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TRADURRE L’EUROPA capirsi per comprendersi Deutsch-italienischer Übersetzungsworkshop Institut für Romanistik und Italien-Zentrum der TU Dresden TECHNISCHE UNIVERSITÄT DRESDEN 20. und 21. Mai 2015 20 e 21 maggio 2015

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TRADURRE L’EUROPA

capirsi per comprendersi

Deutsch-italienischer Übersetzungsworkshop  Institut für Romanistik und Italien-Zentrum

der TU Dresden

TECHNISCHE

UNIVERSITÄT

DRESDEN                                                          

 

20. und 21. Mai 2015

20 e 21 maggio 2015

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Programm Mittwoch, 20. Mai – Sektion Deutsch-Italienisch

09:00 Uhr Ankuft und Begrüßung

09:50 Uhr Luisa Giacoma: Wörterbücher als Hilfsmittel des Übersetzers

10:20 Uhr Videoschaltung zu den Multimedia-Plattformen von Zanichelli und Ubidictionary

10:50 Uhr Francesco Urzì: Wörterbuch der italienischen Kollokationen

11:20 Uhr Kaffeepause

11:40 Uhr Simona Bellini: Lexikalische und grammatikalische Besonderheiten der Übersetzung Deutsch > Italienisch

12:40 Uhr Mittagspause

14:30 - 17:30 Uhr Praktische Übersetzungunsübungen Deutsch > Italienisch

20:00 Uhr Lesung und Gespräch mit Moshe Kahn: Stefano D‘Arrigos Horcynus Orca, im Literaturhaus Villa Augustin

Donnerstag, 21. Mai – Sektion Italienisch-Deutsch

09:30 Uhr Moshe Kahn: Reflktionen und praktische Ausarbeitung: die Übersetzung von Horcynus Orca

10:30 Uhr Gesine Seymer: Die Fachübersetzung aus dem Italienischen

11:00 Uhr Kaffeepause

11:30 Uhr Simona Brunetti / Rebecca Schreiber: Theorie und Praxis der Übersetzung idiomatischer Wendungen

12:00 Uhr Francesco Urzì: Best practice der Übersetzungsarbeit am Europäischen Parlament

12:30 Uhr Mittagspause

14:30 - 17:30 Uhr Praktische Übersetzungunsübungen Italienisch > Deutsch

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Programma Mercoledì, 20 maggio – Sezione Tedesco-Italiano

ore 09:00 Accoglienza e saluto

ore 09:50 Luisa Giacoma: L’uso dei dizionari tra gli strumenti al servizio del traduttore

ore 10:20 Collegamento con le piattaforme Zanichelli e Ubidictionary

ore 10:50 Francesco Urzì: Dizionario delle combinazioni lessicali

ore 11:20 Pausa caffè

ore 11:40 Simona Bellini: Tradurre dal tedesco all‘italiano: particolari difficoltà lessicali e grammaticali

ore 12:40 Pausa pranzo

ore 14:30 - 17:30 Esercizi pratici di traduzione Tedesco > Italiano

ore 20:00 Incontro con Moshe Kahn: Lettura della traduzione dal libro di Stefano D’Arrigo Horcynus Orca presso il Literaturhaus Villa Augustin

Giovedì, 21 maggio – Sezione Italiano-Tedesco

ore 09:30 Moshe Kahn: Riflessioni pratiche sulla traduzione di Horcynus Orca

ore 10:30 Gesine Seymer: La traduzione scientifica dall italiano

ore 11:00 Pausa caffè

ore 11:30 Simona Brunetti / Rebecca Schreiber: Teoria e pratica della traduzione dei modi di dire

ore 12:00 Francesco Urzì: Best Practice della traduzione al Parlamento Europeo

ore 12:30 Pausa pranzo

ore 14:30 - 17:30 Esercizi pratici di traduzione Italiano > Tedesco

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Simona Bellini (Dresda)

Tradurre dal tedesco in italiano: particolari difficoltà lessicali e grammaticali

Affrontare la traduzione di un testo da una lingua in un'altra presuppone ovviamente eccellenti conoscenze di entrambe le lingue, ma anche, e ben al di là di questo, una capacità di resa che permetta di creare nella lingua di arrivo un testo perfettamente funzionante secondo regole e modalità altre. In tal senso lavorare con gli apprendenti di una data lingua sulle diversità sintattiche e lessicali esistenti rispetto alla lingua di partenza attraverso il lavoro di traduzione può permettere di far compiere un passo importante verso una maggiore sensibilità linguistica e culturale e dunque in direzione di una ben più alta padronanza linguistica. Sulla base di una lunga esperienza di insegnamento della lingua italiana anche attraverso corsi di traduzione di livello avanzato come pure di una personale attività traduttiva verranno esaminati casi prototipici di difficoltà di traduzione dal tedesco all'italiano.

Bibliografia

Angelini, Giulia/Fontana, Elisabetta: Letteralmente - liberamente. Deutsch-italienische Übersetzungsübungen für Fortgeschrittene. Wilhelmsfeld, 2007.

Bosco Coletsos, Sandra (a cura di): Italiano e tedesco. Un confronto. Appunti morfo-sintattici, lessicali e fonetici. Torino, 1997.

Eco, Umberto: Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione. Milano, 2003.

Krause, Aleksandra: Kulturbasierte Übersetzungsdidaktik. Deutsch-Italienisch / Italienisch-Deutsch. Wien, 2009.

Lipka, Ute: Italiano - tedesco. Due lingue a confronto nella traduzione. Roma, 2003.

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Nata a Firenze, ha studiato Giurisprudenza presso l’Università di Firenze (1974-1979), in seguito ha fatto ricerca nell’ambito del Diritto europeo presso l’Istituto Universitario Europeo (IUE) di Fiesole (Firenze), dove è stata collaboratrice scientifica nella sezione di giurisprudenza (1982-1983).

Ha insegnato lingua e cultura italiana presso la Freie Universität Berlin e l’Universität Potsdam (1985-1986). Ha conseguito la laurea in Italianistica presso la Freie Universität Berlin (1995). Dal 1996 è lettrice di italiano presso l’Istituto di Romanistica della Technische Universität Dresden.

Ha preso parte a numerose conferenze, letture ed altre attività in collaborazione con l’università ed istituzioni culturali. Dal 1996 è attiva nell’insegnamento anche attraverso corsi sulla letteratura italiana, sul cinema italiano e sulla lingua italiana presso la TU-Dresden. Nell’ambito della traduzione, ha tradotto in italiano l’opera di Marcel Reich-Ranickis Mein Leben (La mia vita).

Per gli interessati: Reich-Ranicki, Marcel: La mia vita. Palermo, 2003. (traduzione di Simona Bellini).

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Simona Brunetti (Dresda)

Teoria e pratica della traduzione delle espressioni idiomatiche (insieme alla Simona Brunetti):

I modi di dire e le espressioni idiomatiche rappresentano per il traduttore una grande sfida. In questo contributo si cercherà di offrire una riflessione teorica accompagnata da esempi pratici che possano aiutare ad allargare il campo delle possibilità traduttive. Particolare attenzione sarà dedicata all’equivalenza tra espressioni idiomatiche prendendo spunti dalla fraseologia contrastiva.

Bibliografia

Burger, H./Dobrovol’skij, D./Kühn, P./Noerrick, N. R.: Phraseologie, ein internationales Handbuch der zeitgenössischen Forschung. Berlin, 2007.

Mellado Blanco, Carmen: Theorie und Praxis der idiomatischen Wörterbücher. Tübingen, 2009.

Sabban, Annette: Phraseologie und Übersetzung. Bielefeld, 1999.7

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Nata nel 1981 a Roma, ha studiato Germanistica e Anglistica presso l’Università La Sapienza di Roma (2001-2004). Durante il corso di laurea specialistica in traduttologia, ha trascorso un semestre con l’Erasmus presso la Technische Universität Dresden (semestre invernale 2006-2007). Ha conseguito la laurea presso l’Università di Roma La Sapienza con una tesi dal titolo “Fissità e variazione dei fraseologismi tedeschi” e il titolo di dottore di ricerca presso la Technische Universität di Dresda con una tesi dal titolo “Idiome, Wissen und Metaphern aus dem Begriffsfeld VERRÜCKTSEIN im Deutschen und im Italienischen: eine kognitive Studie” (2014).

Ha svolto attività in ambito scolastico come insegnante di italiano presso l’Università Popolare di Hoyerswerda e come insegnante di italiano esterna presso il Romain-Rolland-Gymnasium Dresden. Ha svolto poi altre attività come assistente di lingua italiana presso il convegno centrale “Sprachen verbinden” (“Collegare le lingue”) del Ministero Statale per la Cultura di Lipsia (2007) e come responsabile del gruppo di lingua italiana durante il convegno “Sprachen verbinden” del Ministero Statale per la Cultura di Lipsia (2012).

Dal 2008 è assistente scientifica alla cattedra della Prof.ssa Dr. Maria Lieber presso l’Istituto di Romanistica della TU Dresden, nonché incaricata di facoltà per il programma Doppia Laurea Dresden-Trento ed è docente incaricato per Linguistica Italiana presso l’Istituto di Romanistica della TU Dresden.

È membro della Società Europea di Fraseologia (Europhras), dell’Associazione italiana di fraseologia e paremiologia (Phrasis) e della Deutscher Italianistenverband (DIV).

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Luisa Giacoma (Torino)

Strumenti lessicografici per la traduzione

Sia nella fase di comprensione che in quella di produzione è necessaria la ricerca, che occupa circa due terzi del tempo totale necessario alla traduzione. Come scrisse H. M. Enzensberger nel suo saggio Über Literatur “Man kann nie genug Wörterbücher zur Hand haben. Das weiß jeder Suchende“. Il traduttore non dispone dunque mai di abbastanza strumenti lessicografici quando si trova a dover risolvere, uno dopo l’altro, i quesiti che il passaggio da una lingua all’altra impone.

Internet ha però aumentato in modo esponenziale tali strumenti, anche se non tutto il materiale offerto è di qualità e la mancanza di filtri può rendere difficile orientarsi nell’enorme massa di dati. Nel corso dell’intervento verrà fatta una breve panoramica commentata sulle risorse lessicografiche presenti in rete.

Bibliografia

Nord, Britta: Hilfsmittel beim Übersetzen: Eine empirische Studie zum Rechercheverhalten professioneller Übersetzer. Frankfurt a.M., 2002.

Giacoma, Luisa: „Quello che i dizionari possono fare: l’esempio dei Dizionari di Tedesco (Giacoma/Kolb –Zanichelli/Klett)”. In: Abel, Andrea/Vettori, Chiara/Ralli, Natascia: The User in Focus. Proceedings of the XVI EURALEX International Congress, 15-19 July 2014. Bolzano/Bozen, 2014, 551- 562.

Jesenšek, Vida: Specialised Lexicography. Print and Digital, Specialised Dictionaries, Databases. Berlin, 2013.

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Ha studiato presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Torino (prima lingua: tedesco, seconda lingua: inglese, terza lingua: francese). Dal 2003 il centro dei suoi interessi scientifici è la fraseologia, con particolare accento sulla contrastività fra tedesco ed italiano. Ha conseguito il dottorato in Linguistica Tedesca e Traduzione presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi dal titolo: Teoria e pratica della fraseografia bilingue di Tedesco-Italiano (2008-2011). È fraseologa e lessicografa (dizionari tedesco-italiano) per la casa editrice Zanichelli (Bologna, Italia) e per la casa editrice tedesca Klett (Stoccarda, Germania). Da diversi anni insegna in tre tra le più importanti università del Nord Italia (Milano, Torino e Verona) ed ha insegnato in varie università tedesche, come per esempio Universität Trier, Universität Saarbrücken, Technische Universität Dresden ed altre ancora. Ha tenuto seminari sia al Parlamento Europeo sia al Centro di Traduzione delle Istituzioni EU, presso i quali è riferimento internazionale per la coppia linguistica tedesco-italiano. Nel semestre estivo 2015 insegna e fa ricerca presso la TU Dresden in qualità di Senior- Fellow.

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Moshe Kahn (Berlino)

Riflessioni ed elaborazione pratica: la traduzione di Horcynus Orca

Un’opera indimenticabile, una moderna Odissea, una grandiosa epica del mare: il capolavoro di Stefano D’Arrigo Horcynus Orca, l’ultimo grande inesplorato romanzo della modernità, che può essere paragonato solo a Joyce, Kafka, Musil e Proust. La trama si svolge nel luogo in cui Odisseo udì il canto delle sirene, ponte tra il mito dell‘antichità e il presente: la strada per Messina. Dopo il collasso della marina avvenuto nel 1943 un marinaio, durante il suo ritorno a casa, si rende presto conto di ciò che la guerra ha provocato nella sua gente. Quarant‘anni dopo l’esordio, Moshe Kahn è riuscito per la prima volta a rendere questo romanzo, a lungo fu considerato intraducibile, in un’altra lingua. Per lui è stata una missione di vita aver trovato corrispondenze in tedesco per questo italiano sicilianizzato con sfumature dialettali fortemente figurate, dense di metafore e ricco di suoni legati alla terra, che caratterizzano il grande successo di questo romanzo e ne definiscono la finezza linguistica, tanto da riportare in vita questi immensi luoghi lontani. Uno splendore.

L’incontro con Horcynus Orca dell’autore siciliano Stefano d’Arrigo è da far risalire al 1975. La “moderna Odissea” viene considerata da molti critici come uno dei romanzi più importanti del ventesimo secolo. Lo straniamento arcaizzante della lingua pone questioni estreme al traduttore. Moshe Kahn ha scelto per il suo lavoro, durato più di dieci anni, un’“imitazione creativa”, che si distanzia occasionalmente dall’originale per ottenere un effetto simile.

Nella motivazione del Premio per la traduzione tedesco-italiano, che Moshe Kahn ha vinto nel 2015 per l’ Horcynus Orca, si legge:

“La traduzione dell’opera di 1500 pagine di Stefano d’Arrigo è un prodigio. Horcynus Orca è fra le opere stilisticamente più emozionanti e complesse della nuova letteratura italiana contemporanea, perché D’Arrigo crea un linguaggio artistico. Kahn imita questo atteggiamento con piacere e grande fantasia. Non importa se straniamenti del siciliano, concetti pseudo-arcaici, socioletti, termini del linguaggio nautico, neologismi o catene di frasi costruite in base alle sonorità, Moshe Kahn riesce ad ottenere un’imitazione creativa in tedesco. È un’impresa pioneristica, attraverso la quale uno scrittore di alto profilo viene reso accessibile” (fonte: http//www.deutsch-italienischer-uebersetzerpreis.de).

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Nato nel 1942 in Germania, fuggì con i genitori in Svizzera. Ha studiato assiriologia, filosofia e teologia ebraica in Germania, Italia ed Israele e ha conseguito il dottorato in assiriologia. È stato assistente di regia presso la Deutsche Oper am Rhein (Düsseldorf) e più tardi anche in Italia con Luchino Visconti ed altri. È stato anche lettore di ebraico e tedesco a Roma e Catania. Nel 1973 ha fondato con Victor von Hage una propria produzione di film documentari.

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Nel 1976 ha pubblicato insieme a Marcella Bagnasco la prima traduzione italiana delle poesie di Paul Celan, dal 1987 sono numerose le sue traduzioni in tedesco. Altri autori tradotti dall’italiano sono Andrea Camilleri, Francesco de Filippo (dal dialetto napoletano), Oriana Fallaci, Primo Levi, Pier Paolo Pasolini, Vittorio Magnano Lampugnani ed altri.

Un elenco delle traduzioni di Moshe Kahn può essere trovato nel catalogo della Deutsche Nationalbibliothek: https:// portal.dnb.de/opac.htm?method=simpleSearch&querz=116023937

Rebecca Schreiber (Dresda)

Teoria e pratica della traduzione delle espressioni idiomatiche (insieme alla Simona Brunetti):

I modi di dire e le espressioni idiomatiche rappresentano per il traduttore una grande sfida. In questo contributo si cercherà di offrire una riflessione teorica accompagnata da esempi pratici che possano aiutare ad allargare il campo delle possibilità traduttive. Particolare attenzione sarà dedicata all’equivalenza tra espressioni idiomatiche prendendo spunti dalla fraseologia contrastiva.

