specchio, eseguono esercizi di respirazione e di rilassamento, “sciogliendo” il corpo e terminando infine con un gesto di saluto.
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in ordine sparso e, lavorando a specchio con l’insegnante, , le gambe, le braccia, il viso.
ilassano il collo, sciolgono le spalle e, lentamente, si alzano. Si stiracchiano, ella musica, tira loro un
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Far sdraiare i bambini sul pavimento, in una posizione a loro piacere, purché comoda e rilassata. Invitarli a chiudere gli occhi e a respirare lentamente e profondamente, ascoltando la voce dell’insegnante che li guida attraverso le fasi della respirazione. Al suono del triangolo, i bambini riprendono coscienza del proprio corpo, si “stiracchiano” e con calma si alzano. Camminano lentamente in ordine sparso. L’insegnante pronuncia il nome di un bambino, che
me di tutti gli altri, che andranno a disporsi uno dietro l’altro fino a che si formerà una fila unica. Il bambino che conduce la fila cammina dove vuole: ad un segnale sonoro, i bambini vanno a fermarsi lungo il lato dietro e indirizzano a loro piacere un
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5. “La ragnatela” > 2° Ciclo - senza musica -
Oggetti: un gomitolo di lana o di fettuccia colorata
SVOLGIMENTO >> In cerchio, in piedi. La maestra tiene il gomitolo con una mano e lancia con l’altra l’estremità del filo ad una bambina, dicendo prima che cosa porta via da quella lezione (ad esempio, la sua soddisfazione per come hanno lavorato i bambini); la bambina che afferra il filo farà la stessa cosa lanciando poi ad una compagna. Si formerà così una ragnatela; a questo punto la maestra taglia un pezzetto di filo per ciascuna bambina che lo incollerà sul suo diario personale (“il carnet dell’artista”) dove disegnerà l’esperienza e le emozioni vissute.
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GGIIOOCCHHII DDII RRIISSCCAALLDDAAMMEENNTTOO
1. “Sirene e pirati” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 12
Obiettivi: riscaldare il corpo nella sua totalità - sviluppare la mimica e l’espressività - aiutare la collaborazione tra compagni - favorire l’attenzione uditiva - sviluppare la prontezza dei riflessi
Oggetti: un cerchio per ciascuna bambina
SVOLGIMENTO >> Le bambine sono le sirene che stanno dormendo sul loro scoglio (il cerchio). L’insegnante fa da guida e suggerisce le varie situazioni.
“Le sirene stanno dormendo… giunge l’alba e, piano piano, sorge il sole. Le sirene si svegliano…
attingono con le mani l’acqua del mare e si lavano… poi si truccano, pettinano i lunghi, bellissimi
capelli”.
Le bambine mimeranno, di volta in volta, ciò che l’insegnante suggerisce.
“Adesso le sirene si tuffano in mare e nuotano”.
Le bambine escono dal cerchio e mimano il nuotare, facendo attenzione a non toccare gli scogli. Al
cambio della musica… arrivano i pirati! Le sirene, velocemente, devono rifugiarsi sullo scoglio, altrimenti saranno catturate. (Le bambine entrano dentro il cerchio che hanno più vicino, più bambine all’interno di un cerchio). L’insegnante si diverte a fare dispetti e toglierà via via i cerchi, che andranno così diminuendo, fino a quando ne resterà soltanto uno.
Osservazioni: le bambine si divertono molto in questo gioco e difficilmente restano fuori dallo “scoglio”: quasi sempre le sirene sconfiggono i pirati, perché, non si capisce come!, riescono ad entrare tutte in un solo cerchio. Infatti, si stringono tutte insieme e chi è già dentro si agita, chiamando chi è rimasto fuori: questo gioco infatti sviluppa la collaborazione tra compagni. Può comunque succedere che alcune bambine, non troppo veloci e pronte di riflessi, restino fuori dal
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cerchio. In questo caso, dovranno essere eliminate ma, per non farle sentire escluse, l’insegnante le chiamerà accanto a sé per farsi aiutare a guidare meglio il gioco e a togliere dal mare gli scogli. Variante: il gioco può essere svolto anche in due gruppi: quello delle Sirene e quello dei Pirati; in
questo caso, quando arrivano i pirati, questi devono catturare le sirene che devono essere veloci a ripararsi sugli scogli. Può capitare talvolta che la musica che corrisponde ai pirati faccia un po’ di paura… In tal caso, consiglio di utilizzare una musica new age con il rumore del mare, indicando l’arrivo dei pirati con il suono di uno strumentino.
2. “Il semaforo” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 13
Obiettivi: riscaldare il corpo nella sua totalità - sviluppare l’attenzione uditiva e la memoria
Oggetti: tre nastri di colore rosso, giallo e verde
SVOLGIMENTO >> Danzare liberamente nello spazio; allo stop della musica, fermarsi immobili come statue oppure in una posizione stabilita in precedenza, guardando l’insegnante che solleverà un nastro a suo piacere. Ad ogni colore, corrisponderà una situazione diversa.
Giallo = camminare velocemente
Verde = camminare normalmente
Rosso = fermarsi e respirare: ciascun bambino con il suo ritmo, oppure con un esercizio di respirazione stabilito in precedenza.
Alla ripresa della musica, si riprende a danzare.
3. “Il trenino matto” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 14
Obiettivi: riscaldare il corpo nella sua totalità - sviluppare l’attenzione uditiva e la memoria
Oggetti: un fischietto
SVOLGIMENTO >> Il trenino è alla stazione: i bambini (i vagoni) sono tutti in fila, con le mani sulle spalle del compagno che sta davanti; il primo bambino è “la locomotiva”. Tutti devono memorizzare bene il compagno che sta loro avanti.
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Il treno parte: la locomotiva va dove vuole. Al suono del fischietto i “vagoni” si staccano, andando in ordine sparso e poi, al secondo suono, si riattaccano (ognuno deve cercare “il vagone” che gli stava davanti). Si prosegue così fino al termine della musica: il treno arriva in stazione! Variante: al suono di un secondo strumento il treno cambia direzione. Questo è un po’ più difficile, ma si può provare…
4. “Il tunnel” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 15
Obiettivi: riscaldare il corpo nella sua totalità - sviluppare l’attenzione uditiva e la memoria
SVOLGIMENTO >> I bambini sono in fila, disposti a coppie, rivolti l’uno verso l’altro e si tengono per mano, con le braccia in alto: si forma così un “tunnel”. L’ultima coppia lo attraversa, con un’andatura scelta a piacere tra quelle che avremo stabilito inizialmente insieme ai bambini, e si mette davanti al tunnel. A turno ripetono le altre coppie scegliendo la loro andatura.
ANDATURE SUGGERITE
• gattino stanco: camminare lentamente in quadrupedia • bruco: strisciare • cane frettoloso: camminare velocemente in quadrupedia • nanetto: camminata del nanetto
Osservazioni: naturalmente, dovendo passare sotto il “tunnel”, le andature scelte saranno di livello basso.
5. “I nastri > 1°/ 2°Ciclo - TRACCIA N. 16
Obiettivi: oltre che riscaldare tutti i muscoli, aiuta nella conoscenza delle varie andature e di esercizi di postura o di tecnica propedeutica (a seconda di ciò che viene stabilito di fare) - sviluppa la concentrazione e la memoria
Oggetti: tre o più nastri di vari colori - uno strumentino
SVOLGIMENTO >> I bambini si preparano in ordine sparso e camminano liberamente. Al suono dello strumentino, si fermano in posizione naturale, rivolti verso il lato davanti, o in una posizione stabilita precedentemente. La maestra solleverà un nastro ed i bambini si muoveranno con l’andatura stabilita in precedenza: ad ogni colore, infatti corrisponde un’andatura diversa, ad esempio:
Rosso = camminare come un gigante (sul relevè)
Azzurro = camminare come un nanetto (in pliè)
Arancione = saltini a piedi uniti
ESEMPI DI ANDATURE E MOVIMENTI
� Saltini girando su stessi
� Saltini a piedi uniti
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� Saltare nelle varie direzioni (in avanti – indietro – a destra – a sinistra)
� Saltare battendo le mani
� Saltare aprendo e chiudendo le gambe (echappè in posizione naturale)
� Galoppo laterale
� Strisciare
� Rotolare
� Camminare sui talloni
� Camminare a rallentatore – Camminare veloci veloci
� Stare fermi in equilibrio su una gamba – Restare immobili in una posa
� “Il dondolo”: seduti con le gambe allungate davanti, afferrare le ginocchia e, tirandole verso il petto, dondolare sulla schiena (vedi disegno sotto) e ritornare seduti. Quando si torna seduti, si stendono le gambe, tirando bene le punte
il dondolo
� “L’uovo”: seduti con le gambe raccorciate, abbracciando le ginocchia con le mani; i piedi sono sollevati da terra. Restare fermi in questa posizione per qualche secondo poi rilassare stendendo le gambe. Quest’ultimo è un esercizio di equilibrio ed impegna i muscoli addominali.
Osservazioni: è bene alternare andature veloci ad andature lente in modo da riportare i bambini “alla calma”, sia per quanto riguarda il movimento che la frequenza cardiaca. Se avremo fatto un’andatura veloce, ad esempio saltellare, subito dopo faremo qualcosa di più tranquillo, come sedersi ad “uovo”, oppure potremo rotolare o strisciare. Se decidiamo di fare una serie di andature veloci, dovremo comunque inserire tra l’una e l’altra delle pause, che possono essere indicate da un nastro di un colore diverso. Può essere stabilito precedentemente (sedute con le gambe incrociate o con le gambe raccorciate – supine – prone – una posizione di equilibrio – ecc.). Con gli allievi del secondo ciclo, possiamo usare quattro o cinque o nastri, poichè la loro capacità di memorizzare è maggiore e, oltre che le andature possiamo utilizzare esercizi di postura o di tecnica propedeutica
6. “I puzzels > 1°/ 2°Ciclo - TRACCIA N. 17
Obiettivi: oltre che riscaldare tutti i muscoli, aiuta nella conoscenza delle andature e degli esercizi
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di postura e di tecnica propedeutica (a seconda di ciò che viene stabilito di fare) - sviluppa la concentrazione e la memoria
Oggetti: tanti puzzles (quanti sono i bambini) con disegnati i numeri da 1 a 9. In mancanza dei puzzles che si trovano in commercio, possiamo adoperare dei cartoncini colorati, disegnandovi sopra i numeri.
SVOLGIMENTO >> L’insegnante, prima di iniziare il gioco, propone l’esercizio da eseguire, come per esempio, dei saltini o dei pliès in posizione naturale, la flessione del tronco ed altri esercizi che fanno parte del programma. Naturalmente, a seconda del Ciclo al quale il gioco viene proposto, gli esercizi saranno più o meno complessi. I bambini si spostano nello spazio con l’andatura indicata dalla maestra e, allo stop della musica, si dispongono dietro al puzzle che hanno più vicino ed eseguono (sul conteggio dell’insegnante) l’esercizio stabilito in precedenza tante volte quanto è il numero disegnato sul puzzle.
Osservazioni: naturalmente, a seconda del Ciclo al quale il gioco viene proposto, gli esercizi saranno più o meno complessi.
I giochi descritti sopra fanno parte del gruppo “Giochi di riscaldamento” in quanto l’obiettivo primario è quello di riscaldare il corpo nella sua totalità ma, come abbiamo visto, vi sono anche altre finalità. Allo stesso modo, moltissimi altri giochi che hanno lo scopo di raggiungere altri obiettivi, sono anche giochi di riscaldamento pur non essendo il riscaldamento la finalità principale.
______________________________
LLAA
Gli esercizi per la percezione corporeacoscienza di sé aiutando il bambino non solo nella coordinazione dei movimenti“sentire” ciò che fa: quindi lo rende consapevole! sensoriale, esercita la corporeità con importanti effetti didattici formazione della persona nella sua totalità.
Per quanto riguarda la percezione corporea, prima di passare agli l’insegnante spiegherà come è fatto il corpo umano, aiutandosi anche con disegni e schede adatte ai bambini. Queste schede verranno loro consegnate
L
Il sistema muscolare è l’insieme di tessuti che
soggetto il movimento e lo scorrimento di sostanze organiche interne, come sangue e cibo.
Insieme al sistema scheletrico, forma l’
La scoperta dei muscoli si deve allo studioso belga Andrea Vesalio (1514un corpo umano, gettò le basi dell’Anatomia.
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AA PPEERRCCEEZZIIOONNEE CCOORRPPOORREEAA
Gli esercizi per la percezione corporea sviluppano la conoscenza di sé aiutando il bambino non solo nella coordinazione dei movimenti
“sentire” ciò che fa: quindi lo rende consapevole! La Danza, facendo riferimento alla sfera à con importanti effetti didattici ed anche educativi, basilari nella
formazione della persona nella sua totalità.
er quanto riguarda la percezione corporea, prima di passare agli esercizil’insegnante spiegherà come è fatto il corpo umano, aiutandosi anche con disegni e schede adatte
schede verranno loro consegnate e saranno poi analizzate insieme alla maestra
L’APPARATO MUSCOLARE
e è l’insieme di tessuti che, attraverso la contrazione muscolare,
il movimento e lo scorrimento di sostanze organiche interne, come sangue e cibo.
Insieme al sistema scheletrico, forma l’apparato locomotore, di cui è la parte attiva.
La scoperta dei muscoli si deve allo studioso belga Andrea Vesalio (1514-1564) che, dissezionando un corpo umano, gettò le basi dell’Anatomia.
e, tramite questa, la aiutando il bambino non solo nella coordinazione dei movimenti, ma anche a
La Danza, facendo riferimento alla sfera anche educativi, basilari nella
esercizi-gioco proposti, l’insegnante spiegherà come è fatto il corpo umano, aiutandosi anche con disegni e schede adatte
poi analizzate insieme alla maestra.
attraverso la contrazione muscolare, permette al
il movimento e lo scorrimento di sostanze organiche interne, come sangue e cibo.
, di cui è la parte attiva.
1564) che, dissezionando
I muscoli si suddividono in tre gruppi:
i muscoli sono contrattili ed elastici
si possono accorciare modificando la
loro forma
qualsiasi movimento del nostro corpo è eseguito dai musc
in tutto il corpo ci sono circa 600 muscoli
scheletrici : sono attaccati alle ossa e fanno muovere le articolazioni
involontari: provocano i movimenti degli
apparati interni , come ad esempio quello
digerente
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Proprietà dei muscoli
muscoli si suddividono in tre gruppi:
SCHELETRICI
INVOLONTARI
VOLONTARI.
muscoli sono contrattili ed elastici
si possono accorciare modificando la possono contrarsi e allungarsi
qualsiasi movimento del nostro corpo è eseguito dai musc
in tutto il corpo ci sono circa 600 muscoli
scheletrici : sono attaccati alle ossa e fanno muovere le articolazioni
involontari: provocano i movimenti degli
apparati interni , come ad esempio quello
digerente
volontari: sono quelli
comandati dal nostro
cervello
possono contrarsi e allungarsi
qualsiasi movimento del nostro corpo è eseguito dai muscoli
in tutto il corpo ci sono circa 600 muscoli
scheletrici : sono attaccati alle ossa e fanno muovere le articolazioni
volontari: sono quelli
comandati dal nostro
cervello
L
Il nostro corpo è formato da tre partiCiascuna di queste parti è suddivisa in segmenti
TRONCO
ARTI INFERIORI
ARTI SUPERIORI
I segmenti sono uniti tra loro dalle
La coscia è unita al bacino dall’articolazione dell’ginocchio, mentre la caviglia unisce la gamba e il piede. L’articolazione della braccio al torace, il gomito il braccio polso.
Da adulti le ossa dell’apparato scheletrico sono 206.
In un adulto medio lo scheletro rappresenta circa il 20% del
peso corporeo.Principalmente possiamo
distinguere le ossa del capo, del tronco, degli arti inferiori e
degli arti superiori
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L’APPARATO SCHELETRICO
parti: il tronco – gli arti inferiori – gli arti superiori
Ciascuna di queste parti è suddivisa in segmenti.
