32
INTERVISTA A MICHELANGELO CHINNI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE COMMERCIO DEL MUNICIPIO XVIII NOTIZIE DAI MUNICIPI... LA CLASS ACTION IN ITALIA PROFESSIONISTI CINEMA STORIA: la contestazione italiana FOCUS: RIVOLUZIONE E MOLTO ALTRO.... LE PIETRE DI ICA IL 15 ottobre l’indignazione scende in piazza I FILM SONO DI SINISTRA O DI DESTRA?

n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Embed Size (px)

DESCRIPTION

n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Citation preview

Page 1: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

INTERVISTA AMICHELANGELO CHINNI

PRESIDENTEDELLACOMMISSIONECOMMERCIODELMUNICIPIOXVIII

NOTIZIE DAI MUNICIPI...

LA CLASS ACTION IN ITALIA

PROFESSIONISTI

CINEMA

STORIA:la contestazione

italiana

FOCUS: RIVOLUZIONE

E MOLTO ALTRO....LE PIETREDI ICA

IL 15 ottobrel’indignazione

scende in piazzaIFILMSONODISINISTRAODIDESTRA?

Page 2: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution
Page 3: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Intervista a M. Chinni,Presidente della CommissioneCommercio e Bilancio .6

Intervista al Prof. FerdinandoTesta, tra Arte e Psicologia .9

Forte Boccea: il Comitatoscende in Piazza .10

Prati riparte dai Cittadini:l’Associazione Roma 17 .11

Giardini di Capasso:finalmente la recinzione .12

Partono ad ottobre i mercatinidomenicali .13

Finanziaria 2011:sviluppo dai tagli? .14

Davide, Golia e Internet .15

Cassonetti pieni: suggerimentipratici per reclamare .16

15 ottobre scendel’indignazione in piazza .16

Arte e Contestazione .17

Contestazione e MedicinaAlternativa .18

Breve storia dellaContestazione italiana .19

Riots: gli insorti londinesi .20

Le modificazioni corporee .20

Il segreto per una pelle liscia? .21

Gonna Midi: cosa è “IN” ecosa è “OUT” .22

La Curiosità... .23

Nail Art, fanno male? .23

LA Class action in Italia .24L’amministratore risponde .24

La contestazione sessuale .25

Mostra personale di S. Martinola .26

Le pietre di ICA .27

Festival di Venezia .28

I film sono di sinistrao di destra? .29

N.° 10 -Anno II - OTTOBRE 2011www.neapolisroma.it o FacebookVisita il sito e lascia la tua mail:riceverai la rivista online

l i fe underground RIVOLUZIONE

SALUTE & BELLEZZA

SOCIETÀ & RELAZIONI

PROFESSIONISTI

ECONOMIA

NEA CULTURA/CINEMA

MODA & BELLEZZA

Nelprossimonumero30

dovetrovolarivista30

NOTIZIEDALLACAPITALEEditore: Claudio NapoliDirettore ResponsabileElio TomassettiDirettore CommercialeCarlo FamigliettiComitato scientifico:Edy Viola, A. Tancredi, F. Napoli

Grafico: Daniele [email protected]

Collaboratori:Enrico Gandolfi, Luca Iacolina, MarcoSenzacqua, Massimo Minnetti, LauraNapoli, Valeria Pucci, Sabrina Numini,Jessica Giaconi, Viviana Vannucci, Fe-derico Monti, Lorenzo Sigillò, Paolo Mi-gotto, Giorgio Zussini, Laura AndinaSalvo accordi scritti, la collaborazione con ilmensile Nea Polis Roma è da considerarsi a ti-tolo gratuito Foto ed Immagini sono tratte dalweb. L’editore ha cercato di rintracciare gliaventi diritto ai crediti fotografici non specifi-cati ed è a disposizione per chiarimenti.

Tipografia: Spedalgrafstampa s.r.l. v.Cupra, 23 00157 RomaRegistrazione Tribunale di Roma:n. 360/2010 del 17 settembre 2010N° iscrizione ROC: 20384Sede Operativa: via Grazioli Lante, 74

PER INFORMAZIONIE PUBBLICITÀ

cell. 320.22.84.368Email:[email protected]@neapolisroma.it

ROMA

Municipio XVI

Municipio XVII

Municipio XVIII

R E D A Z I O N E

La musica a Roma che nonti aspetti .5

Focus

SOMMARIO

[email protected]

NON BUTTARMI,REGALAMI

ORIPORTAMI

Page 4: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution
Page 5: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Abbiamo intervistato Michelangelo Chinni, 28 anni,coordinatore romano di Giovane Italia e consigliere inMunicipio XVIII per il PDL.

Può spiegare di preciso cos’è Giovane Italia?E’ il movimento giovanile ufficiale del PDL. Ci tengoa precisare questo, perché sono contro ogni forma di“contro-giovanile” e “contro-partito”. Ovvero: stare inun partito ha dei pro e dei contro; non si possonocreare movimenti od associazioni che si voglionoidentificare con il partito solo quando c’è da trarnebenefici.

Trattando ora i temi più caldi del MunicipioXVIII, partiamo dall’allargamento di via Boc-cea. Il Presidente Giannini lo ha promesso incampagna elettorale e i cittadini ora si chie-dono a che punto sia la questione?Il progetto esecutivo è stato concluso ed è già partita,a cura del Dipartimento XII, la gara d’appalto. L’ag-giudicazione del lavoro sta richiedendo un po’ ditempo, ma questo è nella norma. Infatti non si stapiù usando il metodo del “ribasso d’asta” per sce-gliere l’impresa (cioè il prezzo più conveniente), masi sta seguendo anche il criterio dell’offerta tecnica-mente più vantaggiosa. Questo, se porta a dei ritardinel far partire i lavori, porterà però a tempi di esecu-zione più ristretti e a standard qualitativi migliori.

Il Municipio XVIII cosa propone per ForteBoccea?A maggio, con il PDL del Municipio XVIII e la GiovaneItalia, abbiamo organizzato un’importante manife-stazione “ad hoc”. Va premesso che abbiamo com-petenza solo per il 20% della superficie. Il restante

80% non è nelledisponibilità comu-nali e ci potrebbeessere un 30% dipremio per i privati(che però non po-tranno costruirepiù di tre palaz-zine). Noi vorremmo il trasferimento del mercato Ur-bano II, sistemarvi alcuni parcheggi e destinare irestanti spazi verdi ad attività socio-culturali. Nonvogliamo assolutamente che l’area diventi un centrosociale a disposizione di chissà chi. Dobbiamo ca-pire che, nel momento economico che viviamo,siamo di fronte ad una scelta: o lasciare il Forte cosìcom’è, oppure pagare un piccolo scotto con i privatiper realizzare opere utili a tutti.

Lei è Presidente della Commissione Commer-cio. Come si sta muovendo il Municipio perl’organizzazione di mercatini natalizi edomenicali?Riguardo il Natale, l’attenzione si concentra sullapista di pattinaggio che montiamo durante le festein piazza San Giovanni Battista de la Salle. E’ un’ini-ziativa unica in questo quadrante della città, che cipermette di avere un grande indotto e di attirarepersone anche dai Municipi limitrofi.Riguardo i mercatini ci interessa soprattutto la qua-lità. La mia Commissione ha individuato le aree e glistandard di qualità, mentre gli Uffici tecnici stannopredisponendo il nuovo bando. Vogliamo degli spaziche, durante le domeniche ed i festivi, rappresentinoun punto di riferimento per i cittadini, ove potrannotrovare prodotti mirati e di qualità. E. Tomassetti

Dall’allargamento di via Boccea al Forte, al commercio:risposte certe sulle maggiori problematiche del territorio

INTERVISTA AMICHELANGELO CHINNI, PRESIDENTEDELLA COMMISSIONE COMMERCIO E BILANCIO

.5OTTOBRE 2011 NOTIZIE DALLA CAPITALE

Municipio XVIII (Gregorio VII - Boccea - Valle Aurelia - Casalotti - Montespaccato) www.neapolisroma.it

Page 6: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution
Page 7: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Nifra Caffè, viale Trastevere 200Ti aspettiamo da Lunedì a Sabatodalle 17 alle 21Cena o aperitivo?E’ tempo di apericena direttamente servitoal tavolo. L’apericena comprende un drinka scelta, frittini della casa, bottoni farciti,crespelle, paninetti olive fiori di cappero, as-saggio di un primo piatto del giorno, dolcedella casa (la specialità sono le “coccole dicioccolata”) ed infine un gentile omaggioper le signore...Costo: € 7,50

Il Che Meraviglia, in stile moderno, offre un riccoe sfizioso aperitivo (Happy hour) a partire dalle 18.30fino alle 22 che puoi gustare comodamente al tavolo.Punti di forza: cucina di qualità e atmosfera cordiale egiovanile. Aperto tutti i giorni, a pranzo tavola caldamentre a cena regna la pizza. E’ il luogo ideale per unaperitivo ed incontri anche di lavoro. Da non perdere imini tiramisù ad 1 euro!! Maxi schermo in sala e ariacondizionata.Costo 5 euro (analcolico) e 6 (alcolico) euro

Il Sal Café, è unastuzzicheria alla modama ancor prima unluogo d'incontro.Offre una vastagamma di dolci ditutti i tipi e proponeuna considerevolelista di cocktailsclassici ed innovativi.

Aperto tutti i giorni sia a pranzo che a cena offre aanche un ricco aperitivo per chi intende incontrarsiper piacere o lavoro. Ottimo rapporto prezzi/qualitàSalCafè: via Baldo degli Ubaldi 56 tel. [email protected] www.salcafe.it

Che Meraviglia: via Anastasio II, 86(Piazza Pio XI), Orario: 06.00 l 2.00

Per inserire il tuo annunciochiama il 348.5766821

Nifra Caffè, viale Trastevere 200

Page 8: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Settembre è stato un mese ricco di emozioni! Dalla nostra Festa di Comple-anno – abbiamo spento 14 candeline - all’arrivo dell’atmosfera degli anni ’60 conil panino 1955, dalla festa di Kung Fu Panda II ai piccoli amici blu: I Puffi che dal30 settembre affollano i nostri happy meal!

