Il Buddismo di Nichiren Daishonin

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I principi del Buddismo di Nichiren Daishonin spiegati in modo chiaro ed esauriente

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  • 5/10/2018 Il Buddismo di Nichiren Daishonin

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    la sofferenza1a prova co n creta

    b u d dis m o :dallaall a

    praticateoria

    Recitat-e"lam-rnyoho-renge-kyo cCongyo d a va n t i a l Gol1onzon,s t u d ia r e i prin c ipi t e o r ic i eins e g n a re il p u n t odi vista del BIJddismonei c o n Iro n t i della vita:50110 g l i i n g re d ie n t i perra g g iu n g e r e u n o s t a t o vi t a l eeli profonda Iid u c ia es o d d is f a z io n e , c h e p o r t e raa re a l iz z a r e i propri d e s id e r ie a creare valore",II Blldelismo e natoper ris o l v e r e il problemadella s o f fe r e n z a ,e 1 < 1 fecle nei SLlO) prin c ipiv ie n e r a g g iu n t a dopa avero t ten u t o risu l ta t i tangibili:la pro v a c o n c re t a

    La pratica fondamentale del Buddisrno cl i Nichiren Dai-shonin consiste nel recitare Nam-myoho-renge-kyo (Dai-moku. lett, "grande invocazione") davanti al Gohonzon,una pergarnena sulla quale e scritto un testa composto daideogrammi cinesi e cla alcuni nomi in sanscrito La recita-zione del Daimoku, prolungata "finch: non ci sl seritesoddisfattl-, viene preceduta - rnattina e sera - dalla lettu-ra rltrnica e a VOCe alta di due importanti capitoli del Surradel Loto (Gongyo, lett. "pratica assidua"). Se, oltre a farequesto, si studiano iprincipi del Buddismo e si insegnaad altre persone al meglio delle proprie capacira il puntadi vista del Buddismo nei confronti della vita, si riuscira asviluppare uno stato vitale el i incrollabile fiducia e soddi-sfazione, che consenrira di reallzzare ipropri desideri e e li-creare valore- per se stessi e per la secreta nella quale sivive. n tutto indipendentemenre dalla difficolta dei pro-blemi che cl si trova ad affrontare.Nichiren Daishonin. ii fondatore della scuola buddistache cia lui prende il nome ha scritto. -Lna legge COS! faci-le da accettare e cia rnettere in pratica e stata concepitaper la salvezza degli esseri urnani che si trovano a viverein questa esecrabile Ultimo giorno della Legge",Tutto cio puc'! sembrare troppo bello per essere vera,addirittura utopistico: una totale illusione. Come 5i pos-sana ottenere simili risulrati solo recitando piLl e pill vol-re una frase incomprensibile davanti a un pezzo di carla?E, prima e l i tutto, cosa significa Narn-rnyoho-renge-kyo,e che cosa ha el i speciale questa pergamena che si chia-rna Gohonzon?Interrogativi pili che legittimi e comprensibih, ai qualicerchererno el i rlspondere nelle pagine che seguono. Peril memento Iimitiamoci ad affermare che uno degliaspetti pill stimolanti del Buddisrno del Daishonln e checi obbliga a rimenere in discussions tutte le nostre con-vinzioni, anche le pili radicate. sulla natura della vita in-dividuale e collettiva.Convinzioni in genere cosl connaturate in noi che spes-so non siamo neppure consapevoli di avere.Prendiarno per esernpio il problema della sofferenza Enaturale che nessuno voglia soffrire. Tutti vorrernmo vive-re felici, rna nessuno in questa vita pLIO sfuggire a unacerta quantita e li dolore. :E : probabile che il detto -siarnonati per soffrire- non abbia alleviate di molto Je pene el iGiobbe, rna non possiarno negare che si tratti el i lin fattoindiscutibile,La sofferenza ci investe quando ci troviarno el i fronte aproblerni e ostacoli, tanto che impieghiamo la maggiorparte del nostro tempo a cercare di evirarli, anche se que-sri fanno intrinsecarnente parte della vita, Nel tentarivo dieludere iproblemi non facciamo altro che farli "slittare" inavanti, riel futuro, Quando poi ce Ii troviamo inevitabil-mente el i fronte essi cl appaiono accresciuti se non addi-rittura ingigantiti, e risolverli diventa molto pill difficile,

    Il profondo nesso fra problem: e sofferenza porta Iepersone a confondere gli uni con l'altra. Per esernpio chie disoccupato con tutta probabilita e anche infelice, e al-lora e portato a pensare di essere infelice perche e disoc-cupato. Anche supponenclo che con un lavoro si possaessere meno Infelici (il che e comunque cia dimostrare, vi-sta il numero di colora che si larnentano del proprio im-piego), non si e infelici perch: si e disoccupati, 1 1 1 a per-che ci si sente incapaci e li trovare lavoro Dunque non so-

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    :"",[0 inostri problem! a causarci.;;:L'1lZ3 quanto la nostra inca pac ir a-~~xer1i,c--ta afferrnazione pLH) sernbraressiana 111aa ben guardare la dif-

    e-er za e Iondamentale. Quando ci'IIO in grado el i superare ipro- anche dopo lungo impegno e~ li sforzi, essi diventano sempli-c-::te "sfide": In poche parole, ilche inostri problemi siano fonterrerenza oppure di "crescita" di-~e esciusivamenre dal nostro at-_;z:.1!11entonei loro confronti, e nei'::-unti di noi stessi:_- membra della Soka Gakkai in-c si e vista una volta spiegare

    punta e li vista in modo estre-me sernplice e diretto da parte~ vice presidente della So ka.1 i Poco dopo aver iniziato a~.:::tre il Buddisrno el i Nichiren Dai-

    :-1'1. egli capiro in Giappone eun consiglio a quel vice presi-:c, Appena varcata la soglia del-rudio. quest'ultimo gli ordino di_ -:Ire un tavolo pesantissimo che~ vava vicino alla porta di ingres-P-,Jrstupito da questa richiesta I'in-rente turtavia dl ubbidire. II ta-era di ottone massiccio con gam-. , . c < ; marmo, Dopa aver inutilmentez.ato di spostarlo si arrese: -Non ce

    ~ - coo. e troppo pesantel-,--.; J - rib arte il v ice presidente -- n 2 troppo pesante, e lei che ePI) debole. 11peso della tavola ri-

    guarda la tavola, Mentre il fatto chelei non riesce a sollevarlo e un pro-blema suo",Egli voleva far capire all'inglese chequalsiasi fosse il suo problema, la co-sa importante era cornprendere cheuna tendenza umaria naturale e quellae li trovare Ie cause della sofferenza aldi fuori e li sf:, nell 'arnbiente esterno,per non vedere le proprie incapacitapersonali.11Buddismo di Nichiren Daishonininsegna che e l'atteggiamento neiconfronti dei problemi e delle soffe-rerize a essi collegate che determina[a nostra capacita di vincere a perderenell 'arte el i saperci costruire una vitafelice, Per esernpio icinesi, nella scri-"ere la parola "crisi", usano due carat-teri. uno significa "pericolo" e 1altro"opportunita". La cosa fondarnentale edunque Ia nostra capacita el i vederel'opporrunita all'interno del pericolo.A questo proposito scrive il presiden-te della Soka Gakkai InternazionaleDaisaku Ikeda: La societa e cornples-sa e spietata, e obbliga ciascuno a im-pegnarsi a fonda per sopravvivere.Nessuno puo farci diventare felici. Es-sere capaci 0 me no el i raggiungere lafelicita dipende soltanto ela noi. Lasofferenza e invece destine dei deb alie di colora che non sanno affrontareil proprio arnblente esterno-.

    Cia non significa negare le diffi-colta a ignorare iproblerni che af-fliggono ia societa moderna: la fame

    nel mondo, Ia minaccia el i una guer-ra nucleare, l'aumento del clegradoarnbientale. ecc., non spariranno permiracolo da un giorno all'altro sol-tanto perche Lin certo numero e lipersone cornincera a guardarle inmodo diverse. E non significa nern-meno sottovalutare la realta fisicadel dolore eli chi soffre di una gravemalattia. Anche in questo caso, lanatura eli ogni difflcolta e strettarnen-te collegara alla propria forza: quan-do siamo deboli, iproblemi appaio-no enorrni e a volte insormontabili:quando siamo forti, tutti gli ostacoIivengono ridimensionati.Si tratta allora el i capire come fare acliventare pill forti. A questa dornandail Buddisrno di Nichiren Daishonin ri-sponde: quando recitiamo per risolve-re inostri problerni, possiamo fare inmodo che ]a sofferenza che proviamoe che stiarno affrontando ci aiuti a"crescere". Puo sernbrare un'idea biz-zarra, ma dal punta di vista del Bud-dismo tune le sofferenze, individuali esocia u , non solo sono inevitabili, rnasono anche essenziali. In altre parole,iproblemi rappresentano proprio imezzi attraverso cui gli individui svi-luppano la loro piena potenzialita co-me esseri umani.Come dice Nichiren Daishonin: -So-lo sconfiggendo un potente nernicopuoi dirnostrare la tua vera forza-.Questa concerto verra sviluppatopili estesarnente neUe pagine seguen-

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    8I L BUDDISivro )JICHIRE:\1

    n, rna fin da ora si puo dire che i piuprofondi insegnamenti buddisti dimo-srrano che il desiderio eli superare ildolore pub essere uno dei maggioristimoli alia crescita dellindividuo.___ UNA F1LOSOF1A

    D A S P E f { l _ M E l ' J T A _ , _ , _ R " " E _II Buddisrno e una filosofia chespiega il funzionamento della vita,che insegna a essere felici esprimen-do al rneglio la propria creativita 1\1apoiche la vita e tutr'alrro che sernpli-ce, gli insegnarnenti buddlsti (he sisono evoluti per oltre duernlla annine rispecchiano in qualche misura lacornplessita __Per questa motive, neidiversi e numerosissimi testi della tra-

    dizione buddista appaiono delle con-traddizioni Da qui la confusione chespesso accompagna, in Occidente,l'interpretazione delle sue dottrine:Integro e rimasto, perc, il resto es-senziale, il pili emozionante, il Sutradel Loto, nel quale Shakyamuni de-scrive il significato dell'Illuminazione,All'inizio del suo discorso egli avverteche quanta sta per dire e di estrernadifficolra: -Tra tutti i surra che hoesposto e predicato, che rni accingooggi a predicate e che esporro in fu-turo, questa Surra del Loto e il piu ar-duo da credere e da capire-.Dobbiamo riconoscere che Ie diffi-colla poste da mol ti insegnarnentibuddisti, e fra questi, in particolare,dal Surra elel Loto, hanno fatto si cheessi non siano stati cornpresi, oppureche siano stati intesi in modo distortoo parziale, esclusivarnente dal puntoeli vista razionale-lntelletruale 0 teori-co-dottrinale.A questo proposito, un raccontoapocrifo su Shakyamuni metre lucida-mente in evidenza il pericolo di unacornprensione esclusivarnente Intellet-tu a le del Buc!c1isrno. Un giornoShakyamuni, passeggiando nel Parcodei Cervi presso Benares, vide un cer-vo ferito disteso per terra, con unafreccia conficcata nel fiance. Eranopresenti anche due bramini che, os-servando it cervo morente. discuteva-no su quale Fosse il preciso istante incui la vita abbandona un corpo viven-te, e speculavano sulla natura dell'esi-steriza dopo la mone VedendoShakvamunL e conoscendolo comefamo~;o "uon~o di pensiero", si affret-tarono a chiedere la sua opinione.Shakyarnuni si chinb rapidamente suIcervo e gli 5flii) la freccia dal fianco.n vero spirito del Buddismo - cui 5iallude in questo raccomo - e quello difornire soluzioni fondamentali, prati-

    D I

    che e immediate al problema della 50f-ferenza e non discussioni filosofiche.In questo senso, l'intera struttura teori-ca della dortrina buddista pub essereintesa essenzialmente come un "pro-dotto" del desiderio fondamentale di li -berare gli esseri umani dalla miseria,c1alladisperazione e dalla confusione.Con cia non si inrende affermare cheI'approccio filosofico sia inutile 0super~fluo: Tutt'aitro. Si vuole pero porre l'ac-cento sui fatto che l'azione cornpassio-nevole e la cosa che conta e li pilinell'irnpostazione globale degli insegna-menti budclisti. Avvicinandoci a questadisciplina e quindi di vitale irnportanzacomprendere che la teoria ha significatosoltanto come punto e li partenza perl'azione: agire per se e per gli altri.

