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Aktiv Guide + Beschreibung der Tagesetappen + Orts- und Hütteninfos + Gesundheitstipps + Descrizione delle tappe + Informazioni sui luoghi e rifugi + Consigli di salute Tiroler Höhenweg 132 Alta Via Tiroler Höhenweg www.kompass.at www.tiroler-hoehenweg.info

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+ Descrizione delle tappe+ Informazioni sui luoghi e rifugi+ Consigli di salute

Tiroler Höhenweg 132Alta Via Tiroler Höhenweg

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Alta Via – trekking senza confini

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Trovare ancora un posto dove gu-stare la solitudine? L’Alta Via TirolerHöhenweg inizia e termina nelledue località turistiche Mayrhofen(A) e Merano. Tra questi due centrivi sono 130 chilometri di panoramimozzafiato, di un mondo montanoimpressionante e perlopiù isolato.Molte delle tappe dell’alta via, chesi può percorrere in undici giorni,non hanno mai conosciuto la mon-danità. E questo, per chi si trova suquesto percorso, é un vero bene!In tutta tranquillità e lontano daimaggiori flussi turistici si possonoammirare paesaggi dalle caratteri-stiche più diverse: i ghiacci eternidelle Alpi dello Zillertal, le montag-

ne scure delle Alpi centrali, le puntedi dolomia bianca del Tribulaun, lecime sopra la Valle del Rombo e laVal Passiria e il gruppo del Tessa ric-co di laghetti. La discesa dalle cimedella solitudine avviene attraversoi frutteti di Merano.Per più di due anni i responsabili suentrambi i confini, quello austriacoe italiano, hanno lavorato per „crea-re“ questo sentiero, cercando di uni-re sentieri esistenti e preparandopercorsi nuovi, prima dell’inaugu-razione ufficiale dell’Alta Via TirolerHöhenweg avvenuta nel luglio2002. Ne é nato un sentiero dalledimensioni europee (grazie ancheai fondi stanziati dall’UE), aggiun-

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La vostra Aktiv Guide informaAlta Via – trekking senza confini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .41

Le tappa dell’ Alta Via Tiroler Höhenweg . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1a tappa: Mayrhofen – Schlegeisspeicher – Rif. Venna alla Gerla . . . . . . .442a tappa: Rif. Venna alla Gerla – Passo del Brennero – Malga Sattel(berg) . . . . .463a tappa: Malga Sattel(berg) – Lago Obernberger See – Obernberg . . . . . .504a tappa: Obernberg – Rif. Calciati al Tribulaun . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .525a tappa: Rif. Calciati al Tribulaun – Fleres di Dentro/S. Antonio . . . . . . . .546a tappa: Fleres di Dentro/S. Antonio – Masseria in Val Ridanna . . . . . . .567a tappa: Masseria in Val Ridanna – Rif. Monteneve . . . . . . . . . . . . . . . . . . .628a tappa: Rif. Monteneve – Albergo Hochfirst . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .649a tappa: Albergo Hochfirst – Rif. Plan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6610a tappa: Rif. Plan – Rif. Petrarca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6811a tappa: Rif. Petrarca – Plan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7012a tappa: Plan – Rif. dei Becchi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7213a tappa: Rif. dei Becchi – Merano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .74

Numeri di telefono importantiRifugi, albergi, uffici turistici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .78Colofone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .79

Con la gentile collaborazione di:Consorzio Turistico Mayrhofen-Hippach, Consorzio Turistico Wipptal, AssociazioneTuristica Colle Isarco, Associazione Turistica Vipiteno, AssociazioneTuristica Racines, Consorzio Turistico Valle Isarco, Associazione Turistica Val Passiria, Merano Marketing

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42 Passo d. Rombo/Timmelsjoch

Scoprire le montagne dall’interno:Un giorno di riposo tra le varie tap-pe per entrare nella miniera dellaVal Ridanna e di Monteneve, diven-tata museo. Da qui il percorso pren-de direzione sud per raggiungereMerano attraverso le Alpi dell’Ötztale della Val Passiria e il gruppo delTessa.Il sentiero si sviluppa quasi sempresu un’altitudine tra i 1.600 e i 3.000metri. Cinque i pernottamenti neirifugi e cinque in piccole località divalle. L’Alta Via Tiroler Höhenwegnon é dunque un percorso alpinis-tico degli estremi. Varie anche lepossibilità di percorrerlo solo in par-te con singole tappe: dal Passo delBrennero, ad esempio, dalla Valle diObernberg, Val di Vizze, Val Ridanna,o dalla Val Passiria e da Plan é pos-sibile accedervi facilmente.Vipiteno può però essere conside-rata il fulcro dell’Alta Via. Anche ilpercorso non la tocca direttamente,la cittadina é nelle immediate vici-

gendo un nuovo capitolo alle guidealpinistiche sulle alte vie e sui sen-tieri europei. I numeri dell’Alta ViaTiroler Höhenweg sono impressio-nanti: 130 chilometri di percorso,9.000 metri di dislivello in salita e10.000 metri in discesa, quasi dodicicime, giogaie e passi. Ma quello cherende questo percorso unico nonsono le cifre. Il percorso interamentesegnato in modo uniforme inizia aMayrhofen nello Zillertal e porta at-traverso il nevaio di Schlegeis e ilPasso di Vizze al Rifugio Venna allaGerla, alla Spina di lupo e poi al Pas-so del Brennero. Lo si può evitare oppure andare aconoscere il suo singolare destino.Si prosegue per passi fino a Obern-berg e verso il Tribulaun. Qui – e nonnelle Dolomiti – il famoso geologofrancese Dolomieu scoprì le qualitàdella dolomia, che prese poi il suonome.

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nanze dell’itinerario. Partendo da Vi-piteno, più della metà delle tappedell’Alta Via sono facilmente raggi-ungibili. Chi però non vuole rinun-ciare all’avventura di percorrere perintero l’Alta Via Tiroler Höhenweg,deve calcolare un periodo di almeno11 giorni, meglio se 12 o 13. L’Alta Viaé un sentiero escursionistico, anchese in alcuni passaggi si trovano finoin estate nevai. Non dimenticatedunque ramponi e piccozze! La si-curezza é al primo posto sull’Alta Via:passaggi esposti sono attrezzati conpassamano ferrati. E’ comunque in-dispensabile avere una buona con-dizione fisica, sapersi muovere in si-curezza e conoscere la cartografia.E’ solo così che si può godere al mas-simo l’Alta Via. Chi volesse alungareil percorso può inserire a piacimentoaltre tappe, salire su cime o aggiun-gere arrampicate e vie ferrate nelgruppo del Tribulaun.Hanspeter Eisendle, guida alpina diVipiteno, del Tribulaun conosce ogni

singolo sasso. Alpinista estremo earrampicatore dalle doti straordina-rie, Eisendle é entusiasta dell’Alta ViaTiroler Höhenweg. Ne elogia soprat-tutto la solitudine ed il silenzio chesi possono trovare lungo il percorso.E proprio questo itinerario gli ricordala sua gioventù: „Su queste montag-ne venivo da ragazzo in bici o a piedi.Questo é il mondo che riuscivo a sco-prire, quando, giù a valle, tutto di-ventava troppo stretto...“ Assieme a lui abbiamo percorso l’Al-ta Via. Le foto di questa pubblicazio-ne sono state scattate proprio inquell’occasione. Herwig Decker

E’ consigliabile prenotare per tempo- magari già prima della partenza -i pernottamenti oppure avvisare irifugi. A pagina 78 di questa guidasono indicati i numeri di telefono dirifugi e alberghi come anche degliuffici turistici di zona.

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Descrizione del percorsoMayrhofen é il principale centrodella Zillertal e la partenza „uffi-ciale“ dell’Alta Via Tiroler Höhen-weg. Fin dagli inizi dello sviluppoturistico, partendo da Mayrhofensono stati istituiti vari percorsi ediverse alte vie. Da molto esiste l’Al-ta Via di Berlino (Berliner Höhen-weg), le cui prime tappe corronolungo la fiancata est delle Alpi diTux e raggiungono allo Schlegeiss-peicher il percorso dell’Alta Via Ti-roler Höhenweg. L’Alta Via di Berli-no rappresenta uno dei prinipaliapprocci, molto bello – anche seimpegnativo e lungo (due giorni inpiù) per l’Alta Via Tiroler Höhenweg(vedi alternative). Il tratto dell’AltaVia di Berlino può essere percorsodall’escursionista più ambizioso,mentre l’itinerario dell’Alta Via Ti-roler Höhenweg può essere inizia-to arrivando allo Schlegeis speicherdopo un breve viaggio in autobuspartendo da Mayrhofen.

1a tappa:Mayrhofen (633 m) – Schlegeisspeicher(1782 m) – Rifugio Venna alla Gerla (2693 m)

Sviluppo tour: Mayrhofen centro/fermata autobus – percorso in autobusfino allo Schlegeisspeicher (1782 m) – Passo di Vizze (2251 m) – Alta Via diLandshut – Rifugio Venna alla Gerla (2693 m)Pernottamento: Rifugio Venna alla GerlaDurata: 12 km, 950 m h, 0 m iPunti di appoggio: Rifugio Olpererhütte: 2389 m, Alpenverein, CAP: A-6295Ginzling, gestito in estate. Rifugio Passo di Vizze: 2276 m, privato, CAP: I-39040 Vizze, gestito in estate. Rifugio Venna alla Gerla: 2693 m. Trattasidi due locali contigui riuniti in un unico edificio, sulla linea di confine. Ilrifugio in territorio austriaco è gestito dal DAV, quello in territorio italianodal CAI, gestito in estate. CAP: I-39040 Val di Vizze.

