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AA C ONTRAST O C ONTRAST O N. 33 (03.2004) www.contrasto.de 0,00 des deutsch-italienischen Kultur- und Bildungsvereins e.V. deutsch-italienische Zeitung giornale italotedesco !" 2 !" 3 !" 2 # Christine Grbe Italiano di Barbara Muraca ( bersetzung auf Seite 15) ......................................... Von Kitsch, Klischees und anderen Missverstndnissen Germania Italia R estano ormai pochi dub- bi che il governo italia- no si possa definire un regime, un regime la cui cen- sura almeno quella che defini- remmo non strisciante non sempre d i frutti desiderati dai censori. Uno di loro, nel gen- naio scorso, voleva essere il se- natore DellUtri, della coalizione di governo: ritenendosi diffama- to da LAnomalo Bicefalo, la piece teatrale satirica sul grande comunicatore di e con Dario Fo e Franca Rame in programma da mesi al Piccolo Teatro di Mila- no , era sua intenzione imporre per vie legali che lemittente satellitare Planet (Sky) non la mandasse in onda, o perlomeno la trasmettesse senza audio. Ne L scaturito un caso di cui hanno parlato i telegiornali e la stampa di mezza Europa finchØ il 30 gen- naio, grazie a una buona dose di coraggio civile, la versione tele- visiva del pezzo teatrale una coproduzione Planet e Atlanti- de.TV (www.atlantide.tv) non solo L andata in onda con lau- dio, ma due giorni dopo L stata pure replicata. Il risultato della bagarre interna- zionale: raramente un program- ma via satellite ha avuto tanto successo, se non se ne fosse par- lato in quel modo non avrebbe »ACH JA! ITALIEN! DAS LAND, WO DIE ZITRONEN blühen! Habe nun alles gese- hen, was sich vor kurzem mei- ne trunkne Fantasie von süer Ahndung aufgeregt in aus- schweifenden Bildern malte!« Der da in hchsten Klischee- tnen inklusive Goethe-Zitat schwrmt, ist der Maler Jo- hann Friedrich Overbeck, 1810 endlich in Rom angekommen und voller Begeisterung für seine Kunstheimat Italien. Heute ist der zu Lebzeiten sehr erfolgreiche Maler nur noch wenigen bekannt: Nicht nur der romantische Pathos seiner Schriften und Briefe, auch seine vor religiser In- brunst berstenden Bilder sind gegenwrtigen Betrachtern schwer zugnglich. Nur eines seiner Bilder hat sich wie Tischbeins Goethe in der ita- lienischen Campagna oder die berühmtesten Engel der Kunstgeschichte, Raffaels Putti in der Sixtinischen Ma- donna in das kulturelle Gedchtnis italienreisender Deutscher eingebrannt. Als Ikone der Sehnsucht nach dem Süden ziert es die Titel- bltter deutsch-italienischer Zeitschriften und hngt über den kalten Schreibtischen fernwehgeplagter Italie- nischstudenten: Italia und Germania. «AH, LITALIA! IL PAESE DEI LIMONI IN FIORE! INFINE ho potuto dunque vedere con i miei occhi ci che finora la mia fantasia ebbra in preda al- lossessione ha raffigurato in smodate immagini!». A suonare cos entusiasta, con tanto di ben nota citazio- ne di Goethe e la solita serie dei piø usati clichØ, L il pitto- re Friedrich Overbeck in oc- casione del suo tanto agogna- to arrivo a Roma nel 1810, as- solutamente appassionato della sua patria artistica, lItalia appunto. Oggi questo pittore, ai suoi tempi cos famoso, L noto solo a pochissimi: non solo il pa- thos romantico dei suoi scrit- ti e delle lettere, ma anche i dipinti intrisi di passione re- ligiosa sono difficilmente ac- cessibili ad un pubblico con- temporaneo. Solamente uno dei suoi quadri si L impresso nella memoria culturale dei tedeschi italiofili, esattamen- te come lopera di Tischbein Goethe nella campagna to- scana o gli angeli piø famo- si della storia dellarte mon- diale, i putti di Raffaello del- la Madonna Sistina. Oggi Friedrich Overbeck: Italia und Germania und

des deutsch-italienischen Kultur- und Bildungsvereins e.V. Germania · 2011-11-04 · AA CONTRAST O N. 33 (03.2004) 0,00 des deutsch-italienischen Kultur- und Bildungsvereins e.V

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CONTRASTOCONTRASTO N. 33 (03.2004) www.contrasto.de 0,00

des deutsch-italienischen Kultur- und Bildungsvereins e.V.

deutsch-italienische Zeitung

giornale italotedesco

!"2

!"3

!"2

# Christine Gräbe

Italiano di Barbara Muraca

(Übersetzung auf Seite 15)

......................................... Von Kitsch, Klischees undanderen Missverständnissen

GermaniaItalia

Restano ormai pochi dub-bi che il governo italia-no si possa definire un

�regime�, un regime la cui cen-sura � almeno quella che defini-remmo �non strisciante� � nonsempre dà i frutti desiderati dai�censori�. Uno di loro, nel gen-naio scorso, voleva essere il se-natore Dell�Utri, della coalizionedi governo: ritenendosi diffama-to da �L�Anomalo Bicefalo�, lapiece teatrale satirica sul �grandecomunicatore� di e con Dario Foe Franca Rame � in programmada mesi al Piccolo Teatro di Mila-no �, era sua intenzione imporreper vie legali che l�emittentesatellitare Planet (Sky) non lamandasse in onda, o perlomenola trasmettesse senza audio. Neè scaturito un caso di cui hannoparlato i telegiornali e la stampadi mezza Europa finché il 30 gen-naio, grazie a una buona dose dicoraggio civile, la versione tele-visiva del pezzo teatrale � unacoproduzione Planet e Atlanti-de.TV (www.atlantide.tv) � nonsolo è andata in onda con l�au-dio, ma due giorni dopo è statapure replicata.

Il risultato della bagarre interna-zionale: raramente un program-ma via satellite ha avuto tantosuccesso, se non se ne fosse par-lato in quel modo non avrebbe

»ACH JA! ITALIEN! DASLAND, WO DIE ZITRONENblühen! Habe nun alles gese-hen, was sich vor kurzem mei-ne trunkne Fantasie von süßerAhndung aufgeregt in aus-schweifenden Bildern malte!«Der da in höchsten Klischee-tönen inklusive Goethe-Zitatschwärmt, ist der Maler Jo-hann Friedrich Overbeck, 1810endlich in Rom angekommenund voller Begeisterung fürseine �Kunstheimat� Italien.

Heute ist der zu Lebzeitensehr erfolgreiche Maler nurnoch wenigen bekannt: Nichtnur der romantische Pathosseiner Schriften und Briefe,auch seine vor religiöser In-brunst berstenden Bilder sindgegenwärtigen Betrachternschwer zugänglich. Nur einesseiner Bilder hat sich � wieTischbeins �Goethe in der ita-lienischen Campagna� oderdie berühmtesten Engel derKunstgeschichte, RaffaelsPutti in der �Sixtinischen Ma-donna� � in das kulturelleGedächtnis italienreisenderDeutscher eingebrannt. AlsIkone der Sehnsucht nachdem Süden ziert es die Titel-blätter deutsch-italienischerZeitschriften und hängt überden kalten Schreibtischenfernwehgeplagter I tal ie-nischstudenten: �Italia undGermania�.