TRONCO > TESTA - COLLO - TORACE - BACINO
ARTI INFERIORI > COSCIA - GAMBA - PIEDE
ARTI SUPERIORI > BRACCIO - AVAMBRACCIO - MANO
I segmenti sono uniti tra loro dalle articolazioni, che permettono il movimento.
bacino dall’articolazione dell’anca, la gamba e la coscia sono unite unisce la gamba e il piede. L’articolazione della
il braccio all’avambraccio, che è unito alla mano dall’articolazione del
Da adulti le ossa dell’apparato sono 206.
In un adulto medio lo scheletro rappresenta circa il 20% del
peso corporeo. Principalmente possiamo
distinguere le ossa del capo, del tronco, degli arti inferiori e
degli arti superiori.
gli arti superiori.
che permettono il movimento.
la coscia sono unite dal unisce la gamba e il piede. L’articolazione della spalla unisce il
all’avambraccio, che è unito alla mano dall’articolazione del
le ossa sono molto leggere ma
eccezionalmente molto robuste
sali minerali e
fosforo che
rendono
l'osso duro e
rigido
A COSA SERVE LO SCHE
� a dare sostegno
� a farci muovere: non sono le ossa a muoversi perché le si muovono ma, insieme ai muscoliconsentono di camminare, correre, masticare, ecc.
� a proteggere gli organi interni
� a produrre sangue
� è la nostra riserva di calcio
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Proprietà delle ossa
le ossa sono molto leggere ma
eccezionalmente molto robuste
perchè contengono
sali minerali e
fosforo che
rendono
l'osso duro e
rigido
collagene che
rende
l'osso resistente
e leggermente
elastico
A COSA SERVE LO SCHELETRO?
a farci muovere: non sono le ossa a muoversi perché le si muovono ma, insieme ai muscoli, ci permettono il movimento, ci
camminare, correre, masticare, ecc.
a proteggere gli organi interni
a produrre sangue
è la nostra riserva di calcio
collagene che
l'osso resistente
e leggermente
a farci muovere: non sono le ossa a muoversi perché le ossa non il movimento, ci
vista anteriore
GGIIOOCCHHII P
1. “Le orme > 1°/ 2°Ciclo liv.2TRACCIA N. 18
Obiettivi: conoscere le parti del corpo
Oggetti: sagome colorate di piedi e di mani
SVOLGIMENTO >> I bambini danzano liberamente nello spazio. immobilizzano in una posizione stabilita in precedenza. Se l’insegnante dirà: significherà che ogni bambino dovrà appoggiare la testa sull’orma di un piede. Se dirà: mano”, dovranno mettere un piede sull’orma di una mano. Ciascun “appoggio” è tenuto per circa dieci secondi, dopo di che riprende la musica.
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ista anteriore vista posteriore
PPEERR LLAA PPEERRCCEEZZIIOONNEE CCOORRPPOORREEAA
2°Ciclo liv.2
conoscere le parti del corpo - riscaldamento - attenzione uditiva
sagome colorate di piedi e di mani
bambini danzano liberamente nello spazio. Quando si ferma la musica, si immobilizzano in una posizione stabilita in precedenza. Se l’insegnante dirà: significherà che ogni bambino dovrà appoggiare la testa sull’orma di un piede. Se dirà:
dovranno mettere un piede sull’orma di una mano. Ciascun “appoggio” è tenuto per circa dieci secondi, dopo di che riprende la musica. E così via.
vista posteriore
AA
-
Quando si ferma la musica, si immobilizzano in una posizione stabilita in precedenza. Se l’insegnante dirà: “testa… piede”, significherà che ogni bambino dovrà appoggiare la testa sull’orma di un piede. Se dirà: “piede…
dovranno mettere un piede sull’orma di una mano. Ciascun “appoggio” è tenuto per circa
2. “Le api laboriose > 1° Ciclo TRACCIA N. 19
Obiettivi: conoscere le parti del corpo
Oggetti: un cerchio per ciascuno
SVOLGIMENTO >> Il cerchio rappresenta l’alveare, la casetta dell’ape. Dopo una parte descrittiva, in cui le apettevoce guida della maestra), le api volano nel bosco e, alveare appoggiandovi la parte del corpo nominata dalla maestra “Tocco la casa con il tallone appoggiano quella determinata parte del corpo nel cerchio. L’insegnante può anche dire “Appoggio l’orecchio
e così via. Al successivo cambio musicale Variante n. 1: Questa variante è da proporre al 2° abbiamo così un alveare a due stanze! Ogni bambina è seduta all’interno del cerchio, nella sua “stanza”. Si stabilisce un contatto con le varie parti del corpo, relazionandosi con la vicina di stanza, sempre ascoltando la voce-guida: Variante n. 2: All’interno del cerchio, quando dunque le api sono dentro l’alveare, si possono creare diverse situazioni: fare il bucato, preparare il miele, prepararsi per andare in discoteca con il vespone! Questa è la versione che piace di piùFantasia.
3. “Lulù dice…” > 1° CicloTRACCIA N. 20
Obiettivo: per la conoscenza delle quattro posizioni fondamentali: eretti Sviluppa l’attenzione uditiva; è utile anche come esercizio di riscaldamento.
Oggetti: Lulù!
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Ciclo / 2° Ciclo liv.1
conoscere le parti del corpo - attenzione uditiva - riscaldamento - attenzione
l cerchio rappresenta l’alveare, la casetta dell’ape. parte descrittiva, in cui le apette si risvegliano, si lavano e fanno colazione (seguendo la
guida della maestra), le api volano nel bosco e, al cambio della musicaalveare appoggiandovi la parte del corpo nominata dalla maestra, se ad esempio questa dice
(o con il gomito, la fronte o altre parti del corpo)”, i bambini appoggiano quella determinata parte del corpo nel cerchio.
Appoggio l’orecchio” oppure “Stacco l’orecchio e metto il gomito
Al successivo cambio musicale si torna a volare nel bosco. E così si procede
esta variante è da proporre al 2° Ciclo liv. 1. Si mettono due cerchi vicini: abbiamo così un alveare a due stanze! Ogni bambina è seduta all’interno del cerchio, nella sua “stanza”. Si stabilisce un contatto con le varie parti del corpo, relazionandosi con la vicina di stanza,
uida: “pollice con pollice”, “fronte con fronte”, ecc.
All’interno del cerchio, quando dunque le api sono dentro l’alveare, si possono creare diverse situazioni: fare il bucato, preparare il miele, prepararsi per andare in discoteca con il
Questa è la versione che piace di più. In questo caso, Le api laboriose
1° Ciclo
per la conoscenza delle quattro posizioni fondamentali: eretti - seduti utile anche come esercizio di riscaldamento.
-
attenzione
nno colazione (seguendo la al cambio della musica, tornano nel proprio
, se ad esempio questa dice: (o con il gomito, la fronte o altre parti del corpo)”, i bambini
Stacco l’orecchio e metto il gomito”, si procede…
mettono due cerchi vicini: abbiamo così un alveare a due stanze! Ogni bambina è seduta all’interno del cerchio, nella sua “stanza”. Si stabilisce un contatto con le varie parti del corpo, relazionandosi con la vicina di stanza,
ecc.
All’interno del cerchio, quando dunque le api sono dentro l’alveare, si possono creare diverse situazioni: fare il bucato, preparare il miele, prepararsi per andare in discoteca con il
Le api laboriose diventa un Gioco di
-
seduti - supini - proni.
SVOLGIMENTO >> Come sappiamo, ogni bambini lo eseguano correttamente.Dopo aver spiegato le quattro posizioni fondamentali che il corpo può assumere nello spazio, si invitano i bambini a camminare liberamente (o a danzare). Allo stomaestra ascolta Lulù e si rivolge poi ai bambini: prona” e loro assumono la posizione. Lulù può dire anche incrociate, in ginocchio seduti sui talloni, seduti con le gambe tese, ecc.richiesto). E così via… Osservazioni: una volta assunta la posizione, si possono eseguire semplici esercizi di postura.Questo gioco si può rivolgere anche al 2° Ciclo inserendo esePropedeutica a loro rivolto.
4. “La canzoncina anatomica
Il ritmo che si dà alla canzoncina dovrebbe ricor
Obiettivo: condurre i bambini ad un primo la memoria - imparare a mantenereQuesto gioco implica anche l’uso della voce e alle frasi si associano sempl
SVOLGIMENTO >> gli allievi, in posizione naturale e con le mani alla vita, sono disposti nelle file e negli spazi. Domanda (la maestra): - Di che cosa abbiamo bisogno?
Risposta (i bambini): - Oxigen!… Oxigen!…
Movimenti: demi plié in posizione naturale, le braccia, con le mani in estensione, si incrociano davanti al petto e, stendendo le gambe, vanno in alto (vedi disegno
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Come sappiamo, ogni tanto Lulù vuol vedere qualche esercizio e controlla che i bambini lo eseguano correttamente. Dopo aver spiegato le quattro posizioni fondamentali che il corpo può assumere nello spazio, si invitano i bambini a camminare liberamente (o a danzare). Allo stop della musica, si fermano; la maestra ascolta Lulù e si rivolge poi ai bambini: “Lulù dice che vuol vedervi nella
e loro assumono la posizione. Lulù può dire anche seduti: in tal caso si siedono (gambe sui talloni, seduti con le gambe tese, ecc., a seconda di ciò che viene
una volta assunta la posizione, si possono eseguire semplici esercizi di postura.Questo gioco si può rivolgere anche al 2° Ciclo inserendo esercizi del programma di tecnica
La canzoncina anatomica > 2° Ciclo - Senza musica - canzoncina dovrebbe ricordare quelle delle filastrocche
ondurre i bambini ad un primo elementare approccio con il proprio corpo mantenere, durante i movimenti e gli spostamenti, la disposizione stabilita.
gioco implica anche l’uso della voce e alle frasi si associano semplici movimenti
gli allievi, in posizione naturale e con le mani alla vita, sono disposti nelle file
Di che cosa abbiamo bisogno?-
Oxigen!… Oxigen!… -
in posizione naturale, le braccia, con le mani in estensione, si incrociano le gambe, vanno in alto (vedi disegno sotto).
O… …XIGEN!
tanto Lulù vuol vedere qualche esercizio e controlla che i
Dopo aver spiegato le quattro posizioni fondamentali che il corpo può assumere nello spazio, si p della musica, si fermano; la
Lulù dice che vuol vedervi nella posizione in tal caso si siedono (gambe
a seconda di ciò che viene
una volta assunta la posizione, si possono eseguire semplici esercizi di postura. del programma di tecnica
dare quelle delle filastrocche
io con il proprio corpo - sviluppare durante i movimenti e gli spostamenti, la disposizione stabilita.
ici movimenti
gli allievi, in posizione naturale e con le mani alla vita, sono disposti nelle file
in posizione naturale, le braccia, con le mani in estensione, si incrociano
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D: - Con che cosa lo prendiamo?-
R: - Naso … Bocca! Naso… Bocca!-
Movimenti: alla parola “naso”, demi plié toccando con l’indice destro il naso e ruotando la testa a destra. Alla parola “bocca”, stendere le gambe toccando con l’indice sinistro la bocca e ruotando la testa a sinistra.
Bambini: (rivolgendosi ad un pubblico immaginario):“Adesso andiamo… dentro il corpo! Adesso
andiamo… dentro il corpo! (mimica gestuale). D: - Davvero?! -
R: - Sii! Sii! - (gesto di affermazione con la testa) D: - Dove siete in questo momento? -
Movimenti: Alle parole “nei miei”, demi plié, mettendo i piegando le braccia con le mani a pugno e i pollici verso il petto. Alla parola “polmoni”, stendere le gambe aprendo gli avambracci verso l’esterno.
D: - Quanti sono i polmoni?-
R: - So… no du… e! So… no du… e!”-
Movimenti: ad ogni sillaba, aprire la gamba destra e richiudere la gamba sinistra
verso quella destra, quindi si eseguono sulla prima frase, due passi laterali a destra e poi, sulla seconda, due passi a sinistra. Le braccia aprono lateralmente sulla prima sillaba (quando aprono le gambe) e chiudono lungo il corpo sulla seconda (quando le gambe chiudono).
D: - Dove siete adesso?-
R: - Salto nel mio sangue!…. Salto nel mio sangue!…-
Movimenti: per ogni frase si eseguono 4 saltini: in avanti – indietro – in avanti – indietro.
D: - E poi?-
R: - Saliamo nei globuli rossi!… Saliamo nei globuli rossi!…-
Movimenti: saltini girando su se stessi, con le braccia in alto e scuotendo le mani.
D: “Adesso dove vi trovate?”
R: “Nel mio cuore!… Nel mio cuore!…”
Movimenti: alle parole nel mio, inclinando la testa a sinistra, mettere le mani sul cuore, alla parola cuore, inclinare la testa a destra aprendo le braccia (gomiti piegati e mani in estensione).
D: - Cosa fa il cuore?-
R: - Esso… batte!… Esso… batte!-
Movimenti: ritmo battendo le mani: es–so batte — es–so batte.
D: - Cos’altro ancora?-
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R: - Esso… pompa!… Esso… pompa!…-
Movimenti: lo stesso ritmo di prima, ma battendo sul pavimento, prima verso destra con il piede destro, poi a sinistra con il piede sinistro.
D: - E adesso che cosa state facendo?-
R: - Alleno i miei muscoli!… Alleno i miei muscoli!-
Movimenti: per ciascuna frase eseguire due demi plié.
D: - Per diventare cosa?-
R: - Una ballerina…! Una ballerina…!-
Movimenti: sulla prima frase fare un passo a destra, mettendo il piede sinistro dietro, in mezza punta, (le braccia sono in terza posizione). Sulla seconda frase fare un inchino aprendo le braccia.
6. “La piuma e il sasso > 1° Ciclo liv.2 / 2° Ciclo - TRACCIA N. 21
Obiettivi: percezione del corpo nel senso di leggerezza e pesantezza, cercando di analizzare poi la dinamica diversa utilizzata quando il movimento è leggero o pesante - attenzione uditiva - riscaldamento - diviene anche un esercizio di respirazione
Oggetti: tante piume colorate quanti sono i bambini
SVOLGIMENTO >> Con la musica “leggera” si danza con la piuma, che lasceremo cadere quando la musica diventa “pesante”: a questo punto faremo una danza “pesante”. Ad ogni stop musicale, i bambini si fermano ed eseguono esercizi di respirazione soffiando sulla piuma.
7. “La scultura > 2° Ciclo -
TRACCIA N. 22
Obiettivi: percezione del corpo - fiducia negli altri - è anche un esercizio di rilassamento
Oggetti: uno strumentino
SVOLGIMENTO >> I bambini sono distesi sul pavimento in posizione completamente rilassata, ad occhi chiusi. All’inizio della musica, si muovono strisciando o rotolando, abbandonando completamente il loro corpo:
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quando entrano in contatto con un altro bambino, continuano a muoversi, cercando di mantenere il contatto. Mano mano che si incontrano, i bambini entrano in contatto tra loro e “si plasmano”assumono varie posizioni, dando vita a “forme di fantasia”: si crea così una “scultura”. Ad un segnale sonoro, rimanendo immobili, aprono gli occhi e, con il minor movimento possibile, osservano la scultura che si è formata.
8. “Lo scultore e le statuine girevoli” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 23
Obiettivi: percezione e consapevolezza del corpo e delle forme che assume - lasciarsi guidare - fiducia nel “partner” - attenzione uditiva
Oggetti: uno strumentino (il triangolo)
SVOLGIMENTO >> Questo è un gioco a coppie: chi farà lo scultore e chi la statua. Quest’ultima, inizialmente, sarà solo materia ed assumerà una posizione a piacere sul pavimento, in completo rilassamento. Ogni scultore modellerà la sua statua che dovrà essere inerte, ad occhi chiusi e dovrà assecondare ciò che la compagna vuole fare. Quando tutte le statue sono state scolpite, al segnale sonoro, ogni scultore, dopo avere ammirato il suo lavoro, prende per le mani la sua “opera d’arte” (che apre gli occhi) e insieme girano fino a quando cessa il suono del triangolino. A questo punto, i due bambini si lasciano e la statua, il più rapidamente possibile, cerca di riprendere la sua posizione. Lo scultore controlla e, se questa non ha assunto la forma giusta, la corregge. Il gioco si ripete poi scambiandosi di ruolo.