AlternativeBerliner Höhenweg/Alta Via di Ber-lino: Mayrhofen (633 m) – Finken-berg (850 m) – H.-Hecht-Weg –Gamshütte (1921 m) – Berliner Hö-henweg con Rifugio Friesenberg-haus (2498 m), pernottamento alRifugio Olpererhütte (2389 m) –Schlegeisspeicher (1782 m), poi sen-tiero principale dallo Schlegeiss-peicher. Il percorso aggiuntivo dell’Alta Viadi Berlino implica due giornate ag-giuntive di camminata: 1° giorno: Mayrhofen – Rifugio

Olpererhütte2° giorno: Rifugio Olpererhütte –

Schlegeisspeicher – Rifugio Passo di Vizze

3° giorno: Rifugio Passo di Vizze –Rifugio Venna alla Gerla.

Possibilità di inizio o fine itinerarioAttraversando il Passo di Vizze sipuò arrivare con l’auto fino alla

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co Naturale delle Zillertaler Alpen.Curiosità del luogo e dintorniNell’abitato di Dorf-Haus e a Brand-berg si possono ammirare antichimasi, come ad es. il Bauernhauszum Griena, di ben oltre 400 anni,che oggi ospita una locanda carat-teristica, oppure il Gratzerhaus, del-la seconda metà del XVII sec. Gli ap-passionati di arte contemporanearesteranno affascinati dalla KargHaus nella Scheulingstraße, la cuifacciata è stata realizzata dall’artis-ta tirolese Patrizia Karg. – Anche lachiesa parrocchiale „Unsere LiebeFrau“ a Mayrhofen, con l’affresco sulsoffitto della „rosa di Gerico“, di MaxWeiler, è un’ulteriore attrazione pergli amanti dell’arte. – Tutto quantoc’è da sapere sul formaggio, sullavita in malga e le tradizioni dellapopolazione si può trovare nell’Er-lebnis Sennerei Zillertal, dove suuna superficie di 6.000 m2 si puòseguire dettaglio per dettaglio il di-venire del latte e del formaggio. – Ilgrande rilievo delle Alpi Aurinenell’Europahaus è di Fritz Ebster.Permette una vasta panoramica eserve anche a progettare gite ed es-cursioni nel Parco Naturale delle Zil-lertaler Alpen.

quarta curva di sopra Stein. Dal par-cheggio circostante si raggiungetramite il percorso numero tre oquattr0 o la strada sterrata il rifugioPasso di Vizze. Tra il Passo di Vizze eil Rifugio Venna alla Gerla ci sonovari percorsi per scendere verso laVal di Vizze.

MayrhofenComune nel Parco Naturale, Dis-tretto di Schwaz, 633 m, abitanti:3830, CAP: A-6290. Informazioni:Tourismusverband (AssociazioneTuristica) Mayrhofen – Hippach.Stazione ferroviaria: Mayrhofen.Collegamento autobus: con Jen-bach, la stazione a valle degli im-pianti di risalita Hintertuxer Glet-scherbahnen a Hintertux, Bran-dberg, Ginzling, Gerlos – Wald imPinzgau, con il ristorante Schlegeisal bacino artificiale Schleg eis -speicher, con l’albergo Wasserfallal bacino artificiale Stillup e conBärenbad ed inoltre con il bacinoartificiale Zillergründl. Mayrhofen e la più antica localitàturistica della regione. La metropolivacanziera si trova nella conca val-liva della Zillertal superiore, circon-data dal magnifico scenario del Par-

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Descrizione del percorsoDopo un pernottamento „europeo“al Rifugio Venna alla Gerla (il confi-ne di stato passa in mezzo al rifu-gio!) il nostro percorso prosegueverso la Spina di lupo, uno dei puntipiù panoramici delle montagna at-torno al Passo del Brennero. DallaSpina di lupo scendiamo verso ilpasso e valico del Brennero. Atten-zione: dopo due giorni di silenzio inmontagna raggiungiamo il passoche pullula di vita e di rumori. Daqui abbiamo due possibilità di scel-ta: o attraversare rapidamente ilpasso per raggiungere al più prestoil silenzio del bosco ripido, o ci las-ciamo vincere dalla sfida di conos-cere una vita molto particolare,quella del Passo del Brennero. Unodei valichi più antichi e più frequen-tati nel corso dei secoli, di grandeimportanza geo-politica nel più re-cente passato e che ora sembra dimorire lentamente. La sua storia, isuoi edifici e la sua gente, che quivive e lavora, rappresentano un mo-tivo più che valido per una sosta.

2a tappa:Rifugio Venna alla Gerla (2693 m) – Passodel Brennero (1370 m) – Malga Sattelberg(Sattelalm) (1637 m)

Possibilità di inizio o fine itinerarioDal Rifugio Venna alla Gerla si puòscendere a San Giacomo in Val diVizze. Il Passo del Brennero può es-sere raggiunto in auto, autobus otreno.

BrenneroComune, Prov. di Bolzano, 1370 m,abitanti: 2144, CAP: I-39041. Infor-mazioni: vedi Colle Isarco. Stazioneferroviaria: Brennero. Collegamentoautobus: con Innsbruck, Vipiteno –Bressanone – Bolzano. Il Passo delBrennero forma uno dei più profon-di solchi dell’intera giogaia alpinaprincipale, tra le Alpi Breonie di Po-nente e quelle di Levante. Collegainol tre le valli d’Isarco e d’Adige conla Valle della Sill/ Wipptal setten-trionale e la Valle dell’Inn. L’ ampiez-za del valico supera il chilometro,costituendo così il più importantecollegamento tra il Tirolo propria-mente detto e l’Alto Adige. La stradadel Brennero ha avuto una grandeimportanza fin dall’epoca romana,in quanto consentiva il passaggiodall’Italia verso il nord. Durante ilMedioevo questa strada fu percorsada ben 60 imperatori tedeschi. Una

Sviluppo tour: Rifugio Venna alla Gerla (2693 m) – P. del Lago Romito (2733 m) – Spina del Lupo (2776 m) – Mauerlscharte (2333 m) – Griesbergalm(1953 m) – Passo del Brennero (1370 m) – Kerschbaumer Berg (1708 m) –Jubi läumssteig – Malga Sattelberg (Sattelalm) (1637 m)Pernottamento: Malga Sattelberg (Sattelalm)Durata: 13,5 km, 650 m h, 1730 m iPunti di appoggio: Malga Sattelberg (Sattelalm): 1637 m, privata, CAP: A-6156 Gries am Brenner, gestita in estate e inverno.

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grande realizzazione tecnica fu lacostruzione del tratto ferroviario delBrennero, che entrò in funzione nel1867. Dal 1919, con il trattato di SaintGermain, il Brennero segna il con-fine tra l’Italia e l’Austria. Con il trat-tato di Schengen (1998) le strutturedoganali sono in gran parte abban-donate, mentre invece è rimasto ilpittoresco mercatino. Degli antichimasi, raggruppati attorno alla chie-sa di S. Valentino, si è conservatoben poco. Il toponimo di Brenneroviene fatto risalire a Prennarius, pro-prietario di un maso, documentatonel 1288. Nel 1400 ca. sul passo si

trovava un ostello, nel XVI sec. vennecostruita una stazione postale. LeTerme di Brennero, a 4 km dal passo,erano un tempo rinomate per lesorgenti termali ferruginose. Le ter-me sono menzionate per la primavolta nel 1400; nel 1605 vi si trova-vano due stabilimenti termali.

Curiosità del luogo e dintorniL’ antica Parrocchiale di S. Valentino,eretta nel 1449, ristrutturata nel XVIIsec, ampliata nel 1790. – La nuovaParrocchiale Maria am Wege, ter-minata nel 1962. – La targa comme-morativa di Goethe, all’albergo Post,

3000

2500

2000

1500

1000

m s.l.m.

0 5 10 15

P. del LagoRomito 2733

2693Rif. Vennaalla Gerla

Spina del Lupo2776

1370Passo delBrennero

1637Malga Sattelberg(Malga Sattel)

Kerschbaumer Berg 1708

20 km

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con una considerazione politica delpoeta sul Passo del Brennero. Alla stazione, il monumento all’Ing.Karl von Etzel, il costruttore della li-nea ferroviaria del Brennero.

Colle IsarcoFrazione del Comune di Brennero,Prov. di Bolzano, 1098 m, CAP: I-39041. Informazioni: AssociazioneTuristica di Colle Isarco. Stazione fer-roviaria: Colle Isarco. Collegamentoautobus: con Innsbruck e Vipiteno –Bressanone. La frazione di Colle Isar-co è sede amministrativa del comu-ne sparso di Brennero. Qui la Val diFleres bocca nell’alta Val d’Isarco chepuò essere considerata anche la con-

tinuazione geografica della Valle del-la Sill/ Wipptal austriaca. La localitàè sparsa sui pendii ai lati dell’anticastrada del Brennero, lungo il lettodel torrente Isarco. Colle Isarco eraconosciuto già da tempi remoti co-me grosso centro sul declivio meri-dionale del Brennero. Il toponimo te-desco si riferisce alla proprietà di uncerto Gozzo e non ai Goti (residenzadei Goti). Le miniere d’argento dellaVal di Fleres vennero a lungo sfrut-tate dai Fugger di Augusta. Famosafu la „Jörgenbruderschaft“, l’associa-zione dei minatori, durante il peri-odo di massima fioritura delle mi-niere. Poco sotto e sopra l’abitato,l’Isarco scroscia in una romantica

Lago Sandes presso il Rifugio Calciati al Tribulaun

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gola rocciosa. Autentici capolavorid’ingegneria sono i tracciati dellaferrovia, della statale e dell’autostra-da. Di particolare bellezza sono i ghi-acciai che chiudono la Valle di Flerese lo stupendo scenario del Tribulaundi Fleres. Mete ambite dei gitanti so-no la zona del Rifugio Gallina e dellaMalga Zirago. A Colle lsarco pernottòanche l’imperatore Carlo V, in fugada Maurizio di Sassonia. In tempipiù recenti vi soggiornarono perso-nalità quali Hendrik lbsen, FriedrichDahn, Heinrich Noë e Oskar von Red-witz. Narra la leggenda che in questiluoghi abitasse anche Wieland ilfabbro, figura della mitologia ger-manica.

