View
166
Download
0
Category
Preview:
Citation preview
1
Una Proposta da Tenere nella Dovuta Considerazione
AUTODETERMINAZIONE - SELBSTBESTIMMUNG
Bisogna dare un segnale di svolta e di cambiamento per
recuperare e salvaguardare quel poco che è rimasto della Nostra
Identità Tirolese, la Vera e Primaria Ragione Sociale, su cui si basa
la Nostra Autonomia Speciale
E’ dalla Coscienza della NOSTRA IDENTITA’ che devono derivare la
linea politica del PATT e la sua Azione di Governo, per concretizzare i
dettami dello STATUTO e dei SUOI PRINCIPI FONDANTI.
Nella Nostra Tesi, appoggiata e condivisa da un Centinaio di
Tesserati rappresentativi di tutto il Territorio Provinciale e di Tutte le
Categorie Socio-Economiche, abbiamo voluto mettere a confronto
2
questi principi con la realtà dei fatti: ne deriva chiaramente che lo
Statuto del Partito è stato quasi Totalmente disatteso.
Suggerisco all’attuale Segretario, al Governatore e a Tutti Voi, di
leggere questi Principi, e vi renderete conto che il Partito è una cosa;
quello che stiamo portando avanti, è tutt’altro……
Capisco l’importanza della stabilità, l’essere “partito di governo” e
non di opposizione; Capisco il voler “parlare a chi sta fuori dal
partito”; capisco la ricerca dell’equilibrio e la paura delle spaccature;
Ma per far questo non si può diventare la nuova Democrazia
Cristiana, non si possono cancellare le proprie radici e svendere la
propria Anima, solo per mantenere le “careghe” o per cercare di
conquistare un elettorato che non è, e non sarà mai in grado di
condividere i nostri ideali. Cosi si finisce per tradire la propria
base politica e sociale, perdendola questa strada.
Sembra quasi, anzi senza quasi, che il PATT abbia smarrito la Strada.
Sembra quasi, anzi senza quasi, che il sottoscritto e chi come me
crede nell’IDENTITA’ TIROLESE sia un “Peso”, che le mie parole, che
a differenza dei…. “letterati”…. LEGGO, diano “Fastidio”……. Solo
perché parlo apertamente di TIROLO, e nel TIROLO vedo il Nostro
Futuro ??? O magari è proprio questo che si vuole, invitare i Veri
Autonomisti ad andarsene, per lasciare libero spazio, NON SOLO ai
“rampanti” del Nuovo Autonomismo, che da bravi opportunisti
plaudono al vincitore di turno…… ma anche ai “Vecchi Marpioni”,
3
che a risultato acquisito, rivendicano la classica “carega alla
democristiana!!!
Questo dice in sintesi la “TESI / NON TESI” del Segretario uscente,
che esalta ed autoincensa il Suo percorso ed i risultati sin qui ottenuti,
ma che NON ha nulla di programmatico……
Ma come, dopo Quattro Anni, un’eternità dal punto di vista politico, si
viene qui, ci si ripropone alla Guida del PATT e non si propone
Nulla??? Come può il segretario uscente dire che questo che stiamo
preparando NON E’ UN CONGRESSO POLITICO, solo perché non ci
sono Elezioni in vista? Pensa che i tesserati siano cosi ingenui e
sprovveduti?
Questo Congresso ci condurrà dritti, dritti alle Elezioni Provinciali del
2018, alla fase preparatoria, alla campagna elettorale, alla scelta delle
alleanze e delle strategie: e Noi vogliamo che il PATT arrivi a quel
momento fatidico da PARTITO AUTONOMISTA, con Idee, Linee
Politiche, Programmi, Proposte AUTONOME ED AUTONOMISTE, e
NON che si presenti all’elettorato come una fotocopia sbiadita del PD o
dell’UPT.
Penso e Credo, che su questo un piccolo esame di coscienza vada
fatto, e quindi, Penso e Credo, che anche la Nostra Voce, e le Nostre
Proposte vadano tenute in debita considerazione e seriamente
valutate!!!