9. “Il tappeto magico > 2° Ciclo - TRACCIA N. 24
Obiettivi: percezione e consapevolezza del corpo - percezione sensoriale che varia a seconda dei materiali
Oggetti: vari tipi di carta: carta crespa - carta da pacchi - carta velina - fogli di riviste o di giornali - carta di alluminio - carta da forno - carta ricavata da scatoloni - carta vetrata (non troppo ruvida!) - cartoncini di colori diversi - un rotolo di carta igienica
SVOLGIMENTO >> I bambini, insieme alla maestra, costruiscono un grande tappeto unendo i diversi tipi di carta a disposizione. Quando il tappeto è terminato, osserviamo i nostri materiali che non sono uguali, pur essendo tutti “carta”; abbiamo già sperimentato la diversità dei vari tipi quando abbiamo costruito il tappeto.
Invitiamo adesso i bambini a togliere scarpe e calze e ad andare sul tappeto camminandovi sopra e toccando con le mani i diversi materiali, sperimentando così la sensorialità con i piedi e con le mani e concentrandosi sulle sensazioni che si provano. La maestra osserva mentre i bambini giocano e sperimentano; li invita poi a guardare i materiali, a toccarli ancora, a manipolarli e… anche ad annusarli e a soppesarli. Infine chiede ai bambini di danzare con la sensazione che più è piaciuta loro nel “sentire” un tipo di carta.
Alla fine ci sediamo a raccontare l’esperienza… ______________________________
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LLAA PPEERRCCEEZZIIOONNEE SSPPAAZZIIAALLEE Esistono due spazi, quello corporeo e quello circostante ed è soltanto quando si è evoluta la percezione del proprio spazio personale che si rende possibile l’acquisizione dello spazio che ci circonda. Fino ai tre anni, per il bambino lo spazio è quello che lui vive affettivamente, è dunque quello vissuto, nel quale si muove in base ai suoi bisogni personali: è uno spazio che non ha ancora forma e dimensioni. Quando il bambino diviene consapevole del proprio corpo e acquisisce esperienze di movimento, comprenderà anche concetti come vicino, lontano, dentro, fuori, in alto, in basso, e successivamente imparerà a stare in fila, in cerchio, in diagonale, ecc., acquisendo dunque altre nuove competenze.
Fino ai tre anni lo spazio è, dunque, per il bambino un luogo che non ha né forma né dimensioni e il suo corpo costituisce l’unico suo punto di riferimento: tutto viene organizzato partendo da esso.
Successivamente egli entra in contatto con i rapporti di vicinanza e di lontananza e più tardi – intorno ai sei-sette anni – lo spazio si configura veramente come qualcosa di più concreto: si comprendono concetti come davanti-dietro, destra-sinistra, in alto-in basso, dentro-fuori, vicino-lontano, sotto-sopra.
Il bambino imparerà poi a valutare l’orientamento nello spazio, ossia le direzioni, non solo del movimento ma anche del corpo che, dal suo spazio personale, si relaziona allo spazio circostante (spazio generale), ai compagni o agli oggetti.
La sala di danza (classe) è un luogo vuoto da riempire. Ognuno di noi lo riempie con il suo corpo (volume) occupandone una parte: questo è lo spazio personale, che ci racchiude; intorno a noi abbiamo lo spazio generale, che ci circonda e nel quale possiamo spostarci, nelle varie direzioni e con livelli diversi, creando con il corpo, attraverso il movimento, disegni e forme.
Inizialmente è uno spazio libero che dobbiamo imparare a conoscere: è il nostro luogo per fantasticare, per conoscere cose nuove, per imparare, dove possiamo immaginare, creare, fare esperienze e ricerche insieme agli altri.
E’ quello che mi piace definire spazio scenico.
Lo spazio scenico non è solo il teatro, ma qualunque luogo dove avviene l’azione teatrale, sia questa uno spettacolo o una lezione, e diventa un luogo “magico”… Sapersi muovere nello spazio che abbiamo a disposizione è fondamentale per ogni azione teatrale. I bambini dovranno acquisire il senso dello spazio e la capacità di orientamento (percezione spaziale e direzioni). Per alcuni di loro trovarsi in un grande spazio, come può essere una sala di danza, potrebbe diventare un invito a scorrazzare o fare chiasso dando sfogo a tutto il loro dinamismo. Per poter divertirsi di più e meglio!... è quindi basilare dare subito le prime regole (in maniera propositiva e non impositiva) per rendere i bambini consapevoli dello spazio che possono occupare… e sempre nel rispetto degli altri!
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GGIIOOCCHHII PPEERR LLAA PPEERRCCEEZZIIOONNEE SSPPAAZZIIAALLEE
L’intento di questi giochi è conoscere lo spazio in cui ci si muove, con particolare riferimento agli 8 punti
Vaganova (lati e angoli). Questo è ovviamente l’obiettivo primario, ma sono anche giochi di concentrazione che sviluppano la memoria e, cosa molto importante, aiutano ad imparare a stare correttamente in linea e in fila.
Quando spieghiamo i lati (1° Ciclo) e gli angoli (2° Ciclo), consiglio di non prendere di riferimento la “fisicità” della sala danza, ad esempio, il lato destro è dove c’è la finestra o quello sinistro dove sta lo specchio. Dobbiamo far capire che lati ed angoli ci sono anche quando siamo in un teatro o in uno spazio aperto, perché essi sono in relazione a noi stessi rispetto al pubblico. Certamente in sala è più facile, perché il nostro punto di riferimento è dato dalle pareti.
Gli 8 punti Vaganova
1
2
3
4
5
8
7
6
1. “Il gioco dei lati > 1° Ciclo liv.2 / 2 Ciclo liv.1 - TRACCIA N. 25
Obiettivi: conoscenza dei quattro lati - imparare a stare correttamente in fila o in linea - sviluppare la memoria - riscaldamento
SVOLGIMENTO >> Daremo un nome al lato davanti, uno al lato dietro e ancora uno al lato destro ed uno al sinistro. Ad esempio, “battezziamo” il lato destro con il nome “ballerina” e quello dietro lo chiameremo “fiore”. I bambini danzeranno liberamente prendendo tutto lo spazio e, quando
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l’insegnante dirà: “ballerina”, tutti andranno verso il lato destro (in fila). Quando dirà: “fiore”, andranno tutti lungo il lato dietro (in linea). E così via.
Osservazioni: possono essere gli stessi allievi a “battezzare” i lati.
Variante: una volta appreso il gioco in questa semplice forma, si può renderlo un po’ più complesso. Per esempio, alla parola “ballerina”, andare in fila lungo il lato destro, assumendo una posa da ballerina e, ancora, quando l’insegnante darà il segnale di movimento, tutti dovranno muoversi come ballerine fino a che non si udrà il nome di un altro lato. Quest’ultima variante è adatta per il 2° Ciclo.
2. “Lulù dice…ancora! > 1°/ 2 Ciclo - TRACCIA N. 26
Oggetti: Lulù!
Obiettivi: verifica della conoscenza dei lati e degli angoli - riscaldamento
SVOLGIMENTO >> Come per “Il gioco dei nastri”e con la stessa modalità, utilizziamo Lulù che ogni tanto dirà alla maestra di voler vedere qualcosa, ad esempio: tutti i bambini rivolti verso il lato sinistro; in questo caso la maestra spiegherà che, rispetto al pubblico, sono rivolti di profilo a sinistra. Lulù può anche chiedere di vedere la terrazzina con le gambe flesse, rivolti verso il lato dietro oppure la flessione completa della schiena tutti lungo il lato dietro, oppure di formare un cerchio al centro della sala o una diagonale dall’angolo sinistro dietro a quello destro davanti. Insomma… le sue richieste possono essere tante!
Osservazioni: A seconda del Ciclo al quale ci rivolgiamo, le richieste di Lulù sono diverse. Può essere interessante inserire esercizi del programma di tecnica Propedeutica.
1. “I cerchi” > 2° Ciclo liv.1
Oggetti: un cerchio per ogni bambino
Obiettivi: sviluppare la percezione dello spazio e delle direzioni - esercitare la memoria in quanto i bambini devono memorizzare alcune brevi sequenze.
GIOCO N. 1: “Dentro fuori” > TRACCIA N. 27
SVOLGIMENTO >> Ciascun bambino si posiziona dietro il proprio cerchio in posizione naturale, con le mani alla vita.
1-4: con la gamba destra eseguire un passo in avanti, entrando dentro il cerchio e radunando la gamba sinistra alla destra 5-8: flessione del tronco 1-2: uscire dal cerchio compiendo un passo in avanti, sempre con la gamba destra 3-8: girando verso il lato destro con pas courus, tornare nella posizione di partenza 1-4: con la gamba destra entrare nuovamente dentro il cerchio in posizione naturale 5-6: con la gamba destra uscire dal cerchio, compiendo un passo laterale verso il lato destro e radunando in posizione naturale la gamba sinistra 7-8: con ritmo ternario, battere sul pavimento il piede destro-sinistro- destro 1-2: rientrare dentro il cerchio con la gamba sinistra 3-4: con ritmo ternario, battere sul pavimento il piede sinistro-destro- sinistro
5-6: un passo indietro con la gamba destra, uscendo dal cerchio e radunando la ga destra. 7-8: aprire le braccia e riportarle alla vita
4x8t.: come sopra, a sinistra
GIOCO N
SVOLGIMENTO >> Posizione di partenza come nell’esercizio precedente.
1-2: con un saltino in avanti, entrare dentro il cerchio3-4: compiere 1/4 di giro a destra5-6: con un saltino in avanti, uscire nuovamente dal cerchio (rivolte di profilo, verso il Punto 3)7-8: con pas courus, tornare nella posizione di partenza1-2: portamento laterale delle braccia (3-4: ripetere 5-8: giretto a destra 1-2: saltino in avanti entrando dentro il cerchio3-4: ripetere uscendo dal cerchio5-6: saltino indietro tornando dentro7-8: saltino laterale a sinistra 1-4: tornare nella posizione di partenza con pas couru, compiendintorno al cerchio. 5-8: gli uccellini sono stanchi : mimica ed espressività
4x8 tempi: ripetere tutto nell’altra direzione
Osservazioni: oltre a sviluppare, come nell’esercizio precedente, la consapevolezza dellola conoscenza delle direzioni, questo gioco costituisce un primo approccio con i salti
GIOCO N.
SVOLGIMENTO >> I bambini sono dentro il cerchio in posizione corpo.
1-4: portamento in avanti del braccio destro (5-8: ripetere con il braccio sinistro1-8: ripetere con entrambe le braccia per due volte2x8t.: come sopra, con il portamento laterale 1-2: piegando le gambe e unendo il pollice e l’indice della mano des fiorellino fuori dal cerchio (Foto A)
Foto A
3-4: torniamo nella posizione eretta e
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un passo indietro con la gamba destra, uscendo dal cerchio e radunando la ga
aprire le braccia e riportarle alla vita
GIOCO N. 2: “Gli uccellini” > TRACCIA N. 28
osizione di partenza come nell’esercizio precedente.
2: con un saltino in avanti, entrare dentro il cerchio destra
6: con un saltino in avanti, uscire nuovamente dal cerchio (rivolte di profilo, verso il Punto 3), tornare nella posizione di partenza
2: portamento laterale delle braccia (l’uccellino muove le ali)
2: saltino in avanti entrando dentro il cerchio 4: ripetere uscendo dal cerchio 6: saltino indietro tornando dentro
4: tornare nella posizione di partenza con pas couru, compiendo una traiettoria verso destra
: mimica ed espressività
4x8 tempi: ripetere tutto nell’altra direzione
oltre a sviluppare, come nell’esercizio precedente, la consapevolezza delloconoscenza delle direzioni, questo gioco costituisce un primo approccio con i salti
3: “La raccolta dei fiori” > TRACCIA N. 29
bambini sono dentro il cerchio in posizione naturale, con le braccia lungo il
portamento in avanti del braccio destro (facciamo una “carezza” all’ariaripetere con il braccio sinistro
braccia per due volte : come sopra, con il portamento laterale
piegando le gambe e unendo il pollice e l’indice della mano destra andiamo fuori dal cerchio (Foto A)
torniamo nella posizione eretta e sentiamo il profumo di questo bel fiore
un passo indietro con la gamba destra, uscendo dal cerchio e radunando la gamba sinistra alla
6: con un saltino in avanti, uscire nuovamente dal cerchio (rivolte di profilo, verso il Punto 3)
traiettoria verso destra
oltre a sviluppare, come nell’esercizio precedente, la consapevolezza dello spazio e conoscenza delle direzioni, questo gioco costituisce un primo approccio con i saltini.
naturale, con le braccia lungo il
aria)
andiamo a raccogliere un
Foto B
sentiamo il profumo di questo bel fiore (inspirare)
29
5-8: con slancio, portiamo il braccio destro in alto aprendo le dita della mano e lentamente lo abbassiamo lungo il corpo (espirare).
8 tempi: ripetere a sinistra.
1-2: portare le braccia di lato all’altezza delle spalle e flettere il corpo in avanti con le gambe tese: questa volta i fiorellini sono sulla punta dei piedi (Foto B). 3-8: come 3-8 precedente, ma con ambo le braccia 1-2: come 1-2 precedente 3-4: tornare in posizione eretta e annusiamo il profumo di questo bel fiore 5-8: ma... questo fiore puzza!! Mimica e terminare… tappandosi il naso!
Osservazioni: i cerchi si utilizzano anche con il 1° Ciclo e sono utilissimi anche per il livello 1, semplicemente andando dentro e fuori poiché, in questo modo, si rende chiaro il concetto di direzione: in avanti, indietro e di lato.
Con il 1° Ciclo liv. 2 possiamo fare delle sequenze come abbiamo visto sopra, ma utilizzando combinazioni più semplici.
2. “Il gioco degli angoli: il palcoscenico bizzarro > 2° Ciclo - TRACCIA N. 30
Obiettivi: conoscenza degli angoli - percezione corporea - sviluppare la memoria - riscaldamento
Oggetti: uno strumentino
SVOLGIMENTO >> La maestra dice ai bambini che oggi danzeranno in teatro, un luogo magico e affascinante… Sarà bellissimo, perché potranno provare l’emozione e la magia del palcoscenico! Però… il nostro palcoscenico è un po’ bizzarro, veramente… bizzarro è po’ tutto, perché anche la musica fa i capricci e ogni tanto si ferma.
La maestra spiega i quattro angoli, mostrandoli ai bambini e si decidono quali parti del corpo muovere in ciascun angolo.
I bambini dovranno danzare occupando tutto il palcoscenico e, quando la musica si fermerà, dovranno guardare bene l’angolo al quale sono più vicini. Ad ogni angolo corrisponde una parte del corpo e, dato che il palcoscenico è bizzarro, dovranno danzare solo con la parte del corpo corrispondente all’angolo più vicino. Al segnale sonoro ballano utilizzando tutto lo spazio e tutto il corpo. Al termine della musica, si fermano in una posa.
Variante 1: Invece di muovere le varie parti del corpo, possiamo lavorare sulle emozioni facendo corrispondere ad ogni angolo una emozione diversa.
Variante 2: Dopo aver mostrato i quattro angoli, si dividono gli allievi in quattro gruppi. L’insegnante dispone in ogni angolo un gruppo, assegnando a ciascuno una serie di movimenti da eseguire in sedici tempi. (Possono essere anche gli stessi bambini ad inventare una breve sequenza). Il gioco inizia con ogni gruppo che fa la sua sequenza nel proprio angolo e, ogni qualvolta si sente il segnale sonoro, i gruppi si cambiano di posto ed eseguiranno la sequenza propria dell’angolo in cui sono andati a trovarsi. Questa variante è adatta al livello 2.
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3. “Disegniamo nello spazio” > 1° Ciclo liv.2 / 2° Ciclo - TRACCIA N. 31
Obiettivi: il corpo in movimento in relazione allo spazio circostante e al corpo degli altri - sapersi muovere nello spazio a disposizione - rispettare lo spazio altrui - essere in grado di disegnare nello spazio figure geometriche riuscendo a mantenere il disegno - attenzione uditiva - costruzione di disegni geometrici: lati, diagonali, cerchi, serpentine, triangoli, quadrati, rombi, spirali, ecc.