    Tuna PARTE DA ME_ _ - - = - -Secondo u Buddismo ogni personaha il potere intrinseco eli raggiungerela condizione vitale suprema, ovverola Bueldita, nel corso della propria esi-stenza. E, soprattulto, 10 scopo princi-pale eli un Budda e risvegliare gli alrriesserj umani e insegnare loro a farscaturire dal proprio essere la natura

    e li Budda.

    DAISHONlt\

    Prendiarno, ad esempio, quello cheafferrna Shakvarnuni nel Sutra del Lo-to: , , 1 - 1 0 sempre afferrnato la rnia in-tenzione eli rendere tutti gli esseriumani perfettamente uguali a me,senza distinzioni di sorta-. E in tutti isuoi scri tti )J ichiren Da is h oriin siadopera affinche isuoi conternpora-nei comprendano che la Buddita none una prerogativa esclusiva diShakyamuni, ViS5Uto duernila a nniprima di loro, 111a anch'essl la P05-seggono. Egli dichiara: -Noi comunimortal! non possiamo vedere le no-stre ciglia che sono vicine ne il cieloche e lontano Ugualmente non sap-piamo che il Budda esiste nel nostroeucre- c o u scritti di Nicbiren Daisbo-nin, vol. IV, p. 271).Quindi il Buddismo neg a esplicita-mente che esista una forza al di fuoridella vita umana. Ne II raggiungimen-to della Budditd in questa esisteriza

    (Gli scritti di Nicbiren Daisbonin, vol,IV, p. 4), Nichiren Dalshonin scrive:-Non devi mai cercare [...J nessuno deiBudda e bodhisattva dei tre tempi edelle died direzioni al di fuori di teoLa padronanz a clegli insegnamentibuddisti non ti sollevera affatto dallesofferenze mortali fino a che non per-cepirai la natura della tua stessa vita.Se cerchi l'Illuminazione al di fuori elite, qualsiasi disciplina 0 buona azionesad priva e li significate. Per esernpio,lin povero non potra guadagnare uncentesimo solo contando Ie ricchezzedel SLIO vicino, anche se 10 facesse co-stanternente giorno e notte-. Di conse-guenza, gli essere umani sono total-mente responsabili del loro destino.Come abbiarno gia detto all'iniziodell'articolo, nel Buddismo e li NichirenDaishonin la preghiera consiste nel re-citare Nam-myoho-renge-kvo, l'azioneche fa scaturire in noi la Buddita, ilpill alto stato vitale. Dunque, anztchechiedere aiuto all'esterno, facciarnoappello al coraggio e alla saggezzache gia esistono in noi, COS! da poteraffrontare e superare iproblerni che cisi presentano Inoltre, recitando Narn-myoho-renge-kyo, I'esistenza dellaLegge si manifesta palesernente nellanostra Vita, e per questo riusciarno acreare armenia con il ritmo dell'uni-verso. II Buddisrno spiega infatti chetutto, nel cosmo, e espressione eli que-St~lLegge e a essa si accorda.11 termine "Legge" viene qui imp ie-garo nella sua accezione scientificaphmosto cbe giuridica, nel senso cbepossiamo utilizzare la Legge di Kam-myoho-renge-kyo proprio come utiliz-ziamo la Jegge eli gravita. Se ignoria-mo quest'ultima e, per esempio, ci la-

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    9I L BUDDIS.\10 KICHIREK

    cadere clal tetto eli un palazzo,emo gravissime conseguenze.garnente, se andiamo contro la~ della vita, per esempio negan-rincipio eli causa eel effetto che:!E _ suruisce un aspetto centrale, pri-o poi si manifesreranno irisultati,

    rorma di sofferenzealogia con la legge di gravita ente. rna vorrei utilizzarla ancoraun esempio, Ibambini, che nonconsapevoli di questa legge di

    c.:_ possono con totale noncuran-ce; pericolo esporsi a gravlssimi ri-nei pressi di un baratro, rnentre i_ enitori sono presi da grave an-nan appena se n accorgono:_ esso modo, chi non comprende= - - - : r o e di Nam-myoho-renge-kyo ri-di avvicinarsi pericolosarnente alznro della sofferenza e ralvolta di~ pitarvi dentro,

    P : : - . - questa motive e importantissi-che rutti ne conoscano l'esistenzaperd'Je. anche se non si riesce a com-;:-:Jere la cornplessa teoria e il suofr.:nzionamento, si puo cominciare adzrroonizzarsi con essa recitando Nam-".....uho-renge-kyo. Cosl facendo, e in~o totalmente spontaneo e natura-: I f - si comincia a utilizzare la Legge:::L.i--er ale per creare valore per sesessi e per gli altri: Poi, pian piano, si.rTvenl a capirla.-~i\'e Daisaku Ikeda: -Gli uccelli&.::ciano in cielo eppure non si urta-mai, e cosi accade anche ai pesciw:- . mare. Nell'imrnensita eli cielo e~. uccelli e pesci vivono e si muo-eno liberamente, perche li guida un

    ::-"':"''llO che li rende perfetti nuotatori e;: : : : ., ; ,estridell 'arte del volo..-\110 stesso mod 0, viven d0 in_ fonda accordo can la Legge della

    ~_.2_ Ii esseri urnani cesseranno di lot-: _ , _ - e gli uni contro gli altri, Banali ('00-- : . . . r u come quelli provocati da gelosie,sgre ivlta e arroganza, causa di sfor-c.aa e infelicita, spariranno come neve_ sole. Percio recitando Nam-mvoho-renge-kyo con fede profonda possia--IJraggiungere uno stato vitale nobilee riuscire ad amare e rispertare gli altriC0Jl un'arnpiezza di senrirnenti grande-r'we i! clelo e ilmare".

    Anche se non e necessario capire;.lffi-myoho-renge-kyo per recitarlo errenere cosi del risultati, ilBuddismo:-.on propugna una fede cieca: Affin-. : : . . " t i ! la nosrra pratica sia verarnente va-.:..idaoccorre sostenerla con la com-prensione teorica,. Per esempio, non e indispensabile-apere come funziona un'automobileper saperla guidare; se pero sappiamocome funziona il rumore, quando C

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    Nam -myo ho-ren ge- kyo

    il segretod e l l t a r m o n ia

    lVIyoho-renge-kyoe it titolo del Sutradel LotoLe r t e r a l m e n t e vuol dire'..Dedico la m i a v i a a L l am is r ic a Leggedel Slltra d e I re r c-.Eppure, no no s t a n t el a c h ia re z z a dellat r a d u z i n e , e e s t r e m a rn e nt edif i c il e c a pin eil profonclo s ig n i ica t o .q u e s t o pUG essere c o rn p r e s osolo d a i DuJcia, propriocome ia formula dellar e l a t iv i t a e li Einsteinpub e s s er e c o m p re s asolo d a i f i s ic i .Per raggiungere questac o rn p r en s io n e n o n servel'll1telletto, rna o c c o r r ere c ir a r e questa f ra s e es c o p r i re Ia naturai l u m i n a t a d e nt r o eli s e

    Mvoho-renge-kyo e il tirolo del Surra del Loto.La prima stesura del Surra del Loto era in sanscriro, lin-guaggio Ierterario dell'antica India dove il testo inizial-mente si diffuse. 1 1 titolo sanscrito era Saddharmapunda-rikasutra, letteralmente "Sutra della perfetta Legge del Lo-to". Quando il Buddismo si propago in Cina, tutti isurrafurono man mana tradorti in cinese classico. ovvero il lin-guaggio utilizzato a corte, per l'arte e per l'amrninistrazio-ne, e talvolta anche dalla gente comune, La migliore ver-stone del Surra del Loto in cinese classico, tra quelle esi-stenti, e opera el i Kumarajiva, un grande studioso vissutotra il 344 e il 413, circa duecento anni prima eli T'ien-t'ai.Alle notevoli capacita e li linguists egli univa una profonclacomprensione dei testi, A lui si deve l'ottima traduzionedi un considerevole numero di seritti buddisti 11titolo, incinese classico, che Kurnarajiva cliecle al Surra del Loto eMiao-fa Lien-bua Ching.Intorno al \1 secolo it Buddismo si propago dalla Cina inGiappone, attraverso ]a Corea. Durante la diffusione, il testodel Surra del Loto aveva mantenuto la scrittura del cineseclassico, rna veniva pronunciato secondo la fonetica giappo-nese Cosi il suo titolo suonava come "Myoho-renge-kyo''. Sitratta, anche in questo caso, eli un'antica forma letteraria chepersino j moderni giapponesi difficilmente comprendono.Letteralrnente Myoho-renge-kvo significa "Legge misticadel Surra del Loto", traduzione che si avvicina moltissimoal titolo sanscrito. Il terrnine nam, che e una contrazionedel sanscrito namu 0 namas, significa "devozione", eel. estato anteposto al titolo del Surra del Low cia NichirenDaishonin: Infarti egli affermava -Nel venerare turte le di-vinita e iBudda si e soliti far precedere la parola nam ailoro nomi. Ma qual e il significate di nam? Questa paroladeriva clal sanscrito, e rradotta leuei-ming in cinese ehimyo in giapponese e significa dedicate la propria vita.In definitiva vuo! dire offrire la propria vita al Budda- (Gliscritti di Nicbiren Daisbonin, vol, IV, p. 285).Una traduzione letterale di Nam-myoho-renge-kyo po-trebbe quindi essere: -Dedico la rnia vita aila mistica Leggedel Sutra del Loto-: Ma nonostante 1achiarezza della tradu-zlone e estremamente difficile capire il vero e profonclo si-gnificato di questa frase. Nam-rnvoho-renge-kyo, infatti, el'espressione verbale el i quella Legge della vita che tutti gliinsegnamenti buclclisti cercano, in un modo 0nell'alrro, e lichiarire, e la nostra difficolta dl cornprensione non devequindi sorprenderci. Come spiega Nichiren Daishonln:-Praticare solo isette caratteri el i Nam-myoho-renge-kyopuo apparire limitate. tuttavia, poiche questa Legge e ilmaestro di tutti iBudda del passato, presente e futuro, laguida e li tutti ibodhisattva dell'universo e Ia guic1a chepermette a tutti gli esseri umani di ottenere la Buddita, lasua pratica e incomparabilmente profonda-.Per fare un po' di luce potremmo, a questo punta, pa-ragonare aicuni aspetti eli Nam-myoho-renge-kyo alla fa-mosa formula della reoria della relativita eli Einstein,Evrnc-. Questa formula consta di cinque simboli e slgnifi-ea: -L'energia e uguale alia massa moltiplieata per la velo-cita della luce al quadrato-. Anche un profane puosenz'altro capire il signiflcato Ietrerale di queste parole, eforse puo anche cogliere il senso generale della teoriaespressa da quei cinque simboli. .I\1a, a meno che nonpossieda una grande conoscenza e comprensione della fi -sica (in partieolare di quella atom ica) , tUL1ala profonditadel suo significate gli sfuggira. Analogamente, la rnaggior

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    r.zrre delle persone non puo percepi-i: pie namente I' e n o rm e porta ta:k!l'opera di Einstein, ehe non soloIncornpreso la legge, rna e riuscito.. ache a racchiuderla con assoluraprecisione in soli cinque simboli.;nuno di quest; simboli rappresenta_ crisrallizzazione el i complessi princi-- _ Iisici 0 maternatici che, sebberieaszrarti, fanno diretto riferirnento aglltc ementi del mondo reale. Dunque,rormulando la teoria della relativita. in-r;'"'.]lt;lEinstein non ha inventaro nulla- ne isirnboli, ne le idee che essiesnruuono - ma e piuttosto approda-n a una pill profonda comprensionedella relazione tra ipreesistenti princi-'"II sui fenomeni fonelamentali dell'uni-verso: energia, materia, luce e tempo,Ritorniamo ora a Nam-mvoho-renge-