Le sorprese non finiscono qui:il McD’s di Piazza Pio XI è ricco di fantastiche iniziative. Per festeggiareil gusto e il buon cibo ecco che arrivano le ricette di Gualtiero Marchesicon i due nuovi panini dell’evento McItaly.A partire dal 5 ottobre infatti due nuove ricette entreranno nel nostromenù per rendere ancora più variegata la scelta, soddisfare un pò i gusti ditutti e accontentare i palati più difficili. A completare il menù si aggiungeanche un delizioso nuovo dessert: Minuetto, un trionfo di gusto e dol-cezza per celebrare i dolci italiani.Ma il mese di ottobre non può concludersi se non con la festa diHalloween. L’appuntamento è per tutti i nostri piccoli amici: il 31 otto-bre alle ore 17 vi aspettiamo per festeggiare insieme mascherati.Non perdetevi la caccia al tesoro, e la sfilata delle piccole maschere conspeciale premiazione alla maschera più originale e spaventosa. Come diredi no alla dolcezza delle caramelle e dei cioccolatini?Vi aspettiamo!

Page 9: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Abbiamo rivolto alcune domande a Ferdinando Testa,psicologo, analista, didatta del Centro Italiano di Psi-cologia Analitica (CIPA) sul mondo della creatività,nella sua dimensione archetipale e al suo rapportocon la psicoterapia.

Nei suoi studi si è spesso interessato al mondodelle immagini e alle sue implicazioni con lapsicologia. E' così?Credo che la fantasia creativa e l'attività immaginativasiano utensili necessari all'uomo per farlo uscire dauna prospettiva unicamente razionale e troppo lette-ralistica che lo ingabbia nel momdo dei fatti senza co-glierne il senso dell'individualità. Le immagini gliaprono la strada per recuperare ed integrare il rap-porto con la base instintuale, da cui si è allontanatopolarizzandosi ed indentificandosi con la coscienza.

Ho letto che tra le sue varie pubblicazioni ha cu-rato il testo “Psicosi e Creatività”, di cosa si tratta?Questo volume nasce da un'esperienza ventennaledi studi clinici e teorici nell'ambito della dimensionepsicotica. In tele libro vengono messi in rapportol'arte e la psicopatologia, evidenziando come ci sianomolteplici correlazioni tra il fare artistico e il fare te-rapeutico: entrambi iplicano l'esperienza del fare edel distruggere come metafore immaginali per ap-prodare al terreno della comprensione e del signifi-cato di quello che sta avvenendo.Perchè ha deciso di sposare la teoria analiticadi Jung e non quella di Freud nello studio com-

portamentale del-l'individuo?Il pensiero di Jung hasempre esercitato unfascino su di me, l'hosempre trovato piùesteso e che tentava dirispondere ai dubbi ealla ricerca del sensodell'esistenza comeuomo e come tera-peuta. L'interesse per isogni, la mitologia, l'alchimia, la grande attenzionealla dimensione religiosa, lo studio dei fenomeniempirici legati alla sofferenza psichica. L'idea del-l'inconscio non solo come un grande contenitoredella storia personale, ma anche come uno spazioprospettico per il futuro: l'ignoto permette di resti-tuire all'individuo il senso dell'incertezza che non losmarrisce, ma che attiva la capacità di riflettere, diguardare gli eventi in trasparenza.

In quali termini si definisce Junghiano?Indubbiamente sono uno psicoanalista Junghiano,ma detto questo non basta, in quanto, riflettendo intermini psichici e simbolici, l'identità e qualcosa chenon deve ingabbiare il terapeuta negli schemi rigididel proprio modello teorico, altrimenti non si cogliel'essenza stessa della psiche, che per propria strut-tura è incoerente e paradossale. V. Vannucci

.9OTTOBRE 2011 NOTIZIE DALLA CAPITALE

INTERVISTA Al PROF. FERDINANDO TESTATRA ARTE E PSICOLOGIA

Page 10: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

.10 OTTOBRE 2011NOTIZIE DALLA CAPITALE

A seguito di recenti disposizioni normative è stataresa possibile la dismissione di immobili militari nonpiù necessari agli scopi istituzionali, e il loro trasfe-rimento agli Enti locali, con possibilità di utilizzo daparte dei cittadini. Al riguardo, lo scorso anno, è in-tervenuto il Protocollo di intesa fra il Ministero dellaDifesa e il Comune di Roma, con il passaggio a que-st’ultimo della disponibilità del Forte Boccea, nelXVIII Municipio.Il Comitato Forte Boccea Bene Comune, pre-sieduto dal Prof. Pasquale de Sole, è nato successi-vamente a tale passaggio, per portareall’attenzione delle Istituzioni comunali leesigenze dei residenti del Municipio, tese alladestinazione del Forteall’utilizzo pubblico, inveceche alla costruzione dinuove palazzine, come dadelibera dell’Assemblea Ca-pitolina che, variando ilPiano Regolatore, lo rende-rebbe possibile. Questo ac-cadrebbe in un’area giàcongestionata dal traffico ecarente di spazi verdi e di aggregazione.In ogni caso, per la delibera del Consiglio Comunalesui procedimenti partecipati, la decisione definitivanon può che essere presa a seguito della convo-cazione di tavoli di consultazione con le asso-ciazioni rappresentative del territorio, come ilComitato Forte Boccea.Per questo il Comitato ha distribuito dei questio-nari il cui esito è stato inequivocabile, nel senso che

tutta la cittadinanza interpellata si è espressa a fa-vore dell’utilizzo del Forte, in parte come parcopubblico, in parte per ospitare il mercato di via Ur-bano II, con la creazione di un parcheggio inter-rato. Sono allo studio, con l’ausilio di tecnici, ancheulteriori proposte per la creazione di un ostello e dispazi di aggregazione a disposizione delle asso-ciazioni presenti sul territorio.

Per sensibilizzare ulteriormente i cittadini residenti ele istituzioni, il Comitato sta organizzandouna fiaccolata per il 4 ottobre davanti alForte, e successivamente, l’8 ottobre, inizia-

tive di informazione inzona, con gazebo, e distri-buzione di volantini cheriassumono i passi compiutiper arrivare all’utilizzo pub-blico del Forte, con la par-tecipazione anche di altrerealtà associative. Appareevidente l’importanza dellapartecipazione di tutti perrappresentare le esigenze

del territorio, ma anche per dare un concreto ap-porto propositivo sulle modalità di utilizzo dell’area.In particolare, la fiaccolata il giorno di S. Francescoassume un valore simbolico, in quanto la sottrazionedi un immobile, prima destinato a scopi militari peressere utilizzato per finalità civili e sociali va incon-tro all’esigenza di affermazione di ideali di pace, fra-tellanza e solidarietà, che erano propri anchedell’Ordine francescano. Alessandro Ranieri

FORTE BOCCEA:il comitato scende in piazza

Municipio XVIII (Gregorio VII - Boccea - Valle Aurelia - Casalotti - Montespaccato) www.neapolisroma.it

PER LA TUA PUBBLICITA’CHIAMA IL 348.5766821

[email protected]

Page 11: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

.11OTTOBRE 2011 NOTIZIE DALLA CAPITALE

Desidero esprimere la mia sod-disfazione per il nuovo progettodi via Grazioli Lante dove final-mente il mondo associativo siapre ai cittadini per fornire loroservizi ed assistenza soprattuttoin un momento in cui le istitu-zioni non riescono ad essere vi-cine a chi ha bisogno davvero diessere ascoltato ed aiutato.

L’Associazione Roma 17 nasce per consentire aicittadini di avere un punto di riferimento anche conle istituzionil. Ad esempio, chiunque in questi giorniintendeva firmare per il referendum contro l’attualelegge elettorale lo ha potuto fare venendo in asso-ciazione. La progettazione di interventi di riqualifi-cazione in vie come Riccardo Grazioli Lante e viaGiovanni Bettolo ha visto il coinvolgimento attivodei residenti.

L’Associazione Roma 17 ha l’obiettivo di innescare unprocesso virtuoso per migliorare il nostro territorioche non può avvenire delegando altri ma parteci-pando alla vita della Polis.

Concludo illustrando le molteplici e meritevoli attivitàdi cui l’Associazione si occupa. In particolare si po-tranno riceve consulenze del tutto gratuite in am-bito amministrativo comunale, legale, bancario,sanitario, supporto psicologico, diritti del consuma-tore, tutela della maternità.E’ attivo uno sportello per raccogliere disagi socialie richieste di supporto scolastico con l’organizza-zione di ripetizioni ai ragazzi anch’esse gratuite.Inoltre si organizzeranno eventi sociali, spor-tivi, culturali e formativi nel 2011-2012.L’associazione dei consumatori Adiconsum ha offertola propria collaborazione: si occuperà principalmentedi gestire eventuali sovraindebitamenti dei Cittadinia seguito di mutui onerosi e/o prestiti vari ricontrat-tando e rimodulando le rate. Roma 17 ti aspetta!

PRATI RIPARTE DAI CITTADINI:l’Associazione Roma 17 offresostegno e consulenze gratuite

Municipio XVII (Prati- Trionfale) www.neapolisroma.it

CONSULENZA GRATUITA

• AMMINISTRATIVA• LEGALE (civile e penale)• BANCARIA• SANITARIA• PSICOLOGICA• TUTELA DELLA MATERNITA’• DIRITTI DEL CONSUMATORE• DISAGI SOCIALI• REINTEGRO SOCIALE• SUPPORTOPER LEATTIVITA’ SCOLASTICHE

Inoltre organizziamo:• EVENTI SOCIALI

• SPORTIVI• CULTURALI• FORMATIVI

ASSOCIAZIONE ROMA XVII SPORTELLO DELCITTADINO “Mario Di Carlo”VIA RICCARDO GRAZIOLI LANTE N° 74 -00195 ROMA Tel./Fax 06.95948653mail :[email protected]

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Antonella Tancredi,Consigliere del Municipio XVII

Page 12: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Dopo anni di degrado, finalmente i cittadini po-tranno godere al meglio dei giardini di via dei Ca-passo.Questi erano diventati da anni una sorta di “terra dinessuno”, dove la notte dormivano dei senzatetto edi giorno erano inavvicinabili per le condizioni di di-sordine in cui versavano. Ma il Municipio XVI, anchecon l’impegno in prima persona del consigliere co-munale Athos De Luca, è riuscito a far stanziarenel Bilancio di luglio i soldi necessari per la recin-zione dell’area verde e la riqualificazione.