SVOLGIMENTO >> Camminare in fila in un percorso libero; allo stop della musica, fermarsi e ascoltare la maestra che nominerà una figura geometrica, ad esempio “cerchio”. A questo punto i bambini andranno a chiudere un cerchio e, sulla musica, cammineranno mantenendo questa figura fino alla pausa musicale in cui la maestra nominerà un’altra figura, ad esempio “diagonale”, e così via.
Osservazioni: con il 1° Ciclo prenderemo in considerazione come “figure” soltanto il cerchio e i lati.
4. “Giocare con i percorsi” > 1° Ciclo liv.2 / 2° Ciclo liv.1 - TRACCIA N. 32
Obiettivi: rispettare l’ordine di partenza mantenendo il disegno durante l’intero percorso - rispettare anche i tempi degli altri - approccio ai piccoli salti - studio dell’equilibrio
SVOLGIMENTO >> I bambini sono in linea lungo il lato dietro e, partendo come da disegno sotto, il primo bambino salta a piedi uniti dentro il primo cerchio ed esce saltando in II posizione parallela, entra poi nel secondo cerchio ed esce saltando con la stessa modalità, continuando fino al terzo cerchio. Con pas courus di profilo, si posiziona di fronte al cerchio accanto (di spalle al pubblico) e vi salta dentro a piedi uniti, uscendo in II parallela e continua allo stesso modo fino all’ultimo cerchio. Ciascun bambino parte quando chi lo precede è fuori dal terzo cerchio. Quando tutti hanno terminato, danzano liberamente e, ad un segnale sonoro, ognuno entra dentro un cerchio a piacere ed assume una posizione di equilibrio scegliendo tra l’anfora, la gru o il fiore. Al successivo segnale, entrano nel cerchio successivo assumendo un’altra posa e si ripete un’altra volta in modo da assumere tutte e tre le pose stabilite.
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7. “L’acchiappa scarpetta” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 33
Obiettivi: memorizzazione e percezione dello spazio - concentrazione e attenzione - attenzione uditiva - rispetto dei ruoli
Oggetti: una scarpetta da punta
SVOLGIMENTO >> Si dispongono sul pavimento quattro scarpette da punta e si invitano le bambine dapprima a guardare bene dove si trovano questi oggetti e poi a camminare lentamente, sempre osservando dove sono collocate le scarpine. Si fanno poi sdraiare sul pavimento ad occhi chiusi, rilassandosi e cercando allo stesso tempo di visualizzare dove sono le scarpine. Ad un segnale sonoro, le bambine incominciano a muoversi strisciando o rotolando al suolo e cercando di dirigersi verso le scarpette (sempre ad occhi chiusi). Chi riesce a prenderle apre gli occhi e si alza: a questo punto parte la musica e le bambine che hanno le scarpette danzano liberamente mentre le altre si siedono restando al loro posto; ad un segnale sonoro quest’ultime si alzano e gliele “acchiappano” (chi aveva danzato si ferma) e danzano a loro volta fino allo stop della musica, che indicherà loro di posizionarle nuovamente a terra. A questo punto, tutte le bambine si sdraiano nuovamente sul pavimento e, dopo aver osservato bene dove sono state messe le scarpine, chiudono gli occhi e si ripete nuovamente il gioco.
5. Tanto & Poco > 2° Ciclo - TRACCIA N. 34
Obiettivi: percezione spaziale - attenzione uditiva - riscaldamento
Oggetti: due legnetti - un paio di nacchere
SVOLGIMENTO >> Questo gioco si svolge in quattro-cinque piccoli gruppi. Ogni bambino danza liberamente interagendo però con i componenti del suo gruppo e, al suono dei legnetti, tutti dovranno sdraiarsi a terra occupando il maggior spazio possibile e mantenendo sempre il contatto con i compagni. Al successivo suono, si riprende a danzare fino al suono delle nacchere, che indica di sdraiarsi nuovamente al suolo, ma questa volta occupando meno spazio possibile.
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Nel Giocodanza® la musica riveste un ruolo importante che, collegandosi al gioco, conduce gli allievi alla conoscenza di un linguaggio dove ritmo, capacità di ascolto, sicurezza nell’utilizzo della propria voce forniscono loro le componenti per comprendere meglio il monsempre naturalmente con il concorso dell’immaginazione e della fantasia.
La musica aiuta il nostro gioco: è un nuovo stimolo creativo espressione, è un mezzo che favorisce la creatività e lo scl’utilizzo consapevole della musica diventa un nuovo gioco: di sensazioni, perchè possono esplorare e manipolare tutto ciò che riproduce suoni, e di immaginazione, poiché con l’ascolto viene spontaneo fantasticare, visualizzare immagini di luoghi, di personaggi o di vere e proprie situazioni.
Anche il ritmo diventa un elemento importante ed è basilare farlo comprendere ai bambini, a cominciare da quello naturale, come la respirazione e il battito cardiaco, così calle attività ritmiche, che non necessariamente devono essere musicali. Ogni movimento che si ripeta con regolarità nel tempo è infatti un’attività ritmica, ad esempio far rimbalzare una palla, marciare, saltellare, ecc. Tra l’altro, apprendimento scolastico (nel linguaggio
È fondamentale inoltre educare i bambini all’ascolto, non solo per far notare stili e generi musicali diversi, ma facendo loro comprendere anche le senpuò evocare.
Si possono utilizzare anche i suoni che scaturiscono da oggetti in movimento, da piccoli strumenti, da materiali come carta, tessuti ed altro; si ricorre inoltre ai suoni della natura e a quelli prodotti dal corpo e dalla voce. Musica infatti è: voce, suoni, rumore, silenzio…
1. “Il cambio” > 2° Ciclo TRACCIA N. 35
Obiettivi: educare all’ascolto, con particolare riferimento ai cambi di frasi musicali
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LLAA MMUUSSIICCAA
® la musica riveste un ruolo importante che, collegandosi al gioco, conduce gli allievi alla conoscenza di un linguaggio dove ritmo, capacità di ascolto, sicurezza nell’utilizzo della propria voce forniscono loro le componenti per comprendere meglio il mondo sonoro circostante… sempre naturalmente con il concorso dell’immaginazione e della fantasia.
La musica aiuta il nostro gioco: è un nuovo stimolo creativo che costituisce un ulteriore veicolo diespressione, è un mezzo che favorisce la creatività e lo scaturire di emozioni. Per i bambini, infatti, l’utilizzo consapevole della musica diventa un nuovo gioco: di sensazioni, perchè possono esplorare e manipolare tutto ciò che riproduce suoni, e di immaginazione, poiché con l’ascolto viene
re, visualizzare immagini di luoghi, di personaggi o di vere e proprie situazioni.
Anche il ritmo diventa un elemento importante ed è basilare farlo comprendere ai bambini, a cominciare da quello naturale, come la respirazione e il battito cardiaco, così calle attività ritmiche, che non necessariamente devono essere musicali. Ogni movimento che si ripeta con regolarità nel tempo è infatti un’attività ritmica, ad esempio far rimbalzare una palla, marciare, saltellare, ecc. Tra l’altro, il senso del ritmo aiuterà il bambino anche nel suo percorso di apprendimento scolastico (nel linguaggio - nella lettura - nella scrittura).
È fondamentale inoltre educare i bambini all’ascolto, non solo per far notare stili e generi musicali acendo loro comprendere anche le sensazioni che la musica suscita e
anche i suoni che scaturiscono da oggetti in movimento, da piccoli strumenti, da materiali come carta, tessuti ed altro; si ricorre inoltre ai suoni della natura e a quelli prodotti dal
Musica infatti è: voce, suoni, rumore, silenzio…
educare all’ascolto, con particolare riferimento ai cambi di frasi musicali
® la musica riveste un ruolo importante che, collegandosi al gioco, conduce gli allievi alla conoscenza di un linguaggio dove ritmo, capacità di ascolto, sicurezza nell’utilizzo della
do sonoro circostante…
costituisce un ulteriore veicolo di aturire di emozioni. Per i bambini, infatti,
l’utilizzo consapevole della musica diventa un nuovo gioco: di sensazioni, perchè possono esplorare e manipolare tutto ciò che riproduce suoni, e di immaginazione, poiché con l’ascolto viene
re, visualizzare immagini di luoghi, di personaggi o di vere e proprie situazioni.
Anche il ritmo diventa un elemento importante ed è basilare farlo comprendere ai bambini, a cominciare da quello naturale, come la respirazione e il battito cardiaco, così come è utile dedicarsi alle attività ritmiche, che non necessariamente devono essere musicali. Ogni movimento che si ripeta con regolarità nel tempo è infatti un’attività ritmica, ad esempio far rimbalzare una palla,
il senso del ritmo aiuterà il bambino anche nel suo percorso di
È fondamentale inoltre educare i bambini all’ascolto, non solo per far notare stili e generi musicali sazioni che la musica suscita e le immagini che
anche i suoni che scaturiscono da oggetti in movimento, da piccoli strumenti, da materiali come carta, tessuti ed altro; si ricorre inoltre ai suoni della natura e a quelli prodotti dal
-
educare all’ascolto, con particolare riferimento ai cambi di frasi musicali
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SVOLGIMENTO >> Seduti con le gambe incrociate. Ascoltare e percepire la musica, dapprima semplicemente, poi cercando di far notare che la musica non è sempre uguale, ma “cambia”, poiché essa è come un discorso: è composta di tante frasi! Queste frasi non sono tutte uguali, ma variano e talvolta si ripetono. Con questa premessa, ascoltiamo lo stesso brano e si invitano i bambini ad alzare un braccio ogni qualvolta avvertono un cambiamento di frase. Osservazioni: all’inizio può essere utile fare questo esercizio ad occhi chiusi, in quanto vi è una maggiore concentrazione; successivamente possono essere inseriti anche esercizi di tecnica propedeutica e di postura, che varieranno ad ogni cambio di frase musicale.
10. “Per il ritmo” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 36
Obiettivi: percezioni di ritmi diversi - coordinazione di ritmo e movimento
SVOLGIMENTO >> In piedi in ordine sparso. Muoversi con andature libere seguendo i vari ritmi che si susseguono.
11. “ Ciliegine e girasoli” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 37
Obiettivi: imparare ad andare a tempo, contando la musica - sviluppare il concetto di lavoro a gruppi - E’ anche un gioco di attenzione.
SVOLGIMENTO >> Si divide la classe in due gruppi: il gruppo dei “girasoli” e quello delle “ciliegine”. I “girasoli” si siedono e contano a voce alta, battendo le mani ad ogni movimento musicale. Le “ciliegine” camminano in ordine sparso per 8 tempi e 8 tempi stanno ferme. Ripetono ancora tre volte. I gruppi si scambieranno poi i ruoli. Osservazioni: questo gioco può essere reso più complesso; ad esempio, il gruppo che conta la
musica può alternare il ritmo binario a quello ternario, oppure l’altro gruppo, invece di camminare
semplicemente nello spazio, può eseguire una breve sequenza nei primi 8 tempi e, negli altri 8, mantenere la pausa.
12. “Contiamo il valzer” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 38
Obiettivi: conoscere il tempo 3/4: la battuta musicale e i movimenti della battuta - sviluppare il lavoro a canone
SVOLGIMENTO >> I bambini sono disposti nelle linee e negli spazi, in quattro linee, seduti con le gambe incrociate. Contando a voce alta, sul 1° movimento della battuta, battono le mani tra loro e sul 2° e 3° battono le mani sulle cosce. Quando hanno imparato, possiamo contare così:
prima frase > contiamo a voce alta battendo il tempo come sopra seconda frase > contiamo a voce alta senza battere il tempo terza frase > battiamo il tempo quarta frase > contiamo con la mente
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Sempre battendo il tempo (ma contando mentalmente), possiamo sviluppare il lavoro a canone: inizia la prima bambina della fila davanti, utilizzando due battute, prosegue la seconda, la terza, e così via fino ad arrivare alla fine della linea; continua l’ultima bambina della seconda linea e si prosegue fino alla prima bambina della seconda linea. Si continua con la stessa modalità fino alla quarta linea: in questo modo abbiamo fatto una “serpentina”.
Il canone si può fare anche “a onda”: supponendo appunto che i bambini siano disposti in quattro linee, si parte dalla prima, poi la seconda, la terza, la quarta per tornare indietro: la terza, la seconda, la prima.
Osservazioni: ovviamente, prima di passare all’esercizio descritto sopra, è opportuno imparare a contare il tempo 3/4 e la cosa più semplice è farlo battendo tutti e tre i movimenti con le mani. Successivamente si impara a contare le battute. Personalmente, quando arrivo a toccare questo argomento uso la seguente spiegazione. Tutti i tempi hanno dei movimenti che abitano in tante casette (vedi disegno). Se contiamo 1-2-3, 1-2-3, 1-2-3, ecc., contiamo le finestrine (i 3 movimenti della casetta). Se invece contiamo 1… - 2… - 3… - 4… - ecc., contiamo le casette, che si chiamano battute.
E, ancora, possiamo contare così: 1-2-3 - 2-2-3 – 3-2-3 – 4-2-3. In questo modo, il 1° “numero” indica il 1° movimento della battuta e, quindi, la prima “casetta”, mentre gli altri due “numeri” sono gli altri 2 movimenti (le due finestrine). Personalmente, mi sono trovata sempre bene con questa spiegazione e devo dire che i bambini entrano subito in sintonia con il valzer e … le sue “casette”!
1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3
1 2 3 4
13. “Il gioco del valzer > 2° Ciclo - TRACCIA N. 39
Obiettivi: come l’esercizio precedente ma, essendo una sequenza di esercizi legati insieme, sviluppa la memoria - imparare a mantenere le file e le linee sviluppando la conoscenza spaziale
SVOLGIMENTO >> Questo gioco si svolge, come il precedente, in due gruppi disposti uno di fronte all’altro: un gruppo (A) lungo il lato dietro e uno (B) lungo il lato davanti. 1: A batte il tempo forte (il 1°) con il piede ed i tempi deboli (il 2° ed il 3°) con le mani. Questo per 8 battute, mentre B sta fermo 2: B ripete e sta fermo A 3: A avanza verso B, compiendo un passo per ogni battuta = 1° movimento della prima battuta: battement tendus davanti parallelo con la gamba destra 2° - 3° movimento: la gamba sinistra raduna vicino alla destra, piede sin. in mezza punta
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1° - 2° - 3° movimento della seconda battuta : ripete con la gamba sinistra. Questo per 8 battute, alternando le gambe. Mentre A avanza, B conta a voce alta battendo le mani sul primo tempo.
4: si ripete scambiando i ruoli 5: a questo punto, A e B si sono avvicinati. 6: ognuno danza liberamente con la compagna dell’altro gruppo che si è trovata davanti.
Ad un segnale sonoro, A si dispone lungo il lato destro e B lungo quello sinistro: si ripete tutto (dal punto 1 di cui sopra), partendo da quest’ultima disposizione.
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PPEERRCCEEZZIIOONNEE SSEENNSSOORRIIAALLEE
�� IILL CCAAMMPPOO VVIISSIIVVOO ��
Obiettivi: sviluppare le capacità sensoriali, in questo caso il campo visivo, e la consapevolezza del gruppo. E’ utile per imparare a danzare insieme agli altri, rispettandone gli spazi, senza guardarsi intorno.
“Vedere senza guardare”
Gioco A > 1° Ciclo liv.2 / 2° Ciclo - TRACCIA N. 40
SVOLGIMENTO >> In cerchio, seduti con le gambe incrociate. Una bambina, indicata, dall’insegnante stende le gambe tirando bene le punte; quella alla sua destra, quando avverte il movimento attraverso il suo campo visivo, ripete, e così via fino a ritornare alla prima bambina, che farà flessione dei piedi; il giro riprende, questa volta tirando le punte (estensione del collo del piede). Quando si arriva nuovamente alla prima bambina, questa incrocerà le gambe e, man mano (sempre attraverso il campo visivo), tutte ritornano alla posizione di partenza.
Osservazioni: questi movimenti sono abbastanza semplici, facilmente visibile con “la coda dell’occhio”; con gli allievi del 2° Ciclo possiamo utilizzarne altri più complessi, ad esempio la terrazzina a gambe flesse e tese, alternata al riposo intelligente.