«AH, L�ITALIA! IL PAESE DEILIMONI IN FIORE! INFINEho potuto dunque vedere coni miei occhi ciò che finora lamia fantasia ebbra in preda al-l�ossessione ha raffigurato insmodate immagini!».

A suonare così entusiasta,con tanto di ben nota citazio-ne di Goethe e la solita seriedei più usati cliché, è il pitto-re Friedrich Overbeck in oc-casione del suo tanto agogna-to arrivo a Roma nel 1810, as-solutamente appassionatodella sua �patria artistica�,l�Italia appunto.

Oggi questo pittore, ai suoi

tempi così famoso, è noto soloa pochissimi: non solo il pa-thos romantico dei suoi scrit-ti e delle lettere, ma anche idipinti intrisi di passione re-ligiosa sono difficilmente ac-cessibili ad un pubblico con-temporaneo. Solamente unodei suoi quadri si è impressonella memoria culturale deitedeschi italiofili, esattamen-te come l�opera di Tischbein�Goethe nella campagna to-scana� o gli angeli più famo-si della storia dell�arte mon-diale, i putti di Raffaello del-la Madonna Sistina. Oggi

Friedrich Overbeck: Italia und Germania

und

2 CONTRASTO

.................................................................................................................Italia und Germania - Fortsetzung -

L'affondo - continuazione -.............................................................

Liebe CONTRASTO-Leser,

Claudio Paroli

Editorial

Dario Fo

mai goduto di tanti spettatori. Unpiccolo disastro mediatico per i�grandi comunicatori� al gover-no in Italia?

Noi lo definiremmo piuttosto unincidente di percorso, la censura�strisciante� è ben più sottile. Re-centemente Umberto Eco ha scrit-to che la differenza fra un regime�fascista� e uno �mediatico� è chedurante la dittatura fascista la gen-te era ben consapevole che radio egiornali diffondevano notiziefilogovernative e che era vietatoascoltare Radio Londra. Proprioper tale ragione, sotto il fascismo,non si aveva fiducia nella radio enei giornali, si ascoltava Radio Lon-dra a basso volume e si dava credi-to piuttosto alle notizie e alle vocitrasmesse per passaparola.

Nella sua lucida analisi Eco so-stiene che in un regime �media-tico� è molto semplice aver sem-pre ragione, basta parlare per ul-timi. A chiunque segua attenta-mente i più importanti telegior-nali italiani la strategia salta all�oc-chio: nella presentazione di unprogetto non capita mai che agliargomenti a favore espressi dalGoverno seguano le prese di po-sizione contrastanti dell�opposi-zione. Avviene sempre il contra-rio. Un regime �mediatico�, dun-que, non ha la necessità di sbatte-re in galera gli oppositori, questivengono �ammutoliti� facendo-gli semplicemente esprimere perprimi le argomentazioni.

Come salvarsi? Una via percor-ribile è spiegare agli elettori que-sti sottili meccanismi della comu-nicazione, nonché pubblicizzarequanto più possibile iniziative al-ternative come quelle di Planet eAtlantide.TV, come pure i pro-grammi di Rai Tre o La7 che anco-ra si possono definire �liberi� dacondizionamenti governativi. Nelnostro piccolo, ne siamo certi, lorestiamo anche noi.

L'affondoItalia und GermaniaMargaret MazzantiniGiochi di linguaPremio Nobel Shirin EbadiGenova 2004Ars vivendiLa pagina del Consolato

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INDICE / INHALT

Es ist aber auch zu schön:Einander zärtlich zugewandtsind die dunkle und die blon-de Schönheit, die eine lorbeer-bekränzt, die andere mit Ei-chenlaub und Gänseblümchengeschmückt. Die eine in wert-

vollem, aber schlichtem Ge-wand, das ein goldgelberSaum ziert, die andere, nochprächtiger, in hellerem Rotund Grün, mit goldenemSchmuck und pelzbesetztemAusschnitt. Links hinter der�Italia� eine italienische Land-schaft, ein See und eine roma-nische Kirche. Rechts hinge-gen eine kleine Stadt, über-ragt von einem gotischenKirchturm. Der Himmel zart-blau, wie an einem Sommer-morgen am Mittelmeer.

Natürlich ist das irgendwiekitschig. Und man fragt sich,wieso die beiden so wehmütigsind. �Italia� mit niedergeschla-genen Augen, �Germania� trö-stend ihre Hand in beiden Hän-den haltend, den leeren Blick indie Ferne gerichtet. Soll das be-

deuten, dass Italien des deut-schen Trostes bedarf? Schließ-lich ist es auch die kostbarergewandete Figur. Andererseitsist �Italia� größer als die �Ger-mania�. Ein Ausgleich der Über-legenheit? Ja, und auch auf den

zweiten prüfenden Blick einBild von offensichtlich aus-gewogener Verbundenheit.Aber schließlich war dasGanze ja auch als �Freund-schaftsbild� gedacht. Over-beck hatte es 1811 für seinenFreund Franz Pforr zu ma-len begonnen. Mit diesemwar er entsprechend der da-maligen Mode in so innigerFreundschaft verbunden,dass ihre Korrespondenz

weniger an einen Männerbund,als vielmehr an eine Liebesbe-ziehung denken lässt. �Freund-schaftsbilder� malte man sichunter Künstlern gegenseitig alsGeschenk.

Die beiden Schönen hattendie beiden jungen Männer ur-sprünglich als ihre idealen�Bräute� erdacht und zeigtensich in die Fantasiegestalten na-mens Maria und Sulamith regel-recht verliebt. Sie sollten die vonihnen erwählten �Arten derMalerei� repräsentieren, die�Germania� die von Pforr be-vorzugte deutsche Kunst derDürerzeit, die �Italia� in denFarben der Madonnen (rot-weiß-blau) die italienische Kunstder Frührenaissance, vor allemderjenigen Raffaels.

Das Gemälde als Symbol der

Annäherung beider Nationenzu verwenden, ist insofern ei-gentlich ein Irrtum � handelt essich doch nicht um Personifika-tionen der beiden Nationen,sondern vielmehr um Allegori-en der italienischen und derdeutschen Kunst.

Andererseits: Als Pforr 1812 inRom starb, legte Overbeck dieArbeit zunächst zur Seite. Sech-zehn Jahre später, als er das Bildvollendete, waren aus den bei-den jungen Bräuten die Frauen�Italia� und �Germania� gewor-den. Overbeck, der bis zu seinemTod 1869 nur für kurze Besuchenach Deutschland zurückkehrte,schreibt als Deutscher in Italienüber das Bild: »Es ist Erinnerungan die Heimat, die unauslösch-lich dem Gemüte eingeprägt istund andererseits der Reiz allesdes Herrlichen und Schönen, wasich dankbar in der Gegenwartgenieße.« Die Sehnsucht sei ge-meint, die den Norden bestän-dig zum Süden hinziehe. Basiertdie Beliebtheit des Gemäldes aufden oben erwähnten Titelblät-tern insofern doch nicht auf ei-nem Missverständnis?

