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GEORG TRAKL versioni Chiara Adezati pdf pubblico dono fatto

G.Trakl, versioni C.Adezati 2020 · Attorno tace la foresta in favola ed é del solitario compagnia. Allora dice il fattore: é bene. Voi campane della sera lente date al finale

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Page 1: G.Trakl, versioni C.Adezati 2020 · Attorno tace la foresta in favola ed é del solitario compagnia. Allora dice il fattore: é bene. Voi campane della sera lente date al finale

GEORG TRAKL

versioni Chiara Adezati

pdf pubblico dono fatto

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Abendlied

Am Abend wenn wir auf dunklen Pfaden gehn,erscheinen unsere bleichen Gestalten vor uns.

Wenn uns dürstet,Trinken wir die weißen Wasser des Teichs,Die Süße unserer traurigen Kindheit.

Erstorbene ruhen wir unterm Hollundergebüsch,Schaun den grauen Möven zu.

Frühlingsgewölke steigen über die finstere Stadt,Die der Mönche edlere Zeiten schweigt.

Da ich deine schmalen Hände nahmSchlugst du leise die runden Augen auf,Dieses ist lange her.

Doch wenn dunkler Wohllaut die Seele heimsucht,Erscheinst du Weiße in des Freundes herbstlicher Landschaft.

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Canto serale

La sera quando andiamo su vie scure,compaiono le nostre pallide forme.

Se abbiamo sete,beviamo bianche acque dello stagno,dolcezza della nostra infanzia triste.

Posiamo come morti fra il sambuco,Guardiamo i gabbiani grigi.Nubi primaverili sulla buia città,tace dei monaci in tempi più nobili.

Poi che presi le tue sottili manilenta apristi tondi gli occhi,questo fu tempo fa.

Se cupa melodia l’anima a tornare a casa desta,tu biancore appari nel paesaggio autunnale dell'amico.

da Im Dorf / Al paese

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Rondel

Verflossen ist das Gold der Tage,Des Abends braun und blaue Farben:Des Hirten sanfte Flöten starbenDes Abends blau und braune Farben;Verflossen ist das Gold der Tage.

Rondò

Sversato fu l’oro dei giorni,bruni e azzurri colori della sera:morirono i tenui flauti del pastoreazzurri e bruni colori della sera;sversato fu l’oro dei giorni.

da Traum des Bösen / Sogno del male

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An die Schwester

Wo du gehst wird Herbst und Abend,Blaues Wild, das unter Bäumen tönt,Einsamer Weiher am Abend.

Leise der Flug der Vögel tönt,Die Schwermut über deinen Augenbogen.Dein schmales Lächeln tönt.

Gott hat deine Lider verbogen.Sterne suchen nachts, Karfreitagskind,Deinen Stirnenbogen.

Alla sorella

Dove tu vada diviene autunno e sera,selvaggina blu suona sotto gli alberi,solitario campo la sera.

Sommesso il volo degli uccelli suona,tristezza sull’arcata del tuo occhio.Il tuo sorriso sottile risuona.

Dio ha piegato le tue palpebre. A nottestelle in cerca, bimba-venerdì-santo,l’arcata della tua fronte.

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Der Herbst des Einsamen

Der dunkle Herbst kehrt ein voll Frucht und Fülle.Vergilbter Glanz von schönen Sommertagen.Ein reines Blau tritt aus verfallner Hülle;Der Flug der Vögel tönt von alten Sagen.Gekeltert ist der Wein, die milde StilleErfüllt von leiser Antwort dunkler Fragen.

Und hier und dort ein Kreuz auf ödem Hügel;Im roten Wald verliert sich eine Herde.Die Wolke wandert übern Weiherspiegel;Es ruht des Landmanns ruhige Gebärde.Sehr leise rührt des Abends blauer FlügelEin Dach von dürrem Stroh, die schwarze Erde.

Bald nisten Sterne in des Müden Brauen;In kühle Stuben kehrt ein still BescheidenUnd Engel treten leise aus den blauenAugen der Liebenden, die sanfter leiden.Es rauscht das Rohr; anfällt ein knöchern Grauen,Wenn schwarz der Tau tropft von den kahlen Weiden.