GIARDINIDEICAPASSO: FINALMENTELARECINZIONE

.12 OTTOBRE 2011NOTIZIE DALLA CAPITALE

Municipio XVI (Portaportese-Monteverde-Bravetta-Pisana-Massimina) www.neapolisroma.it

Importante l’intervento a riguardo dell’Associa-zione Area centro democratico, che tempo faaveva raccolto delle firme proprio per questa pro-blematica e, per mezzo del suo Presidente Salva-tore Biondo, ha sempre preso l’impegno disollecitare i rappresentati istituzionali a trovare unapronta soluzione.I lavori sono ufficialmente partiti il 19 set-tembre per restituire un pezzo di città ai le-gittimi proprietari: i cittadini.

Laura Napoli

Importante l’impegno del Municipio XVI per lo stanziamentodei fondi in Bilancio a luglio

BUONE NOTIZIE!!

Page 13: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Le piazze del Municipio XVI si stanno preparando adaccogliere una grande novità: i mercatini socio-cul-turali-commerciali.Vediamo più nello specifico di cosa si tratta. Gli Uf-fici competenti del Municipio XVI, nel corso del-l’estate, hanno rilasciato le concessioni a varieassociazioni per poter organizzare dei mercatinicon oggetti di antiquariato, collezionismo, hobbistica,artigianato creativo, pezzi storici e dolciumi. Lepiazze interessate vanno da Monteverde Vec-chio fino a Massimina, in modo da coprire tutto ilterritorio di competenza municipale. Tra l’altro ver-ranno realizzate manifestazioni “ad hoc” a ri-dosso del Natale.

Gli Uffici tecnici hanno seguito, nel rilasciare le con-cessioni, le direttive impartite dal Consiglio munici-pale con la delibera 24/2010. Con quell’atto si èstabilito che le concessioni abbiano durata di unanno e possano essere rinnovate fino ad un mas-simo di 3 anni. In più, le piazze designate ospite-ranno i mercatini non più di una domenica al mese(per non gravare chiaramente troppo sui residenti).Le associazioni che hanno avuto questa licenza, do-vranno garantire uno spazio consistente ad iniziativea carattere benefico e culturale: quindi non solo ven-dite e guadagno.

Soddisfatto il Presidentedella CommissioneCommercio del Munici-pio XVI, Luigi Munini:«Ringrazio gli Uffici delCommercio, gli Uffici tec-nici e il corpo dei Vigili Ur-bani per la sinergiadimostrata in questo per-corso. I mercatini copri-

ranno tutto il territorio di nostra competenza,andando dal centro alla periferia. Questo perché ri-teniamo che nella nostra città ci sia una situazione

sociale drammatica. Chi governa la città ed il paeseè distante anni luce dalle nostre esigenze; così, conle nostre limitate competenze, cerchiamo di dare deiservizi ai cittadini, cercando di farli stare insieme, difargli riscoprire il gusto di scendere in piazza sem-plicemente per chiacchierare o assistere a deglieventi culturali.

Credo proprio, infatti, che la speranza perl’Italia sia battere l’indifferenza e ripartiredalla partecipazione delle persone. Lo di-mostrano i recenti risultati referendari.»

Munini aggiunge anche che l’impegno per la riquali-ficazione dei mercati rionali è centrale nell’operatodella Giunta Bellini: «Stiamo cercando di riorganiz-zare l’immenso mercato di Porta Portese, ma lastrada è piena di ostacoli dato che purtroppo le ri-sorse a nostra disposizione sono sempre meno. Inpiù chiediamo al Comune di far partire la progetta-zione del mercato dei Capasso, i cui fondi sono statitrovati con l’impegno dei consiglieri PD Athos DeLuca e Fabrizio Panecaldo; nonché vogliamo che sirisolva definitivamente la vicenda di Piazza San Gio-vanni di Dio, dato che i commercianti attendono l’ini-zio dei lavori da ormai tre anni.» Elio Tomassetti

Municipio XVI: partono ad ottobrei mercatini domenicali

.13OTTOBRE 2011 NOTIZIE DALLA CAPITALE

Municipio XVI (Portaportese-Monteverde-Bravetta-Pisana-Massimina) www.neapolisroma.it

Gli Uffici tecnici hanno rilasciato le concessioniper far rivivere le principali piazze del territorio

BUONE NOTIZIE!!

Page 14: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

viduare le aree in cui è possibile aumentare l'effi-cienza; si avvia un graduale innalzamento dell'etàpensionabile; si prevede l'accorpamento di alcuniistituti scolastici e l'aumento del rapporto alunni/do-centi (cioè la riduzione del numero relativo dei do-centi).Stimolo alla crescitaQuest'obiettivo è perseguito con liberalizzazioni eprivatizzazioni: si prepara la revisione dell'art. 41della Costituzione sulla libertà d'impresa, definendoil potere dello Stato in via residuale (l'iniziativa eco-nomica privata è libera, tutto quello che non è vie-tato si può fare); si incentivano gli enti locali aprivatizzare i servizi pubblici non essenziali, conl'onere di dimostrare la necessità di mantenerli pub-blici. Si introducono i contratti di lavoro in deroga aquelli nazionali.Ma è possibile lo sviluppo dai tagli?Secondo chi scrive, è un periodo in cui, per cre-scere, servirebbero un ammodernamento della PA,politiche di stimolo sulla domanda e sulla competi-tività delle imprese (es. le infrastrutture), cioè unaumento della spesa pubblica produttiva. Le politi-che attuate sono invece restrittive, riducendo la do-manda e rischiando di compromettere anche quelleattività della PA necessarie al corretto funziona-mento del sistema economico ed al suo svilupposuccessivo. Appurato questo, pare evidente come iltentativo di stimolare l'attività imprenditoriale contre semplici modifiche legislative, a fronte di un'og-gettiva carenza di opportunità di investimento, siadel tutto insufficiente. Ma nel contesto in cui ci tro-viamo, bisogna attendere che una svolta in talsenso provenga dalle istituzioni comunitarie di cuifacciamo parte.

FINANZIARIA 2011: SVILUPPO DAI TAGLI?

In questi ultimi mesi, il dibattito politico italiano èstato senz'altro dominato dalla crisi finanziaria edalle due manovre che sono state adottate per farvifronte. Proviamo a fare un poco d'ordine nelgran numero di provvedimenti che conten-gono, cercando una chiave di lettura che neconsenta un'interpretazione economica ed ungiudizio complessivo.

Taglio dei costi della politicaCon la manovra di luglio sono state tagliate le speseper le famose “auto blu” ed i vari benefici con-cessi ai politici dopo la cessazione delle loro cariche.È stato introdotto un nuovo regime delle incompa-tibilità fra cariche elettive, più stringenti; i compensiper i parlamentari sono stati ridotti, comeanche il numero e le indennità corrisposte agliassessori e consiglieri degli enti decentrati(Regioni, Provincie e Comuni).Taglio dei costi delle amministrazioni (PA)Si riducono le spese delle amministrazioni pubbli-che: è potenziata l'attività di revisione della spesa,accentrato il processo di acquisto dei beni e serviziper l'intera PA; ridotte le spese di funzionamento.Sono bloccate le assunzioni ed i trattamenti econo-mici del pubblico impiego fino al 2014 (eccezionfatta per le amministrazioni che orbitano nella sferadel Ministero dell'Economia e delle Finanze, e pochealtre, necessarie al finanziamento dell'intera Pub-blica amministrazione).Taglio della spesa socialeCi si riferisce alla razionalizzazione delle spese per lasanità, le pensioni e l'istruzione: prosegue il sistemadei tetti alla spesa sanitaria delle singole Regioni, inattesa degli studi di settore che permettano di indi-

.14 OTTOBRE 2011ECONOMIA

di Francesco Grasselli (economista) - [email protected] www.neapolisroma.it

Page 15: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

La storia del piccolo Davide che abbatte ilgigante Golia è nota a tutti e dona una lucedi speranza a noi piccoli, tartassati daigrandi.

Ma le fionde oggi sono vietate edusarle sarebbe considerato ungesto riprovevole. Quindi chefare? Esistono nuovi strumenti diprotesta, meno violenti ma nonmeno efficaci, ad esempio l’usoconsapevole dalla Rete.Immaginate di aver comprato epagato un impianto fotovoltaicoda un “gigante del mercato”, e chei vostri pannelli giacciano abban-donati in attesa che qualcuno,quasi a titolo di cortesia, venga adinstallarveli: che fare? Certo l’azione legale è la piùovvia, far valere il proprio diritto per mezzo di avvo-cati e tribunali è la strada maestra, che nel giro diuna decina d’anni potrebbe, a volte, far valere le vo-stre ragioni e riparare il danno subito. Intanto lespese le anticipate voi…

Ma esiste un’altra via, che non esclude comunquela prima: pensate a cosa succederebbe se co-minciaste a raccontare quello che vi è suc-

cesso, i soli fatti, su Blog, Forum, Mailing list:nel giro di poco sareste contattati dal “gigante delmercato”, che ha sistemi di allerta per eventi delgenere, che, preoccupatissimo, vedrebbe in peri-colo la possibilità di riservare il vostro stesso trat-

tamento ad altri ignari clienti eche vi proporrà un convenienteaccordo affinché smettiate dicreare rischi per il suo marchio edi suoi affari.

Attenzione, contestare solo i“fatti”, altrimenti sarete contat-tati dai feroci legali del “gigante dimercato”, che come minimo vi fa-ranno passare la voglia di scrivere,quindi è bene pensarci due volteprima di far nomi e quando questo

dovesse succedere avere il parere di un legale.

La protesta del cittadino che vede negati ipropri diritti, sempre più spesso si incanalanei percorsi della rete, perché in pochi secondiè possibile socializzare il proprio problema con mi-gliaia di altre persone e per un’azienda che spendemilioni di euro all’anno in pubblicità è molto peggiodi una sassata in un occhio.

Davide, Golia e Internet.