Bibliografia

Burger, H./Dobrovol’skij, D./Kühn, P./Noerrick, N. R.: Phraseologie, ein internationales Handbuch der zeitgenössischen Forschung. Berlin, 2007.

Sabban, Annette: Phraseologie und Übersetzung. Bielefeld, 1999.7

Mellado Blanco, Carmen: Theorie und Praxis der idiomatischen Wörterbücher. Tübingen, 2009.

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Ha studiato Linguistica Romanza (Italianistica, 2005-2012), Scienze Culturali Romanze (Iberistica) e Storia dell’Arte presso la TU Dresden, dal 2008 è collaboratrice scientifica della Rino Snaidero Scientific Foundation. È stata coordinatrice della mobilità degli studenti in Europa come coordinatrice-ERASMUS della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere della TU Dresden (2009-2012), si è laureata nel 2013 con una tesi dal titolo “To be in contact” all’italiana. Italophonie in New York. Mit einem Interview mit Hermann W. Haller” (“to be in contact all’italiana. Italofonia a New York. Con un’intervista con Hermann W. Haller”) (indicato come tesi specialistica migliore dell’anno per la Facoltà di Lingue e Letterature straniere). Nel 2013 è stata coordinatrice dell’escursione di ricerca a New York City. È stata coordinatrice del progetto di richiesta di finanziamento per progetti filologici ed interdisciplinari (2013-2015). Nel 2014 ha iniziato un progetto nell’ambito della sociolinguistica, varietà linguistiche e analisi del discorso (linguaggio giovanile), da ottobre 2014 è assistente scientifica alla cattedra della Prof.ssa Dr. Maria Lieber.

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Gesine Seymer (Dresda)

La traduzione dei testi scientifici dall’italiano

Il presente contributo, che si rivolge in particolare ad aspiranti traduttori in direzione Italiano>Tedesco, intende dare una panoramica molto concreta del lavoro del traduttore di testi scientifici. Perché specializzarsi in un certo ambito specialistico è assolutamente necessario? Di quali particolarità bisogna tener conto quando si traducono testi scientifici? Google translate facilita il mio lavoro o lo complica? Come riesco a procurarmi lavoro? A tutte queste e altre domande verrà data una risposta durante l’intervento.

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Ha studiato Romanistica, Psicologia e Linguistica Applicata (M.A.) (Universität Leipzig, TU Chemnitz, TU Dresden 2001-2007), ha ottenuto una borsa di studio DAAD per un semestre all’estero e ha frequentato l’Università di Firenze (2003-2004). Dal 2007 è coordinatrice scientifica dell’Italien-Zentrum della TU Dresden. È coautrice del Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco (2008) e dal 2009 è traduttrice/interprete e libera professionista. È stata collaboratrice scientifica presso l’Istituto di Romanistica della TU Dresden (Linguistica Italiana 2010-2012). Dal 2012 è tutor del corso di Master „Europäische Sprachen“ della TU Dresden. Lavora al suo progetto di dottorato dal titolo: „L’efficacia della campagna contro le parole straniere durante il fascismo italiano. Ricerca sull’iniziativa purista di rimpiazzo e le sue conseguenze sul lessico italiano dei prestiti“. Nel progetto è prevista la digitalizzazione del Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco su incarico dell’Accademia della Crusca (2010-2013) e del EU-Projekt MERLIN (Multilingual Platform fort he European Reference levels: Interlanguage Exploration in Context). Programma Lebenslanges Lernen dell’Unione Europea (2012-2014).

Per gli interessati: Stammerjohann, Harro/Arcaini, Enrico/Cartago, Gabriella/ Galetto, Pia/Heinz, Maurica/Rovere, Giovanni/Seymer, Gesine: Dizionario di italianismi in francese, inglese e tedesco. Firenze, 2008. Ulteriori informazioni in merito al Dizionario di italianismi possono essere reperite qui: http://www.italianismi.org/

Francesco Urzì (Lussemburgo)

Dizionario delle collocazioni italiane

Pubblicato nel 2010, Il Dizionario delle Combinazioni Lessicali (DCL) è la prima opera di questo tipo curata non da un linguista, ma da un traduttore, ossia da un “operatore della lingua”.

Il DCL rinuncia infatti a qualunque approccio di tipo descrittivo per organizzare il materiale lessicale nel modo pragmaticamente più efficace per l’utente della lingua (in primis il traduttore).

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Saranno descritte le funzioni principali del DCL e i criteri di redazione delle voci. Si vedrà come l’approccio bottom-up del DCL (estrazione delle combinazioni lessicali dai corpora) finisca per "proiettare" un lemmario e un ordinamento semantico della voce non esattamente coincidenti con quella di un dizionario tradizionale, postulando in alcuni casi una "polisemia fine" all'interno di una data accezione.

Best practice della traduzione al Parlamento europeo

Il progressivo aumento delle lingue ufficiali dell’Unione europea (attualmente 24) ha posto i servizi di traduzione del Parlamento dinanzi a sfide crescenti. Si è dovuto infatti gestire la crescita esponenziale delle combinazioni linguistiche lingua di partenza/lingua d’arrivo (oggi ben 552) non solo dal punta di vista delle risorse umane ma anche e soprattutto da quello linguistico-tecnologico.

Si ripercorrerà brevemente l’evoluzione nel tempo delle prassi traduttive parlamentari in funzione delle sempre più pressanti sfide di produttività e si vedrà come l’effetto combinato di talune decisioni politiche, dell’avvento delle tecnologie CAT e, da ultimo, della traduzione automatica (SMT) abbiano cambiato radicalmente le modalità di lavoro del traduttore e l’approccio stesso alla traduzione.

Bibliografia

Russo, Domenico: MdD. Modi di Dire. Lessico Italiano delle Collocazioni. Roma, 2010.

Lo Cascio, Vincenzo: Dizionario Combinatorio Compatto Italiano. Amsterdam, 2012.

Tiberii, Paola: Dizionario delle Collocazioni. Bologna, 2012.

Lo Cascio, Vincenzo: Dizionario Combinatorio Italiano. Amsterdam, 2013.

Giacoma, Luisa/ Kolb, Susanne: Il Nuovo Dizionario di tedesco. Bologna, 2014.

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Ha studiato Linguistica presso l’Università degli Studi di Messina. Dal 1982 è traduttore presso il Parlamento Europeo a Lussemburgo, lessicologo ed autore del Dizionario delle Combinazioni Lessicali.

È autore di diversi articoli nell’ambito della linguistica e della traduzione. Urzì partecipa costantemente a numerosi seminari e convegni presso università rinomate ed istituzioni accademiche. È membro dell’Associazione Europea di Lessicografia (Euralex), della Rete di Eccellenza dell’Italiano Istituzionale (REI) e della Società di Linguistica Italiana.

Ulteriori informazioni riguardo al Dizionario delle Combinazioni Lessicali possono essere reperite al seguente sito internet: http://combinazioni-lessicali.com/

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Simona Bellini (Dresden)

Lexikalische und grammatikalische Besonderheiten der Übersetzung Deutsch > Italienisch

Betrachtet man die Übersetzung eines Textes von einer Sprache in eine andere, sind ausgezeichnete Kenntnisse beider Sprachen erste Voraussetzung. Jedoch ist darüber hinaus auch die Kompetenz erforderlich, in der Zielsprache einen Text zu gestalten, der unter anderen Regeln und Bedingungen als in der Ausgangsprache seine funktionale Kohärenz bewahrt. In diesem Sinn ermöglicht die Arbeit mit Sprachlernern zu syntaktischen und lexikalischen Differenzen hinsichtlich Ausgangssprache und ihrer Übersetzung einen wichtigen Schritt der sprachlichen und kulturellen Sensibilisierung und folglich auch der Verbesserung der Sprachkompetenz. Auf Grundlage langjähriger Erfahrung in der Vermittlung des Italienischen und des Übersetzens für Fortgeschrittene sowie auch in der eigenen übersetzerischen Tätigkeit werden protypische Beispiele gewählt, die die Schwierigkeit einer deutsch-italienischen Übersetzung aufzeigen.

Bibliographie

Angelini, Giulia/Fontana, Elisabetta: Letteralmente - liberamente. Deutsch-italienische Übersetzungsübungen für Fortgeschrittene. Wilhelmsfeld, 2007.

Bosco Coletsos, Sandra (a cura di): Italiano e tedesco. Un confronto. Appunti morfo-sintattici, lessicali e fonetici. Torino, 1997.

Eco, Umberto: Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione. Milano, 2003.

Krause, Aleksandra: Kulturbasierte Übersetzungsdidaktik. Deutsch-Italienisch / Italienisch-Deutsch. Wien, 2009.

Lipka, Ute: Italiano - tedesco. Due lingue a confronto nella traduzione. Roma, 2003.

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Studium der Rechtswissenschaft an der Universität Florenz (1974-1979); Forschungsarbeit im Bereich des Europarechts am Europäischen Hochschulinstitut (IUE) in Fiesole/Florenz (1980-1982); Wissenschaftliche Mitarbeit in der Abteilung Rechtswissenschaft der Bibliothek des Europäischen Hochschulinstituts (1982-1983); Lehraufträge für Italienisch und Landeskunde Italiens an der Freien Universität Berlin, der Technischen Universität Berlin, der Humboldt Universität zu Berlin und der Universität Potsdam (1985-1996); Abschluss in Italianistik (M.A.) an der Freien Universität Berlin (1995); Lektorin für Italienisch (Lehrkraft für besondere Aufgaben) am Institut für Romanistik der Technischen Universität Dresden (seit 1996) .

Vorträge, Lesungen und weitreichende Aktivitäten zur italienischen Literatur, zum italienischen Kino und zur italienischen Sprache; Übersetzung der Biographie Marcel Reich-Ranickis ins Italienische. Marcel Reich-Ranicki: La vita mia, übers. von Simona Bellina. Palermo, 2003.

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Simona Brunetti (Dresden)

Theorie und Praxis der Übersetzung idiomatischer Wendungen (gemeinsam mit Rebecca Schreiber):

Redensarten und idiomatische Wendungen stellen für den Übersetzer eine große Herausforderung dar. Dieser Beitrag möchte theoretische Grundlage sein, die in Kombination mit praktischen Beispielen eine Bandbreite von Übersetzungsmöglichkeiten darstellt. Der Äquivalenz im Sinne der kontrastiven Phraseologieforschung wird dabei besondere Aufmerksamkeit gewidmet.

Bibliographie

Burger, H./Dobrovol’skij, D./Kühn, P./Noerrick, N. R.: Phraseologie, ein internationales Handbuch der zeitgenössischen Forschung. Berlin, 2007.

Mellado Blanco, Carmen: Theorie und Praxis der idiomatischen Wörterbücher. Tübingen, 2009.

Sabban, Annette: Phraseologie und Übersetzung. Bielefeld, 1999.7

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Studium der Germanistik und Anglistik an der Universität La Sapienza in Rom (2001-2004); Masterstudium der Übersetzungswissenschaften an der Universität La Sapienza in Rom (2005-2007); ERASMUS-Studium an der Technischen Universität Dresden (2006/2007); Masterabschluss mit dem Thema Fissità e variazione dei fraseologismi tedeschi (2007); Abschluss der Promotion Idiome, Wissen und Metaphern aus dem Begriffsfeld VERRÜCKTSEIN im Deutschen und im Italienischen: eine kognitive Studie (2014).

Italienisch-Kursleiterin an der Volkshochschule Hoyerswerda und externe Sprachlehrerin für Italienisch am Romain-Rolland-Gymnasium Dresden; weitere Tätigkeiten als Sprachassistentin und -leiterin für Italienisch beim Zentralen Mittelstufenseminar des Staatsministeriums für Kultur in Leipzig; Wissenschaftliche Assistentin an der Professur Romanistische Sprachwissenschaft Prof. Dr. Maria Lieber (seit 2008); Fakultätsbeauftragte für das Programm Doppelter Masterabschluss Dresden-Trento (seit 2008).

Mitglied der Europäischen Gesellschaft für Phraseologie (Europhras), der Associazione italiana di fraseologia e paremiologia (Phrasis) und der Deutscher Italianistenverband (DIV).

Luisa Giacoma (Turin)

Wörterbücher als Hilfsmittel des Übersetzers

Sowohl im Verstehens- als auch im Entstehensprozess der Übersetzung ist die Recherchearbeit entscheidend, nimmt sie im Rahmen der Übersetzungsleistung insgesamt zwei Drittel der benötigten Zeit ein. Wie H. M. Enzensberger in seinem

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Essay Über Literatur schreibt: „Man kann nie genug Wörterbücher zur Hand haben. Das weiß jeder Suchende.“ Der Übersetzer verfügt also in Bezug auf die an ihn gestellten Aufgaben nie über genügend lexikographische Instrumente, um den Übergang von einer Sprache in die andere Sprache zu verwirklichen. Die lexikographischen Instrumente, die dem Übersetzer hinsichtlich der an ihn gestellten Aufgaben zur Verfügung stehen, sind also nicht ausreichend, ist er doch stets damit konfrontiert, die im Übergang von einer Sprache in die andere Sprache auftauchenden Probleme zu lösen.

Dank der Möglichkeiten des Internets ist das Angebot an Instrumenten zur Unterstützung der Übersetzung stark und deutlich gestiegen, auch wenn nicht alle Instrumente als hochwertig angesehen werden können, mangelt es etwa an Filtern, die eine gute Orientierung unter den unzähligen Daten erlauben, was weitreichende Konsequenzen hat. Der Vortrag möchte einen kurzen Überblick über die bereits kommentierten lexikographischen Ressourcen des Netzes anbieten.

Bibliographie

Nord, Britta: Hilfsmittel beim Übersetzen: Eine empirische Studie zum Rechercheverhalten professioneller Übersetzer. Frankfurt a.M., 2002.

Giacoma, Luisa: „Quello che i dizionari possono fare: l’esempio dei Dizionari di Tedesco (Giacoma/Kolb –Zanichelli/Klett)”. In: Abel, Andrea/Vettori, Chiara/Ralli, Natascia: The User in Focus. Proceedings of the XVI EURALEX International Congress, 15-19 July 2014. Bolzano/Bozen, 2014, 551- 562.

Jesenšek, Vida: Specialised Lexicography. Print and Digital, Specialised Dictionaries, Databases. Berlin, 2013.

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Studium der Fremdsprachen an der Universität Turin (Deutsch, Englisch, Französisch); Schwerpunktsetzung des wissenschaftlichen Interesses auf Phraseologie mit besonderer Betonung der Kontrastivität Deutsch-Italienisch (seit 2003); Promotion in germanistischer Sprachwissenschaft und Übersetzungswissenschaft Teoria e pratica della fraseografia bilingue di Tedesco-Italiano (Theorie und Praxis der bilingualen Phraseologie des Deutschen-Italienischen, 2008-2012); Phraseologin und Co-Autorin des deutsch-italienischen Wörterbuch-Klassikers PONS Klett-Zanichelli; Lexikografin (Wörterbücher Deutsch-Italienisch) für den italienischen Verlag Zanichelli (Bologna, Italien) und für den Deutschen Verlag Klett (Stuttgart, Deutschland); seit mehreren Jahren Lehrtätigkeit in drei der wichtigsten Universitäten Norditaliens (Mailand, Turin und Verona); Lehrerfahrungen an verschiedenen deutschen Universitäten wie u.a. Universität Trier, Universität Saarbrücken, Technische Universität Dresden; Seminare am Europäischen Parlament und im Übersetzungszentrum der EU-Institutionen, bei denen sie als international anerkannte Referentin für das Sprachenpaar Deutsch-

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Italienisch gilt; DRESDEN-Senior-Fellow-Professorin für Kontrastive Phraseologie, Lexikologie und Lexikographie (2015).