4
E’ proprio in questo momento cosi delicato che dobbiamo essere
coscienti della Nostra IDENTITA’, del Nostro “ESSERE TIROLESI e
MITTELEUROPEI” anziché ITALIANI.
Non dobbiamo avere timore di affermarlo SEMPRE, a Trento e a
Innsbruck, ma soprattutto a Roma !!!
Invece stiamo svendendo le Nostre risorse, i Nostri gettiti fiscali, il
Nostro “Oro Bianco”, le nostre reali competenze, che vengono usate
per foraggiare e contribuire al “bene del NOSTRO Paese??” Sarà il
Tuo…… o il Vostro questo Bel Paese !!!
Per il sottoscritto, sia ben chiaro, lo è solo sulla Carta d’Identità.
Questo Stato dove regnano sovrane la Corruzione, le Mafie, il
Malaffare, non ha Nulla da Insegnare al Nostro Popolo, e per
questo un Vero Autonomista Non dovrebbe sentire questo Paese,
come “Suo”.
Vorrei risposte sulle promesse, sui ricatti, sui contenuti, sulle cose NON
dette di quel famigerato “Patto di Garanzia” siglato a Roma nell’Ottobre
del 2014 dai Governatori Rossi e Kompatscher, con il quale abbiamo
rinunciato a ben SEI MILIARDI e TRECENTO MILIONI di EURO basati
su Ricorsi contro i Decreti del Governo Monti. Eclatanti infine gli
impegni presi per continuare a buttare milioni e milioni “dei nostri Euro”
nel buco nero del debito pubblico italiano. Con queste firme non
abbiamo perso solo il “vile denaro” ma abbiamo RINUNCIATO DI
FATTO alla NOSTRA AUTONOMIA !!!
5
Non parliamo poi dello “strabismo” congenito che attanaglia la
Nostra Cooperazione; dovrebbe guardare a Nord, la storia lo dice,
per consolidare e favorire il “Sistema Euregio”, ma attirata dalle
“Sirene, ma soprattutto dalle Careghe Levantine” si svende al
Credito Cooperativo Italiano. Questo scriteriato ed anti
autonomista modo di agire, alimenta di fatto, quella divisione
psicologica che alza sempre di più il “muro identitario” del Confine di
Salorno. Ricordo che le Casse Rurali Sudtirolesi sono rimaste fedeli
alla Loro Raiffeisen.
Da Noi, saranno i burocrati della cooperazione nazionale a dirci che
all’interno del nostro sistema ci sono ben 300 esuberi……
Ed invece avanti con il Fidarci delle promesse di Renzi, disattese anche
pochi giorni fa con la nomina di Enrico Costa a Ministro agli Affari
Regionali, addirittura un figlio d’arte.
Di suo padre Raffaele, quando fu nominato allo stesso incarico, un
certo Luis Durnwalder diceva che era come “mettere una capra a
far la guardia all’orto”. Una decina di anni fa il neoministro aveva
presentato un disegno di legge dal titolo abbastanza significativo
“"Soppressione dello status giuridico di Regione a Statuto Speciale e di
Provincia Autonoma".
E noi continuiamo ad essere tranquilli?? A STARE SERENI ?? A
credere che la nostra autonomia sia BLINDATA ??
6
Il Nostro Futuro può essere solo nell’ Euroregione Tirolo.
Il Nostro Statuto lo dice chiaramente: “Il PATT ribadisce la propria
vocazione europeista e il proprio impegno a collaborare con Bolzano ed
Innsbruck per la realizzazione del progetto politico della Euroregione
Trentino Tirolese, nella prospettiva POLITICO-ISTITUZIONALE, nel
quadro dell’evoluzione dell’Europa delle Regioni e dei Territori.”
Per dar seguito al nostro Statuto, dobbiamo avere la volontà politica di
costruire il Futuro dell’EUROREGIONE TIROLO, che deve essere
“ISTITUZIONALIZZATA” e ritornare ad essere la NOSTRA CASA e
Non un invisibile Fantasma di Carta.