Curiosità del luogo e dintorniLa Parrocchiale di Maria Immacolata,menzionata nel 1478, ricostruita nel1750–54 nel tipico stile barocco tiro-lese. – Cappella dei minatori di S. Bar-bara, accanto alla Parrocchiale, co-struita nel 1510–15 da Lienhard Pfarr-kircher, membro della Con fra ternitamineraria, e da altri minatori. La cap-pella inferiore funge da cripta. –Quella superiore è molto ben arre-data. Di particolare interesse è l’al-tare a scrigno gotico di scuola da-nubiana salisburghese. – Ruderi diCastel Stra da, XIII sec., antica sededel tribunale dei Conti di Tirolo, inrovina dal XVII sec.

Sandes-See bei der Tribulaunhütte

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Descrizione del percorsoUn passo su territorio italiano, ilprossimo passo é già in Austria... Iltracciato della terza tappa segueper una buona parte il confine distato, proprio sulla cresta tra la Val-le di Obernberg a nord e la Val diFleres a sud. Superiamo numerosigioghi prima di arrivare a nord,avendo superato anche il M. S. Lo-renzo, nella silenziosa Valle diObernberg. Qui si offrono due pos-sibilità: la discesa diretta e facileverso il Lago Obernberg oppure ilpercorso un po’ più impegnativo,ma bello, del „Seeblickweg“ attra-verso la cima Allerleigrubenspitzecon possibilità di pernottamentoo direttamente nel paese di Obern-berg.

AlternativeDiscesa a Obernberg: altre possi-bilità di pernottamento si prose-gue per il Sandjöchl (2165 m) – Gei-erskragen (2309 m) – Grubenjoch(2200 m) – Grubenkopf (2337 m) –Forcella di Porto (2109 m) – Alta Viadi Fleres – Rifugio Calciati al Tribu-laun (2368 m); solo per cammina-tori molto allenati e con ampia ri-serva di tempo.

3a tappa:Malga Sattelbergalm (Sattelalm) (1637 m)– Lago Obernberger See (1594 m) – Obernberg (1394 m)

Sviluppo tour: Malga Sattelberg (Sattelalm) (1637 m) – Jubiläumssteig –Sattelberg (2115 m) – Montecroce (2242 m) – M. S. Lorenzo (2313 m) – Sandjöchl(2165 m) – Allerleigrubenspitze (2131 m) – Lago Obernberger See (1594 m) –Obernberg (1394 m)Pernottamento:Alberghi e pensioni a Obernberg. Abergo alpino Waldesruh:1439m, A-6157 Obernberg al Brennero, gestito in estate ed invernoDurata: 16,4 km, 900 m h, 1000 m i

Possibilità di inizio o fine itinerarioArrivo al Passo del Brennero. Ulte-riori possibilità di salita o discesada e per Gries am Brenner e Obern-berg.

Obernberg am Brenner Comune, Distretto di Innsbruck-Land, 1394 m, abitanti: 360, CAP: A-6157. Informazioni: Ufficio turisticoWipptal/Obernberg am Brenner.Stazione ferroviaria: Steinach amBrenner. Collegamento autobus daSteinach (collegamento ferrovia-rio). Uscita autostradale di Nöss-lach (11 km) e Matrei am Brenner. Il paese è disseminato nella partepiù interna dell’Obernbergtal, unavalle laterale del Wipptal, sullosplendido sfondo del Tribulaun.Qui nel Medioevo si estraeva l’ar-gento.

Da visitare sul posto e nei dintorniLa Parrocchiale St. Nikolaus, attestatadal 1339, fu ricostruita nel 1761. Unapietra di epoca precristiana ritrovatanel Fradertal funge oggi da acqua-santiera sulla parete esterna dellachiesa. Nel XVI sec. fu scoperto delmarmo presso la cosiddetta „Kachel-

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stube“ sul versante sud dell’ Obern-berger Tribulaun. Le aperture nellaroccia praticate dai minatori nellatestata della valle sono una testimo-

nianza dell’attività mineraria del pas-sato. L’antico mulino. – Il pittorescoLago Obernberg con la chiesetta Ma-ria am See costruita nel 1935.

3000

2500

2000

1500

1000

m s.l.m.

0 5 10 15

Sattelberg2115

M. S. Lorenzo 2313

2185Steinjoch

1637Malga Sattelberg(Malga Sattel)

1394Obernberg

2124Flachjoch

Allerleigrubenspitze2131

Montecroce2242

20 km

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Descrizione del percorsoCon questa tappa raggiungiamo ilculmine dell’Alta Via Tiroler Höhen-weg: il gruppo del Tribulaun. Con ilTribulaun di Fleres, di Gschnitz e diObernberg, ci troviamo davanti atre cime montagnose imponenti,che mettono a dura prova l’imma-gine geologica tradizionale tra roccedolomitiche e rocce primitive. Unpezzo di vera dolomia troneggia sulTribulaun di Fleres su un zoccolo dirocce primitive. Molto più simile alSasslungo che non alle montagnevicine delle Alpi di Stubai, le tre cimeTribulaun sono entrate nella storiadella geologia. E’ proprio qui che loscienziato francese Dolomieu scoprìla particolarità della formazione cal-carea di queste montagne e di tuttequelle cime fino ad allora chiamate„monti pallidi“ e che poi presero ilsuo nome: Dolomiti. Questa tappadovrebbe essere gustata a pieno –seguendo il percorso qui propostooppure, con un più largo marginedi tempo, compiendo il giro attornoi massicci dei Tribulaun, unendo ledue varianti. Merita veramente!

Indicazioni particolariLungo l’Alta Via di Fleres si possonotrovare fino in estate tratti innevati.

4a tappa:Obernberg (1394 m) – Rifugio Calciati al Tribulaun (2368 m)

Sviluppo tour:Obernberg (1394 m) – Forcella di Porto (2109 m) – Alta Via diFleres – Rifugio Calciati al Tribulaun (2368 m)Pernottamento: Rifugio Calciati al TribulaunDurata: 11,5 km, 750 m h (dall’ Obernberg 950 m h)Durata: (Alternative): 11,5 km, 1450m h, 740 m iPunti di appoggio: Rifugio Calciati al Tribulaun: 2368 m, presso il lago diSandes, CAI, I-39040 Colle Isarco, gestito in estate. Rifugio Tribulaunhütte:2064 m, Naturfreunde, CAP: A-6150 Gschnitz, gestito in estate.

In montagna succedono spesso in-cidenti gravi su questi nevai ghiac-ciati, pur essendo già estate ed an-che su tratti che sembrano facil-mente percorribili. Anche se l’AltaVia di Fleres é classificata come unsentiero, ci sono tratti particolar-mente esposti, dove é consigliatoarrivare attrezzati e muniti di pic-cozza e ramponcini leggeri – questosoprattutto nei mesi che vanno finoa luglio compreso. Informazioni sul-le condizioni del percorso possonoessere richieste ai gestori dei rifugicircostanti. Scegliendo la variantenord (vedi sotto) della tappa traObernberg e il Rifugio Calciati al Tri-bulaun il percorso risulterà menoimpegnativo della variante lungol’Alta Via di Fleres.

AlternativeVariante nord per la Tribulaunhaus:Lago Obernberger See (1594 m) –Gstreinjöchl (2540 m) – Tribulaun-haus (2064 m) – D.-Dolomieu-Weg– Giogo di Fleres (2599 m) – Pernot-tamento: Rifugio Calciati al Tribu-laun (2368 m). Scalate dei Tribulaun: Le cime deiTribulaun sono le montagne più im-ponenti dell’Alta Via Tiroler Höhen-weg. Il Tribulaun di Obernberg

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(2780 m) e la Schwarze Wand (2917m) possono essere raggiunti su unsentiero esposto con pezzi di ferrata(come alternativa al percorso prin-cipale o alla variante nord). I Tribu-laun di Gschnitz (2946 m) e di Fleres(3097 m) sono raggiungibili solo inscalata. Le guide alpine locali, i ge-stori dei rifugi e gli uffici turistici

Tribulaunhütte/Rifugio Calciati al Tribulaun

3000

2500

2000

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1000

m s.l.m.

0 5 10 15

Forcelladi Porto

2109

Rif. Calciatial Tribulaun2368

Gstreinjöchl2540

2064Tribulaunhaus

Giogo di Fleres2599

1394Obernberg

Alternativa

20 km

danno informazioni sulle possibilitàdi scalata.

Possibilità di inizio o fine itinerarioIn auto o autobus si raggiungeObernberg (Obernbergtal) o Gschnitz(Gschnitztal). Da Gschnitz: salita alRifugio Tribulaunhaus e al Giogo diFleres.

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Descrizione del percorsoAlla fine di questa tappa scendia-mo nella Val di Fleres ad un’altitu-dine di 1246 m. La Val di Fleres è as-sai boscosa. I rari centri abitatisparsi tra prati e pascoli sui due latidella valle offrono paesaggi ameni.Nel XV e nel XVI sec. essa conobbeun’intensa attività mineraria, tes-timoniata ancora oggi dai cunicolidei minatori in località „Hölle“ e„Hängende Wand“ a Allriß e più inalto, nella zona delle Vedrette delMontarso e della Stua. In localitàHölle vennero rinvenuti inoltre unblocco di pietra su cui era scolpitoil carro del dio Sole, una croce perscacciare le streghe e croci uncina-te, e pietre incavate di culto ger-manico.