Die Sehnsucht nach dem Sü-den! Dessen Zauber erlagen vorOverbeck die berühmtestenMänner des Landes, Dürer undGoethe beispielsweise, nachihm dann Mann und Heine. Al-lerdings ist aus dem vorneh-men Reisen der berühmtenHerren der allgegenwärtigeTourismus der Massen und dieToskana inzwischen deutschgeworden. Und auch die einsti-ge schwärmerische Begeiste-rung ist offenbar nicht mehrzeitgemäß. Ach, nähmen sichdoch nur Staatsmänner vonheute ein Beispiel an der roman-tischen Ergriffenheit einesOverbecks! Und malten dochauch die Männer von heute ihrWunschbild auf Leinwand, an-statt es sich ins Gesicht zaubernzu lassen... Dass es sich bei�Italia und Germania� umKitsch handelt und dass darinall die überholten Klischees vonCaprisonne bis Zitronenblüteanklingen, ist so gesehen egal.Und vielleicht kann man ja fest-halten, dass es der Blick einesLiebenden gewesen sein muss,der die beiden ungleichen Frau-en in so inniger Zugewandtheitmalte. Der Blick eines deutschenItalienliebenden. Und dass es inder Liebe keinen Kitsch gibt,das weiß man ja. %

diese 33. Ausgabe unserer Zeitungbeginnen wir mit einem Artikel überein Gemälde des 19. Jahrhunderts,dessen Thematik ganz der unseresKulturvereins und unserer Zeitungentspricht.

Im Affondo geht es um zwei Artenvon Zensur in Italien, wo eine Regie-rung herrscht, die man zweifellos alsMedienregime bezeichnen kann.Kann man etwas dagegen tun?

Wir berichten weiterhin über zweiunterschiedliche Persönlichkeiten: dieAutorin und Schauspielerin MargaretMazzantini, die in Italien 2002 durchdie Auszeichnung mit dem Literatur-preis Strega für ihren Roman Non timuovere (Geh nicht fort) berühmt

wurde, und Shirin Ebadi aus Iran, diedurch ihr Engagement Friedens-No-belpreisträgerin 2003 wurde.

Statt mit einem italienischen Dia-lekt beschäftigen wir uns in dieserAusgabe mit Redewendungen der ita-lienischen und deutschen Sprache.Schließlich wenden wir uns auch Ge-nua, der europäischen Kultur-hauptstadt 2004, zu.

Zum Schluss geht es auf zwei Sei-ten um das Thema Ars vivendi. Hierwird die Kombination ausgewählterWeinsorten mit bestimmten Speisenkonkret erläutert.

Wir wünschen viel Spaß beimLesen!

Die Redaktion

CONTRASTO 3

Italia und Germania - continuazione -.........................................................................................................................................................................................................................................

ritroviamo questo quadro diOverbeck, �Italia e Germa-nia�, a decorare i titoli di ri-viste italo-tedesche come ico-na della profonda malinconiaper i paesi del sud oppure ap-peso sulle scrivanie fredde distudenti d�italiano tormenta-ti dalla voglia di viaggiare.

Ma è veramente troppo bel-lo per essere vero: teneramen-te appoggiate una all�altrasono le due bellezze, l�unachiara e l�altra scura, l�una or-nata di corona di alloro, l�al-tra di foglie di quercia e mar-gherite. La prima esibisce unabito prezioso, eppur sempli-ce, orlato di giallo-oro; la se-conda indossa un vestito piùsfarzoso di un delicato rossoe verde, gioielli dorati e scol-latura di pelliccia. Sullo sfon-do a sinistra, dietro �Italia�,si staglia un paesaggio italia-no con un lago e una chiesaromanica. A destra invece si

riconosce una cittadina domi-nata dal campanile gotico. Ilcielo è di un azzurro delicatocome le mattine estive del Me-diterraneo.

Certo, tutto questo è un pòkitsch. E allora ci si chiedeperché entrambe appaianocosì malinconiche. �Italia�con gli occhi abbassati; �Ger-mania�, nell�atto di consolar-la, le tiene la mano tra le suee volge lontano lo sguardoassente. Significa forse chel�Italia ha bisogno della con-solazione tedesca? In effettiquesta sembra essere la figu-

ra dall�abbigliamento piùsfarzoso. D�altro canto �Ita-lia� è più grande di �Germa-nia�: forse un modo perriequilibrarne la superiorità?Decisamente sì. Anche ad unosguardo più attento l�imma-gine dà l�idea di un�unioneequilibrata. Tutto sommato il

dipinto è stato concepito findall�inizio come un �quadrodell�amicizia�. Overbeck ave-va iniziato a dipingere per ilsuo amico Pforr nel 1811, alquale lo univa un�amiciziatalmente intensa, secondo lamoda dei tempi, che il loroscambio epistolare ricordauna vera e propria relazionedi amore più che la semplicecompagnia di due uomini.Era usuale che i pittori si re-galassero a vicenda �quadridell�amicizia�.

Per i giovani amici le duesplendide figure incarnavano

originariamente le loro �spo-se� ideali, e davano l�impres-sione di essersi veramente in-namorati delle figure fanta-stiche che portavano i nomi diMaria e Sulamith . Inoltreesse rappresentavano i duetipi di pittura da loro predi-letti: Germania l�arte tedescadell�epoca di Dürer preferitada Pforr e Italia con i coloridelle madonne (rosso, biancoe blu), l�arte italiana del pri-mo Rinascimento, in partico-lare quella di Raffaello.

Interpretare questo quadrocome un simbolo di vicinan-za tra le due nazioni è dunqueun errore, in quanto non sitratta di personificazioni del-le nazioni, bensì di allegoriedell�arte italiana e tedesca.

Tuttavia non dimentichia-mo che quando nel 1812 Pforrmorì a Roma, Overbeck ab-bandonò l�opera. Quando laportò a termine, solo sedicianni più tardi, le giovani �spo-se� erano diventate le donne�Italia� e �Germania�. Over-beck, che fino al giorno dellasua morte nel 1869 rientrò inGermania solo per brevi visi-te, in qualità di tedesco in Ita-lia, riferendosi al quadro, scri-ve: «È un ricordo della patria,che come un marchio indele-bile è impressa nell�animo, epure è ogni impulso di bel-

lezza e maraviglia, di cui,grato, al presente ho godi-mento».

Con ciò si intenda la nostal-gia che costantemente attirail nord verso il sud. Non sibasa dunque su un equivocoquell�interesse per il dipintodi Overbeck da parte dellecopertine delle rivistepoc�anzi citate?

