TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI
DELL’IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING
A cura di Fabio Ciammella, Silvia Leonzi
A. A. 2019-2020
“Ogni mondo narrativo crea una
cosmologia specifica e proprie
regole circa come e perché le cose
succedono al suo interno. Per
quanto realistica o fantastica sia
l'ambientazione, una volta fissati i
suoi principi causali, questi non
possono cambiare.”
LO STORYWORLD
R. Mckee, Story, 2010, Omero Editore,
Roma, pag. 46
Klastrup & Tosca: Transmedia World
“Transmedial worlds are abstract content systems
from which a repertoire of fictional stories and
characters can be actualized or derived across a
variety of media forms. What characterises a
transmedial world is that audience and designers
share a mental image of the “worldness” (a
number of distinguishing features of its universe).”
Il concetto di storyworld assume una forte accezione immaginativa
MITHOS/TOPOS/ETHOSKlastrup L. & Tosca S., Transmedial Worlds – Rethinking Cyberworld
Design, 2004
TRANSMEDIA WORLD
MythosÈ costituito dai conflitti, dalle battaglie, dalle leggende, dalle storie e dai personaggi che
popolano lo storyworld. Non è altro che la backstory di tutte le backstories, un elemento
indispensabile affinché si possano interpretare gli eventi del mondo finzionale e si possa interagire
con esso.
TRANSMEDIA WORLD
«…as the multiple incarnations of Greek mythes or bigblical
stories demostrates for Western civilization» (Ryan, 2014)
Mythos
Il Silmarillion (The Silmarillion) è un'opera mitopoietica scritta da J. R. R.
Tolkien – e pubblicata postuma nel 1977 da Christopher Tolkien con la
collaborazione di Guy Gavriel Kay – che narra le vicende di Arda, dalla sua creazione
fino alla Terza Era. Il Silmarillion, insieme ad altre opere dello stesso autore, dà forma
a una estesa, sebbene incompleta, narrazione che descrive l'universo di Eä, nel
quale si trovano le terre di Valinor, Beleriand, Númenor e la Terra di Mezzo,
nell'ambito della quale si svolgono Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.
Considerata dal figlio dell'autore Christopher Tolkien l'opera primaria, fondamentale e
centrale del padre[1], è stata forse anche quella più amata dal suo autore; essa non è
e non vuole essere un romanzo, ma piuttosto un corpus mitologico,
o legendarium, ideato come cuore dell'universo tolkieniano, una serie di narrazioni e
vicende a cui l'autore lavorò per tutta la vita, senza terminarle, utilizzandole nel
frattempo quale base per sviluppare alcuni dei suoi capolavori, quali Il Signore degli
Anelli o Lo Hobbit. Tolkien non vide mai la pubblicazione del materiale del libro
(tranne alcuni brani, che, cambiati e riassunti, appaiono nelle Appendici de Il Signore
degli Anelli), che fu pubblicato (come molti altri) postumo dal suo curatore, il figlio
Christopher, che ne integrò le parti mancanti.
TRANSMEDIA WORLD
Topos
È la collocazione dello storyworld in un dato periodo storico e in uno
specifico contesto geografico. Lo spazio e il tempo di un‘attualizzazione di
un mondo transmediale possono essere modificati, al contrario di quelli
dell’universo transmediale che devono restare immutati, per non rischiare di far
perdere di coerenza e credibilità non solo all’universo in questione, ma anche
alle sue estensioni. Per questo le attualizzazioni secondarie di uno storyworld,
per non interferire con la mitologia della “mothership”, vengono spesso
ambientate prima (prequel) o dopo (sequel), in modo da contribuire a rafforzare
e ad ampliare la narrazione originale.
TRANSMEDIA WORLD
“The king died and then the queen died” is a story.'4 mar 2013
E.M. Forster: The Difference Between Story and Plot
Topos
TRANSMEDIA WORLD
Battlefront II
EA, 2017
Ethos
È costituito dai valori etici espliciti e impliciti del mondo narrativo e dal codice
morale di comportamenti che si suppone che i personaggi debbano
rispettare. Indica come distinguere il bene dal male e quali comportamenti
possono essere accettati in quanto coerenti con l’identità del personaggio (“in
character”) e quali invece rifiutati in quanto contraddittori rispetto all’identità del
personaggio (“out of character”). In sostanza, l’ethos è la forma di conoscenza
richiesta per poter sapere come comportarsi all’interno dello storyworld.