AlternativeDurante questa tappa sono possi-bili le scalate delle cime del Pfler-scher Pinggl (2767 m), Dente Alto(2924 m) e Parete Bianca (3016 m).

Possibilità di inizio o fine itinerarioDal Rifugio Calciati al Tribulaun (2368m) discesa diretta in Val di Fleres.

Sviluppo tour: Rifugio Calciati al Tribulaun (2368 m) – Dente Alto (2924 m) –Parete Bianca (3016 m) – Rifugio Cremona alla Stua (2423 m) – Malga Ochsenalm (1675 m) – Fleres di Dentro/S. Antonio (1246 m)Pernottamento: Fleres di Dentro/S. AntonioDurata: 10 km, 550 m h, 1680 m iPunti di appoggio: Rifugio Cremona alla Stua: 2423 m, CAI, CAP: I-39041 Colle Isarco, gestito in estate.

Fleres – Fleres di Dentro/S. AntonioFrazione del Comune di Brennero,Prov. di Bolzano, 1246 m, CAP: I-39041. Informazioni: AssociazioneTuristica di Colle Isarco. Stazione fer-roviaria: Colle lsarco (12 km). Colle-gamento autobus: con Colle Isarco. Dal 1928 la Val di Fleres, le sue fra-zioni ed i masi sparsi fanno partedel Comune di Brennero. Gli abitatied i masi si estendono dalla Naßtal,all’imbocco della valle fino a Sasso,a 1418 m, all’inizio della salita al Ri-fugio Calciati al Tribulan sul lagoSandes ed al Rifugio Cremona allaStua. Gli insediamenti dei masi „Steinhö-fe“, in fondo alla valle, sono docu-mentati fin dal XIIl sec. Per ulterioriinformazioni vedasi sotto Val di Fleres.

Curiosità del luogo e dintorniLa Parrocchiale di S. Antonio Abate,menzionata nel 1416, ristrutturatadai minatori nel 1482, ricostruita nel1881 in stile neoromanico. – La cas-cata ed i cunicoli dei minatori in lo-calità „Hölle“, „Kaune“ e „HängenderWand“ a Allriß. – Gli Steinhöfe.

5a tappa:Rifugio Calciati al Tribulaun (2368 m) – Fleres di Dentro/S. Antonio (1246 m)

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Descrizione del percorsoLa sesta tappa dell’Alta Via TirolerHöhenweg ci porta in Val Ridanna.Una tappa interessante da duepunti di vista: a Masseria si trova ilcentro visitatori del museo delle mi-niere che per secoli hanno influen-zato tutta la zona. Solo negli ultimidecenni l’attività mineraria é cessa-ta, dopo che le vene d’argento si so-no esaurite. Ma il mondo affasci-nante della storia di questa minieraci accompagnerà per buona partedella tappa. Da alcuni anni le mi-niere sono state restaurate e aperteper far scoprire la storia e l’originedell’„era argentea“ di Vipiteno. Unviaggio nel tempo, caratterizzato daun lavoro durissimo ad un’altitudi-ne di quasi 3.000 metri, ma che hafatto la fortuna ed ha portato enor-me richezza alla famiglia di ban-chieri di Augusta, i Fugger. La Val Ri-danna é anche interessante per lasua vicinanza a Vipiteno, che – purnon trovandosi direttamente sulpercorso – offre molte possibilitàper accedere all’Alta Via e viene con-siderato come il punto centrale.

AlternativeAscensione alla Cima del Tempo(2709 m) partendo dal Passo delMuro (200 m di dislivello in salitae discesa).

6a tappa:Fleres di Dentro/S. Antonio (1246 m) – Masseria in Val Ridanna (1370 m)

Sviluppo tour: Fleres di Dentro/S. Antonio (1246 m) – lungo il torrente Al-rißbach – Passo del Muro (2511 m) – Malga Prischeralm (2160 m) – Alta Viadi Ridanna – Masseria in Val Ridanna (1370 m)Pernottamento: Masseria in Val RidannaDurata: 11 km, 1270 m h, 1140 m i

Possibilità di inizio o fine itinerarioIn auto o autobus fino a Fleres diDentro/S. Antonio (Val di Fleres) oMasseria (Val Ridanna).

RacinesComune, Prov. di Bolzano, 980 –3507 m, abitanti: 4370, CAP: I-39040.Informazioni: Associazione Turisticadi Racines. Stazione ferroviaria: Vi-piteno (6 km). Collegamento auto-bus: con Masseria in Val Ridanna,Vipiteno e Passo Giovo. Il Comunedi Racines comprende le localitàdella Val Ridanna, Val di Racines eValgiovo. Sede amministrativa èStanga, all’imbocco della Val di Ra-cines. A Casateia, piccolo centro adest di Stanga, sbocca l’affascinanteValgiovo, una delle più alte valli neidintorni di Vipiteno. Ricca di boschi,stretta e quasi priva di insediamen-ti, essa offre un paesaggio amenoin un silenzio contemplativo. Da quiun tempo si dipartiva un frequen-tato sentiero per il P.so di Pennes. Ilcentro principale della valle è Mit-tertal, mentre in posizione solitariasi trova Casalupa, a ben 1475 m, coni suoi masi abitati fin dal XIII sec.Da Casateia salgono i tornanti dellastrada al Passo Giovo, 2099 m. Persecoli la Val Passiria, con il Passo Gio-vo, costituì l’unico collegamento traMerano ed il Tirolo settentrionale.L’ antico percorso si è conservato in

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parte fino ai nostri giorni. Uno sto-rico posto di ristoro è Calice, 1443 m(sede del quartier generale di An-dreas Hofer nel 1809). Già nel XIIIsec. al Passo Giovo si trovava un ri-fugio d’emergenza. La Val di Racines

si estende da Stanga verso sud-ovest e penetra nella parte meri-dionale delle Alpi Breonie di Ponen-te. Le sue località sono Racines diFuori e di Dentro. La valle è di una

Racines/Ratschings

3000

2500

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m s.l.m.

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Passo del Muro 2511

1246 Fleres di Dentro/S. Antonio

2160 Malga Prischer

5 10 15

Passo del Muro 2511

2709 Cima del Tempo

1370 Masseria inVal Ridanna

20 km

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bellezza romantica ed offre una del-le più vaste zone sciistiche dell’altaVal d’Isarco (numerose sciovie, pisteda fondo, pista per slittini). Alla suaentrata si trova la famosa gola diStanghe scavata nell’immacolato„marmo di Racines“. Esso vieneestratto soprattutto nei dintorni diPratone e fu utilizzato per la costru-zione della Chiesa della Corte edell’Arco di Trionfo di Innsbruck, cosìcome per il Castello di Schönbrunned i monumenti dei grandi musi-cisti a Vienna. La valle si chiude conun’imponente frana poco sopra l’ul-tima località, Vallettina. La più importante delle tre valli cheformano il Comune di Racines è la

Val Ridanna, alla cui entrata giacela pittoresca Tunes. Il paesino limit-rofo è Telves, sulle pendici meridio-nali del M. Cavallo. Centro principaledella valle è Stanga; Mareta ne è ilcentro più antico. La località deve ilsuo sviluppo al traffico del PassoGiovo ed all’attività mineraria sulMonteneve, ora cessata. Mareta èformata soprattutto da bei masi ru-rali, ma l’attrazione principale è lamaestosa costruzione barocca diCastel Wolfsthurn, dimora dei ba-roni di Sternbach dal 1709. Da Ma-reta la strada attraversa Gasse, pas-sa davanti all’antica chiesa dei mi-natori di S. Maddalena e giunge aRidanna, proseguendo poi fino

Castel Wolfsthurn a Mareta/Schloss Wolfsthurn in Mareit

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all’opificio (attualmente parte delMuseo Provinciale delle Miniere) diMasseria. La parte alta della valle èdominata dagli imponenti massiccie dalle bianche cime del Pan di Zuc-chero, della Cima del Prete e dellaCima Libera.

Curiosità del luogo e dintorniLa zona di Monteneve in Val Ridan-na fa parte del Museo Provincialedelle Miniere con l’opificio di Mas-seria alla chiusa della valle. Gli im-pianti delle ex-miniere sono statitrasformati in un museo e la galle-ria accessibile al pubblico offronoun quadro molto chiaro del lavorodifficile e pericoloso svolto dai mi-natori, come anche dei periodi displendore e di crisi dell’industriaestrattiva. – Chiesa di S. Vito a Telvesdi Sopra, tardogotica, ristrutturatanel XIX sec. – Chiesa di S. Nicola aTelves di Sotto, menzionata fin dal1357. – A Casateia Chiesa di S. Giu-seppe, XVIII sec. – Chiesetta di Bel-prato, gotica. – A Stanga Pensione„Schafer“, antico posto daziario conrelativa sbarra, la „stanga“, istituitodai principi vescovi di Bressanone.– Ruderi di Castel Reifenegg, a mon-te della gola di Stanghe, sulla stradaal Passo Giovo, 1243 (stemma deiTrautson, leggenda del tesoro contracce dei cercatori di tesori). – Lagola di Stanghe, gola aperta nel1898 (imponente spettacolo dellanatura alla „Kirchl“, biglietto d’en-trata!). – A Mareta: Castel Wolfst-hurn, insieme architettonico baroc-co (1730-1740) con 365 finestre; cap-pella con affreschi di MatthäusGünther (1738) di Augusta. Dal 1994è sede del Museo provinciale dellacaccia e della pesca. – Chiesa dei mi-natori dedicata a S. Maddalena, tar-dogotica, consacrata nel 1482; altaretardogotico dei minatori, del maes-tro Matthias Stöberl, 1509; altare aportelle gotico, opera dell’artistaHans Harder di Vipiteno, sul lato si-

nistro del coro. – A Ridanna, Chiesadi S. Giuseppe, barocca.