Per fare ciò è indispensabile cominciare a pensare concretamente ad
un Referendum basato sulla Convenzione Internazionale sui diritti
economici, sociali e culturali, che nell’articolo 1 definisce il Diritto
all’Autodeterminazione di Un Popolo…….Convenzione ratificata
dall’Italia con legge Nr. 881 del 1977.
Inserire nello Statuto del PATT il riferimento al Diritto Internazionale
all’Autodeterminazione, non è un’ “Eresia”. Ricordo che questo
principio è contemplato anche nello Statuto della SVP. Qualcuno ha
obbiettato che la SVP, specialmente nella sua componente
giovanile, non lo ritiene fondamentale, perche l’Autonomia che
abbiamo “è la migliore al mondo” ??? ma vorrei far notare che la
SVP attualmente raccoglie in Sudtirolo meno del 50% dei consensi
7
elettorali, con 17 Consiglieri Provinciali su 35, e che questa
percentuale è in costante calo a favore di movimenti di matrice più
spiccatamente identitaria.
Anche per questo si guarda bene dall’eliminare l’aggancio a quel
principio basilare che si rifà all’Autodeterminazione o
Selbstbestimmung. Poiché la SVP sa benissimo che quando
l’acqua arriverà alla gola, e non manca molto, avrà un qualcosa di
concreto a cui potersi appellare.
E noi??? Quando Roma cancellerà la Nostra Autonomia, perché non
ne vedrà più i presupposti, come fra un po’ ricomincerà a dire il neo
Ministro Costa, a cosa ci attaccheremo??? al TRAM????
Parlare di Autodeterminazione non deve incutere Paura.
Parlare di Autodeterminazione Non è proclamare Slogan, Non è fare
Demagogia, non è rincorrere Chimere: l’Autodeterminazione è un
principio di Libertà riconosciuto a livello Internazionale; è IL principio
fondamentale per Blindare la Nostra Autonomia, NON ad un vago
Territorio posto nel Cuore delle Alpi, ma alla Nostra Identità Tirolese.
E sopra tutto è indispensabile per poter eventualmente scegliere
un Domani, cosa vogliamo essere.
Appunto per questo, la Consulta per il Terzo Statuto di Autonomia
dovrebbe essere UNA SOLA, ed a livello Regionale. E sarebbe cosa
buona, ma soprattutto Utile da fare, assieme agli amici Sudtirolesi,
8
quella di inserire il principio dell’Autodeterminazione all’interno del
Nuovo Statuto, per dare la possibilità al Popolo Tirolese, in extrema
ratio, di potersi esprimere legalmente.
Anche sulla questione Doppia Cittadinanza dobbiamo farci sentire,
poiché lo dicono la Storia e le stesse Radici Identitarie Comuni, a
Trento, a Bolzano ed Innsbruck!!!
C’è però, un altro argomento che vorrei focalizzare,
complementare a quello appena esposto.
La paventata Adunata A.N.A che si vuol tenere a Trento nel 2018 voluta
dai Vertici Trentini dell’associazione Alpini e sostenuta anche dalla
Giunta Provinciale, cozza fortemente contro i contenuti Unitari della
Euroregione Tirolese.
A tal proposito, in una petizione consegnata in questi giorni al
Landeshauptmann del Nord Tirolo Gunther Platter e al Governatore
della Provincia di Trento, le associazioni tradizionali nord tirolesi
chiedono con forza a Ugo Rossi, in qualità di presidente di turno
dell’Euregio Tirolo, di non permettere che Trento nel 2018 sia sede
di questa manifestazione.
Questo il Testo….
“Dopo Bolzano nel 2012 , ora tocca a Trento lo stesso destino, di
candidarsi nel 2018 per l’Adunata degli Alpini. Probabilmente non a
caso, 100 anni dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e la
9
“liberazione “ del Trentino i cui abitanti combatterono fedelmente
per l’Austria-Ungheria.
L’associazione dei Tiroler Schützen, assieme a tutte le associazioni
del Tirolo, non accettano la progettata Adunata degli Alpini a Trento
nel 2018.