TRANSMEDIA WORLD
Ethos
“Worlds, unlike stories, need not
rely on narrative structures, though
stories are always dependent on
the worlds in which they take place.
Worlds extend beyond the stories
that occur in them, inviting
speculation and exploration through
imaginative means”
M. J.P. Wolf, Building Imaginary Worlds: The Theory
and History of Subcreation, Routledge, New York,
2014
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
Subcreazione
Attraverso un processo di subcreazione dal Mondo Primario (il mondo reale) si evolve
un Mondo Secondario (storyworld).
La subcreazione implica nuove combinazioni di concetti esistenti (flora, fauna, leggi
fisiche) per la creazione di mondi immaginari, sulla base delle impostazioni
predefinite nel Mondo Primario.
Più si cambiano le impostazioni primarie, più ci si discosta dal Mondo Primario.
A seconda della differenza con il Mondo Primario si può creare uno spettro di
«secondarietà» basato sulla subcreazone.
Un Mondo Secondario deve essere credibile e interessante, dovrà avere un alto grado
di creatività, completezza e coerenza.
«Storyworld is a broader concept than fictional world, because it covers both factual and
fictional stories» (Ryan)
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
Mondo Primario
Los Angeles, 2019
Mondo Secondario
Los Angeles, 2019,
Blade Runner (Scott, 1982)
Narcos (Usa, 2015-2017)
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
Invention
può essere definita come il grado in cui sono state modificate le ipotesi predefinite
basate sul Mondo Primario, riguardanti aspetti quali geografia, storia, lingua,
fisica, biologia, zoologia, cultura, costume, etc.
I mondi devono anche conservare una qualche forma di causalità, concetti di bene
e male e realismo emotivo. Senza causalità, la narrativa è persa.
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
Avatar, 2009
Invention
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
Avatar, 2009
Bojak Horseman (Bob-Waksberg, 2014 – in corso))
Completeness
si riferisce al grado in cui il mondo contiene spiegazioni e dettagli delle esperienze dei
personaggi, così come i dettagli del background che insieme suggeriscono un
mondo possibile e verosimile. Le storie spesso si fondano su mondi incompleti. Se un
mondo si pone come base per l'ambientazione di una serie di storie o di un franchising,
deve essere abbastanza convincente affinché il pubblico desideri entrarci, quindi la
completezza - o meglio, un'illusione di completezza - diventerà uno degli obiettivi del
subcreatore (con l'eccezione degli enigmi e delle lacune deliberate che suscitano
inferenze)
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
Completeness
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
Consistency
è il grado in cui i dettagli del mondo sono plausibili e senza contraddizioni. Ciòrichiede un'attenzione all’integrazione dei dettagli e al modo in cui tutto è connesso.L'interrelazione delle varie parti del mondo è uno dei principali modi in cui unMondo Secondario tenta di assomigliare al Mondo Primario. Man mano che ilmondo cresce in ampiezza e complessità, le incoerenze possono verificarsi nella tramaprincipale, nelle trame secondarie, nei dettagli di fondo, nelle infrastrutture del mondo onella sua meccanica. Le incoerenze nelle trame distraggono e disturbano l'immaginementale che il pubblico ha della storia
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
The Defenders, 2017
Primary World: il mondo reale
Attraverso i portali si accede allo
storyworld ovvero al Secondary
World
La connessione tra i due mondi è
spesso costruita attraverso un
framing che permette al pubblico di
orientarsi. Serve per creare un
legame spazio-temporale tra
mondo primario e secondario
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
Pratten R., Getting started with Transmedia Storytelling. A practical guide for beginners 2nd
edition, CreateSpace Independent Publishing Platform, 2015.
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
DAL WORLDBUILDING ALLO STORYWORLD
Rick e Morty, Adilt Swim 2013-2019
Lo storyworld è supportato da tre infrastrutture base create
da strumenti idonei:
1. Uno spazio dove esistono cose e accadono eventi -
mappe
2. Una durata e un intervallo di tempo dove possono
verificarsi gli eventi - timeline
3. Personaggi che possono abitare il mondo - genealogie
LO STORYWORLD
Mappa della Terra di Mezzo in appendice al libro
LO STORYWORLD: Strumenti
MAPPE
Il Signore degli anelli (Tolkien, 1954)
TIMELINE
Divisione in Ere
Gli eventi de Il
signore degli anelli
sono posizionati
alla fine della terza
era della Terra di
Mezzo
Calendario Hobbit
Il Signore degli anelli
(Tolkien, 1954)
LO STORYWORLD : Strumenti
Genealogie
LO STORYWORLD : Strumenti
Reame degli elfi Dinastia dei re umani
Il Signore degli anelli (Tolkien, 1954)
5 strutture descrivono nel dettaglio lo storyworld
LO STORYWORLD
Cultura
Natura Linguaggio
Mitologia Filosofia
LO STORYWORLD
Natura: è riferita alla materialità di un mondo, alle sue strutture fisiche,
chimiche, geologiche e biologiche e agli ecosistemi che le connettono.