VipitenoComune, Prov. di Bolzano, 945 m, abi-tanti: 6420, CAP: I-39049. Informa-zioni: Associazione Turistica di Vipi-teno. Stazione ferroviaria: Vipiteno.Collegamento autobus: con Masse-ria in Val Ridanna, Val Passiria attra-verso Passo Giovo, e con Innsbrucke Bressanone. La cittadina di Vipite-no offre una caratteristica architet-tura medievale e tardogotica, note-vole per l’area più meridionale deipaesi di lingua tedesca. Anchel’aspetto esteriore armonizza con ilpaesaggio circostante. La sua ubica-zione lungo il grande asse viario del-la Val d’Isarco e della Val d’Adige at-traverso il Brennero ha contribuitoper lungo tempo al benessere deicittadini, come testimoniano ancoraoggi i monumenti e le numerose ca-se patrizie nella cosiddetta cittànuova. Nella piana di Vipiteno sboc-cano l’alta Val d’Isarco, la Val di Vizzee la Val Ridanna. Durante i secc. XV e XVI la città sisviluppò grazie alle attività minera-rie (argento e piombo) nella zona diMonteneve nell’alta Val Ridanna. NelXX sec. Vipiteno aumentò la sua im-portanza quale nodo stradale con lacostruzione della rete stradale delBrennero, del Passo Giovo e del Passodi Pennes. L’ autostrada del Brenneroevita con un’ampia curva la cittadi-na, risparmiandole in tal modo l’in-quinamento acustico del transito,pur così vicino. A sud di Vipiteno siallarga l’omonima palude, ora boni-ficata, ma che un tempo diede vitaad innumerevoli leggende. L’ ampiapianura offre un piacevole contrastoall’anfiteatro delle Alpi Breonie diPonente e delle Alpi Breonie di Le-vante e dei Monti Sarentini. A nord-ovest Vipiteno è sovrastata dal„monte di casa“, il M. Cavallo, 2189m, che offre ampie possibilità di pas-

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seggiate e vaste piste da sci. Ciò hacontribuito a rendere la cittadinauno dei fulcri turistici della regione.L’ importanza storica di Vipiteno vadi pari passo con lo sviluppo deltransito del Brennero. I Romani la chiamarono Vipitenum.Questo periodo è testimoniato dallalapide di Mitra. Il toponimo tedescoSterzing viene menzionato per laprima volta nel 1180. La leggendavuol farlo derivare da un uomo chia-mato Störzl. Nel primo Medioevo edopo l’acquisizione di Vipiteno daparte degli Asburgo, i cittadini go-dettero di numerosi privilegi, tra cuiil diritto di far passare tutto il traf-fico del Brennero per la strada prin-cipale. Il periodo di massima fiori-tura si ebbe quando entrarono inattività le miniere di argento e dipiombo della Val Ridanna. Fu „l’epo-ca aurea“ di Vipiteno. Più di 1000furono i minatori che lavoravanonella zona di Vipiteno. La località fuanche la sede del primo teatro po-polare nell’area più meridionale deipaesi di lingua tedesca, e vi si rap-presentarono spettacoli sacri e pro-fani. Col cessare dell’attività mine-raria diminuì anche l’importanzaeconomica della cittadina. Solo lacostruzione della nuova rete stra-dale ed il conseguente aumento divolume del traffico fecero rifiorireVipiteno. Nel 1919 l’Alto Adige e Vi-piteno furono ceduti all’Italia.

Curiosità del luogo e dintorniLa Chiesa Parrocchiale di Nostra Sig-nora, delle Paludi, una delle piùgrandi chiese del Tirolo, costruitasulla chiesetta „S. Maria in Vibetin“nel 1233, ampliata nel 1417-51 (coro)e nel 1497-1524 (navata), fu l’anticachiesa dei minatori: lapidi romane,nelle nicchie 5 figure del famoso al-tare del maestro Multscher da Ul-ma (1456-58), della metà del XV sec,busti degli Apostoli di Hans Harder,rilievo in arenaria sopra il portale

sud di Mathias Stöberl. – La Chiesadei SS. Pietro e Paolo, costruita nel1474, rinnovata nel 1744, portone go-tico, altare barocco, acquasantierain marmo, a forma di calice, XV sec.,sopra il portone laterale affresco at-tribuito a Friedrich Pacher, assaidanneggiato. – Il Palazzo Comunale(1468-1525), uno dei più begli esem-pi di architettura tardogotica del Ti-rolo, costruito su progetto dell’ar-chitetto di corte Jörg Kölderer. Unatorricella d’angolo, a sporto, portale insegne di casa d’Austria, del Ti-rolo, di Vipiteno e di Freundsberg(1524). Nell’antica sala del consiglioun elegante rivestimento in legnoin stile del primo Rinascimento, lu-miera di legno rappresentante Lu-crezia in atto di uccidersi, opera del-le botteghe di Augusta. Cortile a lu-cernario, epitaffi. La residenza Jöchlsthurn, dimoratardogotica degli Jöchl, ricca fami-glia di fabbricanti, dal XVIII sec. pro-prietà dei conti Enzenberg. Nella sa-la al secondo piano pregiato soffittointagliato gotico. – L’ antica Com-menda dell’ Ordine dei CavalieriTeutonici, antico ospizio sulla stradadel Brennero, rimase proprietàdell’ordine dal 1254 al 1813. Vi si tro-vano interessanti camere comitalicon preziose rappresentazioni sto-rico artistiche della cittadina, inseg-ne delle varie corporazioni artigianee testimonianze storiche dell’ordi-ne. Ospita il Museo Multscher ed ilMuseo Civico. Tra gli esposti il fa-moso altare a portelle di Multscher(regalato nel 1940 da Mussolini aHermann Göring e restituito allacittà nel 1959; alcune delle figure diquesto altare sono nella Parrocchia-le di Vipiteno), antiche carte geo-grafiche e vedute storiche della cit-tadina. La Torre delle Dodici, emblema dellacittadina, fu costruita tra il 1469 edil 1473 sotto il duca Sigismondo ilDanaroso, e chiude a N la città. Il

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tetto a due spioventi con i due fas-tigi a scala è stato costruito dopol’incendio del 1867. La Chiesa dello Spirito Santo odell’Ospedale, sul lato N della Piazzadi Città è stata ricavata da una chie-setta romanica goticizzata nel XIVsec. e con l’aggiunta di un campa-niletto frontale a ventola. Nel 1939sono stati riportati alla luce gli af-freschi di Giovanni da Brunico (1420ca.) – Il monumento a S. GiovanniNepomuceno (protettore della cittàcontro le frequenti inondazioni). –Castel Palù. – Castel Tasso, sopraPruno, è uno dei castelli tirolesi più

suggestivi e ancora oggi presentaun arredamento originale. Citatoper la prima volta verso il 1140, am-pliato vero il 1500 (preziose opered’arte, stube gotica, sala verde, cor-tile con pozzo, saracinesca, fossato,stanze e cucina dei lanzichenecchi,segreta, sala delle torture) di pro-prietà della famiglia Thurn und Ta-xis. – Castel Pietra, con insediamentipreistorici, torre circolare menzio-nata nel 1241, palazzo del 1511 (cap-pella di S. Erasmo, restaurata, affre-schi del 1515, sala con affreschi mu-rali, XIV sec.), di proprietà della fa-miglia del principe Auersperg.

Vipiteno e la Torre delle Dodici/Sterzing mit dem Zwölferturm

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Museo provinciale delle Minere Monteneve in Val Ridanna/Bergbaumuseum Schneeberg im Ridnauntal

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Descrizione del percorsoGrazie al Museo Provinciale delleMiniere é possibile attraversare lamontagna, ma non alla luce delgiorno, bensì all’interno delle gal -lerie. Scopriamo così la storia delle mi-niere della Val Ridanna. Chiamarequesto un museo é quasi riduttivo,é molto di più. Negli ultimi anni éstato restaurato e reso accessibileun mondo infinitamente affasci-nante. Tra l’impianto di arricchimen-to a Masseria e le gallerie della mi-niera a San Martino di Montanevevi sono più di 1.000 metri di disli-vello e un territorio che comprendeben 30 chilometriquadrati. Un pae-saggio plagiato dall’attività mine-raria. I minerali venivano estratti all’in-terno di un sistema di gallerie (oggiin parte visitabili), portati a valle supercorsi roccamboleschi da trenini,lavati e caricati per poi essere lavo -

Sviluppo tour:Masseria in Val Ridanna (1370 m), visita del Museo Provincialedelle Miniere – Val di Lazzago – Malga Moarerberg (Poschalm) (2110 m) –Giogo di Kaindl (2726 m) – Rifugio Monteneve (2355 m) a S. Martino MontenevePernottamento: Rifugio Monteneve a S. Martino MonteneveDurata: 10,5 km, 1350 m h, 370 m iPunti di appoggio: Moarerbergalm (Poschalm)/Malga: 2110 m, privata, CAP: I-39013 Moso in Passiria, gestito in estate. Rifugio Monteneve a S. MartinoMonteneve: 2355 m, privato, I-39013 Moso in Passiria, gestito in estate. Minierada visitare Monteneve.

rati nell’impianto di arricchimento.Un visita al museo é quasi d’obbligoo stradafacendo durante il percorsooppure facendo proprio una sostaper un visita approfondita a Mas-seria.