    ,,\U, Ogni sillaba di questa formula cor-risponde a un singolo caratrere cinesesanscrito, e l'intera Frase e formata da1Il totale di sene caratteri Cricordiamoche uam e una contrazione verbale

    della forma namu) , 'Iralasciamo, per Umomento, il termine nam eel esaminia-1110 un po' pill attentarnente icinquecaratteri di Myoho-renge-kyo.Abbiarno gi,) deno che Myoho-ren-ge-kyo e il titolo, 0 Daimoku (invoca-zione), del Surra del Loto. Occorre an-che ricorda re che nella lerterarurabuddista il titolo di ogni surra, 0 tratta-to, e molto importante, poiche espri-me l'insegnamento contenuto nell' inte-1'0 testo. Per spiegare questo concettoNichiren Daishonin utillzza l'esempiodella parola "Giappone": -Lo spirito eliuna persona alta cinque 0 sei sbahupuo apparire con chiarezza sul suovolto, che misura un solo sbaleu. e nelsuo volto pUG apparire precisamentenegli occhi, che misurano un solo sunNella parola Giappone e incluso tuttoquello che si trova nelle sessantaseiprovince tutte le persone e gli anima-li, le risaie e gli altri campi, ipoveri e iricchl, i nobili e le persone comuni, isette tipi el i gemme e tutti gli altri teso-

    rL AUo stesso modo, nel Dairnoku,Narn-myoho-renge-kyo, e contenutol'intero Surra che consiste el i tutti gli 8volumi, dei 28 capitoli e dei 69.384 ca-ratteri, senza eccezione A questo pro-posito. Po-chu-i affermo che il titolosta al surra come gli occhi sranno alBudda- (Gli scritti di Nicbiren Daisbo-nin. vol. IV', p, 238).Possiamo ancor meglio giudicarel'enorrne importanza del titolo del Su-tra del Loro considerando che T'ien-r'ai dedlco la prima delle sue maggioriopere, It significato profondo del Su-tra del Loto (Ho/Jke gengt), a spiegareil significate dei cinque caratteri el iMyoho-renge-kyo. In parte c io e do-vuto al fatto che la scrittura cinese eestrernamente concisa, e che ogni SLlOsingolo carattere puo contenere vanee diverse sfumature eli significato. Manon si trarra solo eli questo Cosi co-me i simboli della formula di Einstein,ognu no cle i c inq u e cara tteri d iMyoho-renge-kyo e , considerate sin-golarmente, lespressrone eli unprofondo e complesso aspetto dellavita, Tutti insierne essi esprimono unarelazione ancor piu universale dellateoria eli Einstein: la relazione rra lavita sressa e lintero universe. Nichi-ren Daishonin afferrna: -Myoho-renge-kyo e il re dei surra, senza errori sian~lla lettera che nella teoria, Le sueparole sono la realta della vita, e larealta della vita e la Legge mistica(m.yoho),E chiarnata Legge rnisticaperche spiega la relazione di mutuacornpenerrazione tra la vita e tutti ife-nomeni : E questa la ragione per cuiquesta surra e la saggezza di tutti iBudda- (Gli scritti di Nicbiren Daisbo-nin, vol. IV, p, 3),Ancora una volta, e -difficile CO I 1 1 -prendere e credere' a questa straordi-naria affermazione del Daishonin: Maquando cerchlarno eli analizzarla e divalutarla ci accorgiamo eli esserne in-capaci, proprio come iI profane chepretende di giuclicare se l'equazione=111C2 sia vera mente corretta. Comeafferma 10 stesso Surra del Loto, que-sta Legge "pUG essere capita e condi-visa sol tanto dai Budda-, esattarnentecome la formula E=mc2 puo esserecompresa e co n d iv is a solo dagliscienziatL Conseguentemente si po-trebbe dedurre che, polche questaLegge pub essere utihzzata sol tantodagli "esperti", cioe dai Budda, coloroche non siano gia "esperti' non po-trebbero nernrneno tentare el i capirla.Tuttavia Nichiren Daishonin afferma

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    I L BCDDJSMO

    con convinzione che chrunque puoarrivare a cornprendere questa Leggemistica Non occorre, in questo caso,LIn particolare sviluppo intellettuale,rna, come egli scrive: -Se vuoi liberartidalle sofferenze di nascita e morteche sopporti dall'erernita e raggiunge-re senza alcun dubbio la suprema 11-Iuminazione in questa esistenza, devirisvegliarti alla mistica verita che esempre esistita nella vita degli esseriumani. Questa verita e Myoho-renge-kyo. Di conseguenza, recitare Myoho-renge-kyo ti permettera el i afferrare lamistica verita dentro di te- (Gli scrittidi Nicbireri Daishonin, vol: IV, p. 3).t importante cap ire che in questacontesto l'aggettivo "rnistico" non si-gnifica "magico", ne comporta va-ghezze intellettuali. Si tratta piuttostoe l i definire una verita che, sebbene as-

    12D I KICHIREN

    solutamente reale, sfugge alle catego-fie della Iogica e ai lirniti dell'espres-sione verbale. Lo stesso accade, adesempio, per il concetto di leu, vale adire quello stato che non e ne esisten-za ne non-esistenza, la cui cornpren-sione oltrepassa iconfini della ragio-ne. Forse la musica, era gli elernentiche appartengono alla vita e l i tutti igiorni, ci procura esperienze che po-tremrno definire "mistiche",Un brano musicale puo suscitare lepill diverse e complesse ernozioni, equasi ognuno di noi, per questa ra-glone, ne predilige uno. Puo provoca-re gioia a lacrime, calmare 0 accende-re le nostre passioni ... Qualunque sial'effetto, e lasciando cia parte le musi-che con parole, e impossibile giustifi-care razlonalmenre come una serie disuoni sistemati in un data orcJine pos-

    ~..~" ~.~~r-l~~t1ltrl'~Z'~

    DAISHONI)[

    sano risvegliare simili stati d'animo, Ilfatto e che ci riescono. Possiarno dun-que dire che, in questo senso, la mu-sica e "mistica", r suoi effetti non sipossono spiegare studiando ipuntoli-ni sui pentagrarnma, e nemmeno ana-lizzando 0 misurando isuoni mentrevibrano nell'aria. Pensiarno, ad esern-pia, a quando Beethoven compose laSinfonia pastorale, sisternando quelleprecise note in quel particolare ordi-ne, secondo un'intuizione anch'essasenz'altro "mistica". Se qualcuno gliavesse chiesto di spiegare perche leaveva serine COS1, Forse avrebbe rispo-sto, imbarazzato, che que! modo e licornporre esprimeva cio the egli pro-vava dentro di se e che non potevaessere espresso in altro modo.Recitare Nam-myoqo-renge-kyo per-afferrare la mistica verita dentro e li te-e un'azione in qualche modo parage-nabile a quells el i chi suona un branomusicale per sperimentare l'efferto diuna data musica, Le inforrnaz.ioniscritte sulla copertina del disco posse-no servire ad approfondire la cono-scenza e l'apprezzamento del branoin questione, rna nulla pUG sostituirela musica stessa,La "rnistica verita" di Nam-rnvoho-renge-kyo oitrepassa i limiti dell'intel-letto: una spiegazione teorica pUG aiu-tare a capire, rna soltanto recitandoNarn-myoho-rerige-kyo e posstbtlecomprenderla appieno, Questo princi-pia racchiude la "rnistica" compren-sione el i Nichiren Daishonin e 11suasuprema missione.

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    iI significato d i myohoe re veri t a. n icita di mente e corpo

    Ie d im e n s io n iella vita

    Sono m o l t ii significati eli myo e b oln g e n e r a le ,In)!o r a p p re s e n t a il n o s r rop o t e n z ia le e b o le suem a n if e s t a z io ni concrete.i o lt r e . myo b o e s p r irn eil modo con cui t'energiav i a l e si rn a n if e s t a in o g n iessen: u m a n o , a n c h es p ie g a t o d a l principio dellet re v e r i a : h e , J'esistenzat e m p o r a n e a e materiale,le u , l'aspetto s p ir it ua l e ec b u , la forza c h e a rm o n l z z ai prime due.Infatti, i Ire prin c r p i sonop e r f e t t a m e n t e a m a lg a m a ti:non c'e s e p a r a z io ne t ra glia s p e t t i fi s ic i e s p irit u a lidella vitaAl c o n t r a r io ,e s is t e u n ic ia tra mente ecorp 0

    Date queste prernesse, cerchlarno ora di analizzare iprofondi concetti filosofici celatl nei sette caraueri diNam-myoho-renge- kyo.Abbiamo visto che myoho signlftca "Legge rnistica", edesprime la relazione tra la vita inerente all'universo e leinnumerevoli espressioni di questa stessa vita, NichirenDaishonln spiega che -myo e il nome data alla mistica na-tura della vita e ho e quello data alle sue manifestazioni-.Myo si riferisce dunque all'essenza della vita, che e "Invi-sibile" e al e l i la della comprensione intellettuale, rnentreho si riferisee aile manifestazioni tangibili e li quella stessaessenza, che i nostri sensi possono percepire. Per ritorna-re al paragone della muslca, possiarno dire che la naturafondamentale della musica e myo, dal memento ehe e irn-possibile spiegare perche ci comrnuove, mentre il suonoconcreto delle note e Ie emozioni che suscitano in noi so-no bo, perche possiamo sentirle,La relazione tra myo e ho e talmente ampia e comples-sa che per chiarirla completarnente bisognerebbe spiegarenon soltanto tutta la filosofia buddista, rna anche tutto cioche riguarda la vita, Ecco perche ilBuddisrno adotta varipunti el i vista, tra 101'0 interrelati, per analizzare idifferentiaspetti di myoho. Vediamo, ad esernpio, che rnyo si riferi-see allo stato dl Buddita e ho ai nove mondi, cia quello eliInferno a quello di Bodhisattva, Cio signifiea che la nostranatura di Budda non e separata dagli altri nove mondi eche possiarno esprimerla soltanto attraverso questi ultimi,ma significa anche che myo rappresenta il nostro pienopotenziale, mentre ho rappresenta irisultati generati daquesta potenziale. Comunque Nichiren Daishonin spiegache, poiche ognuno di noi possiede la Buddita, il poten-ziale di ogoi essere umano e letteralmente illimitato Co-me egli dice: 11carattere myo viene tradotto in sanscritocon la parol a sad e in cinese si pronuncia miao. Myo vuoldire "complete", che a sua volta slgmfica "perfetro" (Gliscritti di Nicbiren Daisbonin, vol, V, pag. 37),Possiamo eledurne che ogni persona possiede la pienacapacita di vivere un'esistenza perfettarnente felice e crea-tiva Tutta via questo grande potenziale risulta del tuttoinutile se glace inattivo nella nostra vita. Nessuno pub di-ventare un bravo pianista se non si sforza eli suonare ilpianoforte, anche se virtual mente potrebbe essere vera-mente bravo. COSInoi non possiamo migliorare la qualitadella nostra vita, e quella deg]i altri, se non riusciamo aconcretizzare Ie nostre capacita e a rnanifestarle nella vitasociale quotidiana.Per aiutarci a capire, Nichiren Daishonin spiega che o ilcarattere myo significa "aprire''. (Gli scritti di NicbtrenDaisbonin, vol. V, pag. 35), chiarendo che noi esseriumani possiamo davvero "aprire" la nostra vita al massi-mo e sviluppare tutto il nostro potenziale. -Prima dellapredicazione del Surra del Loto - dice Nichiren Daishonin- Ie persone nei nove rnondi erano come piante 0 alberiin autunno 0 in inverno. Ma quando il singolo caratteremyo del Surra del Loto comincio a risplendere su eli lorocome il sole primaverile eel estivo, sboccio il fiore del de-siderio dell'Illurninazione e apparve il frutto della Bud-dita. (Gli scritti di Nicbiren Daisbonin, voL V, pag. 37).Alla luce di quesro brano possiamo anche afferrnareche myo si riferisce al fondamentale state eli Illuminazionee ho all'oscurita fondarnentale, ossia illusione e ignoranza,che eslste in tutte le persone.Myo, inoltre, rappresenta la morte e ho la vita, Infatti il

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    I L BUDDIS,tl.l0

    Buddismo insegna che la forza vitaieimmanente all'universo e sottoposta alcontinuo, arrnonioso ed eterno ritmodi mvobo, vale a dire all'alternanza traquello state manifesto 0 "visibile" chechiamiamo vita e la sua. conelizionelatente, 0 "invisibile", che chiarniamomorte. Perche, proprio come la rnortee parte di ogni vita, secondo ilBuddi-smo ogni morre contiene la vita. In al-tre parole, la forza vitale laterite, cioela morte, possiede la facolta di rnani-festarsi nuovarnente come vita. Don-de, come dice Nichiren Daishonin," l11yo significa rivitalizzare, rivitalizzaresign inca resu scitare- (Gli scrttti di Ni-chiren Datsbonin, vol. v, pag. 45),Piu avanti ci soffermeremo su que-sto complesso argomento.Possiarno dire, in definitiva, chemyobo esprime il principio universalesecondo cui l'energia vitale agisce inun essere umano, precisamente come

    agisce, per esernpio, in un ciliegio: inprimavera la linfa sale, infiltrandosinei tronchi e nei rami spogJi fino araggiungere i pili piccoli ramoscelliper far nascere foglie e fiori, seguitida frutti abhondanti in estate, finchel'albero riprende il suo stato el i morteapparente riel successive inverno. Permeglio spiegare ilmodo in cui questoprincipio si applica alia vita degli es-seri umani, il Buddismo si serve delconcerto delle tre verita a santa! (sansignifica "tre" e tai "cio che e chiaro 0ovvio"),