Gio
Gioco B > 2° Ciclo liv.2 - TRACCIA N. 41
SVOLGIMENTO >> Camminare liberamente nello spazio. Un bambino qualunque, ad un certo punto, si ferma: quando egli entra nel campo visivo di un altro bambino, anche quest’ultimo si fermerà e così via, fino a che tutti saranno immobili. Con la stessa modalità, si riprenderà, poi, gradatamente , a camminare.
�� IILL CCAAMMPPOO UUDDIITTIIVVOO ��
Obiettivi: sviluppare il campo uditivo - mantenere l’attenzione - avere concentrazione costante Tutti i giochi che utilizzano i segnali sonori, siano essi strumentini vari, lo stop della musica o qualunque altro segnale, sono giochi che si prefiggono questi obiettivi. Sono moltissimi nel programma del Giocodanza e si rivelano veramente efficaci dal punto di vista della concentrazione in quanto, ad ogni segnale, corrisponde un cambio di situazione: se i bambini non sono attenti, non
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avvertono il segnale e non cambiano la situazione. In tal modo si rendono conto dell’errore da soli senza necessità dell’intervento della maestra.
“Mosca cieca” > 2° Ciclo - senza musica -
Ob Obiettivi: più che l’attenzione, sviluppa soprattutto la percezione uditiva in quanto i bambini devono dirigersi verso il punto in cui percepiscono la provenienza del suono.
SVOLGIMENTO >> una bambina viene bendata e la classe viene divisa in quattro gruppi, che si dispongono nei quattro angoli della sala.
Ogni gruppo inventa dei suoni o dei rumori: con la voce, le mani, i piedi. La bambina bendata sarà al centro e l’insegnante, dopo averla fatta girare più volte su se stessa, con
un gesto, darà l’indicazione ad uno dei quattro gruppi, che emetterà il proprio suono: la bambina che sta facendo “mosca cieca” dovrebbe andare verso la provenienza del suono.
Osservazioni: l’esercizio è più divertente se, appena viene individuata la direzione del suono e la bambina vi si dirige, l’insegnante dà subito l’indicazione ad un altro gruppo. I gruppi possono scambiarsi di posto durante il gioco.
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LLAA RREESSPPIIRRAAZZIIOONNEE
L’obiettivo di questi esercizi è concentrarsi sulla respirazione imparando ad ascoltare il proprio
respiro. Per quanto riguarda la musica, è preferibile non utilizzarla per concentrare l’attenzione solo
sulla respirazione e all’ascolto del proprio respiro, oppure usare una musica lenta, di sottofondo, in
modo da riuscire comunque ad ascoltare il respiro.
E’ bene spiegare ai bambini l’importanza dell’atto respiratorio, spiegando che si svolge in quattro fasi.
La prima è l’inspirazione, con la quale prendiamo l’aria attraverso il naso (le narici); nella seconda,
apnea, si trattiene il respiro, allargando bene i nostri polmoni. Questa fase è importante, perché in
questo momento aumenta l’apporto di ossigeno. La terza fase è l’espirazione con la quale,
attraverso la bocca, buttiamo fuori l’aria. Il quarto momento ci serve per espellere, con una
espirazione forzata, l’aria residua (quella che era rimasta nei polmoni). È importante che
l’espirazione sia più lunga dell’inspirazione.
E’ utile far capire ai bambini che, quando eseguiamo dei movimenti, dobbiamo cercare sempre di
farli in maniera corretta, perché altrimenti, non solo è inutile, ma respiriamo malamente. Infatti il
nostro corpo è composto di tante parti (segmenti) legate strettamente tra loro e, se uno di questi non
lavora correttamente, quello che gli sta vicino ne risentirà e, a sua volta, lavorerà debolmente. Per
esempio, se la pancia è “molle”, senza tono, il suo “vicino… del piano di sopra”, il diaframma (che
ci serve nelle respirazione) non si può appoggiare bene sull’addome, quindi non compie al meglio la
sua funzione.
Non si deve pensare che i bambini si annoino ascoltando queste spiegazioni o che non le
comprendano. Al contrario, si sentono importanti perché imparano delle cose importanti e
capiscono, così, quanto sia utile il lavoro che stanno facendo. Non solo, ma si impegneranno al
massimo per eseguire in maniera corretta gli esercizi. Ovviamente la nostra spiegazione sarà diversa
a seconda della fascia di età alla quale ci stiamo rivolgendo.
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GGIIOOCCHHII PPEERR LLAA RREESSPPIIRRAAZZIIOONNEE
1. “Il compleanno” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 42
SVOLGIMENTO >> Si festeggia il compleanno; i bambini danzano liberamente interagendo tra loro, fino allo stop della musica. Si fermano e mettono davanti al viso la mano destra (la torta) con le dita bene aperte “a ventaglio”(le candeline): inspirare ed espirare soffiando su ogni singolo dito partendo dal pollice, che si piegherà verso il palmo della mano (la candelina spenta), le altre dita vanno verso il pollice. Questo se compiamo cinque anni; se siamo un po’ più grandi, usiamo anche la mano sinistra. La maestra indicherà le candeline da spengere contando a voce alta.
2. “Il vento e la fisarmonica” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 43
SVOLGIMENTO >> Posizione di partenza: in piedi in posizione naturale, con le braccia lungo il corpo.
Il vento
1: inspirare, portando le braccia in alto; il polso è morbido e lo sguardo accompagna il movimento 2: trattenere per qualche secondo il respiro (apnea) 3: espirare con un lungo soffio, abbassando le braccia e facendo un grand plié in posizione naturale; la testa si flette verso le ginocchia 4: pausa - Eseguire questo esercizio per 4 volte.
La fisarmonica Posizione di partenza: come nell’esercizio precedente, con le mani alla vita
1: inspirare 2: apnea 3: espirando, inclinare il torace a destra, facendo partire il movimento dalla testa 4: pausa Ripetere inclinando a sinistra. Ripetere nuovamente a destra e a sinistra.
3. “Nel bosco” > 2° Ciclo - senza musica -
SVOLGIMENTO >> esegue un bambino alla volta
1: inspirare 2: apnea 3: espirando, dire: “ Ho colto un fiore, due fiori, tre fiori, quattro fiori…” e così via, fino a quando ha fiato. Vince… chi ha raccolto più fiori.
4. “Come le cantanti” > 1° Ciclo liv.2/2° Ciclo - senza musica -
SVOLGIMENTO >> Seduti con le gambe incrociate, mani sulle ginocchia.
1: inspirare, allungando la schiena 2: apnea 3: espirando (e rilassando la schiena), emettere il suono di una vocale, fino a che resta fiato
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4: espirazione forzata emettendo l’aria residua - Ripetere varie volte.
Osservazioni: durante l’espirazione, possiamo dire piccole parole come blo blo, dud du o dire il proprio nome fino a quando abbiamo fiato. Questo esercizio è utile per “sentire” l’espirazione forzata.
5. “Le bollicine” > 1° Ciclo liv.2/2° Ciclo - senza musica -
Oggetti: una bottiglietta piena a metà di acqua e una cannuccia
SVOLGIMENTO >> Seduti con le gambe incrociate tenendo con una mano la bottiglia e con l’altra la cannuccia (che è dentro la bottiglia)
1: inspirare, tenendo la cannuccia in bocca 2: apnea 3: espirando, soffiare dentro la cannuccia fino a che resta fiato: dentro la bottiglietta si formeranno tante bollicine… 4: espirazione forzata
6. “Il fazzoletto” > 1° Ciclo liv.2/2° Ciclo - senza musica -
Oggetti: un fazzoletto klinex
SVOLGIMENTO >> Seduti con le gambe incrociate tenendo con la mano destra il fazzoletto davanti alla bocca
1: inspirare 2: apnea 3: espirando, soffiare verso il fazzoletto 4: espirazione forzata
Osservazioni: Questi ultimi due esercizi sono molto utili per prolungare la fase della espirazione.
7. “Il gomitolo” > 2° Ciclo - senza musica -
Oggetti: un gomitolo di filo colorato
SVOLGIMENTO >> I bambini sono in ordine sparso, in piedi. L’educatore va verso un bambino che prende il filo dato dalla maestra (lo tiene con la mano destra vicino alla bocca). Il bambino emette il suono di una vocale (stabilita in precedenza) fino a quando l’educatore arriva verso un altro bambino, continuando a srotolare il filo. Si prosegue fino a quando tutti i bambini hanno eseguito: viene così a formarsi una ragnatela.
8. “Le margheritine e il vento” > 2° Ciclo -
TRACCIA N. 44
SVOLGIMENTO >> A coppie, una di fronte all’altra. Chi fa il vento sta in piedi davanti o dietro alla margheritina. Il vento soffia sulla margherita, anche muovendosi intorno al suo fiorellino. Le margheritine si muovono al soffio del vento, seguendone l’andamento.
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GGIIOOCCHHII CCOONN LLAA VVOOCCEE
La voce fa parte di noi, per questo motivo anch’essa diventa un elemento con il quale poter giocare. Attraverso gli esercizi vocali, si educa il bambino all’ascolto della propria voce e questo ci tornerà utile quando affronteremo il lavoro di drammatizzazione di cui, appunto, l’espressione vocale diviene talvolta un elemento importante.
Nel Giocodanza® si usa spesso la voce il cui utilizzo è molteplice: non è solo per parlare o cantare… le sue possibilità sono infatti tantissime.
Ho notato che talvolta il suo uso inibisce i bambini e questo è abbastanza naturale in quanto essa costituisce per eccellenza il nostro strumento sonoro più intimo. Dobbiamo perciò prendere confidenza con la nostra vocalità che va utilizzata in un modo differente, che non sia semplicemente il parlare o il cantare, ma anche ridere, tossire, starnutire, urlare, sussurrare… queste sono azioni vocali conosciute, ma possiamo andare a scoprire anche azioni vocali insolite, inventando suoni e scoprendo nuovi giochi di sonorità.
L’utilizzo della voce genera dunque azioni vocali, che portano ad azioni fisiche: così come lasciamo andare la voce nello spazio, lasciamo andare anche il corpo, che si muoverà nello spazio influenzato dall’espressione vocale. Prendiamo ad esempio il semplice camminare: se sussurriamo – o parliamo lentamente – viene spontaneo camminare adagio e, se parliamo a voce molto alta o velocemente, la nostra andatura sarà più veloce e dinamica. Quindi, in entrambi i casi, il corpo agisce in rapporto all’espressione vocale, perché ne è influenzato e condizionato.
Una volta superata l’inibizione iniziale, la voce diviene un efficace strumento musicale che andrà spesso ad aiutare il nostro gioco, rendendolo più espressivo, più ricco e divertente. Il primo utilizzo della voce che si ha nel Giocodanza è nei Giochi Rompighiaccio, nello specifico,
nel gioco del nome. Si riscontra che inizialmente tutti hanno difficoltà ad usarla, sono inibiti e… si
vergognano un po’, ma poi diventa più facile. L’importante è articolare bene fino all’ultima lettera e
avere un volume giusto in modo da far capire quello che viene detto.
Un gioco molto divertente con la voce è “L’orchestra”. Vediamolo…
1. “L’orchestra” > 2° Ciclo - senza musica -
Oggetti: due bastoncini che fungono da bacchette per il Direttore
SVOLGIMENTO >> I bambini sono suddivisi in quattro gruppi e stanno seduti con le gambe incrociate in quattro diversi punti della sala.
Per “scaldare” la voce, la maestra pronuncia una parola inventata di tre lettere e terminante con una vocale; i bambini la ripetono seguendo le indicazioni della maestra. Saranno poi loro ad inventare e ogni gruppo dovrà pronunciare la sua piccola parola: prima un gruppo per volta, poi seguendo le direttive dell’insegnante, che si trasforma in direttore d’orchestra.
L’insegnante, dirigendo il coro, può intervenire sul ritmo e anche sul volume, facendolo aumentare o diminuire.
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2. “I nastri” > 1°/2° Ciclo - senza musica -
Oggetti: due bastoncini che fungono da bacchette per il Direttore
SVOLGIMENTO >> Per usare la voce, possiamo avvalerci dei nastri colorati che si prestano, come già abbiamo detto, per raggiungere obiettivi diversi. Potremo far corrispondere ad ogni colore un utilizzo diverso della voce, ad esempio dire una parola con volumi diversi (piano, normale, forte) oppure cantare, ridere, gridare, sussurrare, piangere, ecc…
Sono inoltre da considerare giochi con utilizzo della voce anche alcuni esercizi di respirazione, come “Le cantanti” e “Il gomitolo”.
1. “Mister Confusion e la Fatina del silenzio” > 2° Ciclo - senza musica -
OBIETTIVI: utilizzo della voce - attenzione - rispetto dei ruoli
Oggetti: due bastoncini che fungono da bacchette per il Direttore
SVOLGIMENTO >> I bambini camminano in ordine sparso fino a quando arriva Mister Confusion: tutti si fermano (stop musica).
Mister Confusion: “Ciao bimbi! Al mio via, riprenderete a camminare e, quando io vi toccherò con
i miei legnetti, continuando a muovervi farete confusione, mooolta confusione, più che potete
prima soltanto con la voce, poi quando ve lo dirò io, con le mani e i piedi, ok?”
Al suo via, i bambini riprendono a camminare (senza musica) e, mano mano che vengono toccati, fanno confusione fino a creare un grande caos. A questo punto, sopraggiunge la Fatina del Silenzio con tanto di bacchetta magica. Comincia a toccare i bambini, uno ad uno e, una volta sfiorati con la bacchetta, si fermano e fanno silenzio. Alla fine tutti i bambini saranno fermi e zitti e… sarà bellissimo ascoltare il silenzio!
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La Scuola ha per oggetto la pratica di attività sportive dilettantistiche e ricreative, intese come mezzoindividuo e persegue le seguenti finalità:
� la promozione, la diffusione e la pratica di ogni attività sportiva, ricreativa e del tempo libero e, in specie, la preparazione e la gestione dell' attività specifica della Danza in ogni sua disciplina, in particolare, la Propedeutica e il Giocodanza®, la Danza Acrobatica
� la Formazione e l’Aggiornamento di istruttori e docenti, attraverso specifici corsi,
Seminari e Stages -
� la promozione e l' organizzazione di manifestazioni, eventi, convegni, congressi, tavole rotonde, meeting, -
� l’ edizione e la diffusione di
ai percorsi di formazione e all’attività didattica svolta
� la promozione dell’attività pubblicizzed emblemi, direttamente o a mezzo terzi
� promuovere e gestire,
meeting, conferenze e spettacoli e ogni altra attività connessa
giocodanza.santini@gmail.com
Cell.: 329 8227004 (prof.ssa Marinella Santini) ___________________________________
IL MATERIALE DIDATTICO
RIGUARDANTE I CORS
SONO FORNITI AI C
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La Scuola ha per oggetto la pratica di attività sportive dilettantistiche e ricreative, intese come mezzo di formazione psicofisica e morale dell' individuo e persegue le seguenti finalità:
la promozione, la diffusione e la pratica di ogni attività sportiva, ricreativa e del tempo libero e, in specie, la preparazione e la gestione dell' attività specifica della Danza in ogni sua disciplina, in particolare, la Propedeutica e il
®, la Danza Acrobatica -
ormazione e l’Aggiornamento di istruttori e docenti, attraverso specifici corsi,
la promozione e l' organizzazione di manifestazioni, eventi, convegni, congressi, tavole rotonde, meeting, corsi e centri di studio nel campo delle attività istituzionali
l’ edizione e la diffusione di riviste, opuscoli e comunque pubblicazioni connesse ai percorsi di formazione e all’attività didattica svolta -
la promozione dell’attività pubblicizzando la sua immagine con l’utilizzo di modelli ed emblemi, direttamente o a mezzo terzi -
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La Scuola ha per oggetto la pratica di attività sportive dilettantistiche e fisica e morale dell'
la promozione, la diffusione e la pratica di ogni attività sportiva, ricreativa e del tempo libero e, in specie, la preparazione e la gestione dell' attività specifica della Danza in ogni sua disciplina, in particolare, la Propedeutica e il
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CORSI DI AGGIORNAMENTO
Diploma di Maturità ScientificaDiploma di Laurea di I° Livello presso l’ Accademia Nazionale di Danza di Roma Abilitata all’Insegnamento dal Ministero della Pubblica IstruzioneResponsabile Nazionale Csen per il Giocodanza®
Superato l’esame di idoneità presso l’Accademia Nazionale di Danza, vi ha seguito i corsi normali, proseguendo poi gli stDirezione di Giuliana Penzi. Ha seguito numerosi corsi di aggiornamento e stages con maestri di chiara fama in Italia e all’estero (Parigi, Mosca, Leningrado, New York). Ha ampliato le proprie conoscenze nel campo motorio, con approfondimenti sulla Ginnastica applicata alla Danza, con particolare riferimento al metodo Feldenkrais. Sempre attenta alla evoluzione della didattica, ha seguito numerosi stagespresidente del Fit Club International di Londra, seguendone gli Workshop e i Corsi Professionali mirati particolarmente alla didattica della Propedeutica. Tale studio è stato approfondito al fine di applicare su basi mediche, fisiologiche e psicologiche dell’allenamento infantile, un modo diverso, nuovo, divertente di fare danza. Attraverso queste esperienze, ha creato una sua metodica: Imparare Giocando. Ha collaborato con il Maestro MikailBerkut nel campo delle Danze Storiche e della Danza di Carattere, partecipando con il proprio gruppo Internazionale di Danza (Castiglioncello, 1997 Nel maggio 2000 le è stato conferito a Sorrento il culturali. Nel febbraio 2002 è stata invitata a Reggio Emilia dalla Scuole Danza) al Convegno sulla Propsua metodica Giocodanza®, ottenendo ampi consensi. In tale occasione, ha illustrato il suo percorso formativo e il suo metodo, che accosta i bambini alla Danza in maniera veramente Ha ricoperto la carica di Tutor del corso di Formazione Professionale per Didattica dell’Espressività Corporeadall’Unione Europea.