LO STORYWORLD: strutture
Ent, uomini albero
Il Signore degli anelli
(Tolkien, 1954)
LO STORYWORLD
Cultura: collega la natura alla storia, generalmente è fondamentale per la
situazione unica che fornisce il conflitto di una storia. Una cultura inventata
può essere più specificamente adattata alle esigenze dell'autore e non
arriva con il bagaglio di una cultura esistente.
LO STORYWORLD: strutture
Rapporto tra le razze
Il Signore degli anelli (Tolkien, 1954)
LO STORYWORLDLO STORYWORLD: strutture
La fusione fra mondi può produrne uno in cui la magia non sia semplice accidente,
ma vero e proprio sfondo dell’azione – che si esprime attraverso l’unico linguaggio (e
le uniche categorie concettuali) allora a disposizione. Letto in questa chiave, il
concetto fantastico di “razza” non esprimerebbe una divisione, bensì
un avvicinamento. Sarebbero solo gli occhi della posterità a permettere una lettura
inversa; che è comunque una lettura privilegiata, di chi ha visto il concetto di “razza”
farsi espressione (nella realtà) di pratiche e idee discriminatorie.
LO STORYWORLDLO STORYWORLD: strutture
Fondamentalmente, dunque, le “razze” hanno finito per caratterizzare l’universo fantasy
solo per mostrare una varietà di popoli, tradizioni e culture, dando al tempo stesso
un “quid” in più.
Il primo romanzo di Tolkien, “Lo Hobbit”, fu bandito dalla Germania nazista (e razzista)
perché il suo autore, con assoluta chiarezza, dichiarò agli editori tedeschi la sua
ammirazione per il popolo ebreo.
Volontà dell’autore era quella di narrare una vicenda epica, grandiosa, lo scontro
finale tra il Bene e il Male. Fu probabilmente per questo motivo, dunque, che creò una
varietà di razze differenti. E lo fece, con un particolare obiettivo: quello di mostrare
come, nell’ora più buia, tutte le differenze vengono meno e gli individui, che siano elfi,
nani o uomini, si uniscono per combattere un nemico comune.
Linguaggio: molti mondi immaginari usano linguaggi creati ad hoc ("conlangs")
così come le culture dei popoli inventati, di solito senza il desiderio che il
linguaggio venga usato nel mondo primario. A differenza dei linguaggi
"naturali", un linguaggio costruito viene deliberatamente inventato e progettato,
in genere è solo delineato nel grado richiesto dal mondo immaginario in cui
appare.
LO STORYWORLD : strutture
Alfabeto Cirth
Alfabeto Quenya
Il Signore degli anelli
(Tolkien, 1954)
LO STORYWORLD: strutture
The Klingon Language
Institute
Il klingon è una lingua creata
da Marc Okrand e da James
Doohan per la Paramount
Pictures ed è parlata dalla
razza aliena dei Klingon nelle
serie televisive e nei film di
fantascienza di Star Trek.
LO STORYWORLD: strutture
Mitologia: struttura i Mondi Secondari, dà loro una storia e un contesto per gli
eventi, attraverso le leggende e le storie delle origini fornisce dei retroscena per
gli eventi e per le ambientazioni attuali di un mondo. Spesso rivela come si
sono evoluti i personaggi e sono nate le problematiche interne alla narrazione,
così che gli eventi della storia appaiano più reali. Le mitologie, quindi,
forniscono profondità storica, spiegazioni e scopi agli eventi di un mondo.
LO STORYWORLD: strutture
Antichi Re Umani a Guardia del Regno e La spada spezzata dei Re
Il Signore degli anelli (Tolkien, 1954)
Filosofia: a seconda della capacità e dell'intento di un autore, i messaggi e le
idee filosofiche possono essere incorporati in modo esplicito o implicito a vari
livelli all'interno di una storia. In alcuni casi si possono possono trovare anche
messaggi involontari o visioni del mondo.