    TR E PRINdpl FONDAMENTALlLe treverita sono: 1) la veritadell'esistenza temporanea, fisica e rna-teriale Ueetai);2) la verna el i non sostanzialita, os-

    sia laspetto spiritual e della vita(krffai);3) la verita della Via di mezzo(chutm), cioe la forza 0 energia cheJega e arrnonizza hetai e leutai.Per indicarle, si usano Je forme ab-breviate ke, leu e cbu.Ke e le u sono due diversi rna inse-parabili aspetti e li elm. Nichiren Dai-shonin afferrna che cbu si riferisce aNarn-myoho-renge-kyo, il ritmo 0 laLegge della vita stessa, mentre le e eku si riferlscono rispettivamente a boe myo, attraverso i quali la vita siesprime. Iconcerti espressi dalle treverita vengono analizzati separata-mente soltanro per facilitarne la spie-gazione, perche in realta ognuna del-le tre contiene gli altri due aspettidella vita. E quindi importante cap ire

    14DAISHONIKr -"l"ICHIREN

    - - - - . . . . . . . . . _ _ - . . - .

    jr.'i,.:;.~

    che esse rappresentano uno strumen-to per esarninare l'intera entira dellavita da tre prospettive diverse rna in-terd ipendenti.Per chiarire un po' meglio, provatea immaginare un Foglio el i carta bian-ca. Esso ha clue facciate, che chiame-remo lato A e lato B. E impossibilepensare che A esista senza B: l'uno if >inseparabile dall'altro D'altra parte,un foglio di carta non puo esistere senon come lato A 0 lato B: se posse-desse anche un lato C non sarebbepill un foglio eli carta ma qualcosal-

    tra. In altre parole: sia che si parli dellato A 0 del lato B, 0 del foglio intero,ogni terrnine irnplica l'esistenza deglialtri due, essendo semplicernenre unmodo eli considerate la sressa cosa daprospettive diverse. Proprio per que-sta ragione le tre verita vengono tal-volta definite come le tre percezioni,Cornunque , per non percLerci neimeandri dei termini tecnici, vediamocome questo concetto delle tre veritasi applica alia vita di ognuno.Immaginate di incontrare per lastrada un vostro vecchio a mico ...

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    1 5----- ---- ----- _------ --- --- ----I L BUD D KICHIREK~I 0 D J

    ~!1iamiamol0 Mario Rossi. Dapprimanconoscete laspetto fisico el i Mario,cne corrisponde a ke . Ma, al di h\...:ellimmagine fisica, Mario possiedeU~ suo pa rr ico lare carattere , che'-orrisponde a leu. Quest'ultimo si ri-vela attraverso Ie sue azioni: it rno-do di parlare, i gesti, gJi occhi e lec--pressiorri del suo viso, I'atteggia-rnento. il modo di eamminare, di ve-

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    UN LEGAtH, lNThlSSOLUB1U,It ccnceuo delle ~J~ ~ - : : : r . i t J l .cox.por-ts un' a l rra imp 0 ~ : : ; ! ' nt ~ r i~~e~s:c r.e:non e slsre ~ctal'~l~ione r r a gl i ~ ~ p e U i

    I ls tc l . .. ::~ p J f :n ;. ai i d e ja ~r]{':'l, A~ COUt'. a'rlo, la oostra LT I( :: Il "; !i ! ( 0 . ;; pi t: tO ) e t"I1c-.3tl 'O COL 'PO con : K : o Y ! . O c h e , J . 1 ; t ! c i v l;! fs1 ;;'5j)$Ui ce . i a r.05{']',," I"'k.~; (:! nonFl: ;)C35CnO sc lndere . In g i a ~ p o r _ e 3 equesto :~I"r;l".ci'pio~ ;;L~fj1'.!l{o sf ) 1/.f. i5fHn, / i ;; 'Y1I, chs I ~{t.~rolrr.II:;!r);;:e 3l.i;l:l.llfJ(:~ "(:("I~-po , me:l1. ! . .?-:due, n0 :1 1 . due", :;1.' l:f)

    16D[ N:CHIREX DAISHQXIK

    la professione medica s.a lnut.le. an-zi: J Budd : i~mo insegna che C : .in'ar-tiyitir estrernamente .rnportante e ~e-~tw. di rispetto,

    M : a t . ' r e la nostru sa lu te ~ totalrnenteaffid8.ta al le "rMr"Li~ e a ll :" ! mente" 81 -trui, rlschtamc .jiperdere O!;fni spe-t' " ( L 2 : ; 1 .quando u n rueclco, - : . : : . h ~ corisi-c e namo ( " O . ~ : ' "utore ..ole~ c; di::r!j:-.io-~r:.ica una m : .< ! l: ir: Iim .Gl.!!;U

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    a ia di mezzo

    traenonesistenzaesistenza

    L'esistenza u m a n as i e s p r im e a p p ie n osolo quando u ti iz z acr e a t iv a m e n t e siag li as p e t ti f is ici chequelli s p ir it u a li,Questa a r m o n ias i raggiunge s e g u e n d oi c a rn rn in o dellaVia d i mezzo Cc b u d o ) ,c h e integra e a r m o n iz z a h e ,L ' e s is t e n z a t e m p o ra n e a em a t e r ia l e , e leu , l'aspettos p ir i u a l e .Comprendere c h elesistenza del mondof i s i o e s o l a n t ou n f e n o m e n o t e m p o ra n e oe in t u i iv a m e n t e d if f ic ile,a n c h e se q u e s t o c o n c e r t ov ie n e s e rn p r e pill spessoc o n f e r m a t o d a l l e s c o p e r t es c ie n tific h e , a p a r t iecia q u e l l e della fisicaa to rn ic a dell'inizio del '900

    Riflettendo sui princlpi buddisti, ci rendiamo COnto delfatto chc sia gli individui sia le societa tendono a privile-giare 0 l'aspetto materiale della vita 0 quello spirttuale,ovvero ke 0 ku. Secondo il Buddismo cia cornporta unavisione distorta della realm, che conduce inevitabilmentealia sofferenza. Infatti l'esistenza umana si esprime armo-niosamente soltanto quando utilizza creativarnenre gliaspetti fisici e quelli spirituali, creativita e armenia chepossiamo conquistare seguendo il percorso della Via dimezzo Ccbudo), che integra e arrnonizza he e ku. e checorrisponde alia realta ultima della vita: Narn-myoho-ren-ge-kyo Se paragonassimo ke e ku a due cavalli attaccati aun carro, cbu sarebbe allora il conducente, che garantisceil progresso e la sicurezza della corsa ostacolando la ten-denza del cavallo piu forte a tirare il carro cia una parte.Stando cosi Ie case, sarebbe lecito chiedersi se tutto cianon fosse gia contenuto nella vecchia idea del "giustomezzo" di Aristotele, secondo Ia quale - corne spiegaBertrand Russell - -ogni virtu e un mezzo tra due estremi,ognuno del quali e un vlzio-,Nondirneno, il concetto eli Via eli mezzo, cosi come 10chiarisce il Dalshonin, e motto pili profondo del "giustomezzo" di A.risrotele, rna per capirlo occorre innanzituttosapere che it termine 'Via c li mezzo e stato usato in tantidivers: sensi dall'epoca di Shakyarnuni in poi. Comune-mente esso si riferisce a tutto cia che "trascende" due mo-di di vedere unilateral: 0 contrastanti, Dobbiamo, pero,fare attenzione a non confonderlo con l'idea del compro-messo - l'accordo che nasce da reciproche concessioni -ne con la possibilita di percorrere quel sentiero che sisnoda tra clue opposti: la Via di mezzo buddista aggiungesernpre una terza prospettiva aile altre due.Chiarito il suo significate essenziale, possiamo ora ri-percorrere l'evoluzione del concetto di Via di mezzoall'Interno della sviluppo del pensiero budclista. Uno deiprimi insegnamenti eli Sbakyamuni, ad esempio, asserivache l'Illurninazione non risiede in unesistenza dedita alpiacere 0 all'austerita spirituale, rna nella Via eli mezzo traquesti clue estremi. E dichiarava che per raggiungerla eranecessario percorrere l'ottuplice sentiero, doe seguire ot-to regole di comportamento. retta visione, retto pensiero,retta parola, retta azione, rena vita, retto sforzo, retto ri-cordo, retta concentrazione.Questa interpretazione della Via di mezzo e quella pilivicina al giusto meZZO di Aristorele e all'idea eli "modera-zione in ogni cosa", e spesso 1 2 1 cultura occidentale laidentifica con l'ortodossia della dottrina buddista. Occorreperc sapere che Shakyamuni insegno questo concettoall'unico scopo di aumentare la consapevolezza delle per-sone e prepararle al suo insegnarnento pill profondo, ilSurra del Loto, e che gli studiosi successivi 1 0 svilupparo-no basanelosi sia sul Sutra del Loto che su altri surra.Nagarjuna, studioso buddista vissuto in India tra iI 150e il 250 d.C., insegnava che la Via di mezzo e cia che nonnasce ne muore, e che trascende i concetti cli esistenza edi non-esistenza. Dunque egli sviluppo il concerto di leu.secondo Nagarjuna, ku era la vera natura di ogni cosa,che egli chiarnava la Via eli mezzo.In seguito T'ien-t'ai approfondi gli studi eli Nagarjuna, eafferrno che la vera natura di ogni cosa non e ku e nem-meno ke, bensi quella Via eli mezzo che possiede le carat-teristiche di ambedue e cbe egJi definl chu. Approfonden-clo ulteriormente la teoria di T'ien-t'ai, inflne Nichiren

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    J L BLDDIS.1vIO

    Daishonin identifico cbu con la gran-de pura Legge eli Nam-myoho-renge-kyo, la verita essenziale che sottendeogni cosa e che corrisponde alla veranatura della vita del comuni rnortali.Come egli dichiara: "La vita e vera-mente una realta inafferrabile che tra-scende sia le parole che i concertideli'esistenza e della non-esistenza.Non e ne eslstenza ne non-esistenza,e cornunque ha le caratteristiche diambedue. t la mistica entita della Viadi mezzo che e la realta di tutte Ie co-se. ,'\> ~ } 'oe it nome dato a l la m iste riosanatura elella vita e bo aile sue manife-stazioni- ccu scritti di Nicbiren Dai-shonin, vol. IV, p. 5).Questa lunga e difficlle disquisizio-ne filosofica potrebbe sembrare untentative eli spaccare un capello inqu attro, rna si tr atta di ben alrro.Giungendo a definire la Via eli mezzocome Nam-mvoho-renge-kvo. Nichi-fen Daishonin pore spiegare come,recitando questa frase, si possano rivi-talizzare e armoruzzare gli aspetti flsi-ci e spirituali della vita, tanto da ellmi-nare , per esernpio, una malattia 0un'ira incontrollabile, 0cia influenzarepositivamente il proprio arnbiente, Ri-tornando per un attimo alia rnetaforadei due cavalli che tirano il carro,Nam-myoho-renge-k yo equiva le alconducente, cbu, quindi recitarlo cifornisce l'energia e la saggezza pergovernare "i nostri cavalli" di ee e le uaffinche si dirigano nella giusta dire-zione. Per capire come con la recita-z ione di Na m-mvoho-re nge-kvo sipossa raggiungere un tale risulrato,dobbiarno ulreriormente esarninare ilconcerto di leetai, la verita dell'esisten-

    18D I KICBJREl\"

    za temporanea, e quello di hutai; laverira eli non sostanzialita.lE TRASFORMAZIONIDEL MONDO F1SlCO-'----

    Come abbiamo detto prima. ke si ri-ferisce all'aspetto fisico della vita. Perquanto riguarda gli essen urnani, fon-damentalmente indica il corpo. In ter-mini piu generali, ke comprende sia lecose che possono essere percepite daisensi, sia le cose che, pur non perce-pite direttamente dai nostri sensi. pos-sono comunque essere caprate con al-tri strumenti. Pensiamo, per esempio,ai raggi infrarossi 0 ultravioletti, alleonde radio. ai mlcrobi. ai pianeti alconfine del sistema solare, e cost via.