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L’autunno del solitario

L’autunno scuro entra pieno e di frutti.Splendore ingiallito di giorni estivi.Azzurro puro da marcia custodia;volo di uccelli da antiche leggende.Il vino in cantina, il mite silenziorisposte in sussurro a scure domande.

Qui e là una croce su un colle deserto;nel bosco rosso si perde una mandria.La nube erra sullo specchio acquoreo;quieta al fattore la quieta espressione.Lieve sfiora l'ala azzurra seraleun tetto di paglia, nera la terra.

Stelle si annidano tra cigli stanchi;fresche stanze pervase da riserbo e piano escono angeli da azzurriocchi di amanti, a lenire passioni.Freme la canna; coglie il male all’osso,rugiada gocciola nera dai salici.

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Verklärter Herbst

Gewaltig endet so das JahrMit goldnem Wein und Frucht der Gärten.Rund schweigen Wälder wunderbarUnd sind des Einsamen Gefährten.

Da sagt der Landmann: Es ist gut.Ihr Abendglocken lang und leise Gebt noch zum Ende frohen Mut.Ein Vogelzug grüßt auf der Reise.

Es ist der Liebe milde Zeit.Im Kahn den blauen Fluß hinunterWie schön sich Bild an Bildchen reiht.Das geht in Ruh und Schweigen unter.

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Schiarito autunno

Con impeto termina così l’annocon vino dorato e frutti dell’orto.Attorno tace la foresta in favolaed é del solitario compagnia.

Allora dice il fattore: é bene.Voi campane della sera lentedate al finale un coraggio felice.Uno stormo saluta dal suo viaggio.

E’ il tempo tenero dell’amore.Nella chiatta lungo il fiume azzurrosi allinea bene quadro a quadretto -trapassa in tranquillità e silenzio.

da Kleines Konzert / Concertino

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Ein Winterabend

Wenn der Schnee ans Fenster fällt, Lang die Abendglocke läutet, Vielen ist der Tisch bereitet Und das Haus ist wohlbestellt. 

Mancher auf der Wanderschaft Kommt ans Tor auf dunklen Pfaden. Golden blüht der Baum der Gnaden Aus der Erde kühlem Saft. 

Wanderer tritt still herein; Schmerz versteinerte die Schwelle. Da erglänzt in reiner Helle Auf dem Tische Brot und Wein.

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Una sera d’inverno

Nevica alla finestra,suona a lungo la campana,per molti la mensa è prontala casa bendisposta.

Chi al mondo è pellegrinosu oscure vie è alla porta.Aureo fiorisce albero di grazieda terra fresca linfa.

Viandante entra in silenzio; dolore impietrì la soglia. Ecco splende in chiarìa pura sulla mensa pane e vino.

da Der Herbst des Einsamen / L'autunno del solitario

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In ein altes Stammbuch

Immer wieder kehrst du Melancholie,O Sanftmut der einsamen Seele.Zu Ende glüht ein goldener Tag.Demutsvoll beugt sich dem Schmerz der Geduldige Tönend von Wohllaut und weichem Wahnsinn.Siehe! es dämmert schon.Wieder kehrt die Nacht und klagt ein SterblichesUnd es leidet ein anderes mit.Schaudernd unter herbstlichen Sternen Neigt sich jährlich tiefer das Haupt.

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In un antico libro di ricordi

Tu ritorni sempre melanconia,oh tenerezza dell’anima sola.A fine arde un giorno d’oro.

Si piega al dolore, pio chi è pazienterisuona di armonia e molle follia.Vedi! già imbrunisce.

Lamenta la notte altro moribondoe altri si conduole.

Con brividi sotto stelle autunnalisi abbassa ogni anno più il capo.

da Traum des Bösen / Sogno del male

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Im Park

Wieder wandelnd im alten Park,O! Stille gelb und roter Blumen.Ihr auch trauert, ihr sanften Götter,Und das herbstliche Gold der Ulme.Reglos ragt am bläulichen WeiherDas Rohr, verstummt am Abend die Drossel.O! dann neige auch du die StirneVor der Ahnen verfallenem Marmor.