AlternativeMezza giornata di riposo e visita delmuseo, poi in autobus attraverso laVal di Lazzago e passaggio verso S.Martino di Monteneve (2355 m). Tut-to il giorno riposo e visita del museocon impianto d’arricchimento e vi-sita delle gallerie e pernottamentoa Masseria. Territorio di escursioniCascate Burkhard – „Sette laghi“ –Rifugio Vedretta Piana: paesaggioparticolare e molto interessante perescursioni, a ovest del percorso prin-cipale.

Possibilità di inizio o fine itinerarioIn auto o autobus a Masseria in ValRidanna.

7a tappa:Masseria in Val Ridanna (1370 m) – Rifugio Monteneve (2355 m)

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Forcella Monteneve 2726

2110Malga Moarerberg(Malga Poschalm)

Masseria inVal Ridanna1370

Rifugio Monteneve/S. Martino diMonteneve2355

20 km

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Descrizione del percorsoFra Monteneve e la Forcella dellaCintola il sentiero stretto ed a trattianche un pò esposto attraversapendii ripidi e conche sassose. Frala forcella ed il Lago Nero di Tumulobisogna attraversare in un giromolto largo tutta la conca alta del-la valle. Il sentiero prosegue (in dis-cesa) da vero sentiero di montagnacambiando più volte da ripido inmeno ripido fino alla Malga Tumu-lo. Da quì il sentiero prima scendesulla strada di accesso abbastanzalarga e con poca discesa fino alPonte Tumulo, poi sale moderata-mente per ca. 700 m sulla stradaper il Passo del Rombo fino all’al-bergo Hochfirst.

MonteneveMiniera più alta d’Europa (2000 –2500 m), oggi Miniera da visitareMonteneve con visite guidate. Ri-fugio completamente ristrutturatodotato di 100 posti letto. È proprie-tà del Museo delle Miniere dell’AltoAdige. La prima citazione storica diSchneeberg risale al 1237, un caricodi spade fu pagato con l’argentobuono di Schneeberg („argentumbonum de Sneberch“). Inizialmentefu estratto argento, dopo il 15° se-colo galena, ed a partire dalla finedel 19° secolo sfalerite. Al Schnee-

8a tappa:Rifugio Monteneve (2355 m) – AlbergoHochfirst (1763 m)

Sviluppo tour: Rifugio Monteneve a S. Martino Monteneve (2355 m) – Forc.della Cintola (2691 m) – Malga Tumulo (2000 m) – Albergo Hochfirst (1763 m)Pernottamento: Albergo HochfirstDurata: 11 km, 530 m h, 1070 m iPunti di appoggio: Albergo Hochfirst: 1763 m, privato, CAP: I-39013 Moso inPassiria, gestito tutto l’anno.

berg si trovano più di 70 mineralidiversi, uno dei quali è endemico econosciuto con il nome di „Schnee-bergite“ (Fe Ti O3). Sull’impianto arotaie che all’epoca era quello piùlungo di tutto il mondo, i mineralivenivano trasportati fino a Maiernnella Val Ridanna, dove venivanopreparati. Al Schneeberg sono notepiù di 70 gallerie con una lunghez-za totale di oltre 100 km. Con laguida completa, della durata di ungiorno intero, viene percorsa unagalleria di 6 km: la prima parte, lagalleria Karlstollen (del 1660) e lagalleria Sohle 2060 a piedi, mentre,i restanti 3,5 km, appartenenti allagalleria Poschhausstollen (del1967), con il trenino. La visita gui-data giornaliera porta attraverso ilvillaggio dei minatori (compresoun breve percorso di una galleria)e finisce al locale espositivo, doveè possibile acquistare una monetad’argento speciale. Il Rifugio Mon-teneve e gestito in estate.

InteressanteElevatore a secchi d’acqua: ripidoimpianto di binari, che faceva partedel sistema di trasporto a rotaie, conil quale il minerale veniva traspor-tato fino alla stazione ferroviaria diVipiteno. L’elevatore a secchi d’acquafunzionava a contrappeso: il carrello

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Divertirsi con i vecchi macchinari/Spaß mit altem Grubengerät

d’acqua con più peso rullava verso ilbasso e tirava in alto quello più leg-gero attraverso la corda tirante ed ilrullo; il frenatore sorvegliava l’azionedel rullo e frenava i carrelli. AlSchneeberg esistevano due elevatoria secchi d’acqua (minerali in salita,carrello pieno di acqua verso il basso)e sei piani inclinati di frenata (mine-rali verso il basso e carrello pieno dialimentari, legna o altro in salita).

Tra un piano inclinato e l’altro c’era-no parti piane, dove i cavalli facil-mente potevano trainare i carrellipieni di minerale; una di queste partipiane portava attraverso la galleriaKaindlstollen (lunga 730 m) fino allaVal Lazzago nella Val Ridanna. Ques-to impianto di trasporto su rotaie insuperficie con una lunghezza totaledi 27 km, era all’epoca il più lungo ditutto il mondo.

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Descrizione del percorsoNel tratto nord (Valle del Lago) tral’albergo Hochfirst e il Passo di M.teScabro il sentiero conduce alla Mal-ga Seeber attraverso pittoreschipascoli alpini (ad ovest del Passo diM.te Scabro, sulla pendice orientaledel monte Großes Horn, si trovanogranati di grandezza superiore allamedia). Il tratto mediano del sen-tiero (Valle di Plan), tra il Passo diM.te Scabro e il Sandfeld come pun-to più basso, offre una meravigliosavista ed è molto ben costruito, main alcuni punti è molto esposto (atratti assicurato). Inoltre si incon-trano fino nel pieno dell’estate pa-recchi campi di neve gelati e ripidi(piccozza e ramponi raccomanda-bili!). Su questo tratto, dopo circadue terzi della lunghezza totale delsentiero, si trova il bivacco Josef Pix-ner con 12 posti letto. Il tratto nellaparte sud-ovest, tra il Sandfeld e ilrifugio Plan, è ripido ma ben man-tenuto.

InteressanteMalga Seeber (1842 m): malga nellaValle del Lago nell’alta Val Passiriain possesso di 77 contadini dei 3 co-muni della valle. Durante i mesi es-tivi i contadini possono portare intutto 512 capi di bestiame sulla mal-

9a tappa:Albergo Hochfirst (1763 m) – Rifugio Plan(2979 m)

Sviluppo tour: Albergo Hochfirst (1763 m) – Malga Seeber Alm (1842 m) –Lago Scheibsee (2573 m) – Grubjoch (2661 m) – Bivacco Josef Pixner (2708m) – Rifugio Plan (2979 m)Pernottamento: Rifugio PlanDurata: 16,6 km, 1800 m h, 650 m iPunti di appoggio: Rifugio Plan: 2979 m, di proprietà della Provincia Autonomadi Bolzano-Alto Adige, CAP: I-39013 Moso in Passiria, gestito in estate.

ga. Ogni contadino possiede un cer-to numero oppure frammenti di„quarti“. Un „quarto“ comprende 4„diritti“ che vuol dire che il proprie-tario di un quarto può portare 4vacche sulla malga. I „diritti“ sonoannotati nel catasto. Nel 1288 sulterritorio della malga Seeber di oggiesistevano tre masi (con bestiame).Dal 1369 sono noti pure i nomi deitre contadini: Nikelin de Sebe, Chun-rat de Sebe e Toldo de Sebe. L’unicachiesa di allora era a St. Leonhard,distante ben 20 km; per la gentemolto religiosa ciò significava unacamminata di circa sette ore. Nel1634 i masi Seeber furono abban-donati. Più tardi qui si formò unpaese malgaro con quaranta baite,di queste si sono sviluppate quattrocome malghe: la Klosterkaser, laPlatterkaser, la Unterstuanerkasere la Ortkaser. La Malga Seeber dioggi si è sviluppata dalla Klosterka-ser. Verso l’uscita della Valle del Lagoesisteva, dal 1288, il maso Glanegg,il quale venne abbandonato appenanel secolo scorso; oggi viene utiliz-zato come malga. Bivacco Josef Pix-ner (2708 m): sul sentiero 44 a Imestnella Valle di Plan al di sotto dellacima Ebenen Ferner si trova il bivac-co Josef Pixner, nominato in ricordodella guida alpina “Langer Neuner”,

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Lago Seeber/Seebersee

che ha partecipato nella costruzionedel sentiero. È un importante puntodi sosta sul lunghissimo Tour dall’al-bergo Hochfirst al rifugio Petrarca eanche su questo tratto dell’Alta ViaTiroler Höhenweg. L’idea per la co-struzione di questo bivacco ce l’ave-va avuta già tanti anni fa AntonRaich di Moso. Finalmente si convin-se anche il comitato di gestione delParco Naturale Gruppo di Tessa. Il fi-nanziamento è stato reso possibilecon i fondi comunitari dalla comu-nità comprensoriale Burgraviato. Pergli ostacoli burocratici hanno con-tribuito soprattutto le associazionituristiche della Val Passiria e di Tirolo. Il responsabile per la messa in operaera l’ingegnere Hermann Plank diMatrei am Brenner. L’interessante

costruzione su quattro colonne conuna cupola di vetro, è chiamato co-munemente proprio per questo mo-tivo UFO, ha 12 posti letto. La con-segna ufficiale del bivacco alla se-zione di Passiria dell’AVS è stata il11.09.2003 in concomitanza con lafesta a Plan per l’apertura dell’AltaVia Tiroler Höhenweg. Rifugio Plan(2979 m): rifugio sopra Plan ai piedidella cima Seelenkogel, costruito nel1899 dalla sezione di Zwickau delDAV; distrutto nell’autunno 1967. Ilrifugio attuale è stato completatonell’anno 1984 ed apparteneva allasezione di Merano del CAI (Club Al-pino Italiano); dal 2010 è diventatoproprietà della Provincia Autonomadi Bolzano-Alto Adige. Il rifugio è ge-stito in estate e ha 60 posti letto.