    .__ ._----DAISHONI:-J

    i cento anni, mentre la durata della vi-ta dell'universo e inconcepibilmentelunga. Se l'universo intern segua 0meno 1 0 stesso cielo di nascita e rnor-te e li cui parla ilBuddisrno e oggi ma-teria dl intense ricerche scientlfiche edi dibattiti. Gran parte degli astronornisono d'accordo can l'idea espressa daGeorge Gamow e cia altri negli anniQuaranta, secondo cui l'universo haavuto origine circa dieci 0 venti mi-liardi di anni fa con il Big Bang,quando una concentrazione infinita-mente piccola m a infiruramente densadi "un qualcosa" e esplosa, creandomateria, tempo e spazio in un soloistante, Come fosse, e di che cosa fos-se forrnato l'universo prima del BigBang rimane un mistero, e molti fisicipotrebbero oblertare che la domandanon ha senso. A oggi 09(8), tuttavia,gil sci enziati son 0 sosranzialmenred'accordo nel ritenere che l'universo5 1 sta effettivarnente espandendo se-condo let teoria del Big Bang, tantoche gil astronorni si chiedono se con-tinuera a espandersi all'inflnito 0 se,r ie l futuro, arrived a l limitedell'espansione e si ferrnera, oppurese comincera a contrarsi, per espan-dersi probabilmente ancora in un 10n-tanissimo avvenire. Quest'ultirna ipo-tesi concorda con il pensiero buddi-sta, perche allora l'universo stesso se-gu irebbe quel r it mo continuo elimvobo, che il Buddisrno riconosce intutte le sue componenti. Gli astrono-rni contemporanei rrvelano che corpigrandi come stelle nascono continua-mente mentre altri muoiono: basti ci-rare gli esernpi della nuova stella T-Tauri e di quella stella che, esploden-

    In altre parole, tutto cio che puo esse-re definito e misurato quantitativa-mente appartiene al regno eli ke.Ke viene chiamato "esistenza tern-poranea" perche ogni esistenza fisica,dalla piu piccola particella arornicaall'intero universe, percorre, secondoilBuddismo, uno stesso cielo di nasci-c a . crescita, decline e morte. Quindiogni esistenza fisica e un sernplice fe-nomeno temporaneo. Questa realtaassume lin mojo centrale nel pensierobuddista, corne rtsulta da una delle 1.11-time afferrnazioni di Shakyarnuni: -Ladecadenza e insita in ogni creazione-.L'unica variabile eli questa cido e 13sua durata, La vita eli una particellaatornica, per esempio, e infinitarnentebreve (circa un miliardesirno di secon-do). quella di un essere umanovariaconsiderevolmente. rna di rado supera

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    ---- ----.--I L BUDDISiVIO

    ha dato luogo alia formazione_ Xebulosa del Granchio, arnbe-nella costellazione del Taro, Sern-erebbe du nque illogico su pporreinrero universe faccia eccezione

    ! J < ._~U regola, e quindi potrebbero-cn::' molti universi. Comunque, c ia I,",com che icaleoli effettuati fino a__ non prevedono che la morte deluniverse possa avvenire prima....:-,imprecisato numero eli miliardi

    ~ .1;-_'1i, e molto probabile che l'argo-: m .;: :- .; . , continui a essere oggetto di ri-~~ !k'r un bel po' el i tempo,C rnunque, quaJunque cosa possaJere su scala universaie, il cielormazione, maturazione, decline e

    ~ntegrazione sottintencle che it.do fisico e sottoposto a continue'- -";unmazioni. cosi come nel mondo~:)fe dell'essere umano si alterna-'- 'lminuamente, pur coesistendo, i.:Det:l mondi. : E e1unque in questo sen-

    ,,-he il Buc1c1ismo considera ogni_ ,enza come temporanea. Persinocellule del nostro corpo si rinnova-otalmenre (fatta eccezione per il:d'" ello e identi) , tanto che, dal pun-

    . : : i vista Fisico, si puo dire che tra-" "'0 un certo nurnero eli anni nonrr-o pill la stessa persona. Pur com-~-t:.,dendo il continu 0 divenire

    D1 9

    'JICHIRE'J DAISHONIl\

    elell'uni verso, a leu nipotrebbero pero nonaccettare Iidea che an-che la materia inani-mata sia soggetta almutarnento,Tavoli e sedie, peresernpio, pur rovinan-dosi, non spariscono aun tratro ne si trasfor-mana in qualcos'altro:rimangono tavoli e se-die, Pur se dettata e1albuon sensa, tuttavia,questa concezionepa rzia le dell'essenzadella materia Iimita lacomprensione della to-talita della vita, Il prin-cipio buddista dell'esi-stenza ternporanea delrnondo fisico e peral-tro sostenuto dallescoperte dei pionieridell a fisica a toruicad'inizio secolo, AlbertEinstein, Niels Bohr,Max Born, \'X'ernerHeisenberg e altri In-fatti, dopo aver suddi-viso l'atorno in parti-celle sempre pill pic-cole all a rice rca

    delloriglne della ma-teria, essi si accorsero,can grande sorpresa,the quel mondo ap-parentemente cos) sta-bile if : invece Formatoc ia particelle che sicornportano in modoe stre mamente COIl-traddittorio, e che ad-dir ittura appaiono escompaiono a case:Quindi il mondo su-batomico si presentacOSI instabile che ~per ifisici e difficlllssimodescriverlo can un mi-nima e li precisione,dal momento che laprecisione necessita el ialcuni punti fissi di ri-ferimento: Interpretan-do questa problemaalia luce del Budcli-smo potrernrno con-cl udere che, rnentrequesti e altri brillantiscienziati erano alla ri-cerCel e li quella "roba"che costituisce la basedel mondo fisico (ke)ilora esperimenti Ihanna eonelotti d

    fronte a ku, la verita della non so-sta nziali ta..Corne ebbe a dire Max Born tantianni fa: "Ora sono convinto che la fisi-ca teorica e pura filosofia-.NEt P RO FONDO DE u ''E S 1 ST EN ZASappiarno che ku si riferisce agJiaspetti "invisibili" 0 "spirituali" dellavita, a cio ehe potremmo chiamarel'essenza delle cose. Come dimostra-no diversi esempi (i fiori "nascosri" inun ciliegio, l'ira che "donne" in noi daqualche parte: , ), non e esistenza nenon-esistenza.Compreridere il concerto e li leu edifficile perche cerchiamo eli applicarea esso icriteri di valutazione che usia-

    1110 per il mondo di lee.Prendiamo, ad esempio, le dimen-sioni di spazio e el i tempo. La teoriadella relativita eli Einstein ha dimostra-to che esse non hanno valore assolu-to, rna cambiano l'una in relazioneall'altra. II nostro uso quotidiano deiconcerti di spazio e tempo e quindigenericamente valldo per la vita inquesta pianeta, rna non 10 sarebbepiu se - per esernpio - ci rrovassimoa viaggiare alia velocita della luceQuesta consapevolezza ha senzal-tro profondarnente mutaro la nostra

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    I L BUDDISNIO20

    D I NICHIRE:-.I

    cognizione dell'universo, ma nernme-no la teoria della relativita e sufficientea comprendere eu . Quando dormia-mo, ad esernpio, perdiarno it sensa deltempo. Sonno e sogni sono infatti sog-gettive esperienze di ku, cui non pos~sono essere applicate le norme del"concreto" mondo di ee . ]VIaanche seil loro legame con la vita cosciente espesso molto tenue, inostri sogni so-no esperienze reali, perche lasciano innoi un segno.. In altre parole: ku e"reale" quanto ke, ma e reate in modomolto diverso, "non sostanziale".Ne consegue, in definttiva, che nes-sun fenorneno al mondo pUG esserecornpreso perfettamente secondo ilnostro concerto di esisrenza. Anche illegarne che perrnette aile molecole,agJi atomi 0 ai nuclei eli esistere e un

    qualcosa cbe non rientra nella catego-ria dell'esistenza tangibile. Questa e ilsignificate del concetto eli non sostan-zialita (ku). Tutti i fenomeni sono co-stituiti da elementi privi di una pro-pria sostanza e uniti da un legame an-ch'esso privo di sostanza Le cose ciappaiono quindi come fenomeni tran-sitori nello stato eli esistenza ternpora-nea (ke) e in costante divenireCiononostante, quando si parla dinon-sostanzialita delle cose, nOI1 si in-tende afferrnare che "niente esisterealmente", bensi che niente esiste in-diperidentemente, poiche ogni cosaesiste in vim'! della sua relazione conaltre cose, secondo il concerto budcli-sta dell'vorigine dipendente". Conse-guenternente, persino l'essenza dei fe-norneni fisici rrascende iconcerti di

    DAISHOKIl\-

    esistenza e non-esistenza.Gli studi di Nagarjuna sui pensieromahavana si conclusero. circa 1800anni fa, proprio con l'affermazioneehe la natura di tutti i fenorneni e lanon-sostanzialita. Oggi anche la flsicateo rica si sta avvicinando a questa in-terpretazione. Tuttavia, per procedereoltre nella conoscenza della realta, oc~corre analizzare la natura di cbu, eheNichiren Daishonin paragona a myo,la rnistica natura della realta fonda-menta Ie della vita che traseende lacomprensione razionale.Possiarno, a questo punto, afferma-re che rurte le teorie e gli esperimentiscientifici sull'atomo, passati e presen-ti, riguardano ho (cia che si vede), aper meglio dire, il modo in cui myo(cio che non si vede) si manifesta as-surnendo la forma di protone, neutro-ne, elettrone 0 eli qualsiasi altra parti-cella che compone l'atomo.E qui che, come ha arnmesso MaxBorn, si entra nel regno della filosofiao - avrebbe potuto dire - della reli-gione Del resto, anche Einstein e arri-vato alle stesse conclusioni, perche di-chiara: "La scienza senza Ia religione ezoppa. la rellglone senza la scienza ecieca-: ; ' > ' 1 0 1 t i scienziati contemporanei- Fritjof Capra, per esempio - hannopresQ Einstein in parola e han no co-minciato a ricercare paralleli tra l'ap-proceio religiose e quello scientificnalia realta fondamentale della vita. IIloro atteggiarnento innovatore ha tut-ravia sollevato parecchie critiche, pro~prio perche metre in dubbio quellaseparazione tra "fatti reali' e specula-zione filosofica che molti scienzia ticonsiderano come un alto eli fede.Basti pensare allo scherno con cuie stato accolto It Tao della fisica e liCapra, sernplicemente perche ricono-sceva la presenza eli affinita tra le teo-rie della fisica atornica e alcune filoso-fie e religioni orientali. Ma molti deisuoi detrattori di un tempo sono oggiconquistati dalle sue opinioni,Sara interessante osservare comenel futuro si evolved. il rapporto trala scienza e il Buddisrno di NichirenDaishonin perch: - come aff'errnaDaisaku Ikeda - "non si contraddico-no mai-. Credo che it progresso dellascienza favorira la comprensione delBuddisrno, e che quest'ultimo forniraalia scienza un'inesauribile materia eliriflessione. Comunque, per cap ireperche la scienza non e probabil-mente ancora in grado eli cornpren-dere la vera essenza della vita, elob-biarno rirorna re a Nagar] una, icu istudi su ku possono essere avvicinatiagli odierni risultati scientifici.