Al parco

Dinuovo a passeggio nel vecchio parco,oh! La quiete di fiori gialli e rossi.Voi pure in lutto, voi teneri déi,E così l’oro autunnale dell’olmo.Immobile svetta in stagno azzurrola canna, ammutolisce a sera il tordo.Oh! China allora tu pure la fronteal marmo in abbandono di antenati.

da Sebastian im Traum / Sebastiano in sogno

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Kindheit

Voll Früchten der Hollunder; ruhig wohnte die Kindheitin blauer Höhle. Über vergangenen Pfad,wo nun bräunlich das wilde Gras saust,sinnt das stille Geäst; das Rauschen des Laubs

ein gleiches, wenn das blaue Wasser im Felsen tönt.Sanft ist der Amsel Klage. Ein Hirtfolgt sprachlos der Sonne, die vom herbstlichen Hügel rollt.

Ein blauer Augenblick ist nur mehr Seele.Am Waldsaum zeigt sich ein scheues Wild und friedlich ruhn im Grund die alten Glocken und finsteren Weiler.

Frömmer kennst du den Sinn der dunklen Jahre,Kühle und Herbst in einsamen Zimmern;und in heiliger Bläue läuten leuchtende Schritte fort.

Leise klirrt ein offenes Fenster; zu Tränen rührt der Anblick des verfallenen Friedhofs am Hügel,Erinnerung an erzählte Legenden; doch manchmal erhellt sich die Seele,wenn sie frohe Menschen denkt, dunkelgoldene Frühlingstage.

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Infanzia

Folto di frutti il sambuco; quieta abitava l’infanzia nella azzurra grotta. Al sentiero vetusto dove ora bruna l'erba selvatica si piega,sognano i rami fermi; il fruscio delle foglie

lo stesso di acqua azzurra tra le rocce.Tenero è il lamento del merlo. Un pastore segue in silenzio il sole, che rotola sul colle autunnale.

Un attimo azzurro non è più altro che anima.Al bordo del bosco si mostra un animale schivo e pacifici riposano a valle le vecchie campane e i casolari bui.

Con più devozione intendi il senso degli anni cupi,frescura e autunno in stanze solitarie;e in santa azzurrità si allontanano passi luminosi.

Piano stride una finestra aperta; a lacrime muove la vista del cadente cimitero sul colle,memoria di narrate leggende; pure a volte l’anima si rischiara se pensa persone contente, giorni primaverili di oro scuro.

da Sebastian im Traum / Sebastiano in sogno

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Verklärung 

Wenn es Abend wird,verläßt dich leise ein blaues Antlitz.Ein kleiner Vogel singt im Tamarindenbaum.

Ein sanfter Mönch faltet die erstorbenen Hände.Ein weißer Engel sucht Marien heim.

Ein nächtiger Kranzvon Veilchen, Korn und purpurnen Trauben ist das Jahr des Schauenden.

Zu deinen Füßenòffnen sich die Gräber der Toten,wenn du die Stirne in die silbernen Hände legst.

Stille wohntan deinem Mund der herbstliche Mond,trunken von Mohnsaft dunkler Gesang;

blaue Blume,die leise tönt in vergilbtem Gestein.

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Schiarita

Quando fa serati abbandona piano un volto azzurro.Un uccellino canta nel tamarindo.

Un monaco mitegiunge le mani morte.Un angelo bianco cerca in casa Maria.

Una ghirlanda notturnadi viole, grano e vite purpureaè l’anno di chi guarda.

Ai tuoi piedisi aprono le fosse dei morti,quando metti la fronte nelle mani d’argento.

Quieta abitaalla tua bocca la luna d’autunno,cupo canto ebbro di oppio;

fiore azzurroche canta piano nel pietrisco ingiallito.

da Siebengesang des Todes / Canto della morte a sette voci

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Frühling der Seele

Aufschrei im Schlaf; durch schwarze Gassen stürzt der Wind,das Blau des Frühlings winkt durch brechendes Geäst,purpurner Nachttau und es erlöschen rings die Sterne.Grünlich dämmert der Fluß, silbern die alten Alleen und die Türme der Stadt. O sanfte Trunkenheitim gleitenden Kahn und die dunklen Rufe der Amsel in kindlichen Gärten. Schon lichtet sich der rosige Flor.