.15OTTOBRE 2011 FOCUS: RIVOLUZIONE

di Enrico Corsetti - [email protected] www.neapolisroma.it

Page 16: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

.16 OTTOBRE 2011FOCUS: RIVOLUZIONE

Come nasce il movimento degli indignati?Sullʼonda degli Indignados spagnoli e della prima-vera araba nasce il nostro movimento. A Roma loscorso giugno i primi a mobilitarsi sono gli spagnolipresenti soprattutto alle Università (Erasmus), poi ilmovimento si allarga finché un gruppo di italiani chenon si conoscevano dopo essersi scambiati alcuneopinioni su internet lanciano la prima Assemblea inpiazza di esperienza di democrazia reale.E come è andata?Benissimo, tramite internet ed il passa parola sonoarrivate centinaia di persone e da quel momentonon ci siamo più fermati.Assemblea? Che cosa significa?I partecipanti al movimento si incontrano, discutonoin Assemblea davanti a tutti e decidono insieme comesviluppare lʼazione ed organizzare il lavoro.Per questo si chiama Democrazia reale?Esatto. Democrazia reale è un metodo di lavoro e di or-ganizzazione finalizzato a far emergere le migliori idee egarantire trasparenza, partecipazione ed informazione.Come si organizza il movimento degli Indignati?Ci incontriamo ogni mercoledi e domenica alle 19 inPiazza San Giovanni in Laterano davanti la basilica.Circa 500 persone partecipano ogni volta. Inoltre,

siamo in contatto con nu-merose Associazioni,Comitati e Scuole chestanno a loro volta fa-cendo rete con altri. Tuttilavoriamo nella stessadirezione. Tutti abbiamodeciso di sacrificare qual-che ora del nostro tempoad affetti e piaceri per co-noscere nuove personee lavorare insieme per ilbene comune.Il 15 ottobre ci sarà unagrande manifestazioneinternazionale a Roma, cosa succederà?Il 15 ottobre si organizzano in contemporanea As-semblee in Spagna e Grecia e anche noi in Italiaabbiamo voluto aderire. Il movimento nato in Spa-gna si è allargato in tutta Europa e, forse non tutti losanno, è sbarcato anche a New York dove i primi disettembre è stata organizzata un grande Assem-blea. Insomma, cʼè molto fermento sotto questocielo? Si, staremo a vedere cosa il futuro ci riserva.Vi aspettiamo! Viviana Vannucci

15OTTOBRE L'INDIGNAZIONE IN PIAZZAIntervista ad uno dei promotori del Movimento “Indignati”

La prima soluzione che viene in mente è certa-mente quella lasciare la propria busta a terra e farfinta che niente sia accaduto, anche la mattina se-guente quando i nostri rifiuti saranno sparsi ovun-que, segno che a qualche cane pareva un peccatobuttar via tutta quella roba.In realtà si può fare di meglio, inviando un re-clamo ogni qual volta se ne presenti il bisogno.L’Azienda Municipale Ambiente (AMA), responsabiledella raccolta dei rifiuti nel territorio di Roma, haattivo un servizio SMS per la segnalazione deidisservizi: qualora un cassonetto (blu, bianco, gri-gio, verde) nella vostra via sia pieno basterà unmessaggio per richiederne lo svuotamento, chel’azienda garantisce entro 24 ore dalla richiesta.Il numero a cui inviare l’sms è 342 411 55 88;il testo del messaggio dovrà contenere il nome dellavia (incluso il numero civico più vicino) e il tipo dicassonetto, come da esempio: VIA TAL DEI TALI,

28 # BLU PIENO;il messaggio dovràessere impostatoesattamente così, poiché eventuali variazioni nonsarebbero comprese dal sistema di ricezione, ché èautomatico.In alternativa alla segnalazione via SMS c’è ilnumero verde (gratuito) 800 867 035, attivodal lunedì al giovedì dalle 8 alle 17 e il venerdì dalle8 alle 14; infine, per i navigatori, c’è la caselladi posta “Dillo ad Ama”, raggiungibile attraversoil sito amaroma.it.

Sia chiamando il numero verde sia attraverso ilsito si può, oltre a richiedere lo svuotamento deisecchioni, segnalare problemi di altro tipo: casso-netti rotti, pulizia strade, pulizia area circostante aicassonetti, contenitori abiti usati/farmaci pieni, e in-fine presenza di siringhe su aree pubbliche.

Giorgio Zussini

I CASSONETTI DAVANTI CASASONO PIENI...CHE FACCIO?“Suggerimenti pratici per reclamare”

Page 17: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

E' dai tempi della Pop-Art o del Neo-Dada che nonsi vede più un'autentica e spregiudicata forma ar-tistica di contestazione. Sarà trascorso un ses-santennio circa, da quando maestricome Robert Ruschemberg, Roy Li-chtestein ed Andy Warhol, solo percitarne alcuni, finalizzavano il mes-saggio dell'opera d'arte alla denun-cia sociale.

Ciò che oggi può sembrare scon-tato, era all'epoca profondamenteinnovativo, perchè venivano rap-presentati oggetti di consumo o delmondo dei media, estranei alle tra-dizionali correnti figurative.

Nell'ideologia Pop diventava “icona” ciòche si vedeva ogni giorno, ciò che era allaportata di tutti, come le bottiglie di Coca-cola,le scatole di sapone per piatti oppure i volti notidei mostri sacri del cinema, come Merilyn.Ma in tutto questo, dov'è il tono pole-mico e denigratorio? Se è vero che l'artistaè solo un “registratore” della realtà quotidiana,privata di ogni emozione, dov'è il sentimentocontestatorio? A questo punto la risposta ri-siede nella scelta, nella facoltà del pittore odel fotografo, che sia, di selezionare soggettipresi dal mondo dell'industria o della comuni-cazione e di trasformarli in prodotti d'arte. Ilmaestro Pop non rappresenta nulla, ma svolgesolo la funzione di mettere in mostra o di farnotare ciò che abitualmente è sotto gli occhi ditutti, ma troppo evidente per essere visto.La denuncia sociale, insomma, consistein questo mettere a nudo la serialità, labanalità e il “non senso”del sistema me-diatico ed industriale.

Da allora in poi questa Avanguardia è diventataun fenomeno trasversale, non più relegata allaproduzione artistica, ha saputo coinvolgere ogniaspetto della cultura moderna. La nostra so-cietà consumistica si è resa parte integrante

della Pop-Art, fagocitando quel processo di dissa-crazione del mondo delle immagini, attraverso ilquale non è più l'opera d'arte a rappresentare la

realtà, ma il contrario.

Tuttavia quello che è venuto meno èil sentimento anarchico, anticonfor-mista, sarcastico che aveva segnato ibagliori della corrente di Warhol.Le Transavanguardie attuali, puraderendo, in molti casi, a quel fami-gerato linguaggio, ne hanno persolo spirito, sottostando alla politicadei mass-media e del commercio.

Arte e contestazione“Quando l'opera diventa un oggetto di consumo”

.17OTTOBRE 2011 FOCUS: RIVOLUZIONE

di Viviana Vannucci - [email protected] www.neapolisroma.it

Page 18: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Nelle società di tutti i tempi e di tutti i luoghi, il fat-tore contestazione è sempre stato un elemento di-namico per l’evoluzione, anche se spesso causa diingenti tributi in termini umani ed etici.La contestazione nasce dalla polarità di due o piùdiverse concezioni della vita o di aspetti di essa.Nelle odierne società capitalistiche la contestazioneè sempre stata presente ed ha interessato tutti gliambiti. Dal punto di vista medico, oggi assi-stiamo ad un’incessante opposizione che lamedicina allopatica, meglio conosciuta cometradizionale, opera nei confronti della medi-cina olistica, definita alternativa.In genere è l’opposizione di una minoranza a con-testare l’operato della maggioranza, in questo con-testo invece, come accennato prima, è lamaggioranza ad opporsi aspramente alla minoranza.

Sarà facile però capirne i motivi.La medicina alternativa, in primis l’omeopatia, la flo-riterapia, la fitoterapia, e tutto il resto della brancaolistica, opera con un approccio completamente di-verso da quella ufficiale.La visione olistica, difatti, prende in considerazioneil malato nella sua dimensione globale corpo-mente,e non esaminandone il solo sintomo fisico o psichicoche sia, come fa la medicina tradizionale, per poiagire terapeuticamente solo su di esso.La medicina olistica ricerca alla radice la causa pro-fonda del disturbo dell’individuo, cercando di ripri-stinarne gli equilibri preesistenti alla malattia, conun’azione vibrazionale che possa comunicare all’in-tero sistema uomo, l’informazione mancante.Le visioni dei due approcci sono palesemente in con-trapposizione tra loro, non solo nella visione dia-gnostica ma propriamente nell’azione terapeutica.Difatti il farmaco tradizionale è in genere una mole-cola fisica che interviene operando l’eliminazione delsolo sintomo fisico, non risolvendone però la causaprofonda psicosomatica, risiedendo essa nel sistemanervoso centrale, ed in ultima analisi nel sistemalimbico. La contestazione dunque a mio parere,consiste essenzialmente in due ordini di fattori:1) il primo, è nella difficoltà, per non dire nellapaura, dell’approccio maggioritario ad accettare un

cambiamento di pa-radigma della medi-cina, quindi ilmettere in discus-sione se non tuttouna buona partedella loro visionesia teorica che pra-tica, una vischiositàculturale che nonriesce a staccarsidai postulati dettatinel ‘600 da Carte-sio, dove si affer-mava che tutto ciòche risiedeva nel corpo era appannaggio della me-dicina, mentre tutto ciò che risiedeva nelle mente,nell’anima, era appannaggio esclusivo della chiesa;2) il secondo fattore è l’interesse da cui le multina-zionale farmaceutiche traggono i loro ingenti profitti.

Chiaro che la contestazione si fa più aspra laddovel’approccio olistico riscuota dei successi terapeutici,dando vita ad una rapida reazione conservatrice del-l’altro polo, la maggioritaria, con pubblicazioni di ar-ticoli e recensioni costruite “ad hoc” per screditarnei buoni risultati.

La soluzione del conflitto a mio parere è comesempre nella sintesi della dialettica, accorciando ledistanze tra i due approcci. Difatti oggi si parla sem-pre più spesso della olistica come di una medicinaintegrativa, intendendo con ciò un approccio tera-peutico misto, senza screditare l’una o l’altra branca,avvalendosi anzi dei risultati raggiunti da entrambee delegando all’ordine dei medici e ricercatori delsettore e al loro buon senso, scevro da fanatismi emanie di protagonismo, la stesura di protocolli mistid’intervento.In genere la medicina olistica vanta i suoi maggiorsuccessi nella prevenzione terapeutica, infatti rie-quilibrando i terreni costituzionali dell’individuo, nepreserva l’evoluzione diatesica delle malattie; l’altravanta invece il suo primato più negli interventi dipronto soccorso.