La nostalgia per il sud! Nefurono incantati prima diOverbeck gli artisti più famo-si della Germania, da Dürer aGoethe, e dopo di lui ancoraMann e Heine. Oggi però queinobili viaggi si sono trasfor-mati in turismo di massa e laToscana nel frattempo è di-ventata tedesca. Anche quel-l�entusiasmo appassionato diallora pare non essere più tan-to di moda. Se soltanto i go-vernanti di oggi si ispirasse-ro alla passione romantica diun Overbeck! E se solo gli uo-mini di oggi dipingessero iloro ideali su tela invece difarseli saltellare davanti alnaso... Il fatto che nel caso di�Italia e Germania� si trattidi kitsch e che in esso risuoni-

no tutti i vecchi cliché del soledi Capri o dei limoni in fioreè da un certo punto di vistaalquanto indifferente. Restada dire che sicuramente è sta-to lo sguardo dell�amore adaver rappresentato le due purcosì diverse donne in un ge-sto comune di affetto. Losguardo di un tedesco ita-lofilo. E che nell�amore ilkitsch non esista è cosa a tut-ti nota. %

J. H. W. Tischbein: Goethe in der Campagna

Raffaello Sanzio: Madonna Sistina - Putti

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CONTRASTO

4 CONTRASTO

F

Le pagine letterarie

Margaret Mazzantini

L'autrice del Premio Strega 2002 e non solo...FIGLIA DELLO SCRITTORECARLO MAZZANTINI E DIuna pittrice irlandese, MargaretMazzantini nasce il 27 ottobredel 1961 a Dublino e si diplomaall�Accademia nazionale d�artedrammatica di Roma nel 1982.Nello stesso anno esordisce in-terpretando �Ifigenia�, nel-l�omonima tragedia di Goethe.Seguiranno �Tre sorelle� diCechov (1984-85), �Antigone�di Sofocle (1986), �Mon Faust�di Paul Valéry (1987), �Bambi-no� di Susan Sontag (1988) e�Praga Magica� di Angelo Ma-ria Ripellino (1989). Nel 1992-93,assieme a Sergio Castellitto, in-

Mterpreta �A piedi nudi nel par-co� di Neil Simon. Nel 1995 Ser-gio Castellitto dirige la pièce�Manola�, da lei scritta. La com-media viene replicata con suc-cesso anche nel 1996 e nel 1998.Scrive infine �Zorro�, diretto einterpretato da Sergio Castel-litto. Al cinema recita in �Il cieloè sempre più blu� (1995), �Ilbarbiere di Rio� (1996, Giovan-ni Veronesi), �Festival� (1996,Pupi Avati) e �Libero Burro�(1999, Sergio Castellitto).

Con il suo romanzo d�esor-dio, �Il catino di zinco�, ha vin-to il Premio Selezione Campielloe il Premio Opera Prima

Rapallo-Carige. Il suoultimo libro, �Non timuovere� � da cuiverrà ora tratto il filmomonimo per la regiadi Sergio Castellitto �ha vinto il Premio Stre-ga 2002 (il più signifi-cativo in Italia), congran distacco di pun-teggio sui concorren-ti, divenendo uno deipiù clamorosi e saluta-ri casi letterari degli ul-timi anni. %

MARGARET MAZZANTINIWIRD AM 27. OKTOBER 1961als Tochter des SchriftstellersCarlo Mazzantini und eineririschen Malerin in Dublin ge-boren. 1982 macht sie ihr Di-plom an der Accademia nazio-nale dell�arte drammatica inRom. Im gleichen Jahr debü-tiert sie als �Iphigenie� inGoethes gleichnamiger Tragö-die. Es folgen die �Drei Schwe-stern� von Cechov (1984-85),Sophokles �Antigone� (1986),�Mein Faust� von Paul Valéry(1987), �Bambino� von SusanSontag (1988) und �PragaMagica� von Angelo MariaRipellino (1989). 1992-93 bringtsie, gemeinsam mit SergioCastellitto, �Barfuß im Park�von Neil Simon auf die Büh-ne. 1995 führt Castellitto dannfür ihr Stück �Manola� Regie.Die Komödie wird auch 1996und 1998 mit großem Erfolggespielt. Schließlich schreibtsie �Zorro�, das ebenfalls un-ter der Regie und Mitwirkung

von Sergio Castellitto aufge-führt wird. Im Kino ist sie inden Filmen �Il cielo è semprepiù blu� (1995), �Il barbiere diRio� (1996, Giovanni Verone-si), �Festival� (1996, Pupi Avati)und �Libero Burro� (1999,Sergio Castellitto) zu sehen.

Für ihrem Debütroman�Die Zinkwanne� wurde siemit dem Premio SelezioneCampiello und dem PremioOpera Prima Rapallo-Carigeausgezeichnet. Ihr neuesterRoman, �Geh nicht fort�, dernun unter gleichem Titel undder Regie von Sergio Castel-litto verfilmt wird, hat 2002mit großem Punkte-Vor-sprung vor den Konkurrentenden wichtigsten LiteraturpreisItaliens, den Premio Strega,gewonnen und ist das aufse-henerregendste und beein-druckendste literarische Ereig-nis der letzten Jahre. %

(Beide Romane sind imbtb-Verlag auf Deutsch er-schienen.)

Da "Il catino di zinco" Aus "Die Zinkwanne"

[�] Lui, il maresciallo, non offriva più il sensorio allemattate della moglie. S�era preso un merlo come com-pagno, che stava sempre a chiocchiolargli intorno. Al-l�alba, appena aperta la gabbietta, una melodia di fi-schi, accompagnati da un batter d�ali euforico, rompe-va il silenzio: il merlo seguiva il maresciallo che � incanottiera, estate o inverno, con la tazzina fumante delcaffè tra le mani � andava a radersi sul balcone. Il pettoe le spalle cosparsi di briciole trattenute nel vello, nu-triva il pennuto lasciandosi sbeccucciare addosso. In-tanto lavorava il sapone da barba in una ciotola. Nonappena faceva stridere la lama lungo il cuoio dellacoramella, apprestandosi all�azione più rischiosa, ini-ziava a emettere vocalizzi leggeri di riscaldamento,ch�erano un segnale convenuto.[...]

[...] Er, der Hauptmann, hatte keinen Sinn mehr für die Abson-derlichkeiten seiner Frau. Er hatte sich eine Amsel zur Gesell-schaft geholt, die immer um ihn herumzwitscherte. Im Morgen-grauen, sobald der Käfig geöffnet wurde, beendete ein melodi-sches Pfeifen, das von euphorischem Flügelschlagen begleitetwurde, die Stille. Die Amsel folgte dem Hauptmann, der �sommers wie winters im Unterhemd, mit der dampfenden Kaf-feetasse in der Hand � zum Rasieren auf den Balkon ging. Brustund Schultern voller Krümel, die in seiner Wolle hängengeblie-ben waren, fütterte er den Vogel, indem er ihn an sich herum-picken ließ. In der Zwischenzeit schlug er die Rasierseife ineiner Schüssel schaumig. Sobald er die Klinge am Streichriemenentlangratschen ließ, um sich auf den gefährlichsten Teil derOperation vorzubereiten, begann er sich einzusingen, und daswar ein abgemachtes Zeichen. [...]