Moshe Kahn (Berlin)

Reflektionen und praktische Ausarbeitung: die Übersetzung von Horcynus Orca

Ein vergessenes Meisterwerk, eine moderne Odyssee, ein grandioses Meeres-Epos: Stefano D‘Arrigos Meisterwerk Horcynus Orca, dem letzten großen unentdeckten Roman der Moderne, der nur mit Joyce, Kafka, Musil, Proust zu vergleichen ist. Die Geschichte spielt an dem Ort, an dem Odysseus den Gesang der Sirenen hörte, der eine Brücke zwischen den Mythen der Antike und der Gegenwart schlägt: die Straße von Messina. Ein 1943 nach dem Zusammenbruch der Marine heimkehrender Matrose erfährt, was der Krieg aus seinen Menschen gemacht hat. Vierzig Jahre nach dem Erscheinen ist es Moshe Kahn gelungen, den lange als unübersetzbar geltenden Roman zum ersten Mal in eine andere Sprache zu übertragen. Er hatte es sich zur Lebensaufgabe gemacht, für das sizilianische Italienisch mit seinen bildstarken und metaphernreichen Dialekten und erdigen Phonemen eine deutsche Entsprechung zu finden, die den großen Wurf des Romans, seine sprachliche Finesse und seine weiten Anspielungsräume lebendig werden lässt. Eine Glanztat. (Verlagsankündigung)

„Was für ein Werk, was für eine Entdeckung! […] fabelhaft und wahrlich kongenial übersetzt von Moshe Kahn.“ Hubert Spiegel (Deutschlandfunk)

Seine Begegnung mit „Horcynus Orca“ des sizilianischen Schriftstellers Stefano DʼArrigo geht auf das Jahr 1975 zurück. Die ‚moderne Odysse‘ gilt unter vielen Kritikern als einer der bedeutendsten Romane des 20. Jahrhunderts. Die archaisierende Verfremdung der Sprache stellt höchste Anforderungen an den Übersetzer. Moshe Kahn entschied sich in seiner über zehnjährigen Arbeit für ein „schöpferisches Nachgestalten“, das sich gelegentlich vom Original entfernt, um ähnliche Wirkungen hervorzurufen.

In der Begründung der Jury des Deutsch-Italienischen Übersetzerpreis (Auszeichnung 2015) heißt es:

„Die Übersetzung des 1.500 seitigen Hauptwerks von Stefano D’Arrigo ist ein Ereignis. Horcynus Orca zählt zu den stilistisch aufregendsten und komplexesten Werken der jüngeren italienischen Gegenwartsliteratur, denn D’Arrigo erfindet eine Kunstsprache. Lustvoll und mit großer Phantasie bildet Kahn diesen Gestus nach. Ob Verfremdungen des Sizilianischen, pseudo-archaische Begriffe, Soziolekte, nautisches Fachvokabular, Neologismen oder klanglich grundierte Satzketten, Moshe Kahn gelingt eine schöpferische Nachgestaltung im Deutschen. Es ist eine Pionierleistung, durch die ein bedeutender Schriftsteller erstmals zugänglich gemacht wird“.

Quelle: http://www.deutsch-italienischer-uebersetzerpreis.de/

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Exemplarisch werden an einzelnen Passagen des Originals Übersetzungsprobleme behandelt, mit den Teilnehmern alternative Übersetzungen erwogen und gemeinsam die besten Lösungen erarbeitet.

Übersetzte Werke Moshe Kahns im Katalog der Deutschen Nationalbibliothek: https://portal.dnb.de/opac.htm?method=simpleSearch&query=116023937

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Studium der Altorientalistik, der Philosophie und der Rabbinischen Theologie in Deutschland, Italien und Israel; Promotion in Altorientalistik; Regieassistent an der Deutschen Oper am Rhein in Düsseldorf, später in Italien bei Luchino Visconti; Lektor für Hebräisch und Deutsch in Rom und Catani; Gründung einer eigenen Dokumentarfilmproduktion mit Victor von Hagen (1973); erste Veröffentlichung von Gedichten Paul Celans gemeinsam mit Marcella Bagnasco (1976); zahlreiche Übersetzungen aus dem Italienischen ins Deutsche (seit 1987), u. a. von Andrea Camilleri, Francesco De Filippo (aus dem Neapolitanischen), Oriana Fallaci, Primo Levi, Pier Paolo Pasolini, Vittorio Magnago Lampugnani u.a.

Rebecca Schreiber (Dresden)

Theorie und Praxis der Übersetzung idiomatischer Wendungen (gemeinsam mit Dr. Simona Brunetti):

Redensarten und idiomatische Wendungen stellen für den Übersetzer eine große Herausforderung dar. Dieser Beitrag möchte theoretische Grundlage sein, die in Kombination mit praktischen Beispielen eine Bandbreite von Übersetzungsmöglichkeiten darstellt. Der Äquivalenz im Sinne der kontrastiven Phraseologieforschung wird dabei besondere Aufmerksamkeit gewidmet.

Bibliographie

Burger, H./Dobrovol’skij, D./Kühn, P./Noerrick, N. R.: Phraseologie, ein internationales Handbuch der zeitgenössischen Forschung. Berlin, 2007.

Mellado Blanco, Carmen: Theorie und Praxis der idiomatischen Wörterbücher. Tübingen, 2009.

Sabban, Annette: Phraseologie und Übersetzung. Bielefeld, 1999.7

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Studium der Romanistischen Sprachwissenschaft (Italianistik), der Romanistischen Kulturwissenschaft (Hispanistik) und Kunstgeschichte an der TU Dresden (2005-2012); Wissenschaftliche Mitarbeiterin der Rino Snaidero Scientifc Foundation (2008); ERASMUS-Koordinatorin der Fakultät Sprach-, Literatur- und Kulturwissenschaften der TU Dresden (2009-2012); Magisterarbeit mit Thema ‚To be in contact‘ all’italiana. Italophonie in New York. Mit einem Interview mit Hermann W. Haller (2013, ausgezeichnet als jahrgangsbeste Abschlussarbeit der Magister-Studiengänge der Fakultät SLK); Projektkoordination der Antragsstellung

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philologischer und interdisziplinärer Projekte (2013-2015). Beginn eines Promotionsprojekts im Bereich der Soziolinguistik, Varietätenlinguistik und Diskursanalyse (2014), Wissenschaftliche Assistentin an der Professur Romanistische Sprachwissenschaft Prof. Dr. Maria Lieber (seit 2014).

Gesine Seymer (Dresden)

Die Fachübersetzung aus dem Italienischen

Der Beitrag, der sich insbesondere an angehende Übersetzer/innen für die Sprachrichtung Italienisch > Deutsch richtet, soll einen praxisorientierten Einblick in die Arbeit des Fachübersetzers geben. Warum ist eine fachliche Spezialisierung überhaupt notwendig? Welche Besonderheiten sind bei der Übersetzung von Fachtexten zu beachten? Kann Google Translate mir die Arbeit erleichtern oder sogar abnehmen? Wie komme ich an Aufträge? Auf diese und weitere Fragen sollen im Vortrag Antworten gefunden werden.

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Studium der Romanistik, Psychologie und Angewandten Sprachwissenschaft (Universität Leipzig, TU Chemnitz, TU Dresden 2001-2007); Semesterstipendium des DAAD - Università degli studi di Firenze (2003-2004); Wissenschaftliche Koordinatorin am Italien-Zentrum der TU Dresden (2007); Mitautorin des Wörterbuchs Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco (2008); freiberufliche Übersetzerin/Dolmetscherin (seit 2009); Wissenschaftliche Mitarbeiterin am Institut für Romanistik der TU Dresden (Ital. Sprachwissenschaft, 2010-2012); Betreuerin des Master-Studiengangs Europäische Sprachen an der TU Dresden (seit 2012); Promotionsprojekt: Zur Wirksamkeit der Kampagne gegen Fremdwörter während des italienischen Faschismus. Untersuchung der puristischen Ersetzungsinitiativen und ihrer Folgen auf den italienischen Lehnwortschatz; Mitarbeit am Projekt zur Digitalisierung des Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco im Auftrag der Accademia della Crusca (2010-2013) und dem EU-Projekt MERLIN Multilingual Platform for the European Reference Levels: Interlanguage Exploration in Context).

Für Interessierte: Stammerjohann, Harro/Arcaini, Enrico/Cartago, Gabriella/Galetto, Pia/Heinz, Matthias/Mayer, Maurice/Rovere, Giovanni/ Seymer, Gesine: Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco. Accademia della Crusca, 2008. Siehe auch: http://www.italianismi.org/

Francesco Urzì (Luxemburg)

Wörterbuch der italienischen Kollokationen

Das 2010 veröffentliche Wörterbuch Il Dizionario delle Combinazioni Lessicali (DCL) ist die erste Arbeit dieser Art, die nicht von einem Linguisten herausgegeben

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wurde, sondern von einem Übersetzer, oder anders gesagt von einem „Arbeiter im Dienste der Sprache“.

Das Wörterbuch verzichtet für eine äußerst pragmatische und effiziente Anwendung durch den Nutzer (sei zuerst an den Übersetzer gedacht) auf einen deskriptiven Ansatz zur Organisation des lexikalischen Materials.

Es werden die Hauptfunktionen des DCL und redaktionelle Kriterien der Wörterbucheinträge beschrieben. Es lässt sich feststellen, dass der bottom-up-Ansatz des Wörterbuchs (gezeigt an einer Auswahl lexikalischer Kombinationen) eine „Wiedergabe“ eines Verzeichnisses von Lemmata und einer semantischen Ordnung ist, die nicht zwingend mit der Ordnung eines traditionellen Wörterbuchs übereinstimmt, die in einigen Fällen eine „feine Polysemie“ innerhalb der gegebenen Bedeutung bedingt.

Best practice der Übersetzungsarbeit am Europäischen Parlament

Die steigende Zahl der Amtssprachen der Europäischen Kommission (derzeit 24 Amtssprachen) stellt den Sprachübersetzungsdienst des Parlaments vor wachsende Herausforderungen. Die exponentielle Zunahme möglicher sprachlicher Kombinationen von Ausgangs- und Zielsprachen (derzeit 552 Möglichkeiten) muss nicht nur aus Sicht des Personalwesens betrachtet werden, sondern auch aus einer sprach-technischen Perspektive.

Es soll eine kurze Übersicht über die Entwicklungen der Übersetzungspraxis im Europäischen Parlament hinsichtlich ihrer steigenden und drängenden Produktivität gegeben werden. Zudem seien die Auswirkungen zwischen politischen Entscheidungen, der Einführung von CAT-Technologien und der automatischen Übersetzung (SMT) auf die Arbeitsbedingungen der Übersetzer und ihren Übersetzungsansatz dargestellt.

Bibliographie

Russo, Domenico: MdD. Modi di Dire. Lessico Italiano delle Collocazioni. Roma, 2010.

Lo Cascio, Vincenzo: Dizionario Combinatorio Compatto Italiano. Amsterdam, 2012.

Tiberii, Paola: Dizionario delle Collocazioni. Bologna, 2012.

Lo Cascio, Vincenzo: Dizionario Combinatorio Italiano. Amsterdam, 2013.

Giacoma, Luisa/ Kolb, Susanne: Il Nuovo Dizionario di tedesco. Bologna, 2014.

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Studium der Sprachwissenschaft an der Università degli Studi di Messina. Seit 1982 Übersetzer am Europäischen Parlament in Luxemburg. Lexikologe und Autor des Dizionario delle Combinazioni Lessicali.

Autor unterschiedlichster Artikel zur Sprachwissenschaft und Übersetzung. Zahlreiche Vorträge und regelmäßige Teilnahme an Seminaren und Tagungen renommierter Universitäten und akademischer Institutionen. Mitglied der

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European Association von Lexicography (Euralex) und des Rette di Eccellenza dell’Italiano Istituzionale (REI) sowie der Società di linguistica italiana.

Weitere Informationen zum Dizionario delle Combinazioni Lessicali: http://combinazioni-lessicali.com/

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Mit freundlicher Unterstützung der

Generaldirektion Übersetzung der

Europäischen Kommission

Die Europäische Kommission vertritt die Interessen der Europäischen Union. Sie schlägt dem Europäischen Parlament und dem Rat der Europäischen Union neue Rechtsvorschriften vor und stellt die korrekte Anwendung des EU-Rechts in den Mitgliedstaaten sicher. Der Begriff „Kommission“ umfasst sowohl die 28 Kommissionsmitglieder als auch im weiteren Sinne die Institution selbst.

Die Kommission verfügt über das Initiativrecht, d.h. Gesetzesvorschläge vorzulegen, die vom Europäischen Parlament und vom Rat der Europäischen Union (nationale Minister) zu beschließen sind. In den meisten Fällen legt die Kommission Vorschläge vor, um ihren Pflichten aus den EU-Verträgen nachzukommen oder weil sie von einer anderen EU-Institution, einem Land oder einer Interessengruppe zum Handeln aufgefordert wurde. Seit April 2012 können auch die Unionsbürgerinnen und -bürger die Kommission auffordern, Vorschläge vorzulegen (Europäische Bürgerinitiative).

Die Kommission ist in Abteilungen – so genannte Generaldirektionen (GDs) – und Dienststellen gegliedert. Diese sind nach Politikbereichen geordnet. Die Dienststellen der Kommission befassen sich mit allgemeinen Verwaltungsangelegenheiten oder haben spezifische Aufgabenbereiche, zum Beispiel Betrugsbekämpfung oder oder die statististische Dokumentation.

Die Generaldirektion Übersetzung ist der interne Sprachendienst der Europäischen Kommission. Sie übersetzt für Europa und arbeitet in allen Amtssprachen der Europäischen Union. Die Generaldirektion Übersetzung (GD Übersetzung) übersetzt Texte für die Europäische Kommission in die und aus den 24 Amtssprachen der EU und, falls erforderlich, auch aus einigen weiteren. Sie arbeitet ausschließlich mit schriftlichen Texten. Mündlich zu leistender Sprachtransfer wird von der GD Dolmetschen geleistet. Mit rund 2 500 Mitarbeitern ist die GD Übersetzung einer der größten Übersetzungsdienste der Welt. Sie hat ihren Sitz in Brüssel und Luxemburg und kleine Außenstellen in den EU-Ländern.

Weitere Informationen über die Europäische Kommission: http://ec.europa.eu/index_de.htm

Weitere Informationen über die GD Übersetzung: http://ec.europa.eu/dgs/translation/index_de.htm

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Con il sostegno della

Direzione generale della traduzione della Commissione Europea

La Commissione Europea rappresenta gli interessi dell’Unione Europea nel suo complesso. Presenta al Parlamento Europeo e al Consiglio dell’Unione Europea nuove proposte legislative e provvede alla corretta applicazione del diritto europeo negli stati membri. Con il termine “commissione” ci si riferisce sia ai 28 membri della commissione, sia all’istituzione stessa.

La Commissione dispone di un diritto di iniziativa nel presentare proposte legislative che devono essere decise dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (ministri nazionali). Nella maggior parte dei casi la Commissione presenta tali proposte per esercitare i suoi doveri stabiliti secondo i contratti dell’UE, o perché viene sollecitata da un’altra istituzione europea, o da un paese, o da un gruppo. A partire dall’aprile 2012 anche i cittadini europei possono spingere la Commissione Europea a presentare proposte di legge (Diritto di iniziativa dei cittadini europei).

La Commissione è suddivisa in dipartimenti – le cosiddette Direzioni generali (DG) – e servizi. Le DG (33 in totale) sono ordinate secondo ambiti politici. I servizi della Commissione (11 in totale) riguardano invece ambiti più amministrativi oppure hanno compiti specifici, come l’Ufficio Europeo per la lotta antifrode e vari uffici statistici.

La Direzione generale della Traduzione è un servizio linguistico interno della Commissione Europea. Si traduce per l’Europa e si lavora in tutte le lingue ufficiali dell’Unione Europea.

La Direzione Generale Traduzione (DG Traduzione) traduce testi per l’Unione Europea nelle e dalle 24 lingue ufficiali dell’UE, e in caso ce ne sia bisogno, anche da altre lingue. Vengono trattati esclusivamente testi scritti. La lingua parlata viene trasmessa ai colleghi e alle colleghe della Direzione generale Interpretazione.

Con all’incirca 2 500 collaboratori la Direzione generale Traduzione è uno dei più grandi servizi di traduzione del mondo. La sede è a Bruxelles e Lussemburgo, e altre piccole sedi sono sparse in altri paesi europei.