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    u niita di vita e amb ie n tepurificazione d e i s e n sienefici visibili e invisibili

    o n o dentro1 rno nd o chenelle .role rn a n r

    OgnUl1o tende a p e n s a rec h e Ia vita si t r o videntro il c o r p o ,s e p a r a t a d a l l a rn b ie n t e .Secondo i Bucldisrnoe s is t e inveceu n i i a tra v i t a e a m b i n t e :la n o s t ra s t e s s a vitac o rn p r e n d e a n c h ei nostri c a r i e i luoghiin cui vi vi a m o ,e persino L' u n iv e rs o .Questo t' a n c h e il m o t iv oper cui ognic a m b ia rn e n t o interiore(beneficio in vi s ib i e) nonsolo s l rn a n if e s t ain una r in n o v a t a c a p a c i t ae l i godere della vita in t e ra ,rn a s i traduce nell a rn b ie n t ein m ig l l o ra m e n r i r a ng ib i i(beneficia v i s ib i e )in ogn i s f e r ad e l l I e s is t e n z a

    . . . . . .eNagarjuna formula il suo concerto eli ls u basandosi suiprimi insegnamenti di Shakyamuni, isurra Hannya 0 della

    Saggezza, Non spiego con precisione come leu . l'aspettospirituale della vita, esiste e agisce in relazione a ee . l'aspet-to fisico, proprio perch: soltanto i1 Sutra del Loto spiegaquesta concetto. La natura e li questa relazione e estrerna-mente irnportante perche se, come insegna 10 stesso Na-garjuna, tutti i fenorneni sana transitori e non hanno un'esi-stenza indipendente, it manifestarsi di case con caratteristi-che comuni sarebbe solo dovuto al caso, e ku potrebbe di-ventare ke in un'infinita di modi diversi: Se COS! fosse, pro-babilrnente non esisterebbero pili fenomeni simill 0 ugualiSappiamo, pero, che cio non avviene, e che in realtainnurnerevoli fenorneni condividono le stesse caratteristi-che, non ultimi gli esseri umani.Per chiarire questo punto T'ien-t'ai rivelo i1 concerto dicbu. basato sui Surra del Lowe conosciuto come "l'unionedelle tre verita", Infatti esso spiega che he e ku sono sern-plicernente due espressioni della stessa enrita che si alrernatra 10stato "visibile", a manifesto, e quello "invlsibile", 0 la-tenre. Spiega inoltre che 10 stato in cui questa entita si tro-va, in qualsiasi memento, e regolato dalla Legge misticaT'ien-t'ai non ha mai forrnulato questa Legge, 111ahasenz'altro descritto molto detragliaramente Ja relazione trahe, ku e cbu, e ilmodo in cui opera la Legge rnistica, nel-la sua teoria eli icbinen sanzen. ossia i"trernila mondi inun singolo istante di vita".II principio dell'unicita di corpo e mente, per esempio,deriva dalla teoria di icbinen sanzen. T'ien-t'ai spiego chequesta principia si applica non solranto agli esseri umanirna anche a tutte le case dell'universo. In questo caso ilcorpo e l'aspetto fisico della vita (ke), la mente il suoaspetto spirituale (ku), e cio che Ii unisce e la vera essen-za della vita (chu), Quincli, secondo T'ien-t'ai, non esistedistinzione tra mente e materia, tra il mondo animate equello inanimate. Ecco come Nichiren Daishonin chiari-see questo concetto: "1 surra precedenti al Sutra del Lotoinsegnavano che tutti j fenomeni derivano dalla mente el iuna persona. La mente e come la terra, e ifenomeni 50110come le piante che vi crescono. Ma il Surra del Loto inse-gna che la mente e una cosa sola can la terra, e che laterra e una cosa sola can Ie sue planre. l. . ,J Percio e ov-vio che il riso non e solo del semplice riso, ma la vitastessa- (Gli scritti di Nicbiren Daisbonin, vol, 1\'. p, 287).

    1 L LEGAM E CON L'AMBIENTE-------"--'"Ognuno e li noi tende a pensare che la vita sia in qualchemodo denrro it nostro corpo, e che l'arnbiente sia separateda noi, ma il Buddisrno insegna che la nostra vita com-prende la nostra famiglia, inostri amici, la societa e i luo-ghi in cui viviarno, e persino l'universo. Non a caso ilpoe-ta Iohn Donne affermo che -nessun uorno e un'isola-. Infar-ti, 'proprio come le isole sernbrano separate Ie une dalle al-tre , m O lin fonda alloceano sono tutte pane della stessa ter-ra, cOSI Ie persone sembrano separate Ie une dalle altredall'arnbiente che le circonda, rna sana tutte parte dellagrande vita cosmica. Sarebbe dunque piu esatto considera-

    re la nostra vita come composta dalla "vita interiore", fattadi esigenze fisiche, eli pensieri e di ernozioni, e dalla "vitaestema" dell'universo. alia quale siamo indissolubilmentelegati e che opera per sostenere la nostra "vita interiore".

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    L BUDDIS!vl0

    Questo legame indissolubile e notocome principio di esbo fun i, ossial'unicita fra la vita e it suo ambiente-L'ambiente e paragonabile all 'ombrae l'essere vivente al corpo. Come sen-za il corpo non c'e ornbra, cosl senzaesse re vivente non c'e J'arnbiente.Irioltre lessere vivente e Formatodall'arnbiente-. Cosi afferrna ilDaisho-nin (Gli scritti di Nicbiren Daisbonin.vol, \;1, p, 130).Che l'arnbiente non possa esisteresenza la vita pLIO sembrare strano,perch: tutti conosciamo l'esistenza divaste distese deserte, tra cui 10 spaziocosmico, Comunque esse esistono so-lo perch: esistiamo noi, 0, in sensalato, perch: esiste Ia vita.Dice Daisaku Ikeda: -l.. ,J L'ambien-te fornisce al corpo rea Ita e identita, eviceversa-. : E quindi ovvio che cosi co-me il nostro ambiente ci influenza, al-10 stesso modo noi 10 influenziarno,sia costruttivamente che distruttiva-mente,Colleganclo iprincipi di unicita frala vita e il suo ambiente e di unicitafra corpo e mente, Nichiren Daisho-run afferma quanta segue: "La relazio-ne di mutua cornpenetrazione tra lavita e tutti i fenomeni sigrufica che lavita in ogni istante abbraccia sia itcorpo e 10 spinto, sia l'io e l'ambienteeli tutti gli esseri senzienti in ognunodei dieci mondi e dei trernila mondi,come pure gli esseri insenzienti: Iepiante, il cielo e la terra, fino alle pillpiccole particelle di polvere La vita inogni istante pennea l'universo ed e ri-velata in tutti i fenomeni- (Gli scritti diNicbiren Daisbonin, voL IV, p. 3),Ne consegue che l'arnbiente nel qua-le ci troviarno in un qualsiasi momentoriflette tutta la nostra vita in quell'istan-teo Non soh Se comprendiamo che ilnostro ambienre e inseparabile dal 110-stra scato vitale 50ggettivo, allora la teo-ria dei dieci moneli assume tutta la suaimportanza: diventa chiaro che, recian-do Daimoku, possiamo trasformare noistessi, rafforzare e gradual mente rivela-re la nostra Bllelelicainnata, e possiamoe l i conseguenza carnbiare ilmondo checi circonela. Questa trasformazione av-viene a vari livelli.Cambia, innanzi tutto, la n05tra pro-spettiva, I\ichiren dice che il beneficioricavato dalla pratica eli questa Bueldi-smo e la "purificazione dei sei sensi",can preciso riferimento a I ra pportOche creiamo con I'ambiente attraversoi cinque organi di senso e i giudiziche la mente (sesto senso) elahora ba-sandosi 5ulle percezioni sensorie_I dieci mondi sl possono cosl para-gonare a died diverse paia di occhia-

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    D I :\[ICHIREi\'

    Ii. Nove di questi, da Inferno a Bodhi-sattva, possono darci una visione e1i-storta della realta, perch: solo Ia Bu c I-dita ci permette eli vedere la nostra vi-ta come e realmente.Se un tempo soffrtvarno percheguardavamo Ie cose attraverso le IentidellInferno 0 dell'Avidita, con gli oc-chiali della Buddita cio non accadepili, Inoltre, iniziando a consideratesotto una luce diversa la vita e l'arn-biente. nasce in noi il desiderio di tra-sforrnare materia lrue nte anch equest'ulrimo, per adattarlo ai nostricambiamentiImmaginate di essere senza iavoroda 11101totempo. All'inizio soffrivatemolto, rna col passare del tempo visiete adeguati alia spiacevole situazio-ne e avete imparato a conviverci Po-rrebbe sembrarvi addirittura conforte-vole: vi siete adattati a vivere con po-chi soldi riducendo desideri e aspira-zioni, tanto che, in un modo 0 nell'al-tro, ivostri orizzonti sono diventatiabbastanza limitati. Sebbene non vene accorgiate, il vostro state vitale epero sernpre quello del rnondo c1'In-ferno: que! dolore sordo, anche sesopportabile, eli vivere una vita conpoche speranze. Come dice il Daisho-nin, "colora che restano a lunge nellelatrine non 5i rendono conto dl quan-to siano maleodoranti- (Gii scritti diNicbiren Daisbonin, vol, I, pag. 27).La vostra realta, in quel caso, e pro-prio questa.Appena iniziate a recitare Daimokula siruazione cambia. Dapprirna sernbrapeggiorare, ma e solo perch: incomin-date a sentire quanto puzza la "latrina"nella quale avete vissuto COS! a lunge.E un memento necessario, poiche viSC1JOtedall'apatia. Forse vi arrabbierete"decidelldo eli combattere queUe fmzemisteriose che vi hanno trascinato inuna simile condizione, Oppure si ac-cended la speranza (ricordare che unodei significati di 111)'0 e "rivitalizzare'),dandovi energia e spingendovi ad agireper cambiare le circostanze, I sogni e Ieambizioni eli una volta, respinte in fon-do al vostro subcosciente quando Iepossibilita eli realizzarle sembravanosfuggirvL forse riappariranno.Comunque, continuando a recitarenon vi accontenterete pill della siruazio-ne e lotterete finchc Ie circostanze nOllsiano all'altezza del vostro stato vitale,L'ostacolo tra voi e llna vita migliarepotrebbe e5sere la manCa11Za di corag-gio, In questo casa, seguitando a recita-re Nam-myoho-renge-kyo scoprireteche sw.te gradualmente ",iluppando ilcoraggio per fare cia cbe, come'da tem-po gia sapevate, vi rended felici.

    DJ\ISHONIN

    Oppure Forse vi manca I'energianecessaria per compiere gli sforzi cheil vostro obiettivo richiede: recitare viFor nira tale energia. Gli effetti diNarn-myoho-renge-kyo, infatti, saran-no "su misura" per la vostra particola-re siruazione..II clanaro serve per tutte le varienecessita. Lo stesso vale per il Sutradel Loto: esso sara un faro nell'oscu-rita 0 una barca per una traversata. Avolte sara acqua e a volte fuoco- cosiafferrna il Daishonin (Gli scritti di ",'i-

    cbiren Daisbonin, vol. IV, p. 199).II cambiamento interiore che si ve-nfica can la pratica del Buddisrno edetto "beneflcio invisibile''. Non soloperche non si vede con gli occhi, 111aanche perche si accumula gradual-mente e potreste non notarlo se none1opo un certo lasso eli tempo, Lngiorno, all'improvviso, vi accorgereteche i problem! non vi affliggono enon vi fanno pill paura come una vol-ta. II beneficio invisibile si riferiscedunque al mondo invisibile di hu, epossiamo dire che si manifesta attra-verso una rinnovata capacita eli gode-re della vita interaI benefici visibili si riferiscono inveceal monc1o eli ke , e si rnanitestano nell 'am-biente con miglioramenti tangibili incampo economico, sentimentale, ecc.II Buddlsruo insegna che le personehanna bisogni e desideri sia materialiche spirituali, quindi ibenefici visibilisono senz'altro importanti per la lorofellcita. Se non si hanno abbasranzasoldi per pagare i conti, 0 buoni rap-porti con gli altri, non si vive una vitarealizzata e felice, Tuttavia, conside-randoli pili profondarnente, alla luceelel principio di unicita fra vita e am-biente, i benefici visibili sono l'indiceelella "buona salute" del1a nos(ra vitainteriore_ Cia non significa che chi hauna vita ricca eli benefici materiali siaspiritualmente migliore eli chi ne hapochi, bensl che la scarsit:a eli ri5ultatipotrebbe voler indicare che dobbiamocamhiare qua1cosa in !loi. Per esem-pio, molti si lamentano eli non avereabbastanza soleli, ma come disse JoseiToda, secondo presidente della SokaGakkai, dl danaro ci circonda comerafia che respiriamo"_ In realt

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    I L BUDDISMO DAISHO:'-lTl\r KICHIREl\

    F r=e Ii sperperario, 0 credono el i- n meritare quelli che arrivano-die loro mani e se ne liberano ra -mdamerite.