Di comune accordo chiedono a Ugo Rossi, da poco presidente
dell’Euroregione Tirolese, di NON confermare il luogo e la data di
quest’adunata.
Un raduno simile, nel quale viene portata la Bandiera di Guerra
Italiana, proprio nell’Euroregione Tirolese ed in una Città che per
quasi 600 anni è stata Austriaca, viene considerato un vero
affronto. In ogni caso, conclude la petizione, non sarà
assolutamente una Festa di Pace e sicuramente non
contribuirà alla Pacifica Convivenza.”
I firmatari rappresentano circa 50.000 persone, senza considerarne
l’indotto. Oltre ai tre LKdt. e ai Presidenti delle Federazioni di Bande,
Cori, Associazioni Folcloristiche e Tradizionali Tirolesi, ci sono anche
l’Unione Ufficiali dell’Esercito Austriaco, con il colonnello Willi
Tilg, e l’Unione Sottufficiali dell’Esercito Austriaco, con il
maresciallo Erich Stor. Direi numeri e nomi, molto ma molto
importanti, e che vanno tenuti in debita considerazione !!!
10
Quindi un Convinto NOOO all’Adunata ANA che si vorrebbe tenere
a Trento nel 2018. Sia ben chiaro, nulla contro gli Alpini, intesi
come base che opera nel sociale e nel volontariato. Proprio quella
base dovrebbe fare aprire gli occhi ai Vertici, per far si che
l’Adunata venga spostata ad altra data….
Resta il fatto che, per Noi Autonomisti, accettare l’Adunata nel 2018 a
Trento, è e rimane un Gravissimo Errore Politico. Il PATT deve
chiedere che venga rivista la posizione del Governo Provinciale,
ufficialmente espressa, ahimè, dal Nostro Presidente Ugo Rossi.
Ma non voglio che la mia posizione venga recepita solo come una
Critica a Tutto Campo. Nella Nostra Tesi Parliamo di
TERRITORIALITA’;
Parliamo di Ospedali e della loro organizzazione che non deve
prevedere chiusure e tagli indiscriminati;
Parliamo di Sistema Scolastico, di scuole elementari che devono
rimanere anche nei più piccoli centri abitati, per consentire ai
bambini di andare a scuola A PIEDI, da soli, nel loro Paese…. che
così è, e resta LORO;
Parliamo di Municipalità, di Fusioni fatte con il Ricatto e con
l’Inganno, di Comunità di Valle che come riformate non servono a
niente, di Gestioni Associate da rivedere, di una riforma “Daldoss”
fatta con uno stile da “ventennio”; di Un’Autonomia devastata da
11
linee Programmatiche Centraliste, succubi del PD che non
dovrebbero, e non devono essere le Nostre.
Vi invito a leggerla per intero, tante sono le tematiche
affrontate e sviluppate in maniera propositiva e più
approfondita di quanto sia stato possibile fare qui questa sera.
Concludo, dicendo che Noi non vogliamo spaccare il Partito, anzi…. La
Nostra parola d’ordine è UNITA’ e piena Fiducia al Presidente Ugo
Rossi, che però non può essere lasciato Solo alla guida della
Provincia, ma deve essere accompagnato da tutto il PATT. E questo è
possibile solo se diventiamo un MOVIMENTO di raccolta, che ad ogni
livello, tenga conto di Tutte le Sue Componenti; compresa quella
che cerchiamo di rappresentare.
Noi non dobbiamo aver Paura di Autogovernarci, lo abbiamo fatto per
secoli. La Nostra Autonomia Non deve fermarsi, Non deve implodere
su se stessa, Non deve essere remissiva alle volontà “Romane”.
La nostra candidatura sta a significare la volontà costruttiva e
propositiva, per un Partito che non deve essere Statico ed
Imbalsamato, ma che deve evolvere pur rimanendo saldamente
ancorato alle proprie RADICI ed alla propria IDENTITA’.
Un Partito che non ha bisogno di “Dinosauri della Politica” ma di
Volti Nuovi, di Donne e di Uomini, di Giovani come Nicola
Casagranda “Scoz” che provengono dal Mondo Reale; Idealisti e
Recommended