Ulteriori informazioni sulla Commissione Europea: http://ec.europa.eu/index_de.htm

Ulteriori informazioni sulla Direzione generale Traduzione: http://ec.europa.eu/dgs/translation/index_de.htm

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Schirmherrschaft

Europäischer Master für Lexikographie EMLex

Seit dem Wintersemester 2009/10 kann an der Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg der Europäische Masterstudiengang für Lexikographie (EMLex) studiert werden. Es handelt sich um einen internationalen Studiengang (120 ECTS), der von der FAU und den folgenden Institutionen gemeinsam angeboten wird und für die Studierenden einen einsemestrigen Auslandsaufenthalt beinhaltet.

Internationaler Masterstudiengang in Kooperation mit:

Károli Gáspár Református Egyetem Budapest Universität Hildesheim Uniwersytet Śląski w Katowicach (Kattowitz) Université de Lorraine Institut für Deutsche Sprache Mannheim Universidade do Minho Universita degli Studi Roma Tre Universidade de Santiago de Compostela Stellenbosch University

Der Masterstudiengang EMLex ist ein neuartiger internationaler Studiengang, der die internationale und interdisziplinäre Ausbildung zum Lexikographen ermöglicht, lexikographische Theorien auf hohem internationalen Niveau vermittelt und einen ausgeprägten Bezug zur Praxis der Wörterbucherstellung für Studierende verschiedener europäischer Ländern enthält.

Der Masterstudiengang richtet sich an engagierte Studierende, die Interesse an der Arbeit mit und an Wörterbüchern haben. Die Absolventen werden nach dem Studium sowohl in der Verlagslexikographie als auch in der akademisch-wissenschaftlichen Lexikographie in allen Bereichen von der Konzeption gedruckter und elektronischer Wörterbücher über die konkrete lexikographische Arbeit bis hin zur technischen Umsetzung lexikographischer Produkte einsetzbar sein. Darüber hinaus werden sie im analytisch-theoretischen Bereich der modernen Lexikographie umfassend geschult sein, um in der akademischen Forschung oder beratend-konzeptionell im Verlags- und Weiterbildungsbereich ein Tätigkeitsfeld zu finden.

Weitere Informationen zu den Bewerbungsvoraussetzungen und zum Aufbau des Studiums erhalten Sie hier: http://www.emlex.phil.uni-erlangen.de/

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Patrocini

Laurea specialistica europea in lessicografia EMLex

A partire dal semestre invernale 2009/10 è possibile frequentare la laurea specialistica Europäische Masterstudiengang für Lexikographie (EMLex) all‘università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga. Si tratta di un corso di studi internazionale (120 ECTS), che viene offerto dalla FAU insieme alle seguenti istituzioni, presso le quali gli studenti possono frequentare un semestre.

Károli Gáspár Református Egyetem Budapest Universität Hildesheim Uniwersytet Śląski w Katowicach (Kattowitz) Université de Lorraine Institut für Deutsche Sprache Mannheim Universidade do Minho Universita degli Studi Roma Tre Universidade de Santiago de Compostela Stellenbosch University

EMLex è un corso laurea specialistica internazionale innovativo, che contribuisce alla formazione internazionale e interdisciplinare dei/delle futuri/e lessicografi/e trasmettendo loro conoscenze teoriche in ambito lessicografico ad alto livello internazionale. Presenta un approccio nettamente pratico alla realizzazione dei dizionari e riunisce studenti da diversi paesi europei. Il corso di Master si rivolge a studenti particolarmente motivati che abbiano interesse a lavorare con i dizionari e per i dizionari.

Lo sbocco professionale post-laurea può essere sia presso le case editrici, che nella lessicografia accademico-scientifica, in tutti gli ambiti, a partire dalla fase di concepimento dei dizionari cartacei ed elettronici, fino al lavoro lessicografico vero e proprio e alla realizzazione tecnica dei prodotti lessicografici. Inoltre, particolare attenzione verrà data alla formazione in ambito analitico-teorico della lessicografia moderna, affinché gli studenti possano trovare la loro collocazione nella ricerca accademica o presso le case editrici con ruoli di consulenza e progettazione.

Ulteriori informazioni relative alla candidatura e alla struttura del corso possono essere trovate su questo link: www.emlex.phil.uni-erlangen.de

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AITI (Associazione Italiana Traduttori e Interpreti)

L'Associazione Italiana Traduttori e Interpreti (AITI) è un sodalizio senza scopo di lucro di traduttori e interpreti professionisti. È la prima associazione italiana del settore non solo per l'anno di fondazione (1950), ma anche per il numero di iscritti (più di 900 alla fine del 2014). L'Associazione raggruppa traduttori editoriali, traduttori tecnico-scientifici, interpreti e interpreti di conferenza. L'ammissione avviene sulla base della documentazione dei titoli e dell'esperienza professionale, inoltre i soci ordinari devono sostenere una prova di idoneità che simula un reale contesto lavorativo.

L'AITI è membro fondatore della Fédération Internationale des Traducteurs (FIT), organismo non governativo formato da oltre cento Associazioni nazionali di traduttori e interpreti e che complessivamente rappresenta più di 80 000 traduttori in 55 Paesi del mondo. AITI è membro del Consiglio Direttivo FIT per il triennio 2014-2017.

L'AITI riconosce la FIT quale organismo internazionale rappresentativo della categoria e intrattiene rapporti di scambio e collaborazione con le associazioni consorelle, in particolare con quelle dell'area europea.

L'AITI svolge la propria attività a livello internazionale, nazionale e regionale. A livello internazionale, l'AITI partecipa ai Congressi FIT e alle attività promosse da FIT-Europe, collabora con autorità sovranazionali. Fa inoltre parte del CEATL Conseil Européen des Associations de Traducteurs Littéraires), di PETRA (Plateforme Européenne pour la Traduction Littéraire) e di EULITA (European Legal Interpreters and Translators Association).

A livello nazionale, l'AITI è organizzata in Sezioni Regionali coordinate da una Presidenza Nazionale. Questa intrattiene rapporti con organismi nazionali (Ministeri, Commissioni, altre Associazioni di categoria, Commissione per la stesura degli studi di settore ecc.) ed esteri. L'AITI è membro di Confassociazioni (Confederazione Associazioni Professionali), dell'UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), della Commissione del MIUR per il riconoscimento dei titoli di studio in mediazione linguistica e della Commissione del MIBACT per l'assegnazione dei Premi nazionali per la traduzione.

Alcuni obiettivi definiti dal proprio Statuto dell'AITI sono:

promuovere iniziative legislative volte al riconoscimento di uno stato giuridico del traduttore e interprete come professionista;

certificare le competenze professionali dei propri associati; promuovere l’immagine e la consapevolezza del ruolo sociale, culturale ed

economico dei traduttori e degli interpreti presso la committenza e le istituzioni;

promuovere l'aggiornamento e la formazione continua dei traduttori e degli interpreti e il rispetto della deontologia professionale;

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garantire, sotto l'aspetto etico e sociale, il rispetto delle migliori condizioni e prestazioni di lavoro, autonomo e dipendente, dei traduttori e degli interpreti, anche tramite l'elaborazione di contratti tipo;

promuovere la raccolta e la diffusione di informazioni riguardanti la professione;

elaborare e diffondere raccomandazioni, norme e standard sulle migliori prassi professionali

Per saperne più: http://www.aiti.org/

Casa Editrice Zanichelli

La Casa Editrice fu fondata nel 1859 dal libraio modenese Nicola Zanichelli ed è stata l'editore di Carducci e Pascoli e di gran parte della cultura bolognese a cavallo dei due secoli. Nel cuore di Bologna hanno sede la maggior parte degli uffici. Altre redazioni specialistiche sono dislocate a Milano, Torino, mentre a Roma si trova una sede staccata dell'Ufficio Stampa.

Oggi Zanichelli ha in catalogo oltre 2.500 opere, tra cui alcuni dei più diffusi vocabolari di lingua italiana e dizionari di lingue straniere, in versione cartacea e digitale. Nel catalogo trovano posto 900 titoli scolastici; più di 1.000 libri universitari; 250 fra opere e riviste giuridiche; libri di alpinismo, di nautica, di cinema, di sport, di giardinaggio, testi di fotografia, di arte e di architettura. Alla fine degli anni Ottanta, Zanichelli è entrata fra i primi nel settore dell'editoria elettronica, fino a diventare un riferimento per l'innovazione delle risorse didattiche digitali e multimediali nel mondo della scuola.

Zanichelli è una delle case editrici italiane principali del settore educativo ha contribuito alla formazione culturale e professionale con pubblicazioni in diverse materie scolastiche. Autorevole è la serie di opere di consultazione, manuali, atlanti e dizionari, fra cui il prestigioso vocabolario della lingua italiana lo Zingarelli, il dizionario di inglese il Ragazzini, aggiornati annualmente, l’Atlante il Nuovo Atlante Storico.

Nel 2009 la casa editrice ha pubblicato un sito dedicato ai suoi primi 150 anni di storia, che comprende il catalogo storico di tutte le opere pubblicate tra il 1859 e oggi. Nel 2003, per la propria attività nel campo della lessicografia e della traduzione, la casa editrice ha ricevuto dal presidente Carlo Azeglio Ciampi il "Premio nazionale per la traduzione".

Per saperne di più sulla casa editrice: http://www.zanichelli.it/home/

Per saperne di più sui dizionari: http://www.zanichelli.it/dizionari/

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Concorso letterario nazionale Lingua Madre

Il Concorso letterario nazionale Lingua Madre, ideato da Daniela Finocchi, nasce nel 2005, è un progetto permanente del Salone Internazionale del Libro di Torino e della Regione Piemonte, diretto a tutte le donne straniere o di origine straniera, residenti in Italia, con una sezione per le donne italiane che vogliano “raccontare” le donne straniere. Si può partecipare a qualsiasi età – da sole, in coppia o in gruppo – inviando un racconto o/e una fotografia. Il bando non solo consente ma incoraggia la collaborazione fra donne straniere e donne italiane nel caso l’uso della lingua italiana scritta presenti delle difficoltà. Tutto questo nello spirito della valorizzazione dell’intreccio culturale che è prima di tutto intreccio relazionale: l’assistenza non è affatto perdita sul piano identitario, al contrario è proprio nella relazione che l’identità si afferma in modo positivo e non preclusivo. Nel rispetto della differenza e delle differenze, dove il singolare sta a significare la differenza sessuale, altro fondamentale presupposto che caratterizza il progetto.

In questi anni il Concorso si è arricchito di adesioni e di collaborazioni: il bando viene distribuito in tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado, nelle carceri, nelle tante associazioni ed enti che seguono e sostengono il progetto e conta centinaia di partecipanti ogni edizione. La premiazione avviene nella giornata di chiusura del Salone del Libro, i racconti selezionati sono raccolti in un’antologia e in eBook tematici, le fotografie sono esposte in una mostra. Dai racconti sono stati tratti spettacoli teatrali, sceneggiature cinematografiche, tutorial video e booktrailer. L’attività si svolge durante tutto l’anno su tutto il territorio nazionale con incontri, laboratori, convegni, video, mostre fotografiche, volumi di approfondimento sui temi della migrazione, partecipazione ai più importanti festival letterari con programmazioni dedicate.

Nel 2015 Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, ha assegnato al Concorso letterario nazionale Lingua Madre, in occasione dei suoi 10 anni, e alla sua ideatrice Daniela Finocchi, il Premio Targa del Presidente della Repubblica Italiana.

Sono partner con premi speciali: Slow Food – Terra Madre, Torino Film Festival, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Rotary Club Torino Mole Antonelliana.

Il Concorso si avvale del patrocinio di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Expo Milano 2015 e We Women for Expo, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Pubblicità Progresso-Fondazione per la Comunicazione Sociale.

Bando completo e altre informazioni su: www.concorsolinguamadre.it, Facebook, Twitter, Instagram e canale YouTube del Concorso.

Edizioni Convivium, Lussemburgo

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Partnerinstitutionen

Erich Kästner Museum

Biographie Erich Kästner

Erich Kästner, geboren am 23. Februar 1899 in Dresden.

1919 Erste Veröffentlichung des Gedichts "Die Jugend schreit!" in der Schülerzeitung "Die Schulgemeinde des König Georg-Gymnasiums zu Dresden"

Abitur am König-Georg-Gymnasium. Erhalt des Goldenen Stipendiums der Stadt Dresden

Leipzig

1919 Studienbeginn an der Universität Leipzig: Germanistik, Geschichte, Philosophie und Theatergeschichte

1922 Anstellung am Zeitungswissenschaftlichen Institut, Mitarbeit an der "Neuen Leipziger Zeitung"

1925 Promotion zum Dr. phil. mit dem Thema Friedrich der Große unddie deutsche Literatur. Redakteur bei der Neuen Leipziger Zeitung

Berlin

1927 Theaterkritiker und Freie Mitarbeit bei verschiedenenZeitungen: Weltbühne, Montag Morgen, Vossische Zeitung

1928- 1938 Veröffentlichung einer Reihe an Gedichten, Romanen undKinderromanen

1942 Mit Sondergenehmigung schreibt Kästner das Drehbuch zum UFA-Film Münchhausen unter dem Pseudonym Berthold Bürger

1943 Endgültiges Schreibverbot, Veröffentlichungsverbot fürDeutschland und das Ausland

1944 Im Februar wird Kästners Wohnung bei einem Bombenangriff zerstört

1945 Filmexpedition eines Teams der UFA nach Mayrhofen/Tirol

München

1945 Umzug nach München

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Mitarbeit am Kabarett "Die Schaubude". Feuilletonchef der "NeuenZeitung"

1946 Erstes Buch nach dem Krieg "Bei Durchsicht meiner Bücher" -politische Lyrik

Prozessbeobachter in Nürnberg

Erste Ausgabe der von Kästner bis 1949 herausgegebenenKinderzeitschrift "Pinguin" erscheint

1948-1963 Zahlreiche Veröffentlichungen von Romanen, Kinderromanen, Nacherzählungen, Kinderbüchern, Gedichten, Satiren u.a.

1967 Letzte Veröffentlichung: "Der kleine Mann und die kleine Miss" –Kinderbuch

Lesung im Dresdner Zwinger

1969 Rückzug aus dem Literaturbetrieb

29.07.1974 Erich Kästner stirbt in München

Geschichte

Das im Januar 1999 gegründete Erich Kästner Museum Dresden möchte dem vielschichtigen Leben und Wirken Erich Kästners in seiner Vaterstadt einen differenzierten, zeitgemäßen Ort der Erinnerung einrichten. Das Museum will ein Kommunikationsraum für all jene sein, die sich mit Vita und Werk Erich Kästners befassen.

Zu den öffentlichen Veranstaltungen zählen traditionelle Lesungen, Vorträge und Gesprächsrunden ebenso wie experimentelle Kunstereignisse. Zeitgenössische Künstler sind dazu eingeladen, während kurzer Arbeitsaufenthalte ihre Projekte in die aktualisierbare Datenbank des Erich Kästner Museums einzuspeisen. Partner innerhalb und außerhalb Dresdens aus den Bereichen Literatur/Bibliothekswesen, Theater, Film und Medien möchten wir dazu anregen, eigene Kästner - Veranstaltungen vorzustellen.

Unter Privatleuten sowie Vertretern aus Kultur, Wirtschaft, Wissenschaft, Politik und Medien hat sich ein beachtlicher Freundeskreis zusammengefunden. Ein Gremium von Fachleuten berät den Verein zu Kästner-spezifischen Themen. Das Museum selbst und ihre Entstehung funktioniert nach dem Prinzip der Interaktivität.

Der erste "Baustein", eine Art multimediale Zeitmaschine, steht den Besuchern seitdem zur Verfügung. Audio-, Video- und Computertechnik mit Weltanschluss bieten Interessierten Material zu Leben und Werk Erich Kästners.