3000

2500

2000

1500

1000

m s.l.m.

0 5 10 15

1763Albergo Hochfirst

Rifugio Plan2979

1842 Malga Seeber

Lago Scheibsee 2573 2708BivaccoJosef Pixner

Grubjoch 2661

Monte Scabro2926

20 km

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Descrizione del percorsoNel tratto nord (Rifugio Plan) il sen-tiero molto ben costruito e a trattiesposto porta molto ripidamentesu una dorsale; nella parte medianasi attraversano senza grandi diffe-renze di quota pendici montuosemolto ripide, in cui mirabilmente sialternano fasce di micascisti e dicalcare cristallino (marmo); qui siincontrano fino nel pieno dell’estateparecchi campi di neve gelati e ri-pidi (piccozza e ramponi raccoman-dabili!); il tratto meridionale delsentiero conduce con moderatapendenza alla molto ben costruitaAlta Via di Merano. Vista meraviglio-sa, specialmente nel tratto nord emediano.

InteressanteSentiero Touristensteig: all’ inzio del19° secolo diverse sezioni del „Deut-scher und Österreichischer Alpen-verein“ costruirono i rifugi EssenerHütte, Plan e Petrarca nell’alta ValPassiria. Per collegare questi rifugitra di loro, e con quelli delle valliadiacenti, furono costruiti dei sen-tieri molto impegnativi in mezzo alterreno scosceso. Nonostante ques-

10a tappa:Rifugio Plan (2979 m) – Rifugio Petrarca(2875 m)

Sviluppo tour: Rifugio Plan (2979 m) – Rifugio PetrarcaPernottamento: Rifugio PetrarcaDurata: 8,4 km, 650 m h, 750 m iPunti di appoggio: Rifugio Petrarca: 2875 m, di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige, CAP: I-39013 Moso in Passiria, gestito in estate.

ti sentieri non siano facili da per-correre, sono ben mantenuti. Sonoconosciuti con il nome sentiero Tou-ristensteig. Sono caratterizzatidall’avere una larghezza gradevolee dei gradini nei passaggi più ripidi.Rifugio Petrarca (2875 m): rifugio si-tuato al passo Eisjöchl tra le cimeHohe Wilde e Hohe Weiße. Costrui-to nel 1897 dalla sezione del club al-pino di Stettin. L’antico rifugio con-sistette di uns stanza con un angolocottura, due tavoli per gli ospiti, unoper le guide, un dormitorio (7 posti),una stanza doppia ed una tripla. Ilcosto totale, compreso l’arredamen-to e la costruzione del sentiero, am-montò a 10 .136,16 marchi. All’inau-gurazione del 24 agosto 1897 furonopresenti 33 persone, e, fino alla chiu-sura, venirono registrati altri 12 uo-mini e 2 donne. Il rifugio venne ampliato negli anni1911 – 1913. Il nuovo rifugio è statofinito nel 1995 ed appartiene allasezione del CAI (Club Alpino Italia-no). Dal 2010 è diventato proprietàdella Provincia Autonoma di Bolza-no-Alto Adige. Il rifugio è gestito inestate e ha 80 posti letto e 30 postiin dormitorio.

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Rifugio Petrarca/Stettiner Hütte

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Descrizione del percorsoIl sentiero n. 41 porta sottostante alrifugio Petrarca a un piccolo lago.Qui continua il sentiero verso ovest,raggiungendo il lago Graf. Svoltan-do verso sinistra del lago inizia lasalita che verso la fine diventa mol-to ripida. In cima si raggiunge cosila forca „Schafscharte“. Da qui iniziala discesa molto ripida. Il sentieroha dei appigli con catene e portaverso la malga di „Andels“. Qui iniziail sentiero n. 40, che porta in leggeradiscesa verso nord sulla Alta via diMerano, n. 24. Questo sentiero conmolte curve, porta verso la gestitaMalga Lazins. Continuando sul sen-tiero si raggiunge l’albergo „Lazins”e proseguendo la località di „Zep-pichl“. Alla fine si raggiunge Plan.Verso la fine della primavera e inizioestate ci sono spesso ancora moltitratti con neve.

Lazins1782 m, maso menzionato per la pri-ma volta nel 1285 con il nome „Lut-zinse“; all’epoca fu subordinato alconte del Tirolo. Il maso viene con-dotto come albergo e fino al 2003era in possesso dei tre comuni dellavalle. Oggi invece è passato a privati.Meta preferita per molti passeggia-tori, soprattutto d’inverno.

11a tappa:Rifugio Petrarca (2875 m) – Plan (1628 m)

Sviluppo tour: Rifugio Petrarca (2875 m) – Lago Grafsee (2803 m) – MalgaAndels (2297 m) – Malga Lazins (1860 m) – Lazinser Hof (1782 m) – Zeppichl(1684 m) – Plan (1628 m)Pernottamento: PlanDurata: 11,6 km, 165 m h, 1400 m i

InteressanteMalga Lazins (1860 m): la Malga La-zins nella Val di Plan e la Malga Tu-mulo (2000 m) nella Val Passiria so-no due malghe comunitarie chia-mate „Gerichtsalmen“. Ogni conta-dino dei tre comuni della Val Passi-ria ha il diritto di far pascolare du-rante i mesi estivi lì le sue vacche.Sono però in vigore determinatecondizioni ed alcune limitazioni: ilbestiame deve essere stato in stallaalmeno dal 2 febbraio e deve esserestato foraggiato con fieno del luogo.Inoltre, ogni contadino che possiedeuna malga propria o altri diritti dipascolo, deve prima usufruire diquelli. Dalle ben 5000 vacche dellavalle possono essere distribuite allimite 1200 su queste due malghe:il caso ideale sarebbe 400 capi perciascuna. In più pascolano in totale900 pecore.

PlanFrazione del Comune di Moso inPassiria, Prov. di Bolzano, 1628 m,CAP: I-39010. Centro sciistico moltofrequentato nonchè punto di par-tenza per numerose escursioni al-pine.

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Malga Lazins/Lazinser Alm

3000

2500

2000

1500

1000

m s.l.m.

0 5 10 15

Malga Andels2297

1628Plan

MalgaLazinser

1860 Zeppichl1684

Lago Grafsee

Rif. Petrarca2875

2803

Lazinser Hof1782

20 km

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Laghi di Sopranes/Sponser Seen

Descrizione del percorsoE’ l’acqua l’elemento preponderantedi questa tappa. Lungo il rio Falt-schnal ci avviciniamo al giogoSpronser Joch, dal quale si vedonoi Laghetti Lagli di Sopranes, il grup-po di laghetti alpini più numerosodell’Alto Adige. Otto laghetti ci rac-contano dell’immensa forza dei ghi-acciai. La nostra meta é il Rifugio

12a tappa:Plan (1628 m) – Rifugio dei Becchi (1700 m)

Sviluppo tour: Plan (1628 m) – Malga Faltschnal (1871 m) – Faltschnaljöchl(2417 m) – Forcella Sopranes (2581 m) – Oberkaser (2131 m) – Rifugio deiBecchi (1700 m)Pernottamento: Rifugio dei BecchiDurata: 12,5 km, 960 m h, 680 m iPunti di appoggio: Rifugio dei Becchi: 1700 m, privato, CAP: I-39019 Tirolo,gestito in estate.

dei Becchi, che raggiungiamo se-guendo un ruscello.

AlternativeNella vicinanza dei Laghi di Sopranessi trovano i laghi Lungo e di Latte.

Possibilità di inizio o fine itinerarioPlan é raggiungibile in auto o auto-bus.

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Diretti verso la Val Passeria/Auf dem Weg in Passeiertal

3000

2500

2000

1500

1000

m s.l.m.

0 5 10 15

1700Rif. dei Becchi1628

Plan

1871 Malga Faltschnal

Forcella Sopranes2581Faltschnaljöchl

2417 Oberkaser2131

20 km

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13a tappa:Rifugio dei Becchi (1700 m) – Merano (324 m)

Sviluppo tour: Rifugio dei Becchi (1700 m) – Bockersteig – Cima Muta (1547 m) – Hochmuth (1400 m) – Vellauer Felsenweg – Castel Tirolo – Montedi Merano – MeranoDurata: 11 km, 1200 m i

Descrizione del percorsoL’ultimo giorno! L’itinierario chedall’alta montagna ci porta nellaconca di Merano è facile. Proprio perquesto invitiamo tutti di vivere conintensità il cambiamento paesag-gistico e forse anche quello che sen-tiamo in noi stessi. Il clima alpinocambia in quello sub-mediterraneo,frutteti invece roccie, castagneti in-vece pini, riposarsi invece di faticare.Sciogliersi nel cammino... in un pae-saggio incantevole e ricreativo diMerano ed i suoi dintorni.

AlternativeVarie possibilità di percorsi alterna-tivi con tappe dell’Alta Via di Me rano(n. 24).

TiroloComune, Prov. di Bolzano, 596 m, abi-tanti: 2470, CAP: I-39019. Informazio-ni: Asso ciazione Turistica Tirolo. Sta-zione ferroviaria: Merano (4 km). Col-legamento autobus: con Merano.Tirolo è il più antico insediamentodel Burgraviato. Da esso prese nomeil castello avito e tutta la regione. Lalocalità con la sua chiesa, i bianchimasi rurali e le antiche residenze no-biliari coronati dalla sommità del M.di Merano, funge da simbolo storicoper tutta la conca meranese. Il ter-ritorio comunale comprende il cen-tro con i rioni Kirchviertel e Waal-

viertel nonché le frazioni di Aica eHaslach. Si estende fino alle valli Fi-nele e Sopranes e fino ai Masi dellaMuta, antiche cascine alpestri risa-lenti all’epoca della colonizzazionebavarese. Particolarmente pittorescoè il nucleo antico. Qui le antiche re-sidenze signorili si stringono attornoai masi contadini. Ai fini di favorireil turismo, gran parte di esse sonostate ristrutturate mantenendo tut-tavia intatto l’aspetto originario del-la località.