(Aus der Übersetzung von Viktoria von Schirach, 1996)

Die literarischen Seiten

CONTRASTO 5

MONon ti muovereNon ti muovere è la storia di molte storie d�amore, il

viaggio di un uomo dentro una donna, di un uomodentro le donne; ma anche il viaggio di una figlia

verso un padre disintegrato dal dolore. Il protagonista implo-ra la figlia di non morire, di non muoversi, di posare i suoipassi sulle orme di questo amore miserabile e gigante, di que-sta donna umile e grandiosa, per barattare la morte con lavita. Le parole contro un coma di silenzio. È una liberazione.

# Bernardino Mattioli

Deutsch von Christine Gräbe...................................................................................... Geh nicht fort ist die Geschichte vieler Liebesgeschichten, der

Weg eines Mannes zu einer Frau, eines Mannes zu denFrauen, aber auch der Weg einer Tochter zu einem Vater, der

an seinem Schmerz zerbricht. Der Protagonist fleht die Tochter an,nicht zu sterben, nicht fortzugehen und ihre Schritte auf die Spurenjener erbärmlichen und riesigen Liebe zu lenken, auf die Spuren jenereinfachen und großartigen Frau, um den Tod gegen das Leben tau-schen. Die Worte gegen ein Koma des Schweigens. Es ist eine Befreiung.

OGNI TANTO NE RILEGGOQUALCHE PAGINA E MIricordo come stavo in quei tregiorni in cui l�ho divorato. Un miocaro amico era andato in coma treanni prima. Ho vissuto la trafiladei tubi in gola, dei cerotti ovun-que, di cicalini costanti che non se-gnalano niente, dei camici cerati,degli odori di ammoniaca, dellamano che si muove... ma è un ri-flesso nervoso.

Non sapevo chi fosse MargaretMazzantini, un�estatedi 2 anni fa l�ho vistaalle due di notte allaTV mentre ritirava unpremio, ho visto i suoiocchi, lo sguardo, leiche leggeva due righedel suo libro... l�hocomprato e me nesono innamorato.Una storia che inse-gna, un padre che noncerca il difetto nell�ac-caduto, ma che vive appieno e atesta alta anche ogni secondo didolore, non da eroe, semplice-mente da padre che sa amare. Unastoria come tante che accadono.Una storia normale che questadonna ha trasformato in un pia-

neta pieno d�intensa vita, di con-cetti che te la fanno riamare, eallora... baci di nuovo tua madreper un niente. E sebbene piangimentre lo leggi, alla fine sorridi ehai voglia di abbracciare un ami-co, solo perché si può, solo per-ché è bello averlo davanti e po-terlo toccare e riprendere a farsiconoscere.

Sono geloso di questo libro.Lo difendo, a volte mi ci addor-mento sotto, mi faccio coccolare

e lo coccolo. Ognicommento su questoromanzo è riduttivo.Chi l�ha letto e haprovato certe �cose�non ha più molto dadire, io potrei argo-mentare per ore enon centrare il puntodi quello che sento,sono emozionato an-che ora che provo aparlarne. Una sem-

plicità che regala emozioni for-tissime e indelebili, un modo discrivere curato ma non ricerca-to: credo che sia poi questo il ta-lento. Un abbraccio a Margarete a tutti quelli che l�hanno lettorimanendo pieni. %

MANCHMAL LESE ICH NOCHMAL EIN PAAR SEITEN UNDerinnere mich, wie es mir ging, inden drei Tagen, als ich es verschlun-gen habe. Ein guter Freund von mirwar drei Jahre zuvor ins Koma ge-fallen. Ich habe das alles selbst er-lebt, die Schläuche, die in den Halsgelegt werden, überall Pflaster,nichtssagende Piepstöne, dieWachskittel, der Geruch nach Am-moniak, die Hand, die sich bewegt...aber das ist nur ein Reflex.

Ich wusste gar nicht, wer MargaretMazzantini ist, bis ich sie im Som-mer vor zwei Jahren um zwei Uhrnachts bei einer Preisverleihung imFernsehen gesehen habe. Ich habe ihreAugen gesehen, ihren Blick, sie hatein paar Zeilen aus ihrem Buch gele-sen... ich hab�s gekauft und war be-geistert. Eine Geschichte, aus der manetwas lernt, ein Vater, der den Fehlernicht in der Vergangenheit sucht, son-dern ohne zu zögern und mit erho-benem Kopf jede noch so schmerz-volle Sekunde durchlebt � und zwarnicht wie ein Held, sondern einfachwie ein liebender Vater. Eine Ge-schichte wie viele andere, die passie-ren. Eine ganz normale Geschichte,die von dieser Frau in einen Planetenvoller Leben verwandelt worden ist,

voller Gedanken, die dich dazu brin-gen, das Leben wieder zu lieben, undplötzlich gibst du deiner Mutter wiefrüher einfach so einen Kuss. Undauch wenn du es weinend liest � amEnde lächelst du und hast Lust, ei-nen Freund zu umarmen, nur, weildas möglich ist, weil es schön ist,dass er da ist und du ihn anfassenkannst und ihr mit dem Kennenler-nen weitermachen könnt.

Dieses Buch liegt mir sehr amHerzen. Ich verteidige es, manchmalschlafe ich über ihm ein, und so wieich mich um das Buch kümmere,kümmert es sich um mich. KeinKommentar kann diesem Buch ge-recht werden. Wer es gelesen hat undbestimmte �Dinge� gefühlt hat, hatnicht mehr viel dazu zu sagen. Ichkönnte stundenlang über das Buchreden und trotzdem nicht annäherndbeschreiben, was ich fühle. Auchjetzt, wo ich versuche, darüber zusprechen, berührt mich das sehr. Die-se Einfachheit, die einem unglaub-lich starke und einmalige Gefühlegibt, diese Art, gewissenhaft, abernicht gekünstelt zu schreiben: Ichglaube, im Grunde ist das die Kunstdaran. Ich umarme Margaret undalle, die das Buch gelesen haben unddavon ergriffen sind. %

Da "Non ti muovere"

[...] Non ricordavo di essere mai stato così in armoniacon me stesso: il petto sotto la camicia, la fronte, lo sguar-do, le mani posate sul volante, il peso lieve della testa dilei. Italia si era addormentata, non volevo muovermi pernon svegliarla e solo quando ero costretto a farlo, spo-stavo la mano sul cambio, dove era adagiata una sua gam-ba, piano, con dolcezza. Avevo faticato ad amarla, l�avevorespinta, allontanata, aveva abortito per colpa mia. Oratutto ciò era trascorso. L�avrei tenuta con me per sem-pre, e quella fuga verso il sud mi sembrava il primo veropasso verso di lei. [...]

[�] Ich konnte mich nicht erinnern, jemals so sehr in Harmoniemit mir selbst gewesen zu sein: die Brust unter dem Hemd, dieStirn, der Blick, die Hände auf dem Steuer, das leichte Gewichtihres Kopfes. Italia war eingeschlafen, ich wollte mich nicht be-wegen, um sie nicht zu wecken, erst als ich nicht mehr anderskonnte, legte ich behutsam die Hand auf den Schaltknüppel, andem ihr Bein lehnte. Für mich war es schwer gewesen, sie zu lie-ben, ich hatte sie abgelehnt, verstoßen, meinetwegen hatte sieabgetrieben. Aber das alles war jetzt vorbei. Jetzt würde ich fürimmer bei ihr bleiben, und mit dieser Flucht nach Süden machteich den ersten wirklichen Schritt auf sie zu. [...]