“Ai posteri l’ardua sentenza”…

di Federico Monti - [email protected] www.neapolisroma.it

CONTESTAZIONE EMEDICINA ALTERNATIVA

Quando la maggioranza (medicina tradizionale) sioppone aspramente alla minoranza (medicina alternativa)

.18 OTTOBRE 2011FOCUS: RIVOLUZIONE

Page 19: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Daniele Palone - [email protected] www.neapol is roma. i t

Come e dove nasce?La contestazione è un termine che viene messo in rela-zione ad un fenomeno che ha preso le mosse sul finiredegli anni sessanta, ricordati appunto come gli annidella contestazione. La contestazione è stata messa inatto contemporaneamente in molte nazioni, inclusa l'Ita-lia, in coincidenza con la nascita dei primi movimentigiovanili ed in linea con quanto accadeva - anche se conmotivazioni differenti - in paesi quali gli Stati Uniti(Guerra del Vietnam e battaglie per i diritti civili), laFrancia, la Germania e l'Olanda (rivendicazioni studen-tesche) e l’allora Cecoslovacchia (la Primavera di Praganasceva per chiedere più democrazia, libertà di parola edi espressione del dissenso).

La contestazione in Italia

In Italia il fenomeno nacque senza un preciso orienta-mento politico in concomitanza con il crescere di unaforma di insofferenza giovanile verso le generazioni pre-cedenti accusate di essere portatrici di una mentalitàchiusa e repressiva. Le contemporanee vicende politi-che, tra le quali l'esperienza del governo Tambroni (tri-stemente legato ai fatti di Genova del 1960), reseroprogressivamente consapevole il movimento di essere,oltre che depositario di valori antichi (come l'antifasci-smo frutto della resistenza), portatore di valori altri edella possibilità di far sentire la propria voce per con-durre rivendicazioni sociali. Tali rivendicazioni tuttavianon furono espresse nel consueto circuito istituzionale epartitico ma direttamente nelle piazze. Lo stesso Partitocomunista spesso critico con il movimento e comunqueincapace di comprenderne appieno le motivazioni, fu og-getto e non soggetto della contestazione. Per quantouniti su alcuni specifici temi quali la pace e l'antifasci-smo, dal punto di vista organizzativo i giovani rimaserodivisi in una miriade di gruppi e formazioni, quando nonaddirittura nuovi partiti, dai diversi orientamenti e avolte in conflitto tra di loro. Contemporaneamente,anche in reazione al forte impulso della sinistra extra-parlamentare, si svilupparono anche alcuni gruppi digiovani di estrema destra.

Il Sessantotto

Il sessantotto è il termine con cui solitamente si identi-fica, per l'omogeneità di alcuni contenuti e per il con-temporaneo focalizzarsi di tutte le sue principalimanifestazioni nell'arco di un anno, tutto un insieme dirivolgimenti sociali e culturali, fondati su principi egua-litari e libertari estremamente radicali, che toccò paesicon culture e regimi politici estremamente differenti traloro (dal Socialismo al Comunismo e all'Anarchismo). Tali

breve storia della contestazione in italia

principi vennero recepiti negli ambienti studenteschi eportati prepotentemente alla ribalta dell'opinione pub-blica con una serie di manifestazioni di piazza nell'anno1968. A slogan contro la guerra del Vietnam e inneg-gianti ad alcune icone del pensiero rivoluzionario,come Mao Tse Tung, Ho Chi Minh, Lenin, Martin LutherKing e Che Guevara, si accompagnava il disagio so-ciale di un'intera generazione, assai numerosa, che,per la prima volta nella storia, si preparava ad entrarein massa nel mondo del lavoro, senza voler subire larepressione delle generazioni che l'avevano preceduta;repressione espressa da leggi anteguerra che eranoancora in auge.

I governi occidentali si trovarono impreparati a fron-teggiare una situazione senza precedenti, e, per ilbreve periodo durante il quale la protesta studentescasi saldò con quella operaia, reagirono su due piani di-stinti: reprimendo con la forza i moti studente-schi e operai di piazza e riformando il sistemascolastico nella direzione richiesta dalle assembleestudentesche; nonché cercando accordi con le or-ganizzazioni sindacali, concedendo aumenti distipendio, vanificati da un'inflazione galoppante chei governi non controllarono. In Italia il movimento del'68, in ambito scolastico, aprì agli studenti le bi-blioteche riservate dei professori, aumentò gli aiutieconomici e le borse di studio per spese scolasti-che alle famiglie con basso reddito, e introdusse unanovità, l'Assemblea d'Istituto, un'assemblea gene-rale degli studenti di una scuola per discutere i propriproblemi e decidere in merito.Nella maggior parte dei paesi il fenomeno ebbe brevedurata e si sgonfiò nel corso del '68 o del '69.In Italia il fenomeno non si esaurì ed anzi aumentòprogressivamente di intensità negli anni successivi,raggiungendo livelli di scontro politico unici al mondo.Molte delle organizzazioni e delle persone attive nella"Contestazione" si ritroveranno nelle lotte politiche tal-volta assai sanguinose degli anni successivi, triste-mente noti come “anni di piombo”.

OTTOBRE 2011 FOCUS: RIVOLUZIONE .19

Page 20: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

È la sera del 6 agosto 2011.Nel corso di un’operazione di polizia viene ucciso ilventinovenne Mark Duggan, padre rispettabile diquattro figli secondo la famiglia e spacciatore gan-gster secondo la polizia. Immediatamente inizianoproteste che rapide e incontrollabili come un’epidemiasi espandono in tutta Londra e in altre città britanni-che. Vengono dati alle fiamme autobus, macchine ededifici, ma soprattutto saccheggiati negozi e proprietàprivate: la città è messa a soqquadro e le forze del-l’ordine non riescono a far rientrare i tumulti.

Il bilancio di quattro giorni di assolutaanarchia sono 5 morti e 16 feriti gravi,

più di 2000 arresti e danni stimatiper 200 milioni di sterline.

Pur tenendo conto delle gravi responsabilità della po-lizia londinese (che per prima aprì il fuoco controDuggan), appare quasi subito ingenua l’ipotesi chetali disordini siano solo la rivendicazione di unamorte ingiusta.Nei fatti, la rabbia dei riots londinesi è stata un’indi-scriminata furia di saccheggio difficilmente difendi-bile. Nei fatti, più di ogni altra cosa venivano presid’assalto negozi, sfasciate le vetrine e rubati telefo-nini e televisori dai negozi di elettronica, gioielli dalle

gioiellerie, e anche pizze dalle pizzerie.Dai dati finora disponibili – più di 1700 udienze– emerge che in più della metà dei casi il capo diaccusa non è il disordine pubblico provocato, mafurto o rapina. Se questo conferma quanto detto, ildato allarmante è però un altro: più del 20% degliincriminati ha tra i 10 e i 17 anni, e un altro 30% neha tra i 18 e i 20. Sono numeri importanti, indici diun forte disagio sociale che coinvolge spesso gio-vani provenienti da famiglie disagiate, senza la pos-sibilità economica di accedere agli studi néprospettive lavorative soddisfacenti, a volte il risul-tato di fenomeni di ghettizzazione che non sonoestranei nemmeno a una città, Londra, che è dasempre considerata un modello sociale e di integra-zione multiculturale.

di Giorgio Zussini, - [email protected] www.neapolisroma.it

RIOTS: GLI INSORTI LONDINESI TRAPROTESTA, CRIMINALITÀ E DISAGIO

Premesso che tatuaggi, piercing e mo-dificazioni corporee non sono conside-rati da tutti come una forma dicontestazione, rivolta, libertà espres-siva, anticonformismo, storicamenteessi sono considerati come veri e proprisimboli di contestazione. Tuttavia, sonomolti quelli che non li percepiscono unacontrotendenza, ma una tendenzacome tante altre, e chi la segue può es-sere un alternativo o un “diversamenteconformista”. È assai controverso stabilire se chiadotta corna da diavolo, occhi di gatto, denti e orec-chie a punta, lingua biforcuta, scarnificazioni, adottisolo un look o scelga uno stile di vita in rottura con ciòche viene universalmente considerato “convenzio-nale”, socialmente integrato, decente. Qui si confonde

LEMODIFICAZIONI CORPOREEla contestazione con la provocazione,col desiderio di evadere il controllo“castrante” (in senso Freudiano) deigenitori, dei censori, delle autorità ingenere. A parte il discutibile sensoestetico di tali “effetti personali” e ac-cessori c’è chi sostiene di provare pia-cere nel corso della realizzazione dellemodificazioni corporee. Possono de-finirsi “piaceri” il marchio a fuoco ol’applicazione di anelli metallici per

farsi appendere costringendo dei lembi di pelle asopportare il peso dell’intero corpo? Questo è un ri-tuale, una “coazione a ripetere” (anche questa diFreudiana memoria), e cos’è un rituale se non unrito di passaggio per essere accettato o omologatoall’interno di un gruppo? Creatività o squilibrio?

Daniele Palone

.20 OTTOBRE 2011FOCUS: RIVOLUZIONE

Page 21: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

.21OTTOBRE 2011 SALUTE & BELLEZZA

giovanimento dei tessuti.Anche l’applicazione èmolto semplice: la parteinteressata viene ricopertacon un comunissimo gel abase d'acqua e massag-giata con un manipolo si-mile a quello utilizzato perle ecografie, il quale attra-verso una radiofrequenzainduce calore nel tessuto. Itempi di applicazione va-riano ovviamente a se-conda della zona trattata edel numero di zone trattate,ma sono molto ridotti; adesempio, per il tratta-

mento del viso bastano più o meno venti minuti.Ma la novità non sta solo nell´effetto benefico enella facilità di impiego della tecnologia a radiofre-quenza, quanto nel fatto che si può richiedere il trat-tamento in quegli studi dentistici affiliati Dermal.