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Diploma di Maturità Scientifica Diploma di Laurea di I° Livello presso l’ Accademia Nazionale di Danza di Roma Abilitata all’Insegnamento dal Ministero della Pubblica Istruzione Responsabile Nazionale Csen per il Giocodanza® - Formatore Csen
Superato l’esame di idoneità presso l’Accademia Nazionale di Danza, vi ha seguito i corsi normali, proseguendo poi gli studi superiori con Vjlma Valentino e diplomandosi sotto la Direzione di Giuliana Penzi. Ha seguito numerosi corsi di aggiornamento e stages con maestri di chiara fama in Italia e all’estero (Parigi, Mosca, Leningrado, New York).
ie conoscenze nel campo motorio, con approfondimenti sulla Ginnastica applicata alla Danza, con particolare riferimento al metodo Feldenkrais.
Sempre attenta alla evoluzione della didattica, ha seguito numerosi stages condotti da Andy Jackson, presidente del Fit Club International di Londra, seguendone gli Workshop e i Corsi Professionali mirati particolarmente alla didattica della Propedeutica. Tale studio è stato approfondito al fine di applicare su
iologiche e psicologiche dell’allenamento infantile, un modo diverso, nuovo, divertente di
Attraverso queste esperienze, ha creato una sua metodica: “ GIOCODANZA® ” , basata sul concetto dell’
Maestro MikailBerkut nel campo delle Danze Storiche e della Danza di Carattere, partecipando con il proprio gruppo Teatro Balletto® ad importanti manifestazioni, tra cui il
(Castiglioncello, 1997- Livorno, 1998). Nel maggio 2000 le è stato conferito a Sorrento il Premio Napoli Danza
Nel febbraio 2002 è stata invitata a Reggio Emilia dalla F.N.A.S.D (Federazione Nazionale Associazioni Propedeutica alla Danza: metodologie a confronto
®, ottenendo ampi consensi. In tale occasione, ha illustrato il suo percorso formativo e il suo metodo, che accosta i bambini alla Danza in maniera veramente originale e divertente.
Ha ricoperto la carica di Tutor del corso di Formazione Professionale per Operatore Culturale nella Didattica dell’Espressività Corporea, organizzato nel 2004/2005 dalla Provincia di Ravenna e cofinanziato
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Diploma di Laurea di I° Livello presso l’ Accademia Nazionale di Danza di Roma
Superato l’esame di idoneità presso l’Accademia Nazionale di Danza, vi ha udi superiori con Vjlma Valentino e diplomandosi sotto la
Direzione di Giuliana Penzi. Ha seguito numerosi corsi di aggiornamento e stages con maestri di chiara
ie conoscenze nel campo motorio, con approfondimenti sulla Ginnastica applicata
condotti da Andy Jackson, presidente del Fit Club International di Londra, seguendone gli Workshop e i Corsi Professionali mirati particolarmente alla didattica della Propedeutica. Tale studio è stato approfondito al fine di applicare su
iologiche e psicologiche dell’allenamento infantile, un modo diverso, nuovo, divertente di
, basata sul concetto dell’
Maestro MikailBerkut nel campo delle Danze Storiche e della Danza di Carattere, ad importanti manifestazioni, tra cui il MID (Meeting
per meriti didattici e
Federazione Nazionale Associazioni edeutica alla Danza: metodologie a confronto, dove ha presentato la
®, ottenendo ampi consensi. In tale occasione, ha illustrato il suo percorso originale e divertente.
Operatore Culturale nella , organizzato nel 2004/2005 dalla Provincia di Ravenna e cofinanziato
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Nel 2005 inizia la sua collaborazione con la scuola del Centre Chorégraphique National di Roubaix Nord-Pas de Calais, diretto da Pascal Minam-Borier e Carolyn Carlson, dove è stata invitata a presentare il suo metodo. Presso questa prestigiosa scuola francese ha fatto parte della Commissione d’esame, come membro esterno, agli esami di fine anno. Membro del Conseil International de la Danse (CID – UNESCO, Paris), è stata invitata nell’ottobre 2006 ad Atene, in occasione del 20° Congresso Mondiale organizzato dal CID – UNESCO, dove ha tenuto una relazione sul Giocodanza® .
Nell’aprile 2013, sempre con l’organizzazione dell’ UNESCO, partecipa a Bologna ad un Convegno sulla Propedeutica.
Ha pubblicato diciotto manuali per uso didattico commissionando le musiche a Marco Schiavoni, che ha composto musiche originali realizzando e producendo sedici cd. Nel dicembre 2008 ha pubblicato il libro GIOCODANZA: la Nuova Propedeutica… ovvero imparare giocando!® (Editrice Innocenti), presentato presso la Sala Consiliare del Comune di Grosseto il 6 dicembre e, l’anno successivo a Danza in Fiera, importante evento internazionale che si tiene a Firenze, presso la Fortezza da Basso. Nel 2010 il libro è stato presentato a Milano nell’ambito di Midanza, un altro importante appuntamento per gli addetti ai lavori. Nel 2011 dà vita, con il prpf. Jones Pizzetti, al progetto in divenire Danza Acrobatica, organizzando corsi per bambini e ragazzi e corsi di Formazione per insegnanti. Nel settembre 2012 è stata nominata dallo CSEN Responsabile Nazionale del Giocodanza® di cui Grosseto è divenuta Sede Nazionale. Nel luglio 2013 fonda insieme al prof. Jones Pizzetti la Scuola di Formazione Professionale SSD GI.D.A.S. Danza a r. l. che opera nella preparazione e nella gestione dell’attività specifica della Danza in ogni suo aspetto, in particolare la Propedeutica, la Danza Acrobatica e la metodologia del Giocodanza®, organizzando inoltre Corsi di Aggiornamento oltre a Convegni, Meeting e Corsi di Studio. In questo ambito tiene corsi di Formazione Professionale sulla Metodologia del Giocodanza®, di cui varie sono le sedi Formazione in Italia. Nel febbraio 2015 ha pubblicato il libro L’avventura del Giocodanza: una vita, un gioco… un sogno! (Effigi Edizioni) presentato a Firenze, nell’ambito di Danza in Fiera. Dopo aver diretto il Centro per lo Studio della Danza di Grosseto fino al 2004, fonda nello stesso anno l’Accademia dello Spettacolo, scuola d’Arte Multidisciplinare, che dirige fino al 2013, anno in cui nasce O.M.A.D Officina Movimento Arte Danza, una nuova realtà che ha preso vita dalla fusione di quattro scuole del territorio, di cui cura la Direzione Artistica occupandosi inoltre delle sezioni di Giocodanza e Tecnica Accademica. Nel novembre 2017 lascia la direzione e l’insegnamento all’interno della scuola. Nel gennaio 2018 esce il suo terzo libro, “Il racconto del Giocodanza… favola e magia” (Effigi Edizioni). Nel giugno dello stesso anno partecipa a Milano all’evento OnDance, con la direzione artistica di Roberto Bolle. Nell’aprile del 2019 le viene consegnato a Torre del Lago, presso l’Auditorium G. Puccini, il Premio Arte in Danza per la divulgazione dell’arte tersicorea attraverso la Metodologia del Giocodanza®. Dopo aver dedicato una vita all’insegnamento, si dedica oggi a tempo pieno alla Formazione all’interno della scuola Gi.D.A.S., divulgando il Giocodanza e raccontando la sua esperienza ai giovani.
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- Diploma Accademia Nazionale di Danza - Assistenza Comunità Infantile- Maestro certificato Giocodanza® - Assistente Qualificato Giocodanza- Tutor Formazione Giocodanza
Nel 1979 ha iniziato i suoi studi a Grosseto, presso la scuola di Marinella Santini. Nel 1987 consegue il diploma dell’ ottavo anno presso l’Accademia Nazionale Danza di Roma. Ottiene, nel 2005, il diploma di insegnante di danza classica e moderna e di operatore sportivo Federitalia-Sport, riconosciuto dal CONI e, nel 2006, la qualifica di Istruttore UISP. Durante il periodo scolastico, ha danzato con varie compagnie, quali il Nazionale, il Balletto di Roma e la compagnia Dopo il diploma continua a danzare presso i più prestigiosi teatri Italiani: Teatro dell’ Opera di Roma, San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Teatro Verdi di Trieste, lavorando cVladimir Vassiliev, Elisabetta Terabust, Carla Fracci, Raffaele Paganini, Vladimir Derevianko, George Iancu. Ha lavorato inoltre in televisione partecipando come ballerino agli spettacoli TV: Biberon e Pronto chi Gioca? Nel 1992, a seguito di un incidente, termina l’attività di ballerino e prosegue, tra il 1995 e il 2009, la sua attività come mimo in vari teatri Italiani: Teatro alla Scala di Milano, Teatro Comunale di Bologna, lo Sferisterio di Macerata, Carlo Felice di Genova. Ha lavorato in opere liriche, dirette anche dal maestro R. Muti, per la regia di: Ronconi, Pizzi, Deana, Keita Asari, De Simone, Bob Wilson.
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Diploma Accademia Nazionale di Danza Assistenza Comunità Infantile Maestro certificato Giocodanza® Assistente Qualificato Giocodanza®
Formazione Giocodanza
Nel 1979 ha iniziato i suoi studi a Grosseto, presso la scuola di Marinella Santini. Nel 1987 consegue il diploma dell’ ottavo anno presso l’Accademia Nazionale Danza di Roma.
ma di insegnante di danza classica e moderna e di operatore sportivo riconosciuto dal CONI e, nel 2006, la qualifica di Istruttore UISP.
Durante il periodo scolastico, ha danzato con varie compagnie, quali il Gruppo Stabile e la compagnia Astra.
Dopo il diploma continua a danzare presso i più prestigiosi teatri Italiani: Teatro dell’ Opera di Roma, San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Teatro Verdi di Trieste, lavorando con artisti quali: Rudolf Nureyev, Vladimir Vassiliev, Elisabetta Terabust, Carla Fracci, Raffaele Paganini, Vladimir Derevianko, George Iancu.
Ha lavorato inoltre in televisione partecipando come ballerino agli spettacoli TV:
Nel 1992, a seguito di un incidente, termina l’attività di ballerino e prosegue, tra il 1995 e il 2009, la sua attività come mimo in vari teatri Italiani: Teatro alla Scala di Milano, Teatro Comunale di Bologna, lo
i Macerata, Carlo Felice di Genova. Ha lavorato in opere liriche, dirette anche dal maestro R. Muti, per la regia di: Ronconi, Pizzi, Deana,
Keita Asari, De Simone, Bob Wilson.
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Nel 1979 ha iniziato i suoi studi a Grosseto, presso la scuola di Marinella Santini. Nel 1987 consegue il diploma dell’ ottavo anno presso l’Accademia Nazionale Danza di Roma.
ma di insegnante di danza classica e moderna e di operatore sportivo riconosciuto dal CONI e, nel 2006, la qualifica di Istruttore UISP.
Gruppo Stabile dell’ Accademia
Dopo il diploma continua a danzare presso i più prestigiosi teatri Italiani: Teatro dell’ Opera di Roma, on artisti quali: Rudolf Nureyev,
Vladimir Vassiliev, Elisabetta Terabust, Carla Fracci, Raffaele Paganini, Vladimir Derevianko, George Iancu. Ha lavorato inoltre in televisione partecipando come ballerino agli spettacoli TV: Serata d’Onore,
Nel 1992, a seguito di un incidente, termina l’attività di ballerino e prosegue, tra il 1995 e il 2009, la sua attività come mimo in vari teatri Italiani: Teatro alla Scala di Milano, Teatro Comunale di Bologna, lo
Ha lavorato in opere liriche, dirette anche dal maestro R. Muti, per la regia di: Ronconi, Pizzi, Deana,
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Come insegnante, ha lavorato in alcune scuole di Danza a Grosseto e all’Isola d’Elba, e presso la scuola Danza E’ di Brescia, prestando inoltre la sua opera anche presso varie società di Ginnastica Ritmica, a Grosseto e fuori provincia. Attualmente collabora con la ASD Ginnastica Artistica di Ponsacco, curando la parte della Ginnastica Ritmica a Grosseto e fuori provincia: Campo Marte (FI) ASD Ginnastica di Ponsacco (PI), Terranuova Bracciolini (AR), NAICA (GENOVA NERVI) di Elisa Patanè, maestra certificata GIOCODANZA. Nel 2013 entra a far parte dello Staff Docenti della scuola Officina Movimento Arte Danza (O.M.A.D.) di Grosseto, diretta da Marinella Santini, dove presta la sua collaborazione nelle varie attività della scuola, in particolare curando l’aspetto coreografico nei corsi di Danza Acrobatica e coadiuvando Marinella Santini nelle varie attività della scuola. Nel 2016, dopo aver seguito il Percorso di Formazione, ottiene il diploma di Maestro di Giocodanza divenendo poi Assistente Qualificato e seguendo Marinella Santini durante la Formazione, come suo più stretto collaboratore.
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- Diploma Liceo Linguistico- Corso Professionale Scuola - Maestra certificata Giocodanza- Assistente Qualificato Giocodanza®- Tutor Formazione Giocodanza
Si forma al Centro d’Arte Coreografica di Loredana Venchi, dove è assistente di danza classica e
insegnante di danza moderna dal 1988 fino al
Dal 1980 al 1986 danza nelle stagioni estive della Fondazione Arena di Verona dove tutt'ora collabora
(nel 2014 partecipa al galà di Antonella Clerici
“Jesus Christ superstar”, diretto da Romeo Piparo).
Nel 1998 fonda l’Associazione Culturale
Si è specializzata nei corsi di danza moderna con insegnanti di fama internazionale tra i quali: BRIAN,
GARRISON, STEVE LA CHANCE, ANDREE DE LA ROCHE, MATT MATT
Ha frequentato il corso professionale per ballerini e insegnanti presso la scuola OFF JAZZ di GIA
LORINGETT a Nizza (Francia) di cui è stata assistente.
Si diploma nel 1992 a Bari per l’insegnamento della danza moderna.
Ha recitato e danzato in diverse compagnie teatrali nazionali.
Ha partecipato a numerose tournée, eventi promozionali e spettacoli in tutto il territorio nazionale, sia
come coreografa che come danzatrice.
Nel 1996 accede come docente alla Libera Università
Ha danzato dal 1998 al 2000 con Kledy in eventi artistici culturali.