    :"'.j mancanza di danaro potrebbeumdi essere sintomo el i un proble-rna pill proforido. Soltanto svilup-::>..Indoin noi benefici invisibilt qua-u saggezza, speranza, coraggio, per-,e\'e fanz a e sen so dell 'umorismo,ootreruo verarnenre apprezzare iIv.rlore dei benefici visibili che otter-rerno Ecco perche ibenefic! invisi-"1ilisono considerati piu importanti,t:" perche Nichiren sottolinea la ne-cessna di purifica re i sei sensi.Quanto e stare dena finora circaunicita fra vita e ambiente dovreb-be apparire abbasta nza cornprensi-bile _ : E piu difficile, invece, accetta-re lidea cbe recitare Narn-myoho-renge-kvo possa provocare effettid ire tti nel mondo in cui vivi amo.Eppu re ilBuddismo insegna pro-prio questa,

    1 M lR AC OL l N ON ESISTO NOA volte, non si sa come, accadelimpossibile, e capita eli otteriereproprio cia di cui si ha bisogrio in

    quel precise momento: qualcuno vioffre un lavoro, isoldi per pagareuna bolletta piovono dal ci e l o ,ecc, ..Non si trarta eli mira coli: e I'arn-biente cbe reagisce direttarnente al-la recitazione del DaimokuSpiega il Daishonin -Il Buddi-smo insegna che quando la naturaeli Budda si rnanifesta dall'Interno,o t t e r r a protezione dall'esterno.Questo e uno dei suoi principi fon-darnentall-. Possiarno capire meglioricordando ehe il priricipio dell'uni-c ita fra vita e a m b ien te S 1 basasu 11'"unione" delle tre verira, vale adire che ogni vita, senziente a in-senziente, possiede un asperto fisi-co, spirituale ed essenziale. quindie in gr a do el i manifestar e idie cimondi.Il coricetto secondo cui persinola materia inanimata possiede i die-d mondi diventa cosi fandamentaleper comprenelere come recitareNam-rnvoho-renge-kyo possa met-t e r c i ill a r m o n ia con il r e s t odell' uni verso.Ecco come, con grand e poesia ,ce ne parla il Daishonin: "Quandoveneriamo come oggetto di culro

    .'vlyoho-renge-kyo presente nellanostra vita, la natura el i Budda chee in noi vie ne r+chiamata dalla no-stra recirazione eli Nam-mvoho-ren-ge-kyo e si manlfesta. Q u esto si in-te n d e per "Bu d da". Per fare une s e rn pi o , quando un ueeello ingabbia canta , gil uccelli che volanoliberi nel cielo scno richiamati e siradunano intorno a lui. E quandog1i uccelli che volano nel clelo siradunano, luccello in gabbia cercae li uscir fuori. COS1 . quando con labocca pronunciamo la rnistica Leg-ge, la nostra natura eli Buddavienerichiamara e mvariabilmente erner-gerf-l La natura di Budcla, eli Bon-tell e el i Taishaku, rich ia m a ta , ciproreggera e la natura di Budela de iBudda e dei Bodhisattva, richia ma-ta , g io ira- ccu sc ritt i di NicbirenDaisbonin, vol VIII, p- 34).Comunque, che comprencliate 0meno con esattezza il significate eliNam-myoho-renge-kvo. 0 come ilprincipio delle tre verita spieghi la"mutua relazione tra la vita e tutti ifenomeni" Cmyobo), 0 qualsiasi al-tro terrnine 0 teoria , in ogni caso,recirarido questa sola frase, otterre-te grandi benefici.

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    - _':"Iemateriale del corpo. Ecco per-c non puo pronunciarsi su questio-della "spirito" (ku)_Per secoli gli esseri urnani. coscienti: : 1 caducita della lora vita, hanno-:,::i:lga[o sull'evenruallta che la vita"~~l in qualche modo continuarepo la morte, mossi da un ardentesiderio di immortalita. _1\1aI'lndivi-

    ~O moderno, educato alia logiea::-Ie-muiea,in rnancanza e li valide pro-i: scarta le ipotesi proposte c ia 1 Cri--., nesimo e ciall'Islarnismo (Inferno 0_ .iradiso dopo la rnorte) come quelle...., molte religioni orientali - Buc ld i -~::::::)incluso - che predicano periodi-:hc rcincamazioni. In sostanza questeccrtrine vengono scartate perche rifiu-:10 e li considerate la vita come feno-rneno unico e irripetibile , 0 perchetenta no di influenzare it cornporta-rneruo dei viventi annunciando future~'1solazioni 0pene. Marx, per esem-....0. definiva !a religione come !'''op-p.u dei popoli",Beriche sia innegabilmente veroche l'idea di una qualsiasi forma di vi-;:_..urura sia stata spesso usata da mol--.: religioni per condizionare le perso-'":c' a fini politici 0 finanziari, non sipuo daltra parte negate che il fatto e licredere in una vita futura possa eser-citare un effetto benefico sulla mente.zmana. Infatti, pensare che le nostreattuali azioni influiscano su cia ehesuccede dopo la mane puo essere

    fonte el i grande forza durance imo-menti difficili. Ne e un magnificoesernpio Ia vita delle stesso Nichirenche, profondamente convinro dell'ef-ferro futuro delle sue azioni su sestesso e sugli altri, ha risehiato e li es-sere ucciso, ha sopportato persecuzio-ni e piu di un esilio per propagate ilSurra del Loto e spiegare agli esseriumani la necessua e li recitare Nam-myoho-renge-kvo. Pur vivendo incondizioni disperate egli diceva: "Perquello che 1 1 0 fatto, sono stato COI1-dannato all'esilio, rna questa e solouna piccola sofferenza da sopportarein questa vita, e non rnerita una lacri-mao Nelle vite future godro el i un'im-mensa felicita. Questo pensiero 1 1 1 i dauna grande soddisfazione-. La fiducia,a anche la sola speranza, el i una futu-ra ricornpensa e uno strurnento po-rente contro la disperazione provocatadalle sofferenze attuali,Invece it credo nichilista, per cu idopo una breve vita sulla terra siamovotati all'oscurita dell'oblio, e estrema-mente disagevole da sostenere. Laprospettiva e li uri'eternita nel nullanon solo e poco attraente per chi eabituato alla varieta della vita rna. allaluce della suddetta osservazione el iDaisaku Ikeda c i rca il legame e ra vitae morte, rischia di rendere vuota an-che la vita che ora trascorriarno.Esistono, naturalmente, opinion: ecomportamentl e li altro tipo. Come di-

    ee u soeiologo Bryan \'{!ilson: -Alcunilaid, persone sincere e coscienziose,hanno ragglunto e mantengono finoin fondo un alto grade di integritanella lora vita, e affrontano la 1110rteCOil eompostezza e con calma deci-sione-. L'aspetto positive e li questo at-teggiarnento risiede nella sforzo elitrasformare questo mondo in un luo-go rnigliore, anche se la nos~ra pre-senza e sol t anto temporanea. E unat-titucline che it Buddismo appoggiasincerarnenre, aggiungendovi, peru,I'importantissima dimensione dell'eter-nita della vita e dell'universo atrraver-so l'interminablle ciclo della rinascita,come vedrerno fra poco.Tra le numerose reazioni e li frontea1 problema vita/motte va annoverataanehe la posizione del seguaei delcarpe diem, da essi ritenuto l'unico ri-medio alla disperazione che derivadall'idea di un nulla imminente.Forse e proprio questa una possibi-le spiegazione del crescente consurni-srno ehe affligge la nostra societa. Ep-pure il materialisrno, con iSUO! tre ve-leni e li avidita, collera (sotto forma displetata cornpetizione) e stupidita, in-crementa i "desideri terreni" e rormen-ta non solo le persone, 111aanche il

    mondo intero.In realta, come ha osservato Dai-saku Ikeda, finche gli esseri urnaninon si rendono conto che la vita eeterna e indistruttiblle, il mondo non

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    I L BUDDISMO NICHIRE~

    eliminera rnai questi tre veleniAncora pili insidiosamente, la pau-ra della morte influenza il nostro at-teggiamento verso il tempo, Tutti nevorremmo eli pill: e un desiderlo cosiprofondarnente radicato che non cene rendiarno nemmeno pi-LI conto,oppure 10' consideriamo del tutto na-turale. In realta, inconsciarnente te-rniarno che il tempo concessoci fini-sea. Questa paura puo guidare moltedelle nostre azioni, persino quelle ap-parentemente pill. insignificanti,Che la durata della nostra vita sia li-mitata e innegabile. Nessuna religioneo filosofia afferma iI contrario, inoltrele religioni e le filosofie pill elevate ciinsegnana che dovrernrno sfruttarepienarnente il nostro tempo. 1 1 pro-gresso tecnologico e scientific a ci haofferto un dono prez ioaissirno: unenorme risparrnio di tempo. Possiamodunque concederci il lusso di sperpe-rarlo? Pensiamo forse che il tempo de-dicaro agli altri abbla meno valore diquello speso per noi sressi, ache, senon ne ricaviamo profitto, sia addirittu-ra sprecato?Rispondere a queste dornande nane facile, perche riguardano l'essenzastessa della nostra vita. Quindi risultaancor pili chiaro che un corretto at-teggiamento nei confronti della mortedeterrnina un corretto atteggiarnentoverso la vita. La felicita, secondo l'\i~chiren Daishonin, si ortiene creando ilmassimo valore, per noi stessi e pergli altri, in ogni istanre della vita. Ed eproprio il Buddismo che insegna agliessen umani came liberarsi dall'oppri-mente paura della morte.

    U N FLU SSO ETER NOLa sfida della morre e sempre stataconslderata dal Bucldismo come un

    mezzo per rivelare il vero valore dellavita. Vi ricorderete che Shakyamuni la-scio gli agi del suo palazzo per cerca-re una risposta aile quattro sofferenzedell'urnanita - nascita, rnalattla, vee-chiaia e mane - per pater poi inse-gnare aile persane come sconfiggerle.Anche Nichiren Daishonin, mosso ciaLind immensa compassione per l'urna-nita, valle arrivare a capire la vera na-tura della rnorte: "Sin dall'infanzia -egli afferma - ho studiato ilBuddisrnocan un solo pensiero nella mente. Lavita dell'essere umano e fugace Ognirespire puo essere l'ultimo. Nemmenola rugiada asciugata dal vento e tantoeffirnera. Nessuno, saggio a sciocco,giovane 0vecchio, puo sfuggire allamorte. Per questo il mio unico deside-

    D DAISHOKI:,\"

    rio fu di risolvere questa eterno rniste-r o o 1 1 resto era secondar io- .Casi egli sattolinea quanro sia lrn-portante essere consapevolidell'eternita della vita.Questo concetto non va pero con-fuse con l'idea cristiana del Paradiso 0dellInferno. dove l'anirna vivra ineterno Secondo il Buddisrno la vita diogni essere vivente e eterna perche faparte dell'intero universe che esisteeternamente. Sempre per questa ragio-ne, nessuna cosa vivente pub esserecreata oppure distrutta.Creazione e distruzione sono inrealta rnornenti del processo el i rinno-vamento universale che, secondo laLegge di Nam-myoho-renge-kyo, per-corre un ciclo iniruerrotto di nascita,crescita, decline e morre,II concetto buddista dell'eternitadella vita anticipa di circa duernila an-ni le leggi della flsica sulla "indistrutti-bil ita" dell' energia e della materia, se-condo cui queste ultime non si "di-sperdono" mai rna si convertono informe diverseAnc h e la nosrra vim, cornposta elienergie fisiche e splriruali, segue que-ste leggi. Come spiega Daisaku Ikeda:

    ,le nostre vite esistono, sana sempreesistite eel esisteranno sempre i n s i emeall'universo. Non harmo avuto origineprima dell'universo. ne sono apparseper caso, 0sono state create da un'en-tita soprannaturale Nichiren Daishoninha insegnato che nell'alternanza di vitae rnorte sl rnanifesta it nostro vera io, e"ambedue questi aspetti sono partedell'essenza cosrnica-.

    iHyobo'Si rlferisce all'eterno ritmo e livita e morte. Nichiren Dalshonin dice:. , - , l 1 } ' o rappresenta la rnorte, e bo 1 8. vi~la o La vita e la morte sono due fasi at-traversate dalle entita dei died mondi,le entita di tutti gli essen senzienti thematerializzano la Legge di causa edeffetto (renge). [... J Nessun fenorneno.cielo 0 terra, yin 0 yang, il sole 0 laluna, i cinque pianeti, a qualsiasi con-dizione vitale da Inferno a Buddita, elibero dalla nascita e dalla morte.Quindi la vita e la morte di tutti i fe-nomeni sono sernplicemente le duefasi eli Myoho-renge-kvo. Nel Mahasbikan, T'ien-t'ai dice: "L'apparizionedi turte Ie case e Ia manifestazionedella loro natura intrinseca, e la loroestmzione e il ritiro di tale natura nel-la state di latenza" (eli scritti di Ni-