Thematische Schwerpunkte

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1. "Erich Kästner, ein Deutscher aus Sachsen: Biographie und Heimat": Sammlung von Exponaten von den literarischen Anfängen in Leipzig und Dresden bis zur autobiographischen Reflexion, Rezeption in Sachsen und der DDR

2. "... der Mann zwischen den Stühlen. Kästner - ein Außenseiter wider Willen": Dies betrifft die Zensur im Dritten Reich, die Unterdrückung seines Werkes ebenso wie seine Beziehung zu ausgewählten anderen - etwa Frauen

3. "Sie müssen wieder wie Kinder werden...Kästners Utopie": Kinder verkörpern Kästners Hoffnung auf eine Besserung der Menschen. Hier geht es um Kinderliteratur, -film, -theater, aber ebenso um die Werkkategorie des "Kindlichen"

4. "Kästner und die Medien": Rekonstruktion Kästners "Modernität" und Geschick in der Nutzung der Printmedien, des Rundfunks aber auch der klassischen visuellen Medien – vor allem des Films, des Theaters und des Kabarett

Öffnungszeiten Anschrift

Sonntag - Freitag 10 - 18 Uhr

Donnerstag nur für angemeldete Gruppen und Schulklassen

Lesecafé und Museumsshop im 1.OG sind geöffnet

Samstag geschlossen

Antonstraße 1 01097 Dresden

Telefon: +49 (351) 8 04 50 86 Fax: +49 (351) 8 04 50 66 E-Mail: [email protected]

Sie erreichen uns mit den Straßenbahnlinien 3, 6, 7, 8, 11 an der DVB Haltestelle "Albertplatz - Erich Kästner Museum" oder mit der S-Bahn am Bahnhof Dresden Neustadt und 5 Minuten Fußweg

Kontakt: http://www.erich-kaestner-museum.de/museum/neues/

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Literaturhaus Villa Augustin

Der Förderverein des Erich Kästner Museums / Dresdner Literaturbüro e.V. hat mit dem Einzug in die Villa Augustin einen ideal gelegenen, durch die Verknüpfung mit dem Schriftsteller Erich Kästner authentischen Standort im Herzen der Dresdner Neustadt gefunden. Nach den anfänglichen Wanderungen des Dresdner Literaturbüros - von der Jugendbibliothek über die Freiberger Straße - eröffnete sich im Jahr 1999, verbunden mit der Idee für ein Erich Kästner Museum, die Möglichkeit, das ambitionierte Literaturhaus-Projekt im ehemaligen Wohnhaus von Erich Kästners Onkel Franz Augustin zu konzipieren. Vor allem durch Eigeninitiative – mit Hilfe von engagierten Bürgern und Firmen - konnte der erste Schritt getan werden, das Erdgeschoss der Villa einer kulturellen Nutzung zuzuführen. Seit 12 Jahren wird hier nachhaltige Literaturvermittlungsarbeit in die Mitte der Gesellschaft hinein betrieben. Das ergonomische Literaturhaus mit Museum und Veranstaltungsbetrieb hat sich zum Anziehungspunkt für Touristen und zum Treffpunkt für vielfältige Akteure der Dresdner Literatur- und Kulturszene entwickelt. Dazu gehören vor allem Dresdens etablierter Autorenverein – die Unabhängige Schriftsteller Assoziation Dresden – und nicht organisierte Autoren ebenso wie der SIGNUM e.V., alternative Autorenvereinigungen, Werkstattgemeinschaften, literatur-interessierte Jugendliche, der kreative Kinderclub Pinguin PEN und andere Träger des internationalen Kulturlebens in Dresden.

Arbeitsbereiche -und Formen: Organisierung jährlich bis zu 40 Einzelveranstaltungen im Rahmen unterschiedlicher Reihen sowie Schreibwerkstätten und die BARDINALE-Veranstaltungen. Von den etwa 20 derzeitigen Projekten, Veranstaltungsreihen und Literaturaktionen richten sich acht ausschließlich an ein erwachsenes Publikum, eines explizit an Jugendliche, fünf ausschließlich an Kinder und sechs mit altersbezogenen Bausteinen an alle Generationen. Mittels Kooperation mit anderen Festivals, Kulturinstituten oder dem Berliner Künstlerprogramm waren namenhafte internationale Autoren aus Europa, Lateinamerika, Australien und Asien zu Gast. Seit der Gründung des Literaturbüros arbeiten sie mit Musik und Performancekunst zusammen; die Lichtpoesie ist ein im Kontext der BARDINALE 2002 entwickeltes eigenständiges Genre. Es gibt Vorträge, Lesungen, Premieren, Filmvorführungen, Diskussionsrunden oder Workshops zu aktuellen Themen (Globalität, Generationenbeziehungen, Städtebau etc.). Sie haben Austauschprojekte (auch spartenübergreifend) mit Antwerpen, Bremen, Berlin, Timisoara, Belgrad, Düsseldorf, Malmö, London, Salzburg und Aarhus realisiert.

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Veranstaltungsformate wie die LateNite/Lange Nacht der Autoren, Poets on the Road, Poetry Slam, One Book One City, Literaturrätselkoffer, Poetry Film und Open air Lesungen haben sie in Dresden eingeführt. Seit dem Jahr 2000 wird an dem ersten komplett begehbaren Museum im Virtualraum gearbeitet; die Beschäftigung mit den Möglichkeiten der Neuen Medien – Weblesungen, life streaming und digitale Literatur - spielt für ihre Arbeit eine zunehmende Rolle. Darüber hinaus erfüllt die Geschäftsstelle die ihr von der Kulturverwaltung der Landeshauptstadt übertragenen Aufgaben mit der Organisation des Lyrikpreiswettbewerbs, mit der Ausschreibung des Stadtschreiberstipendiums, dem Vertrieb des Dresdner Literaturkalenders, mit der Rätselkoffertour und zahlreichen Informations-, Beratungs- und Lobbydiensten im Bereich Presse-, Öffentlichkeitsarbeit und Marketing rund um den Literaturbetrieb.

Öffnungszeiten Anschrift

Lesecafé

Sonntag - Freitag 10 - 18 Uhr

im 1. OG

Literaturhaus Villa Augustin am Albertplatz

Antonstr. 1

01097 Dresden

Telefon: 0351 – 8045087

Fax: 0351 - 8045066

E-Mail: [email protected]

Kontakt: http://www.literaturhaus-dresden.de/

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Jury des Wettbewerbs

Uta Felten

Professorin für französische und italienische Literaturwissenschaft an der Universität Leipzig. Zu ihren Forschungsschwerpunkten gehören Forschungen zur Genderkultur in der Romania, zum modernen Kino der Romania, zum spanischen Surrealismus, zu Proust und Medien, zu christlichen Epistemen im europäischen Nachkriegskino und die italienische Oper.

Luisa Giacoma

Phraseologin und Co-Autorin des deutsch-italienischen Wörterbuch-Klassikers PONS Klett-Zanichelli. Lexikografin (Wörterbücher Deutsch-Italienisch) für den italienischen Verlag Zanichelli (Bologna Italien) und für den Deutschen Verlag Klett (Stuttgart, Deutschland). DRESDEN-Senior-Fellow-Professorin für Kontrastive Phraseologie, Lexikologie und Lexikographie (2015).

Torsten König

Wissenschaftlicher Mitarbeiter der Professur Italienische Literatur- und Kulturwissenschaft und der Professur Französische Literatur- und Kulturwissenschaft. Forschungsschwerpunkte: französische und italienische Literatur des 18. bis 21. Jahrhunderts; Literatur und Wissensgeschichte, Geopoetiken und Geofiktionen, Literatur und Ethnographie

Maria Lieber

Professur Romanistische Sprachwissenschaft (Frz./Ital.), nimmt in Lehre und Forschung Bezug auf gegenwärtige und historische Entwicklungen im Französischen und Italienischen. Dabei sind Themen wie Mehrsprachigkeit und Sprachvariation ebenso Schwerpunkt wie Sprach- und Kulturtransfer. Außerdem ist Sie die Koordinatorin des Programms Doppelter Masterabschluss Dresden-Trento und Geschäftsführende Direktorin des Italien-Zentrums der TU Dresden.

Francesco Urzì

Seit 1982 Übersetzer am Europäischen Parlament in Luxemburg. Lexikologe und Autor des Dizionario delle Combinazioni Lessicali. Autor unterschiedlichster Artikel zur Sprachwissenschaft und Übersetzung. Zahlreiche Vorträge und regelmäßige Teilnahme an Seminaren und Tagungen renommierter Universitäten und akademischer Institutionen.

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Auszeichnungen

1. Preis: Teilnahme an der Tagung: Translating Europe Forum 2015

(29. bis 30. Oktober 2015 in Brüssel)

Die Generaldirektion (GD) Übersetzung pflegt seit langem Beziehungen zu verschiedenen Interessenträgern aus dem Übersetzungsbereich, darunter

Hochschulen

die Sprachindustrie

nationale Sprachinstitute

Übersetzungsdienste in EU-Ländern

Berufsverbände

Der Anliegen der GD ist eine besser strukturierte Zusammenarbeit mit und zwischen all diesen Interessenträgern. Die GD denkt an eine Interessengemeinschaft, die die Welt der Übersetzung stärker in das Licht rücken, bewährte Praktiken austauschen, gemeinsame Projekte entwickeln und einen diversifizierten und nachhaltigen Markt für Berufsübersetzer in Europa fördern soll.

Mit dieser jährlichen Veranstaltung, die von der Generaldirektion Übersetzung der Europäischen Kommission organisiert wurde sollen konkrete Projekte zur Zusammenarbeit zwischen den Akteuren im Übersetzungsbereich angestoßen werden. Die Workshops sind dazu gedacht, Kompetenzlücken in der Sprachindustrie zu schließen und die Beschäftigungsfähigkeit von Studierenden und Graduierten zu fördern.

2./3. Preis: Die zweiten und dritten Sieger/innen erhalten ein Jahresabonnement des "Nuovo Dizionario di Tedesco", Zanichelli/Klett, 2014.

1./10. Preis: alle Teilnehmer erhalten ein Jahresabonnement des "Dizionario delle combinazioni lessicali", Edizioni Convivium, 2009.

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Kurze Geschichte der Stadt Dresden

Nur noch wenige Spuren deuten auf die erste menschliche Existenz im Dresdner Siedlungsraum hin. Diese Funde belegen jedoch eine erstaunliche Siedlungsdichte während der gesamten jüngeren Steinzeit.

Als erste Einwohner dieses Gebietes (sorbische Siedlungsplätze) gelten westslawische Feldbauern, Viehzüchter und Fischer, die das Gebiet zwischen Elbe und Saale friedlich besiedelten. Im 10. Jh. begann die Eroberung des Gebietes durch deutsche Feudalherren. 929 gründete König Heinrich I. die Burg Meißen als zentralen Stützpunkt der Deutschen zwischen Saale und Elbe. Nach der Entdeckung des erzgebirgischen Silbers in der zweiten Hälfte des 12. Jh. stieg die Bedeutung der Elbfurt als Teil des alten Handelsweges in Richtung Osten. Die Keimzelle der Stadt lag links der Elbe nahe der heutigen Frauenkirche.

Im Jahre 1206 wurde erstmalig die Kaufmannssiedlung des slawischen Fischerdorfs „Dresdene“ erwähnt. Die Bezeichnung stammt vermutlich vom slawischen Begriff „Drežďany“, was “Sumpf-” oder „Auenwaldbewohner“ bezeichnete. Während des 12. Jahrhunderts überholten die deutschen Einwanderer zahlenmäßig die slawische Bevölkerung. Schließlich begann die Entwicklung der Stadt als ein Prozess, in dem Kaufleute und Stadtherren eine wichtige Rolle inne hatten. Im Kolonisationsgebiet östlich der Elbe und Saale wurde die Entstehung und Gründung von Städten durch die Fürstentümer gefördert. Die Nikolaikirche - die spätere Kreuzkirche - kann als Hinweis einer frühen Kaufmannssiedlung verstanden werden, da der Heilige Nikolaus Schutzpatron der Kaufleute war.

Im Jahre 1216 wird Dresden in einer ebenfalls markgräflichen Urkunde ausdrücklich als Stadt „civitas“ bezeichnet. Die ursprüngliche Stadtanlage umfasste etwa den Bereich des heutigen linkselbischen Stadtzentrums. Ende des 13. Jahrhunderts hatte Dresden ein Franziskanerkloster, Ende des 14. Jahrhunderts zwei Spitäler. Die Kreuzkirche wurde im Jahr 1388 eingeweiht.

Im 15. Jahrhundert waren hussitische Prediger in Dresden aktiv, und 1429 belagerte ein hussitisches Heer die Stadt. Im 15. Jahrhundert entwickelte sich Dresden zur Residenz der sächsischen Herzöge, später Kurfürsten und Könige und erfuhr eine Aufwertung als politisches und kulturelles Zentrum. Durch den Übergang der kurfürstlichen Würde innerhalb des Hauses Wettin wurde die Stadt im Jahre 1485 zur Hauptstadt des wichtigsten protestantischen Landes innerhalb des Heiligen Römischen Reiches Deutscher Nation. Die albertinische Linie der Wettiner wählte Dresden zu ihrer Residenz. Der albertinische Hof gehörte zu den wichtigsten Gegnern der Reformation, so dass die Stadt zu einem Zentrum der Auseinandersetzungen mit Luthers Lehre wurde. Nach dem Tod Herzog Georgs führten dessen Nachfolger jedoch auch hier 1539 die Reformation ein. In der Stadt entwickelte sich ein beachtliches kulturelles und wirtschaftliches Leben, das wesentlich von den Bedürfnissen des herzöglichen Hofes bestimmt war.

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Im Ergebnis des Schmalkaldischen Krieges erhielt der albertinische Herzog 1547 die Kurwürde. Die Stadt erlebte unter Kurfürst Moritz eine schnelle bauliche Entwicklung: Die Umgestaltung der Burg in eine prachtvolle Schlossanlage wurde fortgesetzt, Zeughaus und Stallhof gebaut, die mittelalterliche Stadtmauer durch moderne Festungsanlagen ersetzt und die an der Elbe gelegene Vorstadtsiedlung um die Frauenkirche in das Stadtgebiet einbezogen. 1545 begann unter Moritz der Bau einer Bastionärbefestigung auf der rechten Elbseite (altitalienische Manier) und 1546 auf der Residenzseite (linkselbig). Die gesamte Festung Dresden wurde von 1545 bis 1555 errichtet. Unter seine Regierung erwachte in Dresden auch eine blühende Italianità, v.a. durch die Anstellung italienischer Künstler unterschiedlichster Disziplinen zur Erneuerung Dresdner Bauwerke, wie beispielsweise des Dresdner Residenzschlosses, durch die Anwendung typischer italienischer Dekorationstechniken und -modelle.

Der Dreißigjährige Krieg (1618-1648) hatte weitreichende Folgen für die Entwicklung der Stadt. Hunger, Pest und wirtschaftlicher Niedergang führten zu einem schweren Rückschlag in der städtischen Entwicklung, obwohl die Stadt selbst nicht erobert wurde.

Nach dem großen Brand 1685 musste Altendresden neu aufgebaut werden. Der sächsische Kurfürst Friedrich August I., auch August der Starke genannt, trat 1694 seine Regentschaft an. Damit begann in Dresden eine rege Bautätigkeit, welche die Stadt zu einer Perle an der Elbe werden ließ und durch öffentlich zugängliche Museen zu einem Vorbild wurde. Eindrucksvolle Zeugen des Dresdner Barocks sind heute noch der Zwinger (1711) von Pöppelmann und Permoser, das Blockhaus, das Taschenbergpalais, das Japanische Palais (1715), die Pillnitzer Anlagen (1721) und George Bährs Frauenkirche (1734). Einen weiteren architektonischen Höhepunkt bildet der Klassizismus mit der Schinkelwache am Theaterplatz sowie die Gemäldegalerie und das Opernhaus Gottfried Sempers, die im Stil des Historismus entstanden. Die Katholische Hofkirche wurde unter Kurfürst Friedrich August II. von Sachsen durch Gaetano Chiaveri von 1739 bis 1755 im Stil des Barocks errichtet. Die Förderung von Architektur und Kunst, die großen Gemäldesammlungen, wie die Dresdner Gemäldegalerie, das „Grüne Gewölbe“ und die Errichtung der ersten abendländischen Porzellanmanufaktur in Meißen 1710, haben Dresden den bewundernden Beinamen „Elbflorenz” gegeben. Die großen Sammlungen der Stadt entwickelten sich zu den reichsten und größten Europas und wurden auch in den folgenden Jahren von den Herrschenden beständig komplettiert.

Im August 1756 besetzten preußische Truppen die Hauptstadt Sachsens, dessen Herrscher nach Warschau geflohen waren. Dresden wurde in den folgenden Jahren mehrfach belagert, ganze Vorstädte brannten ab und im Sommer 1760 zerstörte preußischer Beschuss auch weite Teile des Stadtzentrums.