Come l’odontoiatria ribadisce da tempo, infatti, lacura di denti e bocca è strettamente connessa aquella delle zone circostanti e in generale del viso,indispensabile cornice ad ogni sorriso; compito deldentista è quello di migliorare la salute e l’esteticanon solo della cavità orale ma anche delle zone con-tornanti.I costi dell´applicazione a radiofrequenza sonoanch’essi variabili, ma si può dire con certezzache sono inferiori ai costi della chirurgia este-tica o delle iniezioni al botulino, o ancora delfiller. Alcuni centri odontoiatrici, in ogni caso, of-frono la possibilità di una seduta gratuita di prova, ga-rantendo risultati visibili fin da subito.Perché non provare? Laura Napoli

Il segreto per una pelle liscia?Nient’altro che un buon dentista!

La Dermal Medical Division, nota azienda di ap-parecchiature elettromedicali, ha siglato un sodali-zio con ANDI "Associazione Nazionale DentistiItaliani", offrendo l'opportunità a medicidentisti e odontoiatri, di unire la cura del sorrisoa quella degli inestetismi della pelle.

Se fino a qualche tempo fa l’equazione "lifting ugualechirurgia plastica" era fondata, oggi di certo non lo èpiù. Grazie al progresso dinuove tecnologie, infatti,è ormai possibile rime-diare agli inestetismi dellapelle senza dover ricor-rere a interventi chirurgicidi nessun tipo, per loronatura invasivi.

Tra gli ultimi sviluppitecnologici ci sono leapparecchiature elet-tromedicali a radiofre-quenza (Med-RF), chericorrono appunto al ca-lore indotto dalle radiofre-quenze (Diatermia) permigliorare la tonicità el’uniformità della pelle, soprattutto quella del viso cosìspesso soggetta ai segni dell´invecchiamento.

Il procedimento funziona così: queste onde in-ducono un calore naturale e biocompatibile nei tes-suti profondi della pelle, questo va ad interagire conle fibre di collagene e i fibroblasti. Il risultato, visibilegià dopo un solo trattamento, è una maggiore toni-cità ed elasticità della pelle, nonché una riduzionedegli imperfezioni dovute alla presenza di cellulite eadiposità localizzate; in altre parole, un generale rin-

Lo Studio dentistico dei DentistiAssociati Confalone organizza mensil-mente una giornata aperta al pubblico

(Open Day)per provare gratuitamente una seduta

di radiofrequenza e sperimentare di per-sona gli effetti immediati di biolifting.

Per informazioni telefonare a: DentistiAssociati Confalone Via dei Savorelli 54ai numeri 066382814/ 06916503043www.dentistiassociaticonfalone.it

Page 22: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Già si vedono in giro, nelle vetrine e sulle riviste. Quest’autunno saranno di moda le gonne midi, ampiee svolazzanti. Ci sembrano veramente adatte per sottolineare la femminilità di una donna, senza renderlavolgare. Più sexy sono invece le gonne midi a tubino. Come portare la gonna midi? La gonna midi offretante possibilità e questa lunghezza - che a prima vista può sembrare un pò difficile, severa e forse fintroppo pudica - diventa molto trendy e contemporanea.

.22

MMooddaa......CCoossaa èè ““IInn””MMooddaa......CCoossaa èè ““IInn””

OTTOBRE 2011MODA & BELLEZZA

di Laura Napolispec. in Comunicazione

Ecco alcuni consigli per portarla:• Se siete alte potete anche permettervi la lunghezzafino a metà ginocchio• Se volete aggiungere qualche centimetro alla vostraaltezza, scegliete una gonna midi con spacco verti-ginoso che allunghi la gamba.• Se siete con qualche kilo di troppo evitate le gonnemidi svasate.• È perfetta per chi ha fianchi pieni che si lasciano ca-muffare da gonne mini voluminose• Per allungare ulteriormente le gambe, scegliete unagonna midi a vita alta• Se siete non troppo alte, meglio scegliere una lun-ghezza appena oltre il ginocchio e non fino a metàpolpaccio.

• Le gonne al polpaccio che possono sembrare aprima vista piuttosto 'antiquate' diventano trendy seindossate con una canottiera o una T-shirt semplice.Completate il look con accessori all'ultima moda • Le gonne a tubino sono ultrachic con camicie omaglioncini piccoli. Queste gonne possono essereindossate anche con una giacca, con una pelliccia(sintetica) corta oppure con un giubbotto di pelle.• Le gonne svasate o ampie vanno bene con ma-glioncini femminili e camicette, ma sono divertentianche con dei top più disinvolti (T-shirt, canotteecc.).

Laura Napoli

MMooddaa......CCoossaa èè ““OOuutt””MMooddaa......CCoossaa èè ““OOuutt””Questʼinverno non bisogna concentrarsi solo sucappotti, maglioni ed abiti di lana. Sono importanti idettagli, soprattutto le piccole cose. Dalla collana alfermaglio, dal portafoglio alle calze. È importante lascelta delle calze. Per la moda 2010-2011 autunno-inverno escono di scena le collant nere, grigie o co-munque di colori molto scuri.

La calza è importante, un poʼ perché può svoltarvi illook, rendendolo unico e sofisticato. Questʼanno poi,se siete patite di moda, non potrete proprio non met-tervi alla ricerca di belle calze da sfoggiare con look

GGoonnnnaa MMiiddii:: ppuuddiiccaa mmaa ttrreennddyyGGoonnnnaa MMiiddii:: ppuuddiiccaa mmaa ttrreennddyy

sbarazzini e gonne. Uno dei trend di stagione in-fatti è senza dubbio il look da collegiale. L.N

Page 23: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

ternet. Servono a fissare il gel usato nella rico-struzione e nella decorazione delle unghie. Certoè che come tutte le apparecchiature a raggi ultra-violetti andrebbero usate dietro controllo e consi-glio di un medico e soprattutto sottoposte acontrolli tecnici di qualità e adoperate da perso-nale esperto ma questo la maggior parte dellevolte non avviene. Attualmente in Italia la professione di onico-tecnico, il tecnico delle unghie, non è disci-plinata. E’ stato presentato un disegno di legge;nel Lazio esiste un corso riconosciuto dalla Re-gione, ma in generale oggi sono i singoli enti lo-cali a decidere se un “nail saloon” può essereaperto anche da chi non ha la qualifica di esteti-sta e dunque non ha nozioni di base di igiene ebiologia. E quindi ancora bene, non si sa se fannomale o no…ma certo è che qualche dubbio civiene. Laura Napoli

A righe, con le farfalle, con i fiori, rosse, gialleo con i brillantini...l'arte della decorazione unghie,meglio conosciuta come "Nail Art" è ormai diffusis-sima sia nei saloni di bellezza sia a casa propria.

Moltissime ragazze sono diventate vere e proprie"guru" e pubblicano veri e propri video tutorial perricreare decorazioni da salone di bellezza. Adesso poi oltre alla ricostruzione delle Unghie, c’èanche lo smalto semipermanente, che dura 15giorni e lo smalto gel che sono prodotti decisa-mente più leggeri per coloro che hanno delle un-ghie fragili.

Ma ci siamo mai chieste se le lampade UVfanno male? Diffuse in molti saloni specializzati sono utilizzateper “saldare” il gel sull’unghia e si possono ancheacquistare per poche decine di euro, anche in in-

.23OTTOBRE 2011 MODA & BELLEZZA

di Laura Napoli - [email protected]

lanciando il celebre motto presente ancora sullostemma reale. Alla fine del XIX sec. ha cominciatoa entrare in decadenza a causa dell’avvento reg-gicalze femminile prima e poi delle autoreggenti.

Forse non tutti sanno che la giarrettiera, ossia quel-l’accessorio intimo per reggere le calze faceva parte inpassato sia del guardaroba femminile che di quello ma-schile. Oggi è quasi esclusivamente indossato dalledonne. Si tratta per gli uomini di due lacci che fermanole calze, da portare nella parte superiore della gambao sotto il ginocchio a seconda della lunghezza dellacalza. La prima volta che il termine viene citato è nell’800negli scritti di Eginardo: descrivendo l’abbigliamento diCarlo Magno. Nell’abbigliamento maschile è presente apartire dal 1200. Alla metà del XIV sec. Edoardo IIId’Inghilterra, in seguito ad un incidente occorso allacontessa di Salisbury a un ballo di corte, designa lagiarrettiera come simbolo dell’onorificenza più presti-giosa della corona inglese, l’ordine della giarrettiera,

LLaa CCuurriioossiittàà……LLaa CCuurriioossiittàà……

......ffaannnnoo ““mmaallee”” aallllaa SSaalluuttee??

NNaaiill aarrtt......NNaaiill aarrtt......

Laura Napoli

Page 24: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

la normativa, che tutti i condo-mini sono tenuti a rispettare. Di-versamente, l’amministratorepuò solo esercitare il ruolo di me-diatore/paciere nella speranzache il condomino, poco rispet-toso, se ne faccia una ragione.Quest’ultima procedura può es-sere seguita anche da lei stessao da una terza persona alloscopo prescelta, ad esempio daun avvocato. Info: 3463381824

L’AMMINISTRATORE RISPONDE

.25 OTTOBRE 2011PROFESS IONIST I

Domande e Risposte dai nostri lettoriDomande e Risposte dai nostri lettori [email protected]

Ricorderete tutti Julia Roberts in "Erin Brockovich", labella e tenace segretaria dello sgangherato studio le-gale di provincia, che passava in rassegna le case deicontadini della desolata campagna americana per rac-cogliere adesioni per la causa, mentre tratteneva le la-crime di fronte ai parenti delle vittime di un disastroambientale. Storia avvincente che, per quanto roman-zata, rende lʼidea di come la class action funzioninegli USA. Casi giornalistici, dove chi si difende non èil singolo, ma la "classe" delle persone coinvolte, tutteaccomunate dalla voglia di reagire al torto subìto, diottenere giustizia e ricevere un degno indennizzo.