Ha lavorato in televisione dal 1999 con i coreografi Brian e Garrison nel circuito Mediaset.
Dal 1990 al 2000 lavora come animatrice nei Centri Estiv
Dal 2000 si specializza nella Pedagogia della Danza sui minori, in particolar modo sulla Propedeutica.
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MMAARRIIAA GGIIUULL
Diploma Liceo Linguistico Corso Professionale Scuola Off Jazz (Nizza) di Gianin Loringett Maestra certificata Giocodanza® Assistente Qualificato Giocodanza®
Formazione Giocodanza
Si forma al Centro d’Arte Coreografica di Loredana Venchi, dove è assistente di danza classica e
insegnante di danza moderna dal 1988 fino al 1998.
Dal 1980 al 1986 danza nelle stagioni estive della Fondazione Arena di Verona dove tutt'ora collabora
(nel 2014 partecipa al galà di Antonella Clerici “Lo spettacolo sta per cominciare”
, diretto da Romeo Piparo).
Nel 1998 fonda l’Associazione Culturale MAMAdanzateatro.
Si è specializzata nei corsi di danza moderna con insegnanti di fama internazionale tra i quali: BRIAN,
GARRISON, STEVE LA CHANCE, ANDREE DE LA ROCHE, MATT MATTOX.
Ha frequentato il corso professionale per ballerini e insegnanti presso la scuola OFF JAZZ di GIA
LORINGETT a Nizza (Francia) di cui è stata assistente.
Si diploma nel 1992 a Bari per l’insegnamento della danza moderna.
danzato in diverse compagnie teatrali nazionali.
Ha partecipato a numerose tournée, eventi promozionali e spettacoli in tutto il territorio nazionale, sia
come coreografa che come danzatrice.
Nel 1996 accede come docente alla Libera Università della danza a Mantova.
Ha danzato dal 1998 al 2000 con Kledy in eventi artistici culturali.
Ha lavorato in televisione dal 1999 con i coreografi Brian e Garrison nel circuito Mediaset.
Dal 1990 al 2000 lavora come animatrice nei Centri Estivi comunali e nei villaggi turistici.
Dal 2000 si specializza nella Pedagogia della Danza sui minori, in particolar modo sulla Propedeutica.
LLIIAANNAA GGAARRDDOONNII
Si forma al Centro d’Arte Coreografica di Loredana Venchi, dove è assistente di danza classica e
Dal 1980 al 1986 danza nelle stagioni estive della Fondazione Arena di Verona dove tutt'ora collabora
“Lo spettacolo sta per cominciare” in Arena e al musical
Si è specializzata nei corsi di danza moderna con insegnanti di fama internazionale tra i quali: BRIAN,
Ha frequentato il corso professionale per ballerini e insegnanti presso la scuola OFF JAZZ di GIANIN
Ha partecipato a numerose tournée, eventi promozionali e spettacoli in tutto il territorio nazionale, sia
Ha lavorato in televisione dal 1999 con i coreografi Brian e Garrison nel circuito Mediaset.
i comunali e nei villaggi turistici.
Dal 2000 si specializza nella Pedagogia della Danza sui minori, in particolar modo sulla Propedeutica.
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Sempre dal 2000 collabora con diversi Istituti Comprensivi nelle Scuole dell'infanzia e primarie.
Nel 2013 si diploma come insegnante specializzata del Giocodanza® e dal 2014 diviene Assistente
Qualificata, seguendo Marinella Santini nel percorso di formazione.
E' iscritta all'Albo Nazionale dello Csen.
Attualmente recita e danza nella compagnia MAMAdanzateatro e anche come libera professionista.
Tiene stage e corsi di: Giocodanza®, danza classica, jazz, modern jazz, contemporanea, laboratori
coreografici, contact, laboratori artistici e creativi per bambini e ragazzi.
Nel giugno 2018 ha affiancato Marinella Santini nell’evento OnDance, che si è tenuto a Milano, con la
Direzione Artistica di Roberto Bolle.
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- Giornalista pubblicista Ordine Nazionale
- Maestra certificata Giocodanza
- Responsabile sito GiocodanzaOnline.it
- Redattrice Gi-D.A.S.
- Assistente Giocodanza®
- Tutor Formazione Giocodanza
Studia danza classica dall’età di seRussian Ballet Association di Neuchatelnell’insegnamento della danza classica. Ha lavorato con molti maestri, tra cui: Annahid Dedeyan, Hans MeisBella Ratchinskaia, Margherita Smirnova, Marco Pierin, Marisa Caprara, Gabriella Valenti, sviluppandoun’approfondita conoscenza del metodo Dal 1992 al 1997 ha frequentato in Inghilterra i corsi estivi della del Wadhurs Collegein studiando danza classica, repertorio, danza di carattere, danzaflamenco e jazz. Negli stessi anni ha partecipato anche a seminari estivi a Vignale, a Verona, a Carcano di Milano e all’Accademia di Balletto Ukrainada varie associazioni. Dal 1996 studia flamenco, nacchere e danza spagnola presso la (diplomata ballerina all’Accademia di danza di Barcellona), partecipando a diversi spettacoli di rilievo come “Flamenco Español” (marzo 1999), presso la Dal 1997 al 2000 balla con il gruppo collaborazione con i propri insegnanti che in autonomia. Dal 2003 al 2007 ha collaborato con l’associazione Accademica), che raduna gli insegnanti diplomati alla Scuola di Ballo del Per l’associazione ha svolto mansioni di ufficio stampa, organizzazione di corsi e stage didanza, realizzazione di rassegne di danza e balletto.
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Giornalista pubblicista Ordine Nazionale Lombardia
Maestra certificata Giocodanza®
Responsabile sito GiocodanzaOnline.it
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Formazione Giocodanza
Studia danza classica dall’età di sette anni. Nel 1993 si diploma insegnante di danza classica presso la di Neuchatel, società nata nel 1985 per la divulgazione del metodo
nell’insegnamento della danza classica.
Ha lavorato con molti maestri, tra cui: Annahid Dedeyan, Hans Meister, Paul Meier, Luigi Sironi,Bella Ratchinskaia, Margherita Smirnova, Marco Pierin, Marisa Caprara, Gabriella Valenti, sviluppandoun’approfondita conoscenza del metodo Vaganova.
Dal 1992 al 1997 ha frequentato in Inghilterra i corsi estivi della Legat School of Classical Balletin studiando danza classica, repertorio, danza di carattere, danza
Negli stessi anni ha partecipato anche a seminari estivi a Vignale, a Verona, a NeuchatelAccademia di Balletto Ukraina a Varenna, e preso parte a spettacoli organizzati
Dal 1996 studia flamenco, nacchere e danza spagnola presso la Scuola di Flamenco(diplomata ballerina all’Accademia di danza di Barcellona), partecipando a diversi spettacoli di rilievo come
(marzo 1999), presso la Konzerthaus di Friburgo. Dal 1997 al 2000 balla con il gruppo Ombraluce in diverse realizzazioni coreografiche, create sia in
collaborazione con i propri insegnanti che in autonomia.
Dal 2003 al 2007 ha collaborato con l’associazione A.I.D.A. (Associazione Insegnanti DanzaAccademica), che raduna gli insegnanti diplomati alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano.Per l’associazione ha svolto mansioni di ufficio stampa, organizzazione di corsi e stage didanza, realizzazione di rassegne di danza e balletto.
LLOORREENNAA LLIILLLLAA
insegnante di danza classica presso la , società nata nel 1985 per la divulgazione del metodo Vaganova
ter, Paul Meier, Luigi Sironi, Bella Ratchinskaia, Margherita Smirnova, Marco Pierin, Marisa Caprara, Gabriella Valenti, sviluppando
gat School of Classical Ballet in studiando danza classica, repertorio, danza di carattere, danza contemporanea
Neuchatel, al Teatro a Varenna, e preso parte a spettacoli organizzati
Scuola di Flamenco di Laura Farrè Jimeno (diplomata ballerina all’Accademia di danza di Barcellona), partecipando a diversi spettacoli di rilievo come
oreografiche, create sia in
(Associazione Insegnanti Danza Teatro alla Scala di Milano.
Per l’associazione ha svolto mansioni di ufficio stampa, organizzazione di corsi e stage di
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Dal 2006 è giornalista e redattrice della guida Danzastraordinaria, pubblicata da Edizioni dell’Ambrosino nel 2009 e curata da Anna Maria Prina, già direttrice della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano. Nel 2010 inizia il percorso di Formazione Giocodanza® con Marinella Santini, e nel gennaio 2011 ottiene la Licenza per l’uso del Marchio con qualifica di Maestro di Giocodanza®. A completare la sua formazione di ballerina ha contribuito l’attività svolta come attrice con la compagnia di teatro Girarte s.a.s., con la quale dal 1995 ha collaborato alla realizzazione spettacoli di prosa per le scuole. Ha lavorato come assistente nella scuola Acadance di Cesano Boscone diretta da Gabriella Valenti. Attualmente lavora nella scuola Love is Dance di Milano diretta da Melania Molfesi. Continua la sua formazione di insegnante, partecipando ogni anno ai seminari di aggiornamento della Russian Ballet Association e del Giocodanza®. Nel giugno 2018 è stata con Marinella Santini tra i docenti di Giocodanza® nell’ambito della prima edizione di OnDance – Accendiamo la danza, organizzata a Milano con la direzione artistica dell’etoile internazionale Roberto Bolle.
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DDOO
- Dott.ssa in Fisioterapia
- Posturologa
- Docente Scuola di Formazione Gi.D.A.S.
Dopo aver ottenuto il Diploma Universitario con indirizzo Fisioterapia, con la votazione centodieci e
lode, conclude il suo percorso di studi con il conseguimento della Laurea all’Università La Sapienza di
Roma, presso la Facoltà di Medicina e Chiru
Si è specializzata con un Master triennale in Terapia Manuale (manipolazioni) secondo il metodo
Bienfait, per il trattamento delle lesioni dinamiche (blocchi vertebrali, rotazioni del bacino o sacro) e dei
disequilibri statici ( postura scorretta).
Ha seguito Corsi di Specializzazione sulle disfunzioni cranio
collaborazione con le figure dell’odontoiatra, dentista ed odontotecnico, dei disturbi dell’articolazione
temporo-mandibolare (ATM).
Ha lavorato presso un Centro di neuropsichiatria infantile in collaborazione e per conto del San
Raffaele la Pisana di Roma, ove ha svolto vari Corsi di Specializzazione e Aggiornamenti sui disturbi
neurologici e psichici, nell’età da zero a diciotto anni.
Specializzata nel trattamento delle alterazioni posturali da sport, ha collaborato al Progetto
Giocodanza , ove ha svolto screening periodici e Workshop di “Educazione posturale dei dismorfismi e
paramorfismi nell’età evolutiva”.
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OOCCEENNTTII GGii..DD..AA..SS..
AAUURROO
Dott.ssa in Fisioterapia
Posturologa
Docente Scuola di Formazione Gi.D.A.S.
Dopo aver ottenuto il Diploma Universitario con indirizzo Fisioterapia, con la votazione centodieci e
lode, conclude il suo percorso di studi con il conseguimento della Laurea all’Università La Sapienza di
Roma, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia con centodieci e Lode.
Si è specializzata con un Master triennale in Terapia Manuale (manipolazioni) secondo il metodo
Bienfait, per il trattamento delle lesioni dinamiche (blocchi vertebrali, rotazioni del bacino o sacro) e dei
tatici ( postura scorretta).
Ha seguito Corsi di Specializzazione sulle disfunzioni cranio-cervico-mandibolari e si occupa, in
collaborazione con le figure dell’odontoiatra, dentista ed odontotecnico, dei disturbi dell’articolazione
Ha lavorato presso un Centro di neuropsichiatria infantile in collaborazione e per conto del San
Raffaele la Pisana di Roma, ove ha svolto vari Corsi di Specializzazione e Aggiornamenti sui disturbi
ro a diciotto anni.
Specializzata nel trattamento delle alterazioni posturali da sport, ha collaborato al Progetto
Giocodanza , ove ha svolto screening periodici e Workshop di “Educazione posturale dei dismorfismi e
OORRAA MMAARRTTIINNEELLLLOO
Dopo aver ottenuto il Diploma Universitario con indirizzo Fisioterapia, con la votazione centodieci e
lode, conclude il suo percorso di studi con il conseguimento della Laurea all’Università La Sapienza di
Si è specializzata con un Master triennale in Terapia Manuale (manipolazioni) secondo il metodo
Bienfait, per il trattamento delle lesioni dinamiche (blocchi vertebrali, rotazioni del bacino o sacro) e dei
mandibolari e si occupa, in
collaborazione con le figure dell’odontoiatra, dentista ed odontotecnico, dei disturbi dell’articolazione
Ha lavorato presso un Centro di neuropsichiatria infantile in collaborazione e per conto del San
Raffaele la Pisana di Roma, ove ha svolto vari Corsi di Specializzazione e Aggiornamenti sui disturbi
Specializzata nel trattamento delle alterazioni posturali da sport, ha collaborato al Progetto
Giocodanza , ove ha svolto screening periodici e Workshop di “Educazione posturale dei dismorfismi e
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Specializzata nella riabilitazione neurologica, ha lavorato come tirocinante nella Stroke Unit del
Policlinico Umberto Primo di Roma; nello stesso periodo ha seguito corsi sull’immagine motoria nella
rieducazione del neuroleso centrale e periferico, sulle neuro immagini, sulle patologie neuromotorie e
cognitive invalidanti e sul sistema nervoso vegetativo e sistemi regolatori di fondo nelle malattie di interesse
medico riabilitativo.
Ha frequentato numerosi Corsi di Aggiornamento tenuti dal dott. Giovanni Di Giacomo specialista nei
problemi della spalla e del gomito.
Specializzata nell’idrokinesiterapia del motuleso, ha trattato i pazienti provenienti dal Policlinico di
Parma paraplegici e tetraplegici nelle piscine termali di Salsomaggiore.
Specializzata nell’idrokinesiterapia del motuleso, ha trattato i pazienti provenienti dal Policlinico di
Parma paraplegici e tetraplegici, nelle piscine termali di Salsomaggiore.
Specializzata nel massaggio sportivo e applicazione del taping, bendaggio per atleti con nastri adesivi
per scaricare tendini, muscoli o legamenti, in quanto terapista ufficiale di una squadra di calcio.
Specializzata in riabilitazione respiratoria, ha lavorato presso centro di bronco pneumologia di
Latina.
Attualmente svolge attività di libera professione presso il proprio Studio Fisiokinesiterapico ove si
occupa di :
- rieducazione neuromotoria (ictus, sclerosi multipla, Parkinson ecc.)
- rieducazione posturale (scoliosi, ginocchio valgo, piede piatto ecc.)
- kinesiterapia attiva - passiva - assistita (traumi ortopedici)
- terapie fisiche (magneto, iono, tens, ultrasuoni, tecar, infrarossi, ecc.)
- massoterapia (linfodrenaggio, connettivale, trasverso profondo ecc,)
- pompages (cervicalgie, lombo-sciatalgie ecc.)
- rieducazione respiratoria
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- Psicologa
- Psicoterapeuta infantile e mediatrice familiare
- Maestra certificata Giocodanza®
- Danza educatrice - Docente Scuola di Formazione Gi.D.A.S.
La D.ssa Laura Bruschetta è psicologa,e Psicoterapia” a Legnano. Si occupa in particolare di specializzazione in psicoanalisi dell’Età Ha collaborato come consulenteSociali e Associazioni che si occupano Possiede Master di I e II livelloMilano e svolge Consulenze Tecniche All’interno del proprio Centro Clinicospecifiche dell’infanzia e dell’adolescenza, Ha studiato Danza Classica fin Danza presso Enti di Formazione tracon Eliane Arditi.