Feierlich rauschen die Wasser. O die feuchten Schatten der Au,das schreitende Tier; Grünendes, Blütengezweig rührt die kristallene Stirne; schimmernder Schaukelkahn.Leise tönt die Sonne im Rosengewölk am Hügel.Groß ist die Stille des Tannenwalds, die ernsten Schatten am Fluß.

Reinheit! Reinheit! Wo sind die furchtbaren Pfade des Todes,des grauen steinernen Schweigens, die Felsen der Nachtund die friedlosen Schatten? Strahlender Sonnenabgrund.

Schwester, da ich dich fand an einsamer Lichtung des Waldes und Mittag war und groß das Schweigen des Tiers;weiße unter wilder Eiche, und es blühte silbern der Dorn.Gewaltiges Sterben und die singende Flamme im Herzen.

Dunkler umfließen die Wasser die schönen Spiele der Fische.Stunde der Trauer, schweigender Anblick der Sonne;es ist die Seele ein Fremdes auf Erden. Geistlich dämmert

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Bläue über dem verhauenen Wald und es läutetlange eine dunkle Glocke im Dorf; friedlich Geleit.Stille blüht die Myrthe über den weißen Lidern des Toten.Leise tönen die Wasser im sinkenden Nachmittag und es grünet dunkler die Wildnis am Ufer, Freude im rosigen Wind;der sanfte Gesang des Bruders am Abendhügel.

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Primavera dell’anima

Un grido nel sonno; per vicoli neri precipita il vento,l’azzurro della primavera accenna fra rami che si spezzano,purpurea rugiada notturna, e intorno si spengono le stelle.Verdognolo albeggia il fiume, argentei i vecchi viali e le torri della città. Oh tenue ebbrezza nella chiatta che scivola e gli oscuri richiami del merlo in giardini infantili. Si illumina già la rosea radura.

Solenni scorrono le acque. Oh le umide ombre del prato,l’animale che incede; inverdiscono i rami in fiore muovono la fronte di cristallo; luccicante dondola la chiatta.Canta sommesso il sole tra le nubi in rosa sul colle.Grande il silenzio dell’abetaia, le ombre serie sul fiume.

Purezza! Purezza! dove sono gli spaventosi sentieri della morte,del grigio petroso tacere, le rocce della notte e le ombre senza pace? raggiante abisso del sole.

Sorella, quando ti trovai in solitaria radura del bosco e era mezzogiorno e grande il silenzio dell’animale;biancore sotto quercia selvaggia, e argentea fiorì la spina.Violento morire e la fiamma canora nel cuore.

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Più cupe le acque circondano i giochi belli dei pesci.Ora del lutto, più silente sguardo del sole;è l’anima un'estranea alla terra. Spirituale albeggia l’azzurrità sul bosco abbattuto e suona a lungo una campana cupa in paese; pacifico commiato.Silenzioso fiorisce il mirto sulle bianche palpebre del morto.Sommesse cantano le acque nel pomeriggio in declinoe inverdisce più cupa la sterpaglia alla riva, gioia nel vento roseo; il canto tenue del fratello sul colle serotino.

da Siebengesang des Todes / Canto della morte a sette voci

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INDICE

Abendlied / Canto seraleRondel / RondòAn die Schwester / Alla sorellaDer Herbst des Einsamen / L’autunno del solitarioVerklärter Herbst / Schiarito autunnoEin Winterabend / Una sera d’invernoIn ein altes Stammbuch / In un antico libro di ricordiIm Park / Al parcoKindheit / InfanziaVerklärung / SchiaritaFrühling der Seele / Primavera dell’anima

Abendlied / Canto serale 3

Rondel / Rondò 5

An die Schwester / Alla sorella 6

Der Herbst des Einsamen / L’autunno del solitario 7

Verklärter Herbst / Schiarito autunno 9

Ein Winterabend / Una sera d’inverno 11

In ein altes Stammbuch / In un antico libro di ricordi 13

Im Park / Al parco 15

Kindheit / Infanzia 16

Verklärung / Schiarita 18

Frühling der Seele / Primavera dell’anima 22