Casi eclatanti, corali, mossi da intento democratico,dove una categoria di soggetti di bassa estrazione so-ciale consapevoli dei propri diritti, che da soli però nonpotrebbero permettersi i costi di una difesa legale, siuniscono per far valere i propri diritti contro giganticome le multi nazionali grazie al coinvolgimento di av-vocati motivati. Un atteggiamento dinamico, che purtroppo stenta aprendere piede tra i nostri professionisti, spesso barri-cati dietro interessi di categoria e poco disposti a “ri-schiare”, nella prospettiva di investire nel risultatosperato ed incentivare il contenzioso tramite lʼabbatti-mento dei costi del procedimento. Perché non fare unmaggior uso, anche da noi, del cosiddetto “contin-gency fee agreement”? In base a questo accordo,sono gli stessi avvocati a finanziare il costo del proce-dimento giudiziale, mentre i clienti si obbligano a rico-noscere loro, nel caso di esito favorevole dellacontroversia, una percentuale prestabilita del risarci-mento. Notiamo subito come, nellʼesempio americano,sia totale il coinvolgimento del legale nellʼazione, che

diventa anche “la sua”. Questi, infatti - come ad Holly-wood - vincendo la causa, oltre a diventare paladinodelle ingiustizie sociali e dell'ambiente, con la sostan-ziosa parcella guadagnata con la vittoria si sistema avita: il massimo! Ma come è andata in Italia? Abbiamopreso il modello americano, ne abbiamo mantenuto ilnome e la finalità e lo abbiamo riproposto, anche secon enormi differenze. Nel nostro paese, infatti,lʼazione collettiva si è dapprima caratterizzata per ilfatto che potessero esercitarla solo le associazioni dicategoria (ad es. il Codacons). Queste, ai sensi dellavecchia disciplina, come “centri di imputazione” di in-teressi che fanno capo ad una collettività di individuispesso più ampia rispetto agli associati, avevanolʼesclusività dellʼazione. Una scelta sbagliata. Invece,il nuovo art. 140 bis del Codice del Consumo, in vi-gore dallʼanno scorso, toglie alle associazioni di cate-goria questʼinutile prerogativa: ora lʼazione può essere proposta con atto di citazione al Tribunale competente dal singolo cit-tadino, da un comitato o da un'associazione.La tutela dei consumatori in Italia, oggi, potrebbeesser sviluppata meglio. Da questo punto di vista, eferma restando la differenza dei due ordinamenti, do-vremmo ispirarci ai nostri colleghi americani, se nonaltro per il metodo e per la serietà. Per mirare ad unrisultato: costi della giustizia più bassi e maggiortutela ai danneggiati.

Per info: Avv. Valentina SanzoneVia in Arcione n.98 - 00187 Roma (Rm) Tel 06-45444639 – Cell. 338-1351579Email: [email protected]

LA CLASS ACTION IN ITALIA: l’art.140 del codice del Consumo apre ai cittadini

Anche dopo ripetuti richiami, la signora che abitasopra il mio appartamento, continua a battere itappeti sopra il mio terrazzo. E’ possibile fare qual-cosa in merito visto che in casa ho dei bambini pic-coli che giocano sul terrazzo dove spesso trovosporcizia proveniente dal terrazzo soprastante?Poiché il Codice Civile nulla prevede in materia, ri-mane da vedere se esiste un’ordinanza comunaleo un articolo nel regolamento di condominio in cuisi abita, che preveda una o più fasce orarie nellequali si può provvedere a tale incombenza. Qua-lora ciò esistesse, l’amministratore può far valere

Page 25: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Parlando di contestazione sessuale si può essere facilmente fraintesi ed etichettati. La verità, in questo caso, non è univoca, così comeè fin troppo semplicistico tradurla come un attacco alclassico nucleo familiare (borghese o ritenuto tale).

Purtroppo è difficile dimostrare che una manifesta-zione sensazionalistica come, ad esempio, il GayPride, abbia un valore diverso rispetto al problemadi un affido di un figlio di genitori non sposati, masi tratta sempre di elementi di contestazione dellacosiddetta “normalità”. Senza giudicare se una valgadi più o di meno, il problema sta nel fatto chenon tutta l’opinione pubblica sa mediare imessaggi che arrivano dai canali di comuni-cazione e dalla società. L’espressione della contestazione sessuale non hauna scala da 1 a 10, non ha solo un volto rivoluzio-nario, ma vive il tempo e la sua evoluzione, cosìcome altre volte la sua involuzione e degenerazione.Un atto provocatorio davanti ad una coppia di vec-chietti è una sciocchezza, una lotta in tribunale èuna realtà ed è il segno che la cultura non è in unaghiacciaia ferma ed immutabile.

Ottenere il voto per le donne fu conseguenzadi una contestazione sessuale, mentre non losono di certo quelle “situazioni macchietta” che lasocietà ci pone come tali, solo per rinforzare il po-polo conservatore. La forza della massa è opportunaquanto la volontà di un singolo, c’è tempo e spazioper entrambe. Poi c’è una parte, invece, senza obiet-tivi e diventa degenerativa, magari frutto di noia o ri-bellione poco mirata (scandali sessuali, ecc).

Una contestazione di questo tipo nonporta lontano, anzi boicotta altre

situazioni, che i nostri media adoranoaccumunare facilmente.

In Italia scandalizzano le nozze gay, ma tra un po’

di anni potrebbero essere accettate come lo sonogià in gran parte del mondo: ci sarà chi sarà a fa-vore e chi contro, chi si scandalizzerà ancora e chinon più, ma esisteranno. Come fu per il divorzio oper l’aborto, semplicemente perché la maggiorparte della gente ha bisogno di essere por-tata per mano quando non sa dove andare.E’ una delle funzioni dello Stato, può esserealienante o indispensabile, cambia solo l’angola-zione di chi guarda.Ma altre storie hanno avuto il percorso contrario:la libertà di costumi che oggi viene tanto sbandie-rata non ha forse alcuni aspetti inversi? Dove sonofinite le “case chiuse”? Dov’è il porno notturno te-levisivo? Esattamente.

Quando il sottobosco culturale è talmente grande da salire in

superficie e manifestare sé stesso ed isuoi diritti come reali, non si può bollare tutto come inopportuno o immorale, ma va approfondito.

Forse si arriverà alle stesse conclusioni, ma biso-gna cercare di capire il messaggio non offuscatodal vetro appannato, quindi soffiate da soli su quelvetro, vi apparirà tutto più chiaro.

LA CONTESTAZIONE SESSUALE E LA SOCIETÀ: “le verità contro”

di Lorenzo Sigillò, sociologo membro ANS - [email protected]

.26OTTOBRE 2011 società & relazioni

Se gli anni delle storiche contestazioni sessantottine sembrano lontani, il mondo moderno ci mette di fronte a delle battaglie quotidiane dove i diritti

nella vita “pratica” sono molto più importanti dei concetti astratti

Page 26: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

di Viviana Vannucci (Critco d’Arte) [email protected] www.neapolisroma.it

La poetica surrealista del pittore, alias Ingmar, espressaattraverso l'assemblaggio di corpi umani ed elementi ar-chitettonici decontestualizzati dalla realtà naturale, sem-bra dar vita ad ambientazioni oniriche quasi incantate.Queste atmosfere fiabesche si riscattano dalla lezionemistica ed evocativa attraverso il linguaggio dell'artistarivisitato alla luce dell'esperienza informale: pennellatedense e pastose, che sottolineano alcune ampie cam-piture cromatiche, offrono corposità e gusto matericoalla rappresentazione, stemperando il tradizionale ro-manticismo di fondo. Le sue tele si caratterizzano di un'armonica mono-cromia o bicromia tonale che sembra rievocare il sensomelodico della musica, lontana passione del Martinola:gli spazi si costruiscono in solide e rigorose geometrieche, coniugate con l'alternanza cromatica, suggeri-scono la successione ritmica dei suoni. Le proprietà musicali si avvertono nell'emblematicascansione di forme e di colori o nei decisi contrasti chia-roscurali, visibili in L'Errant o Maturazione. Una mag-giore sobrietà tonale si coglie, invece, in Danseurs dansle Brouillard dove persino le figure, due sagome di bal-lerine, sembrano danzare sulle note di un cosmico equi-

.28 OTTOBRE 2011NEA ARTE

LA MUSICALITÀ NELL'ESPERIENZA SURREALISTA

Mostra personale “il Sempre ed il Mai” di Sergio Martinola alla Coronari 111 Art-Gallery

di Roma dal 23 settembre al 15 ottobre

librio sonoro. In Tramonto della timidezza l'es-sere umano si trasforma in una presenza mutache, in accordo con la sequenzialità ritmata delcomplesso compositivo, sembra scandire lapausa di un immaginario spartito musicale.

CCRREEAA IILL TTUUOO SSIITTOO EE CCRREEAA IILL TTUUOO SSIITTOO EE PPRROOMMUUOOVVII LLAA TTUUAA AATTTTIIVVIITTAA’’ SSUULL WWEEBBPPRROOMMUUOOVVII LLAA TTUUAA AATTTTIIVVIITTAA’’ SSUULL WWEEBB

Webservices contattaci al 338.1991943

Realizzazione rapidae prezzo minimo

Page 27: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Il Rio Ica, che attraversa l'omonima cittadina situataa 300 chilometri da Lima, è un torrente quasi semprein secca. Nel 1961, dopo un periodo di piogge tor-renziali, il torrente straripò facendo franare i versantidi alcune colline e scoprendo l'ac-cesso ad una caverna dalla quale fuo-ruscirono centinaia di strane pietreovoidali il cui diametro variava dadieci centimetri a circa un metro. Erano costituite da andesite, unaroccia di fiume semi cristallina risa-lente al Mesozoico, di colore grigio,durissima da incidere e databile adottanta milioni di anni fa, ma la par-ticolarità di queste pietre consiste nel

fatto che sulla superficie recano una serie d'inci-sioni ritenute quantomeno inquietanti.In realtà, le pietre erano già state citate dallo spa-gnolo Pedro Simon nel suo libro “Noticias Historia-

les” e risultavano conosciute dainativi sin dal 1626. I contadini dellazona le vendevano come souvenirai turisti o le usavano come orna-mento per le loro abitazioni. Anchein occasione della piena del 1961tentarono di farne incetta, ma il go-verno peruviano chiuse l'aperturadella grotta e fece gettare granparte delle pietre in una diga di ce-mento, per ostacolarne la raccolta.

Nel 1966, un medico con l'hobby dell'archeolo-gia, Javier Cabrera Darqea, dopo essersi accortoche su una di esse era riportato il disegno di unpesce sconosciuto, cominciò a collezionarle sinoa costruire un suo museo personale formato da15000 reperti. Il dottor Cabrera classificò le pie-tre della sua glittoteca per argomento: astrono-mia, astronautica, animali preistorici, antichicontinenti, chirurgia, antiche razze, esodo di uo-mini dalla terra e poi disegni di mammut, cavallicon cinque dita, e anche numerose immagini didinosauri disegnati ed incisi con estrema cura.