Im Jahre 1805 marschierten unter Napoleon die französischen Armeen in das besiegte Sachsen ein. Im August 1813 gab es eine blutige Schlacht vor den Toren der Stadt. Nach Napoleons Niederlage bei Leipzig wurde Sachsen russisch-

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preußisches Generalgouvernement; 1815 nach dem Wiener Kongress verlor es die Hälfte des Territoriums an Preußen. Infolge der napoleonischen Herrschaft begann die Industrialisierung. Jenseits der nun abgetragenen Stadtbefestigung entstanden völlig neue Stadtteile. Dresden wurde zu einem bedeutendem wirtschaftlichen Zentrum, neue Branchen siedelten sich an. Herausragende kulturelle und wissenschaftliche Leistungen bestimmten das geistige Klima der Stadt. Hier lebten Ludwig Tieck lebte, Carl Maria von Weber, Carl Gustav Carus und Richard Wagner. Zu Beginn des 20. Jahrhunderts entwickelte sich Dresden zum Hauptumschlagplatz für Tabak und zum Zentrum der Zigarettenherstellung in Deutschland. Die Yenidze war die größte Tabakfabrik Deutschlands. Um die Jahrhundertwende war Dresden mit mehr als einer halben Million Einwohnern die viertgrößte Stadt.

Im Ersten Weltkrieg blieb die Stadt von direkten Kampfhandlungen unberührt. Die schlimmsten Tage der Geschichte erlebte Dresden während des Zweiten Weltkrieges: Britische und US-amerikanische Bomber Luftangriffe vom 13. bis 15. Februar 1945 hatten verheerende Folgen. Sie zerstörten das komplette Zentrum und weite Teile der Vorstädte. Berühmte Bauten, wie Oper, Zwinger, Schloss, Taschenbergpalais brannten völlig aus. Am Morgen des 15. Februar stürzte auch die ausgeglühte Kuppel der Frauenkirche in sich zusammen. Anfang der fünfziger Jahre begann der Wiederaufbau und die Rekonstruktion historischer Bauten. Während der Zeit als Bezirkshauptstadt in der DDR konzentrierte man sich vor allem auf die Erneuerung der historischen Monumentalbauwerke.

Nach der Wiedervereinigung Deutschlands im Jahr 1990 wurde Dresden zur Hauptstadt des Bundeslandes Sachsen. Viele markante Bauwerke wurden in den Folgejahren restauriert, darunter die Frauenkirche, die 2005 geweiht wurde. Seitdem verändert eine umfassende Bautätigkeit das Gesicht der Stadt.

Quellen:

Eigenwill, Reinhardt: Kleine Geschichte Dresden. Frankfurt am Main/Leipzig, 2005.

Marx, Barbara: „Die Anfänge der ‚Italianisierung‘ Dresdens um die Mitte des 16. Jahrhunderts“. In: Huschner, Wolfgang/Bünz, Enno/Lübke, Christian (Hrsg.): Italien - Mitteldeutschland - Polen. Geschichte und Kultur im europäischen Kontext vom 10. bis zum 18. Jahrhundert. Schiften zur sächsischen Geschichte und Volkskunde. Leipzig, 2013.

Quinger, Heinz: Dresden. Kunstgeschichtliche Städtebücher. Leipzig, 1991.

http://www.yenidze.eu/

http://www.dresden.de/

http://www.festung-dresden.de/de/startseite/

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Ursprünge des Begriffs Elbflorenz

Die Bezeichnung Dresden als „Elbflorenz“, erstmailig im 16. Jahrhundert erwähnt, meint mehr als eine einfache Parallele zur italienischen Stadt am Ufer des Arno, mit ihren zahlreichen Brücken und ihrer berühmte Flusslandschaft. Dresden als nördliches Florenz, also diesseits der Alpen, hat bis heute terminologisch nicht an Suggestionskraft verloren. Auch die ästhetische Entwicklung der Stadt, der Residenzstadt an der Elbe, wurde nach italienischen Vorbildern gedacht. Florenz war ein Modell für die Investition in schöne Künste als Mittel der Verwandlung von durchgeformter Umwelt in Lebenswelt. Der Dresdner Hof entwickelte seine auf eben diesem italienischen Primat repräsentativer Ästhetik beruhende Doppel-Physiognomie, von der Schaufassade des Residenzschlosses bis zum barocken Stil des Zwingers. Dies diente zur Manifestation des städtischen und höfischen Kunstwillens und der Wirkungsmacht der Stadt als Kunstwerk.

Quelle: Marx, Barbara: Elbflorenz. Italienische Präsenz in Dresden 16.-19. Jahrhundert. Amsterdam/Dresden, 2000.

Sehenswürdigkeiten des Dresdner Barock

August der Starke ließ nach europäischen Vorbild zahlreiche Barockbauten schaffen und verwandelte den Elbstrom in eine von prunkvollen Bauten eingefasste Wasserstraße – ähnlich dem venezianischen Canal Grande. Nach seinem Tod setzte sein Sohn Friedrich August II. die rege Bautätigkeit fort.

Dresden bietet eine Fülle an Sehenswürdigkeiten. Sicherlich kann man nicht alle Museen, Kirchen und Ausstellungen besuchen. Mit einer gut durchdachten und individuell geplanten Tour können aber sowohl Highlights mitgenommen, als auch Kleinode entdeckt werden. Manche Ausflüge führen vielleicht sogar in einen Ort fernab des pulsierenden Stadtzentrums oder in die reizvolle Umgebung der sächsischen Landeshauptstadt.

Bei einem Spaziergang durch die barocke Innenstadt mit Blick auf die ehemalige Residenz der sächsischen Kurfürsten und Könige sowie die Sicht auf die wunderschöne Flusslandschaft der Elbe, spürt man den einzigartigen Charme Dresdens.

Die Dresdner Frauenkirche

Der Erstbau der Frauenkirche im 11. Jahrhundert war als Missionskirche konzipiert, um die umliegenden sorbischen Dörfer zu christianisieren. Als im letzten Drittel des 12. Jahrhunderts die Stadt Dresden entstand, wurde die Frauenkirche die Pfarrkirche der Stadt, d.h. dass hier auch Taufen, Trauungen und Begräbnisse stattfanden. Immer wieder wurde die Kirche zu klein und daher umgebaut.

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George Bähr gestaltete im 18. Jahrhundert den berühmten Kuppelbau der Frauenkirche, der zweihundert Jahre lang das Stadtbild Dresdens prägte. Bei den Luftangriffen im Februar 1945 wurde die Kirche zerstört, ihre Ruine verblieb über 40 Jahre als Mahnmal im Herzen der Stadt. 1994 begann der originalgetreue Wiederaufbau, der am 30. Oktober 2005 mit der festlichen Weihe der Frauenkirche abgeschlossen wurde.

Quellen: http://www.dresden.de/, http://www.frauenkirche-dresden.de/startseite/

Die Katholische Hofkirche Dresden

Die Katholische Hofkirche ist die Kathedrale des Bistums Dresden-Meißen sowie eine Stadtpfarrkirche Dresdens. Als August der Starke zum katholischen Glauben konvertierte, um polnischer König zu werden, initiierte er den Bau. Realisiert wurde der Auftrag aber erst durch seinen Sohn, der den italienischen Baumeister Gaetano Chiaveri beauftragte. Die Kirche wurde von Chiaveri zwischen 1739 bis 1751 erbaut und ist von 78 Heiligenfiguren von Lorenzo Mattielli bekränzt. Während der Luftangriffe im Februar 1945 wurden Dach, Gewölbe im Innenraum und Außenwände schwer beschädigt und stürzten ein. Bis 1965 wurde die katholische Hofkirche wieder aufgebaut, die Spuren der Bombenangriffe sind jedoch bis heute erkennbar.

Quellen: http://www.dresden.de/, http://www.bistum-dresden-meissen.de/front_content.php

Der Dresdner Zwinger

Der Dresdner Zwinger gilt als Wahrzeichen der Stadt. Er entstand im 18. Jahrhundert als Orangerie und höfischer Festspielplatz. Auftraggeber und Hauptinitiator bei der Planung und Umsetzung war August der Starke (1670-1733), Kurfürst von Sachsen und König von Polen. Matthäus Daniel Pöppelmann (1662-1736) als Architekt und Balthasar Permoser (1651-1732) als Bildhauer waren neben vielen anderen Künstlern tätig. Mitte des 19. Jahrhunderts schloss der Architekt Gottfried Semper die zur Elbe geöffnete Seite mit einem Galeriebau ab. Heute sind im Zwinger die Porzellansammlung, die Gemäldegalerie Alte Meister und der Mathematisch-Physikalische Salon untergebracht. Die großzügige Anlage mit Rasen, Springbrunnen und Galerien lädt zu jeder Jahreszeit zum Flanieren ein.

Quellen: http://www.dresden.de/, http://www.der-dresdner-zwinger.de/de/startseite/

Die Brühlsche Terrasse & Festung Dresden

Die Brühlsche Terrasse, auch „Balkon Europas“ genannt, wurde im 16. Jahrhundert als Teil der Befestigungsanlage errichtet. Heinrich von Brühl bebaute die Anlage mit den „Brühlschen Herrlichkeiten“ – diverse Gebäude und Sammlungen, darunter das Palais Brühl, der Brühlsche Garten oder das Belvedere – und hob die militärische Bedeutung auf. In den unterirdischen Gewölben gelang dem Alchimisten Johann Friedrich Böttger 1708 die Herstellung des ersten europäischen Hartporzellans. 1814 wurde die Brühlsche Terrasse der

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Öffentlichkeit zugänglich gemacht. Heute laden Cafés und Restaurants zum Verweilen und Bestaunen der umliegenden Sehenswürdigkeiten ein: Von hier aus hat man einen herrlichen Ausblick auf Elbe, Katholische Hofkirche und Semperoper.

Quelle: http://www.dresden.de/

Die Semperoper

Die Semperoper ist das wohl bekannteste Opernhaus Deutschlands und wurde nach ihrem Architekten Gottfried Semper benannt. Das heutige Operngebäude ist bereits der dritte Bau: Von 1838 bis 1841 errichtete Gottfried Semper ein neues königliches Hoftheater in Dresden, das 1869 bei einem Brand völlig zerstört wurde. 1871 wurde mit dem Bau des Zweiten Königlichen Hoftheaters begonnen, das ebenfalls von Semper entworfen wurde. Dieser zweite Bau wurde bei den Luftangriffen im Februar 1945 stark zerstört. Der Wiederaufbau nahm lange Zeit in Anspruch: Am 13. Februar 1985, genau 40 Jahre nach der Zerstörung, fand die feierliche Einweihung statt. Heute finden täglich Aufführungen der Oper, der Staatskapelle, des Balletts oder der Jungen Szene statt.

Quelle: http://www.dresden.de/

Die Elbschlösser

Die drei Elbschlösser bieten einen einzigartigen Blick über die Dresdner Elblandschaft, und krönen ein Dresdner-Städtetrip. Die drei Elbschlösser auf der Loschwitzer Elbhöhe sind: das Schloss Albrechtsberg, das zwischen 1850 bis 1854 im Stil römischer Renaissance-Villen für Prinz Albrecht von Preußen erbaut wurde; das Lingnerschloss, das auch für Prinz Albrecht errichtet wurde und seit 1906 im Besitz des Fabrikanten und Begründers des Deutschen Hygiene-Museums Karl August Lingner (Odol) war; und Schloss Eckberg, das von 1859 bis1861 für den Großkaufmann John Daniel Souchay im Stil der englischen Neugotik erbaut wurde.

Quelle: http://www.dresden.de/

Gartenstadt Hellerau

Kurz nach dem Entstehen der ersten Gartenstadt in England, feierte auch die erste deutsche Anlage vor über 100 Jahren ihre Gründung in Dresden. Die Siedlung Hellerau geht auf die Initiative des Möbelfabrikanten Karl Schmidt zurück, dessen Name bis heute mit den Deutschen Werkstätten Hellerau verbunden ist. Das im Jahr 1911 errichtete Festspielhaus wurde 2006 wieder für experimentelle Aufführungen der modernen Kunst, wie die Dresdner Tage der zeitgenössischen Musik geöffnet.

Quelle: http://www.dresden.de/

Schloss Pillnitz

August der Starke überlässt 1706 seiner Mätresse Anna Constantia von Cosel das Anwesen, in dem sie von 1713 bis 1715 ihren ständigen Wohnsitz annimmt.

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Kegelspiele, Schaukeln, Wippen, Karussells, Rutschbahnen usw. waren im Park Pillnitz aufgebaut. Von 1720 bis 1724 werden das Wasser- und Bergpalais (Pöppelmann) sowie der Venustempel gebaut. 2006 eröffnete das Schlossmuseum im Neuen Palais. Damit verfügt Pillnitz erstmals über ein Museum, welches dem Besucher die Geschichte der Schlossanlage und das höfische Leben seiner Bewohner, die Mode der Chinoiserie, die Fest- und Spielkultur des Barocks, aber auch das religiöse Leben im Schloss lebendig und zeitgemäß nahe bringt.

Quelle: http://www.schlosspillnitz.de/de/startseite/

Residenzschloss Dresden

Es ist eine der ältesten Bauwerke Dresdens mit fast achthundert Jahren Geschichte. Das sächsische Residenzschloss war nicht nur Machtzentrum und Sitz der sächsischen Kurfürsten und Könige, sondern auch kultureller Mittelpunkt der sächsischen Hauptstadt. Das Residenzschloss ist zeugnis unterschiedlichster Stilrichtungen, wird im aller ersten Sinn aber als Neorenaissancebau kategorisiert. Zuerst wurde das Gebäude vom Torgauer Leitbau beeinflusst. Die Umsetzung der traditionellen protestantischen Ikonographie im Bild –und Skulpturenprogramm des Dresdner Residenzschloss unter Anwendung typisch italienischer Dekorationstechniken sgraffito und al fresco begann zur Zeit des Kurfürst Moritz (15521-1553) mit der Anstellung italienischer Künstler. Nach dem Brand von 1701 erfolgte der Wiederaufbau des Schlosses unter August dem Starken.

Nach der Zerstörung im Zweiten Weltkrieg im Jahr 1985 begann der erneute Wiederaufbau. Heute ist das Residenzschloss Stätte von fünf Museen: Historisches und Neues Grünes Gewölbe, Münzkabinett, Kupferstichkabinett sowie Rüstkammer mit Türckischer Cammer. Außerdem befinden sich hier die Kunstbibliothek sowie die Generaldirektion der Staatlichen Kunstsammlung Dresden.

Quellen: Marx, Barbara: „Die Anfänge der ‚Italianisierung‘ Dresdens um die Mitte des 16. Jahrhunderts“. In: Huschner, Wolfgang/Bünz, Enno/Lübke, Christian (Hrsg.): Italien - Mitteldeutschland - Polen. Geschichte und Kultur im europäischen Kontext vom 10. Bis zum 18. Jahrhundert. Schiften zur sächsischen Geschichte und Volkskunde. Leipzig, 2013.

http://www.schloesserland-sachsen.de/de/startseite/, http://www.der-dresdner-zwinger.de/de/startseite/

Die Dresdner Museen: Staatliche Kunstsammlung Dresden

Dresden hat sich dank zahlreicher Museen, Galerien, Schlösser und weiterer kultureller Einrichtungen, die unter den verschiedensten Kurfürsten und Herzögen, v.a. unter Kurfürst August den Starke und jenen, die ihm mit Geschick, Kunstsinn und Beharrlichkeit folgten, als Kunst- und Kulturstadt von Weltrang etabliert. Heutzutage verfügt Dresden über 48 Museen, 60 Galerien und Ausstellungsorte sowie 36 Theater und Bühnen. Weltbekannt sind die

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Gemäldegalerie Alte Meister mit Raffaels »Sixtinischer Madonna« und die königliche Schatzkammer, das »Grüne Gewölbe«.

Quellen: http://www.der-dresdner-zwinger.de/de/startseite/, http://www.skd.museum/

Die Neustadt

Der Stadtteil Neustadt am rechten Elbufer gilt als Szeneviertel Dresdens. Die Äußere Neustadt zwischen der Königsbrücker Straße und dem Martin-Luther-Platz bietet zahlreiche Restaurants, sowie Einkaufsmöglichkeiten und unzählige Kulturangebote. In der Inneren Neustadt sind vor allem der Neustädter Markt, das Reiterdenkmal und die Königstraße besonders sehenswert.