Curiosità del luogo e dintorniCastel Tirolo, castello avito della re-gione e residenza dei conti di Tirolo,costruito nel 1141 dai conti di Venos-ta, restaurato nel XIX sec.; sede delgoverno fino al termine del governodi Margareta Maultasch (1363); concappella a due piani (sculture, dipintimurali e su vetro, incisioni su rame),sala dell’imperatore; statue romani-che agli ingressi ed alle finestre, af-freschi gotici. Il Castel Tirolo custo-disce dal 2003 il museo storico-cul-turale della Provincia di Bolzano –Castel Fontana menzionato nel 1253,ristrutturato agli inizi del XIX sec.purtroppo non nel suo stile origina-rio, oggi sede di un Museo agricoloe luogo commemorativo di EzraPound. – La Chiesetta di S. Pietro so-pra Quarazze, V sec., conserva pre-ziosi affreschi carolingi.

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Verso Merano/Richtung Meran

Maiense. Attorno a Merano operòl’apostolo S. Valentino; nel 730 morìqui il primo vescovo di Frisinga, S.Corbiniano. I conti di Venosta rice-vettero Merano in feudo nel 1234dai vescovi di Trento. Venne elevataal rango di città nel 1317. Dal 1363Merano diventò la capitale del Ti-rolo e tale rimase per oltre 100 anni.Al tempo di Andreas Hofer fu teatrodella guerra d’indipendenza tirole-se. Ritornata all’Austria nel 1814, la

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MeranoComune, Prov. di Bolzano, 324 – 550m, abitanti: 38.230, CAP: I-39012. In-formazioni: Consorzio Turistico Me-rano Marketing. Stazione ferrovia-ria: Merano. Collegamento autobus:con Bolzano e Innsbruck, la Val Ve-nosta, le Valli Passiria, d’Ultimo, Se-nales e di Non. Merano venne fondata dai Celti. Itoponimi di Maia Alta e Maia Bassaricordano quelli latini di Castrum

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città si sviluppò soprattutto dopola metà del XIX sec. fino a divenireun luogo di cura internazionale inun paesaggio distensivo. L’ acquaricca di radon è particolarmente in-dicata per le affezioni reumatiche,disturbi circolatori, affezioni croni-che dell’apparato motorio e dell’ap-parato raspiratorio, ecc. Le terme diMerano meritano una visita. Famo-sa in tutto il mondo è invece la curadell’uva meranese, ideale per depu-rare il corpo.

Curiosità del luogo e dintorniLa Chiesa parrocchiale di S. Nicolò,gotica, con la Cappella di S. Barbara,coeva. – La Chiesa di Santo Spirito,fondata nel 1271, ricostruita nel 1483.Il Castello Principesco, XV sec., resi-denza dei Principi del Tirolo. Note-voli sale con mobili gotici e colle-zione di strumenti antichi. – Il Mu-seo civico, presso l’Aquila Rossa,espone raccolte di archeologia e ditradizioni popolari, artigianato ar-tistico, collezione di dipinti dal XVIIal XX sec. di artisti prevalentementelocali, sculture gotiche. – Museo del-le donne „Evelyn Ortner“. – MuseoEbraico e Sinagoga (1901): Dal 1900fino allo scoppio della secondaguerra mondiale la comunità ebrai-ca a Merano ha avuto una grandeimportanza. Monumento ad Andre-as Hofer. – Il vecchio borgo medie-vale con i Portici e le Porte Venosta,Passiria e Bolzano. – Castel Tirolo. –Castel S. Zeno, complesso difensivoromano con cappella di S. Zeno. –Castel Winkel, edificio rinascimen-tale, residenza temporanea di Clau-

dia de’ Medici, duchessa del Tirolo.– Castel Rubein, XIII sec., casa nataledel cantore medioevale Berthold Ru-bein, un discepolo di Walther vonder Vogelweide. Castello Rametz, XIIsec., situato al centro di rinomati vi-gneti. – I Giardini di Castel Trautt-mansdorff, la meta più amata del-l’Alto Adige, presentano da inizioaprile fino a metà novembre, in unanfiteatro naturale, oltre 80 ambien-ti botanici con piante da tutto ilmondo. Numerose stazioni dedicateall’esperienza sensoriale, insieme aduna variegata serie di manifestazio-ni, entusiasmano giovani e menogiovani, rendendo una visita ai giar-dini un’esperienza per tutti i sensi.Dalla splendida fioritura di migliaiadi tulipani agli inebrianti colori in-vernali, i giardini affascinano in con-tinuazione con i loro appuntamentimusicali e gastronomici. Nel cuoredei giardini troneggia il castello doveun tempo l’amata Imperatrice Elisa-betta, trascorreva la stagione inver-nale, oggi sede del Touriseum, il Mu-seo provinciale del Turismo, che rac-conta 200 anni di storia del turismoalpino. Il sentiero di Sissi porta daigiardini fino al centro città di Mera-no. – Questi altri sono diventati al-berghi: Castel Rundegg, Labers, Ver-ruca.

RitornoI collegamenti ferroviari tra Meranoe Innsbruck sono buoni. Il viaggio édi ca. 3,5 ore. Innsbruck e Mayrho-fen/Zillertal sono collegati attraver-so treni e pullmann.

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Wichtige TelefonnummernNumeri di telefono importanti

Hütten und Gasthöfe/Rifugi e alberghi Telefon/TelefonoOlpererhütte/Rif, www.olpererhuette.info 0043/(0)664/4176566Pfitscher-Joch-Haus/Rif. Passo di Vizze, www.pfitscherjochhaus.com 0039/0472/630119Landshuter Europahütte/Rif. Venna alla Gerla 0039/0472/646076Sattelbergalm (Sattelalm)/Malga, 0043/(0)5274/87717 www.sattelbergalm.atWaldesruh Alpengasthof/Albergo, www.waldesruh-obernberg.net 0043/(0)5274/87575Tribulaunhütte/Rif. Calciati al Tribulaun, www.tribulaunhuette.com 0039/0472/632470Tribulaunhaus/Rif., www.naturfreunde.at 0043/(0)5276/252 +

0043/(0)664/4050951Magdeburger Hütte/Rif. Cremona alla Stua 0039/0472/632472http://magdeburger13h.deMoarerbergalm (Poschalm)/MalgaSchneeberghütte/Rif. Monteneve, www.schneeberg.org 0039/0473/647045Grohmanhütte/Rif. Vedretta Piana 0039/348/2400286 +

0039/0472/758175Gasthaus Hochfirst/Albergo, www.13h.de 0039/0473/647040Seeber Alm/Malga 0039/0473/647041Zwickauer Hütte (Planfernerhütte)/Rif. Plan, www.13h.de 0039/333/6583451Stettiner Hütte/Rif. Petrarca, http://.stettinerhuette.13h.de 0039/0473/646789 +

0039/0473/643630Bockerhütte/Rif. dei Becchi, www.bockerhuette.com 0039/0473/945544

Tourismusverbände TelefonnummernUffici turistici Numero di telefono E-MailMayrhofen 0043/(0)5285/6760 [email protected] 0043/(0)5272/6272 [email protected] am Brenner 0043/(0)5274/874625 [email protected]/Valle Isarco 0039/0472/802232 [email protected]/Colle Isarco 0039/0472/632372 [email protected]/Racines 0039/0472/760608 [email protected]/Vipiteno 0039/0472/765325 [email protected]/Val Passiria 0039/0473/656188 [email protected] Meran/Merano 0039/0473/200433 [email protected]

Alle Angaben ohne Gewähr!/Informazioni non garantite!

Notrufnummern/Telefono soccorso 112 Euro-Notruf/Numero Unico di Emergenza Europea (Carabinieri)118 Sanitärer Notruf (Krankenwagen, Bergrettung, Flugrettung)/Numerounico per l’emergenza sanitaria (ambulanza, soccorso alpino, elisoccorso)113 Staatspolizei/Polizia di Stato

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ImpressumAlle Angaben und Routenbeschreibun-gen dieses Führers wurden vom Autorund der Redaktion nach bestem Wissengemacht. Da die Angaben eines Führersständig Veränderungen unterworfensind, kann für die Richtigkeit keine Ge-währ übernommen werden. Auch zeigtdie Erfahrung, dass Irrtümer nie ganz zuvermeiden sind. Für Berichtigungen undVerbesserungsvorschläge ist die Redak-tion stets dankbar. Korrekturhinweisebitte an folgende Anschrift: KOMPASS-Karten GmbH, A-6020 Innsbruck, Karl-Kapferer-Straße 5, [email protected]

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Text und Redaktion:Dipl.-Journ. (univ.) Herwig Decker, Micha-el-Datzl-Str. 26, D-93437 Furth im Wald,[email protected]

Fotografie: Klaus-Maria Einwanger, AmRossacker 9, D-83022 Rosenheim, [email protected].

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© 2012 KOMPASS-Karten, A-6020 Innsbruck (12.01)Verlagsnummer/Codice editore 132, ISBN 978-3-85026-662-8Titelbild Karte und Aktiv Guide/Copertina sulla carta e Aktiv Guide: Lazinser Alm/Malga LazinsTV Gossensass/Associazione turistica Colle Isarco

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