(Aus der Übersetzung von Petra Kaiser, 2002)Aus "Geh nicht fort"

6 CONTRASTO

S# Gabriele Pommerenke

Revisioni di Marisa & Joachim Manzin......................................................................................

!"7 !"7

KGiochi

SENZA TANTI GIRI DI PARO-LE, VENIAMO AL PUNTO,non vogliamo qui dare i nu-meri né parlare arabo, né me-narvi per il naso, ma intendia-mo piuttosto mettere nero subianco un paio di righe pre-sentandovi � siete già incurio-siti come gatti? � alcune locu-zioni italiane. Ci auguriamoche dopo questa lettura nes-suno resti con un pugno di mo-sche in mano e di conseguen-za ci tenga il muso. Dato peròche abbiamo fatto le ore picco-le e ci siamo spremuti le me-ningi per produrre qualcosadi utile, dovrebbero tutti faresalti di gioia. Un �qualcosa�che non ha né capo né coda?Non preoccupatevi, non ab-biamo alzato il gomito e andre-mo con i piedi di piombo, purdando l�impressione di salta-re di palo in frasca. Speriamoinoltre che questo tentativonon vi sembrerà fatto con i pie-di, sebbene scrivendo avessi-mo fra i piedi sempre un sac-co di altre incombenze. Sia-mo però abbastanza sicuriche, aquile come siete, avrete giàmangiato la foglia e durante lalettura non farete una piega, ineffetti basta solo un po� di salein zucca.

Se tutto questo nostro gior-nale fosse concepito in que-sto stile, non ci piove, farebberidere i polli e probabilmente

di linguaKOMMEN WIR OHNE UM-SCHWEIFE ZUR SACHE:weder haben wir nichtmehr alle Tassen imSchrank, noch wollen wirvon böhmischen Dörfern re-den oder gar jemanden ander Nase herumführen .Vielmehr haben wir dieAbsicht, in diesem Text �na, seid ihr schon gespanntwie ein Flitzebogen? � eini-ge deutsche Redewendun-gen schwarz auf weiß fest-zuhalten. Wir hoffen, dassnach dieser Lektüre nie-mand mit leeren Händendastehen wird und deshalbdie beleidigte Leberwurstspielen muss. Stattdessensollten alle vor Freude andie Decke springen, dennwir haben sogar eine

Nachtschichte i n g e l e g tund dabeiunsere klei-nen grauenZellen akti-viert , umeuch etwasNützl ichesanzubieten;ein Angebot,das wederHand nochFuß hat?Keine Sorge,wir habenkeinen überden Durst ge-trunken und

Steht ihr auf Du und Du mit derdeutschen Sprache?Eine Redewendung liegt euch aufder Zunge, aber...?Läuft euch schon das Wasser imMunde zusammen?Aber Achtung: CONTRASTOverhält sich immer wieder wie einElefant im Porzellanladen!

Lo masticate bene l�italiano?Avete un modo di dire sulla puntadella lingua, ma...Vi abbiamo fatto già venirel�acquolina in bocca?Attenzione, però, CONTRASTO èspesso e volentieri come unelefante in un negozio diporcellana!

prenderebbe una brutta piega. Ingenerale cerchiamo soprat-tutto di non avere i peli sullalingua. Quando ci salta all�oc-chio che qualcosa bolle in pen-tola ne parliamo � non soloperché vogliamo metterci il bec-co � anche se altri fanno orec-chi da mercante o preferirebbe-ro metterci una pietra sopra.Tentiamo insomma di direpane al pane e vino al vino an-che se si tratta di un tema chepuò essere considerato unabrutta bestia. E di certo né ab-biamo da fare i conti con qual-cuno né scheletri nell�armadio.Non ci chiameremmo poiCONTRASTO se non cercas-simo di mettere in luce il rove-scio della medaglia, nonché diguardare al dilà del nostroorticello. D�al-tra parte èperò sicurocome due e duefanno quattroche siamoben lontanidal fare lapioggia e il beltempo e per-tanto dovre-mo continua-re ad acconten-tarci di quel chepassa il con-vento.

Un piccolo excursus fra i modi di dire italiani e tedeschi

sind sehr auf der Hut, ob-wohl es den Anschein ha-ben könnte, wir kämenvom Hundertsten ins Tau-sendste. Im übrigen hoffenwir, dass euch unser Ver-such nicht mit heißer Na-del genäht erscheint, ob-wohl wir während desSchreibens immer eineMenge anderer Verpflich-tungen am Hals hatten. Wirsind jedoch recht sicher,dass ihr dank eurer Scharf-sinnigkeit schon den Bra-ten gerochen habt undnicht mit der Wimper zu-cken werdet, denn imGrunde genügt zum Ver-ständnis schon ein wenigGrütze unter der Mütze.

Zögen wir unsere ge-samte Zeitung in diesemStile auf, lachten sogar dieHühner und Contrasto ge-riete zweifellos auf dieschiefe Bahn. Im Allgemei-nen versuchen wir, keinBlatt vor den Mund zu neh-men. Springt uns ins Auge,dass etwas am Kochen ist,beschäftigen wir uns nichtnur damit, um auch nochunseren Senf dazu zu geben.Während manche anderenlieber die Ohren auf Durch-zug stellten oder gerne ei-nen Strich darunter zögen,versuchen wir, das Kindbeim Namen zu nennen,auch wenn es sich um ein

CONTRASTO 7

..................................................................................................................Redewendungen - Fortsetzung -

Dato che avete già presol�abitudine di vederci ognitanto come il fumo negli occhi,cogliamo la palla al balzo e an-diamo a ruota libera. Abbiatela bontà di mettervi nei nostripanni e, per carità, non trova-teci da dire che siamo cadutidalla padella nella brace.

Non vogliamo ora esagera-re sostenendo che con questalettura avete vinto un terno allotto, ma non è neanche il casodi strapparsi i capelli. Anchenoi ormai non possiamo fare ameno di dirvelo chiaro e tondo,ne sappiamo qualcosa, questelocuzioni potrebbero anche

farvi una te-sta come unpallone. Seal contrariofate buonviso al catti-vo gioco e leuserete cor-rentemente,non parlere-te più france-se... ops?!!�come unavacca spa-gnola. Daparte nostraandremmosicuramen-te in brodo

di giuggiole e saremmo impet-titi d�orgoglio se per una vol-ta aveste la sensazione diaver trovato la pappa pronta,cioè locuzioni idiomatichequante ne può benedire un prete� o forse abbiamo messo trop-pa carne al fuoco? � per miglio-rare le vostre conoscenze dientrambe le lingue. Moraledella favola, essendovi maga-ri divertiti o persino sbellicatidalle risa avete � come voglia-mo sperare � imparato qual-cosa, prendendo dunque duepiccioni con una fava. O stia-mo invece per caso facendo iconti senza l�oste?!