Quelle: http://www.dresden.de/

Prunkvolles Regierungsviertel

Das Regierungsviertel elbaufwärts beeindruckt mit den imposanten Bauten des Finanzministeriums und der Staatskanzlei. Die prunkvollen und historischen Fassaden werden von außergewöhnlichen Dachkonstruktionen gekrönt.

Elbe

Beim Besuch in Dresden darf eine Fahrt auf der Elbe mit dem Dampfer nicht fehlen (siehe Elbfähren, S. 43). Auch vom Wasser aus ist die Schönheit und Einzigartigkeit der Stadt Dresden zu erkennen.

Quelle: http://www.dresden.de/

Der „Große Garten” und die „Gläserne Manufaktur”

Inmitten des Großen Garten liegt der Dresdner Zoo. Mehr als 2000 Tiere fanden hier ihre Heimat, eine Fahrt mit der Parkeisenbahn ist dabei immer ein besonderes Erlebnis. Die „Gläserne Manufaktur“ befindet sich direkt am Großen Garten und wurde im Jahr 2006 erbaut. Besucher können hier die Herstellung des VW Phaeton erleben, die transparente Fertigung erlaubt dabei äußerst interessante Einblicke.

Quelle: http://www.dresden.de/

Die Yenidze

1909 errichtete der Fabrikant Hugo Zietz hier seine Zigarettenfabrik im Stil einer Moschee und benannte sie nach einem Tabak-Anbaugebiet im damaligen Osmanischen Reich. Heute vereint die Yenidze orientalische Architektur und zeitgenössische Kultur: Die ehemalige Fabrik wird als Bürogebäude genutzt. Unter der monumentalen Kuppel lädt ein Restaurant Besucher zu sächsischer und internationaler Küche ein, zudem finden dort regelmäßig Märchenlesungen oder andere Veranstaltungen statt.

Quelle: http://www.yenidze.eu/

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Wichtige italienische Persönlichkeiten der Dresdner Geschichte

In diesen Abschnitt werden einige wichtige italienische Persönlichkeiten, die in Dresden tätig waren, aus unterschiedlichen Disziplinen genannt. Allerdings stehen Italiener der künstlerischen Bereiche und v.a. zur Zeit der Fürsten und Könige im Vordergrund.

Zur Zeit des Kurfürsten Moritz, unter dessen Regierung die Italianità in Dresden durch die Anstellung italienischen Künstler ihren Lauf nimmt, waren beispielsweise die Brüder Gabriele und Benedetto Tola einige dieser Künstler, die vorher in Brescia tätig waren und nach Dresden kamen, um die Entwürfe der illusionistischen Tiefenperspektive, der suggerierenden Freskenmalerei der Loggia im Schlosshof von Dresden zu realisieren. Sie haben auch die Vorzeichnungen für das zwischen 1549 und 1553 realisierte landesherrschaftliche Bildprogramm im Riesensaal des zweiten Obergeschosses im Residenzschloss geliefert. Auch die Arbeiten des Bildhauers Antonio Brocco entstanden im Dresdner Schloss. Er gestaltete im Jahr 1555 die Stuckdecken des Grünen Gewölbes und des zentralen Gewölbezimmers im zweiten Stock des Hausmannsturms. Er machte sich einen Namen als Spezialist für Innen- und Außendekoration und plastischen Bauschmuck, ein Ruf der später seine Anstellung in Prag beförderte. Im Bereich der Musik stellte Kurfürst Moritz Cerbonio Bezzoni aus Bergamo und fünf weitere italienische Musiker für seine Hofkapelle an. Bezzoni war vermutlich der Verantwortliche der Instrumentalmusiker. Zur Zeit des Kurfürsten Moritz entstand auch eine Festung in Dresden. Eine geplante Erweiterung wurde in der Regierung seines Bruders August angedacht, der ab 1553 regierte. Für diese Aufgabe wurde der Festungsarchitekt Giovanni Battista Bonomini im Juli 1566 als architectus et sculptor angestellt. Die Erweiterung und Konsolidierung der Festung führte er gemeinsam mit dem Zeugmeister Paul Buchner durch. Als Bildhauer beauftragte man ihn für die Marmorbüste des Kurfürsten Moritz. Der Bildhauer, Kunstmaler, Dekorateur, Bühnenbildner, Schriftsteller, Dichter aber vor allem Architekt Giovanni Maria Nosseni aus Lugano wurde im Jahr 1574 zum Hofkunstmaler ernannt. Als Architekt war er auch für die Verbreitung des italienischen Renaissancestils in Sachsen verantwortlich. Er baute das Lusthaus für die Hoffeste in Dresden, das 1774 aber zerstört wurde. Die Brüder Tola haben zusammen mit Francesco Ricchino, italienischer Architekt aus Mailand, den Entwurf vom Denkmal und Grab des Kurfürsten Moritz ausgeführt und Antonio Scandello, italienischer Komponist, verfasste zum Tod seines ersten kurfürstlichen Dienstherren ein sechsstimmiges Epithaphium (nicht überliefert).

Unter der Regierungszeit August des Starken (1670-1733) galt Dresden als „Venedig des Nordens“ und einer der schönsten Städte Europas. Viele Bildhauer und Architekten wurden nach Dresden eingeladen und ein Umbau der Residenzstadt hin zu einem barocken Stil hielt Einzug. Neue Bauwerke, Schlösser

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und seine Kunstsammlungen dienten zur königlichen Selbstdarstellung ganz nach dem Vorbild Ludwigs XIV. in Frankreich. Am Hof Augusts des Starken waren viele Künstler aus unterschiedlichen Disziplinen wie Musik, Bildhauerei, Architektur, Holzschnitt, Literatur u.a. tätig. Der Komponist und Organist Giovanni Alberto Ristori aus Bologna; der Komponist Antonio Lotti aus Venedig; Francesco Maria Veracini, Violinist aus Florenz, waren für die musikalische Entwicklung am Dresdner Hof tätig. Der Hofdichter, Dramaturg und Regisseur Stefano Benedetto Pallavacini aus Padua, erlangte als Dichter von Opernlibretti Ruhm, zu seinen Hauptwerken gehören die Libretti von "Antiope", "Alfonso" und "Teofane". Im Bereich der Bildenden Künste waren Maler wie Giovanni Battista Grone, ein venezianischer Kunstmaler, 1724 am Hof des Kurfürsten Friedrich August des Starken als Maler und Hofbühnenbildner, tätig. Die Dekoration des Dachs des Opernhauses (1719), die Kuppel der Frauenkirche in Dresden (1734) und ihre Fresken sowie das Jagdschloss in Moritzburg (1726) und die Schlosskapelle der Hubertusburg (1792) gehören zu seinen Werken. Ein weiterer sehr bekannter Maler, der in Dresden tätig war, ist Bernardo Bellotto (sog. Canaletto) aus Venedig, der zum Hofmaler ernannt wurde und vor allem realistische Veduten der Stadt und der Festung Königstein bemalte. Er malte ein Hauptbildzyklus von 14 Dresdner Veduten, der sich noch heute in der Gemäldegalerie Alte Meister befindet. Der Bildhauer Pietro Balestra aus Siena fertigte eine Statuenreihe. Einige wurden von August dem Starken für Dresden angekauft und befinden sich heute im Palais Großen Garten.

Im Jahr 1733 starb August der Starke, und die Regierung wurde von seinem Sohn August III. übernommen. Er hatte die Planungen zur Stadtentwicklung fortgesetzt. Es siedelten sich weitere italienische Künstler in Dresden an, wie etwa Gaetano Chiaveri, einer der wichtigsten und bedeutendsten italienischen Architekten seiner Zeit, der im Jahr 1730 in den sächsischen Dienst trat. Zwischen 1739 und 1755 leitete er die Errichtung der Katholischen Hofkirche. Der Bildhauer Lorenzo Mattielli aus Venedig fertigte die 78 Heiligenstatuen, die diese großartige Hofkirche von Dresden flankieren. Er konzipierte weiter auch die Brunnen des Brühler Schlosses und des städtischen Krankenhauses von Dresden.

Quellen:

Marx, Barbara: Elbflorenz. Italienische Präsenz in Dresden 16.-19. Jahrhundert. Amsterdam/Dresden, 2000.

Marx, Barbara: „Die Anfänge der ‚Italianisierung‘ Dresdens um die Mitte des 16. Jahrhunderts“. In: Huschner, Wolfgang/Bünz, Enno/Lübke, Christian (Hrsg.): Italien-Mitteldeutschland-Polen. Geschichte und Kultur im europäischen Kontext vom 10. Bis zum 18. Jahrhundert. Schiften zur sächsischen Geschichte und Volkskunde. Leipzig, 2013

http://www.treccani.it/

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Italienischer Genuss in Dresden Dieser Abschnitt der Tagungsmappe zeigt unterschiedliche Geschäfte und Einrichtungen der „italienischen Szene“ Dresdens, d.h. Restaurants, Kneipen, Geschäfte usw., die sich in Dresden befinden.

In der Altstadt gibt es einige italienische Restaurants. Eines der bekanntesten ist das „Italienische Dörfchen“, das man seit etwa 100 Jahren direkt am Theaterplatz im historischen Stadtzentrum Dresdens, vis-à-vis von Hofkirche, Schloss, Zwinger mit der berühmten Gemäldegalerie, Semperoper und der Elbe findet. Neben der italienischen Küche, ist hier allerdings auch internationale, nationale und regionale (sächsische) Küche anzutreffen.

Im Folgenden befinden sich Tabellen mit weiteren italienischen Geschäfte, die die italienische Szene Dresdens zeigen:

Restaurants/ Kneipe/Caffé

Beschreibung Anschrift und Öffnungszeiten

Ausonia Durch seine besondere Atmosphäre und die italienische Gastlichkeit ist das "AusoniA" im Barockviertel Königstraße heute ein beliebter Treffpunkt nicht nur für Stammgäste.

Königstraße 9

01097 (Neustadt)

täglich 11.30-23.30 Uhr

Giardino Das "Giardino" ist ein typisches süditalienisches Familienlokal der Familie Gagliardi. In 17 Jahren hat sich die Vollblut-Gastronomiefamilie aus Auletta (Campanien) einen Namen gemacht.

Winterbergstraße 68

01237 (Reick)

warme Küche bis 22 Uhr

Mo 17.30-22 Uhr, Di Ruhetag, Mi 11.30-14.30/17.30-22.30, Do: 17.30-22, Fr-Sa 11.30-14.30, 17.30 – 22.30, So 11.30 Uhr- 14.30 Uhr, 17.30-22 Uhr

Il Girasole In der Pizzeria & Trattoria Il Girasole spielen italienische Tradition und Leidenschaft eine große Rolle. Über dem Lokal befindet sich der Raum "La Stanza Rusticale" und im Hof die historische Scheune, ebenfalls geeignet für 25-35 Personen. Bei schönem Wetter bietet Il Girasole auch 130 Außenplätze an.

Tornaer Straße 47

01239 (Reick)

Di-So 11.45–14.15 Uhr und 17.45–22.30 Uhr, Mo Ruhetag

La Casina Rosa Das Restaurant steht für klassische mediterrane, speziell süditalienische Küche. Seine Spezialitäten sind leckere

Alaunstr 93

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Vorspeisen, hausgemachte Pasta, auf Stein gebackene Pizza und natürlich Fisch- & Fleischgerichte.

01099 (Neustadt)

Öffnungszeiten vom Januar bis Mai

Mo-Sa 17.30-23.30 Uhr, Mi-Fr 11.30-14 Uhr, So Ruhetag

Da Michele Ristorante-Pizzeria

Louisenstraße 33

01099 Dresden (Neustadt)

Di-So 17-23 Uhr

La Contadina Das Restaurant La Contadina ist der Klassiker der typisch italienischen Lokale und bietet 89 Plätze. Bei schönem Wetter bietet La Contadina eine Terrasse mit 110 Außenplätzen an.

Reisewitzer Straße 49

01159 (Löbtau)

Dienstag bis Sonntag 12-14.30 Uhr/ 18-23 Uhr, Montag Ruhetag

Ò Sarracin „Ò Sarracin“ stammt aus dem Neapolitanischen und bedeutet auf Deutsch „Der Sarazene“.

Die Griechen und Römer nannten so die Nomaden der syrischen und arabischen Wüste.

Die Brüder Nappi stammen aus Neapel und möchten ihre Gäste mit ihren traditionellen italienischen Speisen, zumindest geschmacklich, nach Italien entführen.

Oskarstr. 2 (am Wasaplatz)

01219 Dresden

Dienstag Ruhetag

Mo 17-23 Uhr, Mi-So 11.30 -14.30 Uhr /17-23 Uhr

Pizzeria-Trattoria Vecchia Napoli

Hier wurde die Zeit von 1920 bis 1950 nachempfunden - die Gäste sollen sich wie auf dem Marktplatz von Neapel fühlen. Es überwiegt Nostalgie und Spontanität. Die Familie Cavallaro bringt die seit Generationen überlieferte Erfahrung in ihre Speisen ein.

Alaunstrasse 33

01099 (Neustadt)

Montag bis Samstag ab 17-23 Uhr, Sonntag ist Ruhetag.

Toscana Knusprige Pizza, leichte italienische Küche, hausgemachte Nudeln, frischer Fisch und vollmundige italienische Weine machen jeden Besuch zu einem kulinarischen Erlebnis

Louisenstraße 34/36

01099 (Neustadt)

April-September, täglich ab 11 Uhr

La Villetta Die frische italienische Küche mit regionalen Einflüssen lässt sich hier prima genießen. Eine große exklusive Weinkarte, auch mit offenen Weinen, fehlt natürlich nicht. Die Sommerterrasse lädt nach draußen ein. Bei Lust auf

Augsburger Straße 43

01309 (Streisen)

Mo–Sa 10–23 Uhr, Sonn– und Feiertags geschlossen

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mehr kann man das breit gefächerte italienische Delikatessen- und Feinkostangebot des Ladengeschäfts probieren.

Piazza Nova Frischprodukte und ein häufig wechselndes Angebot bieten dem eiligen Gast wie dem anspruchsvollen Genießer eine große Auswahl. Darunter natürlich auch Pizza, nach italienischer Tradition im Steinofen gebacken.

An der Frauenkirche 1

01067 (Altstadt)

täglich 10 - 24 Uhr

Restaurant & Schiffsbar Kahnaletto

Dresdens berühmten Canalettoblick kann man vom Schiffsrestaurant Kahnaletto auf dem Theaterkahn aus einer ganz besonderen Perspektive genießen.

Augustusbrücke

01067 (Altstadt)

täglich 12 - 15 Uhr und 18 - 24 Uhr, Bar Di - So 18 - 1 Uhr

Villa Marie Die idyllisch gelegene Villa befindet sich direkt an der Elbe. In der romantischen Umgebung hat es das eingespielte Team geschafft, den Stil eines italienischen Restaurants erlebbar zu machen.

Fährgässchen 1

01309 (Blasewitz)

täglich 11.30 - 1 Uhr, So/Feiertage ab 10 Uhr Brunch, Küchenschluss: 24 Uhr

Geschäfte Beschreibung Kontakt/Öffnungszeiten

Salumeria. Italienische Spezialitäten

Italienische Lebensmittel. Online-Shop und wird auch in der Altmarkt Galerie Dresden angeboten.

http://salumeria-shop.de/

Im Altmarkt Galerie:

Montag bis Samstag: 10:00 Uhr – 21:00 Uhr

Sonntag: geschlossen

Feinkost Spina Die Feinkost Spina GmbH & Co. KG ist seit über 30 Jahren erfolgreicher Importeur von italienischen Lebensmittelspezialitäten und Weinen aus Italien.

http://www.spina.de/

Seestr. 14

01445 Radebeul

Tel. 0351 / 83 61 63 1

Fax 0351 / 83 61 63 2

eMail: [email protected]

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Montag - Freitag: 09.00 - 18.00 Uhr

Samstags: 09.00 - 12.00 Uhr

Superiore. Italiens beste Seiten

Online-Shop. Italienische Lebensmittel. http://www.superiore.de/

Kulturelle Aktivitäten in Dresden

Mittwoch 20. Mai 2015

Party-

Konzerte-

Musik

Uni Air 2015 ab 18.00 Uhr Wiese hinter dem HSZ der TU Dresden (Bergstraße/Zellescher Weg) Eintritt frei.