Ha conseguito con la Prof.ssa Marinella Si occupa di Danza Educativa, Giocodanza@ Tiene seminari formativi di Psicologiadinamiche insegnante-allievo-genitore
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LLAAUURR
Psicoterapeuta infantile e mediatrice familiare
Maestra certificata Giocodanza®
Docente Scuola di Formazione Gi.D.A.S.
psicologa, psicoterapeuta infantile titolare del “Centro
psicodiagnostica in ambito evolutivo e di dell’Età Evolutiva a indirizzo Junghiano.
consulente con i servizi di Neuropsichiatria Infantile e conoccupano di minori.
livello in Mediazione Familiare Conseguito presso Tecniche di parte nelle separazioni che vedono coinvolti
Clinico svolge attività di formazione a genitori ed dell’adolescenza, e conduce gruppi di incontro e confronto per
da bambina e ha seguito un percorso formativotra cui I.D.A., con Elena Viti, e la Scuola del Teatro
Marinella Santini la qualifica di Maestra di Giocodanza
Giocodanza@ e Psicologia della Danza.
Psicologia della Danza per insegnanti, approfondendogenitore e gli aspetti psicologici dell’età evolutiva.
RRAA BBRRUUSSCCHHEETTTTAA
“Centro di Psicologia Clinica
psicoterapia con una
con numerose Cooperative
l’Università Cattolica di coinvolti minori.
insegnanti su tematiche per genitori.
formativo sulla propedeutica alla Teatro alla Scala di Milano,
Giocodanza®.
approfondendo in particolare le
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Conduce Corsi di training autogeno al femminile e come tecnica di rilassamento nella Danza.
Collabora con scuole di danza in qualità di insegnante di Giocodanza®e con Associazioni culturali che si occupano di minori e di femminile. Dal 2010 è collaboratrice di Marinella Santini. Fa parte dello staff dei Docenti della Scuola di Formazione Gi.D.A.S. occupandosi del modulo che riguarda gli aspetti psicologici della Metodologia del Giocodanza. Nel Giugno 2018 ha affiancato Marinella Santini nell’evento OnDance, che si è tenuto a Milano, con la direzione artistica di Roberto Bolle.
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- Maturità scientifica
- Maestra certificata Giocodanza®
- Licenza teoria e solfeggio
- Diploma di Conservatorio in pianoforte
- Docente Scuola di Formazione Gi.D.A.S.
Nasce a Lugo, in provincia di Ravenna il 16
Inizia lo studio della danza all’età di 3 anni presso il Centro Studio Danza di Maria Stefania Masotti diventando sua assistente nel 2000 nelle classi di propedeutica.
All’età di 8 anni inizia i suoi studi musicali presso la Scuola di Musica Comunalecontinueranno poi privatamente passando sotto la guida della professoressa Morena Barboni e del Maestro Mauro Minguzzi per quanto riguarda lo studio del pianoforte.
Nel 2003 entra al Conservatorio di Musica Bruna Maderna di Cesena nellOrioli con il quale si diploma nel 2005 con il massimo dei voti e la lode. Parallelamente agli studi artistici ha frequentato il liceo scientifico Don Minzoni di Argenta diplomandosi con il massimo dei voti.
Nel 2006 intraprende lo studio del violoncello con l’insegnante Elisa Segurini e il professor Vincenzo Taroni.
Dal 2003 è insegnante di pianoforte e solfeggio presso la Scuola di Musica Solaris di Argenta e insegnante di propedeutica musicale presso le scuole dell’Ha insegnanto pianoforte anche presso la Scuola di Musica Giovanni Salvo Bartolini nelle sedi di Conselice, Lugo e Lavezzola.
Dal 2008 è impegnata in progetti motoricomuni limitrofi.
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Maestra certificata Giocodanza® teoria e solfeggio - Storia della musica - Armonia
Diploma di Conservatorio in pianoforte
Docente Scuola di Formazione Gi.D.A.S.
Nasce a Lugo, in provincia di Ravenna il 16-11-1980.
Inizia lo studio della danza all’età di 3 anni presso il Centro Studio Danza di Maria Stefania Masotti diventando sua assistente nel 2000 nelle classi di propedeutica.
All’età di 8 anni inizia i suoi studi musicali presso la Scuola di Musica Comunalecontinueranno poi privatamente passando sotto la guida della professoressa Morena Barboni e del Maestro Mauro Minguzzi per quanto riguarda lo studio del pianoforte.
Nel 2003 entra al Conservatorio di Musica Bruna Maderna di Cesena nella classe del professor Stefano Orioli con il quale si diploma nel 2005 con il massimo dei voti e la lode.
Parallelamente agli studi artistici ha frequentato il liceo scientifico Don Minzoni di Argenta diplomandosi
aprende lo studio del violoncello con l’insegnante Elisa Segurini e il professor Vincenzo Taroni.
Dal 2003 è insegnante di pianoforte e solfeggio presso la Scuola di Musica Solaris di Argenta e insegnante di propedeutica musicale presso le scuole dell’infanzia e le scuole primarie del suddetto comune. Ha insegnanto pianoforte anche presso la Scuola di Musica Giovanni Salvo Bartolini nelle sedi di Conselice,
Dal 2008 è impegnata in progetti motori-musicali nelle scuola d’infanzia e primarie del suo comune e nei
CCHHIIAARRAA CCOOAATTTTII
Inizia lo studio della danza all’età di 3 anni presso il Centro Studio Danza di Maria Stefania Masotti
All’età di 8 anni inizia i suoi studi musicali presso la Scuola di Musica Comunale di Argenta che continueranno poi privatamente passando sotto la guida della professoressa Morena Barboni e del Maestro
a classe del professor Stefano
Parallelamente agli studi artistici ha frequentato il liceo scientifico Don Minzoni di Argenta diplomandosi
aprende lo studio del violoncello con l’insegnante Elisa Segurini e il professor Vincenzo Taroni.
Dal 2003 è insegnante di pianoforte e solfeggio presso la Scuola di Musica Solaris di Argenta e infanzia e le scuole primarie del suddetto comune.
Ha insegnanto pianoforte anche presso la Scuola di Musica Giovanni Salvo Bartolini nelle sedi di Conselice,
musicali nelle scuola d’infanzia e primarie del suo comune e nei
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Nel 2014 diventa Maestra di Giocodanza frequentando il corso di formazione nella sede di Brescia tenuto dalla professoressa Marinella Santini. Consegue poi il Master dal Giocodanza alla Tecnica Accademica l’anno successivo.
Dal 2014 frequenta diversi corsi di formazione ottenendo la qualifica di istruttrice di fitness musicale.
Nel 2018 diventa educatrice cinofila con diverse specializzazioni. Nel 2019 ottiene la qualifica di facilitatore in Mindfulness, con l’obiettivo di portare all’interno dei gruppi di allievi dei piccoli momenti di meditazione, di ascolto e di consapevolezza del sé.
Nel 2020 partecipa al corso di formazione Joy of Moving (MoviMenti e ImmaginAzione) di primo e secondo livello.
Attualmente insegna Giocodanza nell’associazione “Crescere a passo di danza” e in diverse Scuole dell’Infanzia del suo territorio.
E’ impegnata annualmente in progetti di Propedeutica Musicale in nidi, scuole di infanzia e scuole primarie. Nell’ultimo anno sta portando all’interno delle scuole progetti di zooantropologia didattica.
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LLAA MMUUSSIICCAA DDEELL
Compositore - produttore musicale
Nato a Roma nel 1961. Autodidatta,di Trastevere. Nel 1979 incontra Aurelio Gattiper uno spettacolo di mimo-danza. seicento circa, lavorando con la maggior Amplia negli anni successivi ilragazzi, documentari, film, tra cui "Senzastesso anno, del Premio Donatello. Significativa l'esperienza con laarrangiare le colonne sonore delle lorodi burattini e di teatro di figura in Cina, Dal 2006 al 2016 ha collaboratoin cui danza, prosa, musica e videoSpoleto per tre anni, producendo spettacoli Principali coreografi per i qualiFabrizio Monteverde (Compagnia Fondazione Arena di Verona, BallettoLuciano Cannito ( BAT-DOR DanceTeatro Nuovo per la Danza di Torino,Dino Verga (Aton Dino Verga Danza,Teatro) Milena Zullo (Balletto di Roma) - MauroMilano) - Anita Bucchi (Balletto '90) Astra Roma Ballet di Diana Ferrara) (Balletto di Sardegna) - Rossella FiumiGihan (Teatro Nazionale di Ankara)Alcuni balletti con la sua musica originale
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GGIIOOCCOODDAANNZZAA®®……
MMAA
produttore musicale - videomaker
Autodidatta, a 17 anni inizia a lavorare come pianista improvvisatore
Gatti e Hal Yamanouchi per i quali produce la sua. Nei trentotto anni successivi ne scriverà, produrrà e
maggior parte dei coreografi italiani. il suo repertorio componendo musiche originali per"Senza parole", cortometraggio candidato all'Oscar la compagnia "Nuova Opera dei Burattini" per la loro produzioni dal 1992 al 2002, ha partecipatoCina, Africa, Medio Oriente e Sudamerica.
collaborato costantemente con Caterina Genta, creando spettacolivideo sono sempre in stretta relazione tra loro. Hanno
spettacoli originali e partecipando a diversi festival
quali ha scritto musiche originali: Baltica, Teatro alla Scala di Milano, Teatro
Balletto di Toscana, Maggio Musicale Fiorentino) Dance Company di Tel-Aviv, Balletto di Napoli, BallettoTorino, Teatro San Carlo di Napoli)
Danza, Asmed), Aurelio Gatti (MDA), Luca Bruni
Mauro Astolfi (Spellbound Dance Company) - Denys'90) - Alessandro Vigo (Balletto di Roma, Balletto
Ferrara) - Marco Brega (Danzare la vita di Elsa Piperno) Fiumi (Alef Danza Teatro) - Cornelia Wildisen (Ente
Ankara). originale sono ancora rappresentati in diversi paesi
AARRCCOO SSCCHHIIAAVVOONNII
improvvisatore nei locali
sua prima colonna sonora produrrà e arrangerà altre
per prosa, spettacoli per all'Oscar 1997 e vincitore, nello
quale, oltre a scrivere e partecipato a festival internazionali
spettacoli e performance Hanno diretto il Balletto di
festival nazionali.
Teatro San Carlo di Napoli,
Balletto di Roma, Fondazione
(La terra nuova, Oplas
Denys Ganio (Balletto di Balletto '90) - Loris Petrillo (
Piperno) - Gabriella Borni (Ente Lirico di Cagliari) -
paesi del mondo.
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Già dalla fine degli anni novanta produce e realizza videoclip musicali, documentari, e opere di videodanza. Nel 2001 il regista Davide Livermore gli commissiona la prima videografia a tre schermi, per la Cenerentola di Rossini, che verrà replicata in diverse stagioni liriche italiane e all'estero. Negli anni successivi ha collaborato, come videografo, con Renato Greco, Giuseppe Marini, Alessandro Gassmann , Pierfrancesco Favino ed altri. Nel 2013 è stato candidato al premio Ubu, insieme allo scenografo Gianluca Amodio, per la videografia di Riccardo III. Per il 2018 sta realizzando la sua ottava videografia per "Fronte del porto", regia di Alessandro Gassmann, produzione del Teatro Bellini di Napoli. Sta scrivendo le musiche di scena per lo spettacolo di Nora Venturini "Il Misantropo", con Giulio Scarpati e Valeria Solarino, e per il balletto "Didone & Enea", per la compagnia Oplas, che debutterà a Tunisi il prossimo inverno. Dal 2010 vive stabilmente a Spoleto, dove tutti i materiali prodotti e raccolti in quarant'anni di attività sono finalmente in un unico studio laboratorio archivio.
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ELENCO TRACCE MUSICALI MANUALE VOL.1
GIOCHI ROMPIGHIACCIO
01 Il grattino 01:33 02 Il mega abbraccio 04:02 03 Batto cinque 01:55 04 Saluto ... a modo mio 03:11 05 Clap, tic toc tac 01:33 06 Rompighiaccio con contatti 1 03:38 07 Rompighiaccio con contatti 2 02:35
IL RITO DEL SALUTO FINALE
08 La nuvola 02:22 09 Allo specchio 02:56 10 Massaggino 03:21 11 Relax 03:31
GIOCHI DI RISCALDAMENTO
12 Sirene e pirati 04:58 13 Il semaforo 03:05 14 Il trenino matto 03:15 15 Il tunnel 04:02 16 I nastri 02:48 17 I puzzles 02:04 GIOCHI PER LA PERCEZIONE
CORPOREA
18 Le orme 05:01 19 Le api laboriose 03:07 20 Lulù dice 1 02:16 21 La piuma e il sasso 02:33 22 La scultura 03:30 23 Lo scultore e le statuine girevoli 03:07 24 Il tappeto magico 05:15
GIOCHI PER LA PERCEZIONE
SPAZIALE
25 Il gioco dei lati 03:43 26 Lulù dice... ancora! 01:25 27 Dentro fuori 01:07 28 Gli uccellini 01:03 29 La raccolta dei fiori 01:40 30 Il palcoscenico bizzarro 01:40 31 Disegniamo nello spazio 02:19 32 Giocare con i percorsi 03:04 33 L'acchiappa scarpetta 02:31 34 Tanto & Poco 01:52
LA MUSICA
35 Il cambio 02:04 36 Per il ritmo 01:47 37 Ciliegine e girasoli 02:41 38 Contiamo il valzer 02:43 39 Il gioco del valzer 02:59
PER IL CAMPO VISIVO
40 Vedere senza guardare Gioco A 03:28 41 Vedere senza guardare Gioco B 03:13
LA RESPIRAZIONE
42 Il compleanno 00:38 43 Il vento e la fisarmonica 02:07 44 Le margherite e il vento 02:10
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INDICE
INTRODUZIONE .............................................................................................................................. 2
I GIOCHI ROMPIGHIACCIO
GIOCHI DEL NOME .......................................................................................................................... 3
GIOCHI DEL SALUTO ...................................................................................................................... 5
IL RITO DEL SALUTO FINALE ................................................................................................... 7
GIOCHI DI RISCALDAMENTO
SIRENE E PIRATI ............................................................................................................................ 10
IL SEMAFORO ................................................................................................................................. 11
IL TRENINO MATTO ...................................................................................................................... 11
IL TUNNEL ....................................................................................................................................... 12
I NASTRI .......................................................................................................................................... 12
I PUZZELS ........................................................................................................................................ 13
LA PERCEZIONE CORPOREA ................................................................................................... 15
LE ORME .......................................................................................................................................... 19
LE API LABORIOSE ........................................................................................................................ 20
LULU’ DICE ..................................................................................................................................... 20
LA CANZONCINA ANATOMICA ................................................................................................. 21
LA PIUMA E IL SASSO ................................................................................................................... 23
LA SCULTURA ................................................................................................................................ 23
LO SCULTORE E LE STATUINE GIREVOLI ............................................................................... 24
IL TAPPETO MAGICO .................................................................................................................... 24
LA PERCEZIONE SPAZIALE ...................................................................................................... 25
GIOCHI PER LA PERCEZIONE SPAZIALE
IL GIOCO DEI LATI ........................................................................................................................ 26
LULU’ DICE…ANCORA! ............................................................................................................... 27
I CERCHI ........................................................................................................................................... 27
IL GIOCO DEGLI ANGOLI ............................................................................................................. 29
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DISEGNIAMO LO SPAZIO ............................................................................................................. 30
GIOCARE CON I PERCORSI .......................................................................................................... 30
L’ACCHIAPPA SCARPETTA ......................................................................................................... 31
TANTO & POCO .............................................................................................................................. 31
LA MUSICA ..................................................................................................................................... 32
IL CAMBIO ....................................................................................................................................... 32
PER IL RITMO .................................................................................................................................. 33
CILIEGINE E GIRASOLI ................................................................................................................. 33
CONTIAMO IL VALZER................................................................................................................. 33
IL GIOCO DEL VALZER ................................................................................................................. 34
LA PERCEZIONE SENSORIALE
GIOCO A ........................................................................................................................................... 36
GIOCO B............................................................................................................................................ 36
MOSCA CIECA ............................................................................................................................... 37
LA RESPIRAZIONE ....................................................................................................................... 38
GIOCHI PER LA RESPIRAZIONE.................................................................................................. 39
GIOCHI CON LA VOCE ................................................................................................................ 41
Gi.D.A.S. LA SCUOLA DI FORMAZIONE ................................................................................. 43
CURRICULUM DOCENTI ............................................................................................................ 46
ELENCO DELLE TRACCE MUSICALI ..................................................................................... 60
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