Ma ora basta, ormai ci siamosparati tutte le cartucce e ne abbia-mo proprio fin sopra i capelli! %

Thema handelt, das alsharte Nuss gelten kann.Offensichtlich haben wirweder mit jemandem nochein Hühnchen zu rupfen,noch haben wir Leichen imKeller. Unser Name laute-te gewiss nicht CON-TRASTO, wenn wir nichtdie Absicht hätten, jeweilsauch die Kehrseite der Me-daille zu beleuchten undüber unseren Tellerrand hin-auszuschauen. Sicher wiedas Amen in der Kirche istandererseits aber auch,dass wir weit davon ent-fernt sind, die erste Geigezu spielen und uns weiter-

hin damit werden begnü-gen müssen, kleine Bröt-chen zu backen.

Da wir euch sowiesoschon mit Penetranz aufden Geist gehen, ergreifenwir heute einfach die Ge-legenheit beim Schopfe undlassen unserer Fantasie frei-en Lauf. Seid so gut, in un-sere Haut zu schlüpfen undsagt nicht, wir führteneuch nun auch noch vomRegen in die Traufe.

Wir behaupten nicht, ihrhättet mit dieser Lektüredas große Los gezogen,aber es ist andererseitsauch nicht angebracht, sichdie Haare zu raufen. Auchwir können inzwischen ein

Lied davon singen, unsbrummt von diesen Redens-arten schon der Schädel. Wirkommen nicht umhin, dieseshier unumwunden zuzuge-ben. Wenn ihr jedoch guteMiene zum bösen Spielmacht, werdet ihr die jewei-lige Fremdsprache nichtmehr nur radebrechen. Wirgerieten nämlich vor Freudeaus dem Häuschen undplatzten vor Stolz, wenn ihrheute einmal den Eindruckgewonnen hättet, euch insgemachte Nest setzen zukönnen, d.h. hier einen Hau-fen idiomatischer Wendun-gen vorgefunden zu haben,

die eure Kenntnisse der je-weiligen Fremdsprachevervollkommnen. Odersind wir gar über das Zielhinausgeschossen? LangerRede kurzer Sinn: Wenn ihrnicht nur etwas gelernt, son-dern euch auch vor Freudeauf die Schenkel geschlagenoder gar vor Lachen denBauch gehalten habt, hättetihr zwei Fliegen mit einerKlappe geschlagen. Odersollten wir etwa die Rech-nung ohne den Wirt gemachthaben?

Jetzt reicht es aber, dennwir haben unser gesamtesPulver verschossen und dasThema hängt uns mittlerwei-le schon zum Hals heraus. %

Art-

desi

gn:

clau

diam

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niko

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.de

Un lettore che ha �trovato lapappa già pronta� e si è seduto nel nido fatto.

Ein Leser, der �sich ins gemachte Nestgesetzt� und einen fertigen Brei vorgefunden hat.

Modi di dire - continuazione -.......................................................

È proprio colpa dello �scheletro nell�armadio�se certe persone non ci trovano tutte le tazze.

Es ist Schuld des Skeletts, wenn gewissePersonen �nicht alle Tassen im Schrank haben�.

Esce in marzo,presentazione il 15.4.

nel Kulturladen(vedi pag. 15)

Es erscheintim März, Präsentation

am 15.4. im Kulturladen(siehe S. 15)

Antonella Romeo

Art-

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8 CONTRASTO

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!"9 !"9

# Barbara Muraca & Alì Malek

Deutsch von Regine Hartung

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Shirin EbadiL'attivista iraniana Premio Nobel per la Pace 2003

SHIRIN EBADI ERA UNADONNA IN CARRIERA: Èstata una delle prima donnenell�Iran dello Scià a diventa-re giudice e ad occupare laprestigiosa carica di Presi-dentessa del Tribunale diTeheran. Come molti altri suoiconcittadini e concittadine hasperato con la promessa del-la Rivoluzione di assisterealla fine della dittatura non-ché alla nascita della demo-crazia e ne ha sostenuto e ap-poggiato gli inizi.

È stata anche una delle pri-me ad accorgersi sulla pro-pria pelle della vera direzio-ne del cambiamento guidatodal clero fondamentalista:dopo il 1979 le donne sonostate allontanate dalle mas-sime cariche istituzionali cheda anni occupavano. Consi-derate dal nuovo regime trop-po emotive e irrazionali perdiventare giudice, hanno do-vuto accontentarsi di posi-zioni di secondo livello.Shirin Ebadi non si è lascia-ta intimidire e ha iniziato unacoraggiosa carriera di avvo-cato, specializzandosi nelladifesa dei diritti delle donnee dei minori in un momentoin cui proprio queste catego-rie sembravano aver perdutocompletamente lo status disoggetti di diritto civile. Qua-lunque osservatore esternodella drammatica situazioneiraniana avrebbe considera-to l�impegno di questa don-na una inutile battaglia. Mol-ti sono stati costretti ad ab-bandonare il paese per sfug-gire alla tortura e da anni

sono attivi in partiti o orga-nizzazioni in esilio per ten-tare di modificare il corsodelle cose in patria, ma diffi-cilmente ottengono risultatiapprezzabili.

Shirin Ebadi ha condotto lasua battaglia dall�interno confine strategia e grande pazien-za, insinuandosi nelle pieghedelle leggi vigenti senza met-terle in discussione, portandocasi concreti di fronte all�opi-nione pubblica, riuscendo afare breccia anche oltre la cen-sura, anche in un sistema in cuila giustizia è interamente inmano al regime. Secondo la leg-ge che concede il diritto al di-vorzio, l�affidamento dei figliviene automaticamente ricono-sciuto al padre, senza troppeverifiche delle effettive condi-zioni economiche o psicologi-che. Solo nel caso in cui possavenir dimostratoche il padre è al-colizzato o vio-lento o assoluta-mente non ingrado di occu-parsi dei figli, siapre un�opportu-nità per la donna.Riuscire in que-sto tentativo èun�impresa qua-si disperata. Pro-prio su questo ter-reno Shirin Ebadiha combattutoinvece le sue bat-taglie e ne ha vin-te alcune moltoimportanti chehanno cambiato

Friedensnobelpreisträgerin 2003 für alle ira-nischen Frauen, die mit kleinen Schritten ih-rem Land ein neues Gesicht geben �

SHIRIN EBADI WAR EINEBERUFLICH ERFOLGREI-CHE FRAU: Sie war eine derersten iranischen Frauen zuSchahzeiten, die Richterinwurde und die die prestige-volle Aufgabe der Vorsitzen-den des Teheraner Gerichtsübernahm. Wie viele andereihrer Landsleute hatte sie sichvon der iranischen Revoluti-on von 1979 ein Ende derSchah-Diktatur, wenn nichtsogar den Beginn einer De-mokratie erhofft, und hattedaher die Revolution von An-fang an unterstützt.