Ovviamente quello che raccontano queste pietre è stupefacente.

Accanto ai grandi animali del pliocene, databili a65 milioni di anni fa, compaiono uomini di bassastatura, con quattro dita per mano, che sem-brano interagire con i sauri. I disegni infatti mo-strano che questi umani sapevano governare gliarcheodattili per utilizzarli come macchine volanti eammansire i grandi animali bucandoli sulla cresta.Vi sono disegnati anche i cicli evolutivi del me-gachirottero, un grande pipistrello, risultato ovi-paro e non viviparo come sempre creduto dallanostra scienza. Si possono vedere figure femmi-nili che giocano tranquillamente con enormi coc-codrilli. I disegni indicano anche navi sospese inun campo elettromagnetico controllato da terra,e uomini che scrutano il cielo usando uncannocchiale.

LE PIETRE DI ICAuna biblioteca di 65 milioni di anni

di Carlo Famiglietti [email protected] www.neapolisroma.it

.27OTTOBRE 2011 NEA CULTURA

REGALA O REGALATI UNA GIFT CARD,PIU LA RICARICHI E MENO PAGHI !!

Parrucchiere - Via dei Savorelli, 38 (zona Piazza Pio XI) tel. 06.66032481

10% 20%30%

GIFT CARD SCONTO

Page 28: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

Gessica Giaconi inviata al Festival di Venezia.

Nella mitica Sala Grande, quella all’interno del pa-lazzo del Cinema, in cui avviene ogni anno la ceri-monia di premiazione, sono stati fatti dei lavori diristrutturazione. La sala era in buone condizioni ele sue poltrone comode ed eleganti nel loro rosaantico, nonostante questo sono state cambiate.

Sembra che spendere soldi inutilmente sia un vizio ricorrente

anche per il Festival.

Non scordiamoci i 37 milioni di euro pubbliciper la costruzione di un nuovo palazzo del ci-nema che dovrebbe sorgere davanti all’ex ca-sinò del Lido, a causa del quale è stata rasataal suolo una pineta (sono stati abbattuti 132alberi) e dove ora, a distanza di 3 anni dal-l’inizio dei lavori, rimane solo una grossabuca: il cantiere è fermo per mancanza difondi (altri?).

Intanto, chi ama il cinema, è in preda a grandicontraddizioni: da una parte sostiene il festival chie-dendo ogni anno gli accrediti (naturalmente a pa-gamento) per continuare a far viverequest’appuntamento importante; dall’altra si rendeconto degli sprechi, degli errori a danno dell’imma-gine di questo che potrebbe e dovrebbe essere unevento di cui andare fieri. Visto che siamo in vena di polemiche, facciamo pre-sente un’ultima cosa che riguarda l’appassionatospettatore. E’ naturale che dopo aver seguito tuttoil festival, visto la gran parte dei film presentati,letto recensioni, le quotazioni e le critiche, discussocon amici e non le probabilità che i film più apprez-zati possano portarsi a casa il famoso Leone, l’ac-canito spettatore in questione voglia assistere indiretta alla cerimonia che decreterà i vincitori. Dicerto non pretende di poter entrare in Sala Grandee magari sperare di potersi sedere accanto ai vip(privilegio solo di chi è in possesso dell’invito) maperlomeno poter vedere su uno schermo la direttadella premiazione. Invece no.

di Jessica Giaconi (Regista) [email protected]

Quest’anno l’appassionato spettatoreè stato privato del piacere di seguire

in diretta TV la premiazione

Proprio su questo l’organizzazione del festi-val ha deciso di risparmiare! Almeno l’annoscorso erano situati in più punti, nell’area dedicataalla mostra del cinema, dei maxischermi su cui ve-nivano proiettate le interviste, le passerelle e le con-ferenze stampa. Grazie a questo l’accreditatopoteva essere informato costantemente di ciò cheaccadeva là dove il soggetto in questione non po-teva accedere, e tra un film e l’altro era in grado diavere maggiori informazioni. Non solo, nell’ultimogiorno poteva vedere in diretta la premiazione.Quest’anno il maxischermo era uno solo,posto nelle vicinanze del famoso red carpet, cioèdove c’è la maggiore affluenza di persone, nellamaggior parte dei casi solo di curiosi (non accredi-tati) che arrivano dal nulla solo per vedere le star emagari chiedere un autografo. Impossibile seguirela cerimonia da lì, decido di tornare a casa e ve-derla in televisione… Peccato che la Raiabbia deciso di non trasmetterla!!! Matutto quello schieramento di furgoni, cabine regia,telecamere e quant’altro allora che ci faceva lì?Tristemente ho seguito la premiazione in direttaascoltandola alla radio. E’ il colmo: il cinema è fattodi immagini e alla fine mi riduco ad ascoltare laradio per sapere chi vince. Se un giorno decide-ranno di proseguire i lavori e ultimare il nuovo pa-lazzo del cinema, spero che almeno installino unpaio di schermi per rendere partecipi tutti quelli cheseguono il festival. Magari per risparmiare potreb-bero recuperare le vecchie ma bellissime poltronerosa della Sala Grande da mettere nel nuovo com-plesso! W il cinema!

FESTIVAL DI VENEZIA: Vip, sprechi e premiazioni vietate al pubblico

.28 OTTOBRE 2011NEA C INEMA

Page 29: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

biamenti tecnologici cheaccompagnarono l’intro-duzione dei film sonoriportarono a un ulterioreconsolidamento del po-tere entro le Majors, ren-dendo le sperimentazioniindividuali e le cinemato-grafie indipendenti sem-

pre più difficili da realizzare. Anche se dovevanoaffrontare tali difficoltà, organizzazioni come Wor-ker’s Film e Photo League durante gli anni Venti ei film Frontier durante i Trenta e Quaranta riusci-rono a sopravvivere e a realizzare film politici. Gruppi esplicitamente di sinistra o di tendenza li-berale vedevano i loro film come veicoli per orga-nizzarsi politicamente e promuovereconsapevolezza sociale, e provarono a usare laforma del documentario progressivo ispirata dallapratica leggendaria dell’industria cinematograficasovietica per rimpiazzare le convenzioni del ci-nema dominante dei film di finzione. Oggi, in un’era dove tutti possono usare un cellu-lare per “catturare” un evento e piazzarlo su you-tube, dopodiché autodichiararsi autori di unpiccolo film, è sempre più importante distinguerechi piuttosto decida di realizzarne uno vero, ossiacreare una storia usando elementi della realtà. Sipotrebbe argomentare che, a meno che non stialavorando su commissione, ogni regista fa in re-altà un film su se stesso: sceglie un soggettoche sente vicino al suo cuore e cerca di ar-rivare infondo alla sua comprensione dellaverità. L’importante è esserci, per registrare lastoria attraverso sensazioni, osservazioni e filmche documentano il percorso (più o meno deca-dente) di un Paese. Senz’altro questo rientra nellamissione dell’intellighenzia creativa, responsabiledi testimoniare le trasformazioni di un paese. Maper fare un film vero, occorre scrivere e riscrivere,finché non si sente dentro di sé la melodia del filmche sarà. E’ un tunnel lungo e buio, in cui sisbatterà la testa finché non si sarà trovata un’an-golazione. Senza quella, non ci sarà luce, né film.

.29OTTOBRE 2011 NEA C INEMA

C’è chi lo fa per intrat-tenere e chi per parteci-pare alla Storia…mal’unico e vero dovere diun regista è documen-tare il suo Paese. E la sua unica e giustapaura è che alcune storiepossano riaccadere, se lepersone (gli spettatori) dimenticano il loro passato.

L’arte cinematografica, infatti, non è solo unmedium per la bellezza e la distrazione, ma èanche uno spazio per la democrazia, dove temiattuali, difficili e scomodi possono essere portati inambienti riconosciuti e rispettati.

Quanto detto vale solo per i documentari oanche per i film “normali”?

La definizione e la distinzione tra un film “nor-male” e un documentario è forse più chiara se cisi sofferma sulla terminologia usata all’estero:fiction e non-fiction, ossia pellicole che rac-contano rispettivamente fatti inventati, e fatti em-pirici. Entrambi, comunque, sono dei film e,come tali, mostrano storie.

Tradizionalmente, i film di finzione sono con-siderati più a destra dei documentari chesono invece storie più a sinistra, ed è pro-prio in questa loro percezione politicizzata cheforse ha origine il diverso destino commer-ciale e, più in generale, di “godimento” da partedegli spettatori.Fin dai primi decenni di vita dell’arte cinemato-grafica, infatti, dal momento in cui l’industria hol-lywoodiana era divenuta un’enorme impresa il cuipotere era altamente centralizzato e le risorsestrettamente controllate dalle Majors, attivisti po-litici e altri che volessero fare film dovevano lavo-rare al di fuori e in opposizione all’establishment.Non potevano permettersi l’equipaggiamento fil-mico più aggiornato e non potevano esibire i lorofilm in teatri regolari. Inoltre, col tempo, i cam-

I FILM COME STRUMENTO POLITICO,SONO DI DESTRA O DI SINISTRA?di Laura Andina (Responsabile Produzione Cinematografica)

Page 30: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution

nneell FFooccuuss ddii NNOOVVEEMMBBRREEssii ppaarrlleerràà ddii......

MMOOTTOORRII......MMOOTTOORRII......

AURELIOAURELIO

PRATIPRATI

TRATRASTEVERE

CENTROCENTROSTORICOSTORICO

BRAVETTABRAVETTA

MONTEVERDEMONTEVERDE

DOVE TROVO LA RIVISTA

.30 NOVEMBRE 2011NEL PROSSIMO NUMERO

-- -- FFOOCCUUSSFFOOCCUUSS ----

Carbook.itStrade elettriche perauto elettriche

Quanto costa un auto elettrica?

Motori, Moto,Nautica e Sport

- Musica -- Musica -Gli eventi underground

- - PROFESSIONISTI PROFESSIONISTI Dossier intercettazioni

- NOTIZIE DALLA CAPITALE E

DAI MUNICIPI

E MOLTO ALTRO...

La rivista online del mese, compresi i numeri precedenti, li trovi sul sito

www.neapolisroma.it(clicca su “Sfoglia la Rivista)

PER LA TUA PUBBLICITA’CHIAMA IL 348.5766821

[email protected]

Page 31: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution
Page 32: n.10_2011_Nea Polis Roma_revolution