I mondi secondari spesso differiscono notevolmente dal Mondo Primario, ed è
precisamente in queste differenze che le idee e i punti di vista filosofici possono
essere espressi in modo persino più sottile
“The Lord of the Rings is of course a fundamentally religious and Catholic work;
unconsciously so at first, but consciously in the revision. That is why I have not
put in, or have cut out, practically all references to anything like “religion”, to cults or
practices, in the imaginary world. For the religious element is absorbed into the
story and the symbolism.”
From Letter 142 of Humphrey Carpenter, editor, The Letters of J. R. R. Tolkien, Boston, Massachusetts:
Houghton Mifflin Company. Cfr : Wolf, Mark J.P.. Building Imaginary Worlds: The Theory and History of
Subcreation. Taylor and Francis. Edizione del Kindle.
LO STORYWORLD: strutture
Gli storyworld si possono espandere in due modi:
Adattamento: quando la storia narrata in un mezzo è adattata per trasmigrare
su un altro mezzo, MA SENZA AGGIUNGERE ALCUN NUOVO MATERIALE
CANONICO AL MONDO.
Crescita: quando un altro mezzo viene usato per presentare del nuovo
materiale ESPANDENDO IL MONDO.
Parole, immagini, oggetti, suoni e interazioni sono i cinque elementi che
compongono le finestre attraverso le quali sperimentiamo i mondi immaginari.
I media usano questi cinque elementi in modi diversi per costruire le loro
finestre, a volte sovrapponendosi. Queste sovrapposizioni rendono più facile
la crescita e l'adattamento transmediali, poiché gli stessi elementi possono
essere presenti in diversi media. Allo stesso tempo, tuttavia, le differenze tra i
media impongono limiti e vincoli durante il processo di espansione
transmediale.
Transmedia World
Adattamento
Transmedia World
Crescita
Durante il passaggio da un mezzo a un altro, le forme di mediazione
possono essere perse o acquisite, causando la modifica del materiale di una
storia o di un mondo.
Questi processi avvengono anche quando il mondo stesso viene in essere,
passando da una concezione nella mente dell'autore a un’incarnazione in
forma mediata; quindi anche un'opera che non è transmediale subisce almeno
una di queste trasformazioni.
Description: adattamento attraverso parole
Visualization: adattamento attraverso immagini e/o oggetti,
Auralization: adattamento attraverso suoni,
Interactivation: adattamento media interattivi,
Deinteractivation: adattamento dai media interattivi ai media non interattivi.
Transmedia World
Description
Transmedia World
Visualization Auralization
Interactivation
Transmedia World
Deinteractivation
La crescita e l'adattamento transmediale arricchiscono un mondo immaginario al di là di
ciò che ogni singolo mezzo potrebbe offrire, svincolandolo dal mezzo di origine e
conferendogli una maggiore indipendenza, grazie alle finestre multimediali attraverso
cui sperimentarlo
Gli autori fin dall’inizio possono progettare mondi per più mezzi di comunicazione, e i
mondi più vecchi possono ottenere nuovi pubblici man mano che vengono narrati
attraverso diversi media
Transmedia World
J.R.R. Tolkien P. Jackson
“A storyworld is more than a static
container for the objects mentioned in a
story; it is a dynamic model of evolving
situations, and its representation in the
recipient’s mind is a simulation of the
changes that are caused by the events
of the plot. […] It covers both factual
and fictional stories, meaning stories
told as true of the real world and stories
that create their own imaginary world,
respectively”
Ryan M.L., Thon J.N., Storyworlds across Media
Toward a Media- Conscious Narratology, University of
Nebraska Press, 2014
STORYWORLD ACROSS MEDIA
Differenza tra World e Storyworld
Lo Storyworld:
1. non racchiude l’intero lavoro di un autore, in quanto viene progettato in modo
tale che ogni storia possieda il proprio storyworld;
2. contiene elementi narrativi, per cui tale concetto non è applicabile alla poesia;
3. non può essere definito come “il mondo dell’autore” in quanto, nel caso di
prodotti finzionali, il mondo dell’autore è quello reale, mentre lo storyworld è un
mondo abitato dai personaggi.