Donnerstag 21. Mai 2015

Theater –

Oper

Semperoper: Dresdner Musikfestspiele. Hélène Grimaud (Klavier) & Jan Vogler (Violoncello). (Sonate von Debussy, Brahms, Schumann und Schostakowitsch:20.00 Uhr Theaterplatz 2. Informationen und Karten: +0351 4911705 https://www.semperoper.de/

Party-

Konzerte-

Musik

Deutsches Hygiene-Museum: An die Freunde mit El Perro Andaluz. Film/Konzert/Milonga. 19.30 Uhr.

Blue Note: Baby Boomert. modern.jazz.neue leipziger schule. 21.00 Uhr. Eintritt: keine Angabe. Görlitzer Straße 2b.

Scheune: Blumio Rapp. 21.00 Uhr. Eintritt: AK: 15 € // VVK: 12 € zzgl. Gebühr. Alaunstraße 36.

Der Lude: Retrospektive Filmmern und Fummeln: 80er und 90er Videodisko mit DJ Crocks. 22.00 Uhr. Görlitzer Str. 3, Neustadt.

Sonstiges Yenidze: „Das Lied von großen Rüpel“. Märchenhafte Lieder aus Märchen. 20.00 Uhr. Tickets: Erm. 10 € (für Studenten: kurz vor Beginn der Veranstaltung und wenn noch Plätze frei isnd, bezahlen 50% des Eintrittspreises). Normal: 12,50 €. Weißeritzstraße 3.

Freitag 22. Mai 2015

Museen-

Ausstellungen - Galerien

Schlossführung 11:00 und 14:00 Uhr. Rundgang Residenzschloss inkl. Neues Grünes Gewölbe, Türckische Cammer, Fürstengalerie, Rüstkammer im Riesensaal.

Teilnahmegebühr: 4,50 € zzgl. Eintritt, Treff: Kleiner Schlosshof, Information

Plätze sichern: https://ticket.hgg-skd.de/webshop/ticketshop?1&lang=de

Highlights der Gemäldegalerie Alte Meister 11:00 und 14:00 Uhr

Teilnahmegebühr: 3,00 € zzgl. Eintritt, Ort: Gemäldegalerie Alte Meister, Treff Kasse

Plätze sichern:

https://ticket.hgg-skd.de/webshop/ticketshop?4&lang=de

Städtische Galerie Dresden: Malerei und Plastik von 1900 bis zur Gegenwart (ständige Ausstellung) und Tanz auf dem Vulkan. Bilder der Zerstörung (Sonderausstellung 12 März bis 31 Mai). Fr: 10 bis 19 Uhr. Wilsdruffer Straße 2. Eintritt: freitags ab 12 Uhr freier Eintritt (außer an Feiertagen)

Mathematisch-Physikalischer Salon im Zwinger:

Sachsens Weg in die internationale Uhrenwelt. Ferdinand Adolph Lange zum 200. Geburtstag (Sonderausstellung). 10 bis 18 Uhr,

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montags geschlossen. Eintritt: 6 € (Normal), 4,50 € (Erm.).

Kunsthalle im Lipsiusbau Brühlsche Terrasse:

Die Teile des Ganzen. Geschichten aus der Sammlung des Kunstgewerbemuseums (Sonderausstellung).

Täglich 10 bis 18 Uhr,

montags geschlossen.

Eintritt: 5 € (Normal), 4 € (Erm.).

Neues Grünes Gewölbe, Sponselraum:

Das Holländische Dorf aus Meissener Porzellan. Dessert de Luxe bei Graf von Brühl.

Täglich 10 bis 18 Uhr,

dienstags geschlossen.

Eintritt: Residenzschloss-Ticket € 12 (Normal), € 9 (Erm.).

Residenzschloss Kupferstich-Kabinett:

Hieronymus Boschs Erbe (Sonderausstellung).

Täglich 10 bis 18 Uhr,

dienstags geschlossen.

Eintritt: Residenzschloss-Ticket € 12 (Normal), € 9 (Erm.).

Theater –

Oper

Semperoper: Ballett: Impressing the Czar.

19.00 Uhr.

Tickets ab 21 €

Party-

Konzerte-

Musik

Marmorsaal im Dresdner Zwinger: Italienische Nacht.

Dresdner Residenz Orchester

17.00 Uhr.

Blue Note: Torsten Willert. 21.00 Uhr.

Eintritt: keine Angabe. Görlitzer Straße 2b.

Scheune: Denovali Residency Concert Series 6

Greg Haines (uk) + Petrels (uk). 21.00 Uhr. Eintritt: AK: 15 € // VVK: 12 € zzgl. Gebühr. Alaunstraße 36.

Sonstiges Yenidze: „Das Lied von großen Rüpel“. Märchenhafte Lieder aus Märchen. 20.00 Uhr. Tickets: Erm.: 10 €, Normal: 12,50 €

Technische Sammlungen Dresden: Deutsche Dokumentarfilem, Funde aus dem Staatlichen Russischen Filmarchiv Gosfilmofond Moskau. 20.00 Uhr. Junghansstraße 1 – 3. Fr: 9.00 – 17.00 Uhr. Eintritt: 4 € (Erm.), 5 € (Normal)

Kraszewski-Museum: Und alles ist weg. Orte des Ersten Weltkrieges in Polen (Sonderausstellung). Mi bis So: 13 bis 18 Uhr. Nordstraße 28. Eintritt: freitags ab 13 Uhr freier Eintritt (außer feiertags).

Samstag 23. Mai 2015

Museen-

Ausstellungen - Galerien

Schlossführung 11:00 und 14:00 Uhr. Rundgang Residenzschloss inkl. Neues Grünes Gewölbe, Türckische Cammer, Fürstengalerie,

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Rüstkammer im Riesensaal.

Teilnahmegebühr: 4,50 € zzgl. Eintritt, Treff: Kleiner Schlosshof, Information

Plätze sichern:

https://ticket.hgg-skd.de/webshop/ticketshop?1&lang=de

Highlights der Gemäldegalerie Alte Meister 11:00 und 14:00 Uhr

Teilnahmegebühr: 3,00 € zzgl. Eintritt,

Ort: Gemäldegalerie Alte Meister, Treff Kasse

Plätze sichern:

https://ticket.hgg-skd.de/webshop/ticketshop?4&lang=de

Rundgang durch das Albertinum 11:00 Uhr

Teilnahmegebühr: 3,00 € zzgl. Eintritt, Ort: Albertinum, Treff Kasse

Rundgang durch die Sonderausstellung „Die Teile des Ganzen. Geschichten aus der Sammlung des Kunstgewerbemuseums“ 11:00 Uhr mit Franziska Schmidt

Teilnahmegebühr: 3,00 € zzgl. Eintritt, Ort: Kunsthalle im Lipsiusbau

Rundgang durch den Mathematisch-Physikalischen Salon 14:00 Uhr

Teilnahmegebühr: 3,00 € zzgl. Eintritt,

Ort: Mathematisch-Physikalischer Salon im Zwinger, Treffpunkt Kasse

Städtische Galerie Dresden: Malerei und Plastik von 1900 bis zur Gegenwart (ständige Ausstellung) und Tanz auf dem Vulkan. Bilder der Zerstörung (Sonderausstellung 12 März bis 31 Mai). Sa-So: 10 bis 18 Uhr. Wilsdruffer Straße 2. Eintritt: 4 € (Erm.), 5 € (Normal).

Mathematisch-Physikalischer Salon im Zwinger:

Sachsens Weg in die internationale Uhrenwelt. Ferdinand Adolph Lange zum 200. Geburtstag (Sonderausstellung). (siehe oben)

Kunsthalle im Lipsiusbau Brühlsche Terrasse: Die Teile des Ganzen. Geschichten aus der Sammlung des Kunstgewerbemuseums (Sonderausstellung). (siehe oben)

Neues Grünes Gewölbe, Sponselraum: Das Holländische Dorf aus Meissener Porzellan. Dessert de Luxe bei Graf von Brühl (Sonderausstellung). (siehe oben)

Residenzschloss Kupferstich-Kabinett: Hieronymus Boschs Erbe (Sonderausstellung). (siehe oben)

Party-

Konzerte-

Musik

Blue Note: SUPERSALAD ist Jazztradition mit modernem Sound und Songwriting am Puls der Berliner Grossstadt. 21.00 Uhr. Eintritt: keine Angabe. Görlitzer Straße 2b.

Rosis Amüsierlokal: Skandal um Rosi mit DJ Cyberpunk. 20.00 Uhr.

KiF: Tango in der Fabrik. DJ Norbert. 21.00 Uhr. Aber ab 20.00 Uhr kostenloser Einführungskurs Tango Argentino.

Blue Dance Club: Dancefloorhighlights der 90er, Hymnen der 2000er, Charthits von Heute. 22.00 Uhr.

Sonstiges Yenidze: „Das Geiß und die sieben Wölflein“ …und andere grimmsche Märchen. 19.00 Uhr. Tickets: Erm.: 10 €, Normal: 12,50 €

“Das tödliche Gemälde” unheimliche Geschichten von P. de Villiers de L´Isle-Adam, Edward F. Benson und Marie L. Kaschnitz. Tickets:

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Erm.: 10 €, Normal: 12,50 €.

Kraszewski-Museum: Und alles ist weg. Orte des Ersten Weltkrieges in Polen (Sonderausstellung). Mi bis So: 13 bis 18 Uhr. Nordstraße 28. Eintritt: 3 € (Erm.), 4 € (Normal)

Sonntag, 24. Mai 2015

Museen-Ausstellungen-Galerien

Schlossführung 11:00 und 14:00 Uhr. Rundgang Residenzschloss inkl. Neues Grünes Gewölbe, Türckische Cammer, Fürstengalerie, Rüstkammer im Riesensaal.

Teilnahmegebühr: 4,50 € zzgl. Eintritt, Treff: Kleiner Schlosshof, Information

Plätze sichern: https://ticket.hgg-skd.de/webshop/ticketshop?1&lang=de

Highlights der Gemäldegalerie Alte Meister 11:00 Uhr

Teilnahmegebühr: 3,00 € zzgl. Eintritt, Ort: Gemäldegalerie Alte Meister, Treff Kasse

Plätze sichern: https://ticket.hgg-skd.de/webshop/ticketshop?4&lang=de

Rundgang durch das Albertinum 11:00 Uhr Teilnahmegebühr: 3,00 € zzgl. Eintritt. Ort: Albertinum, Treff Kasse

Städtische Galerie Dresden: Malerei und Plastik von 1900 bis zur Gegenwart (ständige Ausstellung) und Tanz auf dem Vulkan. Bilder der Zerstörung (Sonderausstellung 12 März bis 31 Mai). Sa-So: 10 bis 18 Uhr. Wilsdruffer Straße 2. Eintritt: 4 € (Erm.), 5 € (Normal).

Mathematisch-Physikalischen Salon im Zwinger: Sachsens Weg in die internationale Uhrenwelt. Ferdinand Adolph Lange zum 200. Geburtstag (Sonderausstellung). (siehe oben)

Kunsthalle im Lipsiusbau Brühlsche Terrasse: Die Teile des Ganzen. Geschichten aus der Sammlung des Kunstgewerbemuseums (Sonderausstellung). (siehe oben)

Neues Grünes Gewölbe, Sponselraum: Das Holländische Dorf aus Meissener Porzellan. Dessert de Luxe bei Graf von Brühl (Sonderausstellung). (siehe oben)

Residenzschloss Kupferstich-Kabinett: Hieronymus Boschs Erbe (Sonderausstellung). (siehe oben)

Theater –

Oper

Semperoper: Oper Semper Soiree. 11.00 Uhr. Tickets ab 12 €

St. Pauli Ruine: Klassiknacht mit Mercurius Streichquartett- Harfe. 19.30 Uhr. Spielort: Königsbrücker Platz. Kartenverkauf im Theaterbüro (gegenüber den Spielort und nur Barzahlung möglich): Hechtstraße 32 (Mo: 13-17 Uhr, Do: 13-17 Uhr und Fr: 10-13 Uhr).

Party-

Konzerte-

Musik

Albertinum: Dresdner Philarmonie im Albertinum. Ab 18.00 Uhr Abendöffnung Mosaiksaal. 19:30 Uhr Konzert im Lichthof. Tickets ab 20 €.

Information unter www.dresdnerphilharmonie.de

Rosis Amüsierlokal: Rosis Bartag DJ Crocks. 20.00 Uhr.

Der Lude: Pfingst-Pop Circus. Tanzmusik quer durchs Beet mit DJ Reno 7P. 22.00 Uhr.

Groove Station: Shop or Die Party. 22.30 Uhr.

Sonstiges Yenidze: „Der kleine Prinz“. 20.00 Uhr. Tickets: Erm.: 7,50 €, Normal:

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10 €.

Kartenbestellung: www.1001maerchen.de oder +0351 4951001. Abholung vorbestellte Karten: Weißeritzstraße 3 (Yenidze, 4. Stock)

Kraszewski-Museum: Und alles ist weg. Orte des Ersten Weltkrieges in Polen (Sonderausstellung). Mi bis So: 13 bis 18 Uhr. Nordstraße 28. Eintritt: 3 € (Erm.), 4 € (Normal)

Weitere Informationen über Dresdner Nachtleben, Kneipe und Veranstaltungen: http://dresden-nightlife.de/

Weiter Informationen über ständige Ausstellungen der Dresdner Museen: http://www.museen-dresden.de/index.php?lang=de&node=home

http://www.skd.museum/

http://www.dhmd.de/

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Ausflügemöglichkeiten in Dresden und Umgebung mit den DVB

Siehe weiter auch Prospekte der DVB

Elbfähren: Ohne Bahn und Bus ans andere Ufer

Eine Seefahrt, die ist lustig – eine Flussüberquerung mit einer unserer Elbfähre erst recht! Über die Elbe zu schippern, ist nicht nur ein Vergnügen für unsere kleinen Fahrgäste, sondern auch sehr praktisch: Ob ausgedehnte Spaziergänge auf den Elbwiesen oder der Weg zur Arbeit – kürzen Sie den Weg ans andere Flussufer mit unseren Elbfähren ab und genießen Sie den Blick auf die Stadt vom Wasser aus.

An drei Standpunkten im Dresdner Stadtgebiet können Sie die Elbe mit der Fähre überqueren. Dabei hat jede Verbindung ihren ganz eigenen Reiz. Übrigens können Sie unsere Fährboote auch für Ihre ganz private Flusstour chartern. Nähere Informationen dazu finden Sie unter Fährboot für private Anlässe chartern.

Johannstadt – Neustadt

Am Rande des Stadtzentrums, in Höhe des Biergartens Fährgarten Johannstadt, bietet sich die Fährstation als ein günstiges Ziel an, um Ihren Elbspaziergang am gegenüberliegenden Flussufer fortzusetzen. Während der Querung zwischen Johannstadt und Neustadt haben Sie einen wundervollen Blick auf das Innenstadt-Panorama.

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Niederpoyritz – Laubegast

Inmitten der weitläufigen Elbauen verläuft die Fährstrecke zwischen Laubegast und Niederpoyritz. Hier haben Sie eine eindrucksvolle Aussicht auf die Elbwiesen im Osten und den Elbhängen im Westen. Die Fährstelle erreichen Sie problemlos mit den Straßenbahnlinien 4 und 6 bis Haltestelle Alttolkewitz bzw. mit der Buslinie 63 bis Haltestelle Moosleite.

Kleinzschachwitz – Pillnitz

Vor allem für Besucher der Schlossanlage Pillnitz ist die Fährverbindung zwischen Kleinzschachwitz und Pillnitz interessant. Die reizvolle Ankunft von der Wasserseite bietet Ihnen einen imposanten Blick auf das Schloss. An dieser Fährstation legt auch die einzige Dresdner Autofähre an. In Kombination mit der Straßenbahnlinie 2 bietet diese

Fährstelle zudem die schnellste Verbindung vom Stadtzentrum nach Pillnitz. Von der Endhaltestelle Kleinzschachwitz, Freystraße erreichen Sie die Anlegestelle nach einem kurzen Fußmarsch.