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    I1 BUDDISi\10

    .: -iren Daisbonin, vol, IV, p. 221),II fatto che i nostri occhi non pos-no vedere Ia vita el i una deterrnina-;:_.persona non necessariamenre signi-

    -..:::I che essa non esisre Anzi, il Bud-rna del Daishonin insegna che, do-- la morte, la vita continua a esiste-te 5eppure invisibile, nello stare di, e sicurarnente riapparira nel fum-- nello state el i ke, al memento giu--r e nelle giuste condizioni._piegare come la vita emerge dallo_~[O e li rnorte e viceversa e un po'_mplicato. Ancora una volta dobbia-::2~ far ricorso O I l concerto delle tre ve-:-;t'; dellesistenza ternporanea Cke) ,.la non-sosranzialita (ku) e della Viamezzo (chu),

    _ _ -",L ,,""E ~C lN QU ECOMPONENT]I: concerto eli verita dell'esistenzaemporanea (ke) non slgnifica sempli-.:c-menre riconoscere che la vita urna--~ e breve e transiroria. E5S0 spiegaaache che ogni vita individuale e la- sione rernporanea e li cia che ilBud-

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    28I L BCDDIS,\]O KICHIREN

    nostre idee su di essa e viceversa,condizionando anche la nostra vo-!00[~1e le azioni che intraprendiarno.Senza corpo e coscienza non potrem-rno nemmeno agire:Quando una persona rnuore spari-see Ia sua coscienza, insierne aile fun-zioni di percezione, concettualizzazio-ne e volizione, e, dopo un certo tem-po, anche it corpo si deteriora. Po-tremmo anche dire che la morte coin-cide con il momento in cui. per invec-chiamento e altre insufficienze. it cor-po non e piu in grado eli sostenere lealtre qu artro component! In aleu n icasi stabilire l'esarto momento in cuicia accade non e affatto semplice.Per fare un crudo esempio, un sol-dato che viene letteralmente fatto a

    pezzi da un ordigno nernico rnuoreistantanearnente, poiche nello stessoistante in cui il suo corpo viene di-strutto spariscono anche la sua co-scienza, percezione, concettua lizza-zione e volizione.Altre volte, quando il corpo e anco-ra integro, precisare ilmemento dellarnorte e piu difllcile, perche le cinquecomponenti possono ancora inreragi-re, seppure a interrnittenza.Possiamo dire che la morte sia arri-vata soltanto quando il corpo non daalcun segno eli vita fisica - respiro 0calore - per un certo lasso di tempo,e nernmeno segno di attivita delle al-tre quattro compone nti vspirltuall".Persino in questa caso, turtavia, pos-sana esserci errori di giudizio, comedimostrano gli esempi eli persone"tomate" in vita sui tavolo dell'obito-rio (cfr. Duemilallno n 74, ndn.Comunque, lasciando da parte ilprecise istante del trapasso, che cosaavviene successivamente? Corne spie-ga il Buclclismo la possibile rlcompar-sa 0 rinascita della vita nel futuro?Per cornprendere la posizione dellafilosofia buddista al riguardo dobbia-1110 innanzitutto comprendere il con-cetto di ku, 10 stato ne di esistenza nedi non-esistenza,Pensate ai fiori del ciliegio, che ininverno non "esistono" e tuttavia,quando il tempo e maturo, appaionodal nulla come per magia. Analoga-mente, ogni vita puo essere visibile(ke) oppure invlsiblle, nello staro eliku. Essa appare quando emerge dallostato di leu, dal vasto "mare" della for-za vitale che permea l'universo, e allamorte si immerge nuovarnente in esso,Descrivere e cornprendere questoprocesso e cosi difficile perche 10 sta-to di ku sfugge ai norrnall concerti ditempo e spazio utilizzati dalla ragio-ne. Per capire "dove va' la nostra vita

    D I DAlSHONI\I

    quando moriamo, proviarno a parago-narla a un'onda nell' oceano, slmbolodella forza vitale dell'universo.Un'onda puo essere definita tale, eavere un comportamento e caratteri-stiche specifiche, solo grazie alla suaforma rnomentanea, ma non differisceassolutamenre dal resro dell'oceano:Chiunque abbia studiato fislca a scuo-la sa che l'onda che vediamo in su-perficie e semplicemente il prodottodell'energia e li un movimento ondosoche esiste, invisibile. nell'oceano.Quindi possiamo dire che I'onda"visibile" deriva dall'onda "invisibile ",La concenrrazione di energia cineticache ha generate l'onda "visibile" dopoun cerro tempo si dissolvera , e COS]l'onda "visibile'' si mescolera nueva-mente aile profonde onde "invisibili"dell' oceano da cui era apparsa.Dunque, al momenta della rnortela nostra vita non si dirige fisicarnentein nessun lucgo, poiche e gia partedell'universo. Sebbene la nostra for-ma e la nostra coscienza non siano

    pill 111 funzione, l'entita della nosrravita continua a esistere nella vita eter-na dell 'unrverso , proprio come it mo-ta ondoso prosegue, in vis ib ile ,, nellabisso dell'oceano.

    L'iuENllTA lND]V1pUALE=---Il terrnine "entita della vita" puocreare confusione, perche potrebbesernbrare soltanro un altro modo perdescrivere l'anirna, essenza indistrutti-bile che si "libera" dal corpo al rno-memo della rnorte. In realta si tratta didue concetti profondamente diversi. IlCristianesimo ritiene che l'anima na-

    sea nel momenta del concepirnento, eche quindi sia un risultato dell'azionedi Dio.Viene c1unque completamente iden-tificata con un particolare individuo econtinua a esistere anche dopo larnorte di cestui, in un qualche luogospirituale. in quanto essenza di quellapersona e solo di quella,L' "entita della vita" el i una persona

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    I L BCDDIS.\JO

    inse gna il Buddismo di Nichiren::':lishonin - esiste invece dal "tempo-enza inizio", quindi prima del conce-ounento. Essa si rnanifesta nel mo-znento in cui si verificano Ie giusre_ ndizioni, come risultato eli tune Ieause accumulate sin dall'infinito pas---'-'.0. t: si rnantiene costante per tutta_ vita di quella persona.'\on viene alterara dalla morte rna-:--:uisce, per poi riapparlre nel futuro---..AlO forma diversa, a seconda delle_.. use e delle conelizioni che allorarxevarranno.II Buddismo nega speclflcarnentee--istcnza dcll'anima c:professa invece~ -non-sostaIlzialit,\ (ku) delle perso--c-.Secondo questo concerto gli esseri.znam non hanno un io assoluto che.onunua a esistere nel tempo, perche.....no soltanto il prodotto dell'unione.emporanea delle cinque component! a~i(O di cause e condizloni particola-~. '\eJ corso della Vita, ad esernpio,

    29----__--D J\ICHIREK

    nella persona avvengono cambiamentitali, pur se invisibili da un animo all'al-tro, che con il tempo quella personaappare del turto diversaEppure, a dispetto eli tutti i cambia-rnentl, l 'entita 0 vera io (chu) di uriindividuo rimane costante.E proprio il nostro vero io (chu)che ci permette di sapere che oggislarno essenzialmente la stessa perso-na che eravarno da bambini. COS ! co-me un melo e sempre un rnelo, an-che se eli anno in anna produce melea volte dolci, a volte acerbe, a voltemalate oppure perfette. Una voltacomprc:so che durante la presenteesisrenza la nostra "identita" (ke e ku)si trasforma continua mente, pur man-tenendo una costante precisa (chu),possiarno anche capire il rapportoche esiste tra la nostra passata "iden-tita" (prima della nascita), la nostraatruale "ldentita", e la nostra furura"identita" (dopo la morte),

    ----__--DAI$HO'JIN

    L'unica differenza risiede nel fattoche aspetto e cararrere mutano radi-calmente a ogni nnascita."La vita non e che un'ombra checammina, un povero commediantecbe si pavoneggia e si agita, sullascena del mondo, per la sua ora, epoi non se ne parla pill; una favolaraccontata cia un idiota, piena di ru-more e eli furore, cbe non signifiesnulla" (\X'illiarn Sh a kes peare ,Macbeth, Atto V, Scena V).Qui Shakespeare, come spesso ne l -Ie sue opere, paragona la vita a unospettacolo, in cui l'essere umano,proprio come un attore, trasforma Iapropria "identita" a seconda del ruolocia interpretareAlta fine del dramma l'attore esce

    di scena, ed e come se non esistessepill per il pubblico, fino allo spettaco-10 successive.-Perche dobbiamo per forza mo-rire, se rinascererno continuame n-te?" potrebbe chiedere qua lcurio aquesta punto .cPerche non viviarno per sempre ri-sparrniandoci COS1 tune queste preoc-cupaz loril riguardo alia morte?-. Inrealta la rnorte svolge nella nostra vitaeterria 10 stesso ruolo del sonoonell'esistenza attuale: rigenera la forzavitale dell'entita della nostra vita, dan-

    doci la possibilita el i riprendere unanueva e fresca forma fisica.Quando l'entita della vita ha accu-rnulato sufficiente energia, e quandotutte le altre condizioni sono giusre,a utorna t lea mente riap pare nell 'am-biente adatto esattarnenre a essa, se-condo il "programma" stabillto da rut-te le cause passate.II tempo trascorso in questa fase la-tente clipende dalla quantita di forzavitale che abbiamo in punto di morte:se al momenta cruciale ci troviamonel mondo el i Inferno, la nostra forzavita le sara trasc u ra bi lee I' a ttesade ll'energia necessaria per rinasceresembrera rnolto lunga,Sc invece moriamo nella condizio-ne pill positiva, la Buddita, possiamorinascere subito per continuare la no-stra "missione"Potremmo dire, in estrerna sintesi,che la morte equivale a un "buon ri-poso", perche durante il son no, purmantenendo la stessa forma fislca, sia-1110 sottoposti alto stesso processo, Percapire in che modo il son no (e anche]a morre) rinfresca la vita eli una per-sona, dobbiamo analizzare il concertobuddista delle nove coscienze, che euna descrizione della mente umana al-la quale si stanno avvicinando anchealcuni psicologi conternporanei.

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    le nove coscienze

    condel l'occhioBuddaNella mente urnana esistono, secondo il Buddisrno, no~ve livelli eli coscienza, che agiscono insieme per influen-

    zare la nostra vita. Iprimi cinque eorrispondono ai sensi:vista, udito, olfatro, gusto e tatto. La sesta coscienza orga-nizza le percezioni del mondo esterno e materiale eke). Lasettima coscienza riguarcla il mondo interiore e spirituale(ku) e indica la capacita el i pensare e el i valutare. L'ottavacoscienza e il "rnagazzino" elel karma. La nona coscienza,base e li tutte le funzioni spirituali, e chiarnata amala, ehesignifica puro 0 incontaminato. II Daishonin identifica lanona coscienza con Nam-myoho-renge-kyo. In mornentidiversi, diversi livelli di coscienza sono pill forti 0 pili de-boli (per esempio, quando siamo svegli 0 addorrnentati)rna tutti e nove sono inseparabili e fanno sernpre partedella nostra vita, che ce ne rendiarno conto 0 rneno.Conosciamo gh'i iprimi sene livelli, perche si riferisco-no aile funzioni di percezione e concezione descritre aproposito delle cinque componenti. Normaimente ricevia-mo informazioni dal mondo esterno attraverso i nostricinque sensi, e la sesta coscienza integra queste informa-zioni perrnettendoci COSl di distinguere tra ivari dati sen-sori e eli registrare e giudicare gli oggetti fisici. Quandoprendlarno un'arancia, per esernpio, e la nostra sesta co-scienza che integra le qualita di colore, forma, misura,materia e odore, e ci permette el i giudicare se cia che te-niamo in mano e uri'arancia e non una palla arancione:Se poi una sveglia suona rnentre sbucciamo l'arancia, lasesta coscienza ci fa capire che il suono non viene dalfrutto, La settirna coscienza, invece, ci permette di formu-lare idee, di immaginare le cose, e li valutare e el i stabilirela differenza tra giusto e sbagliato, di filosofare, eli captaree el i esprimere il lata invisibile, ossia spirituale, della no-stra vita. Cos), rnentre la sesta coscienza ci fa decidere'questa e un'arancia-, la settima coscienza ci permette di