Ryan M.L., Thon J.N., Storyworlds across Media Toward a Media- Conscious Narratology,
University of Nebraska Press, 2014
LO STORYWORLDLO STORYWORLD
Non è il mondo dell’autore
Non è l’intero lavoro di un autore
LO STORYWORLDLO STORYWORLD
Non è applicabile alla poesia
LO STORYWORLDLO STORYWORLD: Non è applicabile alla poesia? LA COLLINA
Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.
Uno trapassò in una febbre,
uno fu arso in miniera,
uno fu ucciso in rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie,
la tenera, la semplice, la vociona, l'orgogliosa, la
felice?
Tutte, tutte, dormono sulla collina.
Una morì di un parto illecito,
una di amore contrastato,
una sotto le mani di un bruto in un bordello,
una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale,
una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi,
ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate,
con Mag -
tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
e il maggiore Walker che aveva conosciuto
uomini venerabili della Rivoluzione?
Tutti, tutti, dormono sulla collina. […]Edgar Lee Master, Antologia di Spoon River, 1915
Ryan M.L., Thon J.N., Storyworlds across Media Toward a Media- Conscious Narratology,
University of Nebraska Press, 2014
Elementi costitutivi
Existents: i personaggi della storia e gli oggetti che hanno un significato
specifico all’interno della trama
Setting: lo spazio dove sono collocati gli existents
Physical Laws: le leggi fisiche che possono determinare quale tipo di evento
può verificarsi o meno nella storia
Social rules and values: le regole sociali e i valori che orientano i
comportamenti dei personaggi
Events: le cause dei cambiamenti che avvengono nel tempo della narrazione
Mental events: le reazioni dei personaggi agli eventi percepiti o reali
LO STORYWORLD
1. Existents: i personaggi
LO STORYWORLDLO STORYWORLD
1. Existents: gli oggetti
LO STORYWORLD
Setting: lo spazio dove sono collocati gli existents
LO STORYWORLD
Setting
Physical Laws
REGIA: Robert Zemeckis
ANNO: 1985
PAESE: USA
DURATA: 116 Min
LO STORYWORLD
Marty McFly ha diciassette anni, una
ragazza di cui è innamorato e una famiglia
non particolarmente vivace. Il padre,
George, ha paura anche della propria
ombra mentre la madre si lascia vivere,
priva com'è di qualsiasi ambizione per sé e
per i propri tre figli. Marty è amico di Doc,
uno scienziato eccentrico che ritiene di
aver inventato un'auto che è al contempo
una macchina del tempo. Marty avrà modo
di scoprire che lo è realmente, finendo
nella sua stessa città nel 1955. Lì
conoscerà sua madre e suo padre che non
sembrano proprio destinati a formare una
coppia.
Physical Laws
LO STORYWORLD
Social rules and values: Le regole sociali e i valori che orientano i comportamenti dei personaggi.
LO STORYWORLD
Le regole sociali offrono ai protagonisti possibilità di trasgressione e creano conflitti
Social rules and values
Offred è un'ancella che cerca di sopravvivere al regime maschilista di Gilead,
una società totalitaria governata da un contorto fondamentalismo religioso che
tratta le donne come meri oggetti e una proprietà dello stato. Come una delle
poche donne fertili rimaste, Offred lavora presso la residenza del Comandante,
costretta alla schiavitù sessuale nel disperato tentativo di ripopolare un mondo
devastato da catastrofi naturali e dal crollo del tasso di natalità. In una società in
cui anche una parola sbagliata potrebbe costarle la vita e chiunque potrebbe
essere una spia per Gilead, Offred affronta i Comandanti e le loro mogli crudeli
con un solo obiettivo: sopravvivere e trovare la figlia che le è stata strappata via.
LO STORYWORLD
Social rules and values
LO STORYWORLD
Peaky Blinders (S. Knight, 2013 – in corso)
Events: le cause dei cambiamenti che avvengono nel tempo della narrazione
LO STORYWORLD
Twin Peaks (Lynch,
1990 – 1991/ 2017)
Events
LO STORYWORLD LO STORYWORLD
Avengers Infinity War, 2018
Avengers Endgame, 2019
Mental events: le reazioni e le aspettative dei personaggi agli eventi percepiti o
reali, sono la diretta conseguenza degli events
Il Padrino, 1972
LO STORYWORLD
Il Padrino, 1972
LO STORYWORLD
Mental events:
Events:
Mental events
Il Padrino, 1972 Star Wars, Order 66
LO STORYWORLD