Sie war auch eine der ersten,die die wahre Richtung desWandels, der von den Funda-mentalisten eingeleitet wur-de, am eigenen Leib erlebte:Die Frauen sollten die jahre-lang von ihnen ausgeübtenwichtigsten institutionellen

Aufgaben nach 1979 nichtmehr wahrnehmen. Da sievon dem neuen Regime als zuemotional und zu irrationalbetrachtet wurden, um Rich-terinnen zu werden, musstensie sich mit niedrigeren Posi-tionen begnügen. ShirinEbadi ließ sich dadurch nichteinschüchtern und beganneine mutige Karriere alsRechtsanwältin, indem siesich auf die Verteidigung derRechte der Frauen und derMinderheiten spezialisierte;dies zu einem Zeitpunkt, alsdiese den Status als Themendes Zivilrechts scheinbar fastvollständig verloren hatten.Jeder externe Beobachter derdramatischen iranischen Si-tuation hätte das Engagementdieser Frau als einen nutzlo-sen Kampf eingeschätzt: Vie-le Iraner sind gezwungenworden, das eigene Land zuverlassen, um der Folter zu ent-fliehen und sind seit Jahrenaktiv in Parteien und Exilor-ganisationen. Sie versuchenvon außen die Politik in derHeimat zu verändern, gelan-gen aber selten zu sichtbarenErgebnissen.

Shirin Ebadi dagegen hatden Kampf von innen ge-führt, mit kluger Strategie undgroßer Geduld, in dem sie dengeltenden Gesetzen eineWendung gab, ohne sie in Fra-ge zu stellen, indem sie kon-krete Fälle veröffentlichte undauf diese Weise sogar dieZensur eines System durch-brechen konnte, in der dieRechtssprechung vollständig

CONTRASTO 9

Shirin Ebadi - continuazione Shirin Ebadi - Fortsetzung.......................................................................................................................................................................................................................................

!"14

l�atteggiamento di alcuni giu-dici e aperto nuovi spazi diazione alle donne.

Durante l�ondata repres-siva del 1998 contro giorna-listi e intellettuali, che haportato a una catena di as-sassinii di dissidenti a ope-ra dei servizi segreti, ShirinEbadi ha preso le difese del-la famiglia dell�ex-ministrodel Lavoro, Darjoush Fo-ruhar, ucciso insieme allamoglie. In seguito a questo ealtri processi analoghi, il mi-nistro dei servizi segreti èstato infine costretto ad am-mettere il coinvolgimentodei suoi uomini e a dare ledimissioni. È difficile imma-ginarsi un successo del ge-nere in una qualsiasi altradittatura dello stesso tipo.La forza del popolo iranianosta proprio in questa volon-tà di resistenza giocata sul-lo stesso terreno del regime,dentro i pochi spazi di lega-lità concessi, strappati a cen-sura, minacce e ritorsioni.Giornalisti e intellettualivengono arrestati e torturatianche oggi. Altrettanti pren-dono il loro posto e conti-nuano l�azione di indeboli-mento della dittatura.

La strepitosa e inimmagina-bile prima vittoria di Khatamiè stata voluta e sostenuta dal-le donne iraniane, inserite daprotagoniste nel mondo eco-nomico e sociale, impegnatenelle università, attive in tuttele posizioni chiave della socie-tà, anche se non con ruoli di-rettivi. Nonostante tutto, a pic-coli passi, hanno ottenuto dipoter mostrare il viso truccatoe in parte i capelli, hanno si-lenziosamente iniziato a cam-biare il volto delle città sce-gliendo mantelli colorati o faz-zoletti vistosi; e si sono impe-gnate per un riconoscimentosempre maggiore dei loro di-ritti. Senza entrare in conflittoaperto con le regole impostedal regime, le stanno trasfor-mando in spazi di piccole li-bertà. Invece di ritirarsi nelle

case sono scese in piazza, ne-gli uffici, nei posti di lavoro perpartecipare, là dove possibile,alla costruzione di una societàpiù libera e tollerante.

Così Shirin Ebadi nel suo di-scorso in occasione della con-segna del Premio Nobel per laPace: «La vergogna della di-scriminazione della donna neipaesi islamici non ha le sue ra-dici nell�Islam, bensì nella cul-tura patriarcale e maschilistache domina in queste società».Proprio l�Iran vanta inveceuna lunga tradizione di tolle-ranza, cultura umanitaria epacifista. Sulla scia di questatradizione, che Shirin Ebadiriconduce all�introduzionedelle libertà religiose risalenteaddirittura a Ciro il Grande, ilpopolo iraniano, come ognipopolo, deve veder riconosciu-to il diritto alla determinazio-ne del proprio futuro in sensodemocratico senza ingerenzemilitari dall�esterno. Questocammino di cambiamento èpossibile e proprio la conse-gna del premio Nobel a leicome prima donna iraniana eprima donna di un paeseislamico «dà coraggio e offrela speranza ai milioni di citta-dini iraniani e di altri paesiislamici di poter contare nelloro impegno costante e nellalotta per la realizzazione deidiritti umani e l�istituzionedella democrazia sull�appog-gio e la solidarietà della socie-tà civile internazionale».

Non vi è contraddizione tral�Islam e i diritti umani. Que-sto il messaggio coraggiosoche Shirin Ebadi, che si pro-fessa musulmana praticante,lancia da Oslo in occasione del55° anniversario della Dichia-razione dei Diritti dell�Uomo:i diritti umani sono un dovereper tutti e non consentono ec-cezioni. Questo vale non soloper i paesi del cosiddetto �assedel male�, ma anche per quel-le democrazie occidentali con-vinte di poterli impunementesospendere in nome della co-siddetta lotta al terrorismo. %

in der Hand des Regimes ist.Der iranischen Rechtsspre-chung nach ist beispielswei-se das Recht auf Scheidungzwar gestattet, das Fürsorger-echt wird aber, ohne genaue-re Überprüfung der wirt-schaftlichen und psychologi-schen Rahmenbedingungen,automatisch dem Vater zuer-kannt. Nur wenn dem Vaternachgewiesen werden kann,dass er Alkoholiker oder ge-walttätig oder überhaupt nichtin der Lage ist, sich um dieKinder zu kümmern, ergibtsich eine Möglichkeit in Be-zug auf die Fürsorgepflicht fürdie Frau. In diesem schwieri-gen Bereich erfolgreich zusein, ist ein fast unmögliches

Unternehmen. Gerade hieraber hat Shirin Ebadi ihreKämpfe gefochten und hateinige sehr wichtige gewon-nen, die zu einem veränder-ten Verhalten einiger Richtergeführt haben und die denFrauen zu neuen Handlungs-räumen verholfen haben.

Während der Repressions-welle von 1998 gegen Journa-listen und Intellektuelle, diezu einer Reihe von Ermordun-gen von Dissidenten durchdie Geheimdienste führten,hat Shirin Ebadi die Verteidi-gung der Familie des Ex-Ar-beitsministers DarjoushForuhar übernommen, der

mit seiner Ehefrau ermordetwurde. Aufgrund dieses undanderer ähnlicher Prozessewurde der Minister des Ge-heimdienstes gezwungen,die Beteiligung seiner Leutean dem Mord zuzugeben undseinen Rücktritt einzureichen.Es ist schwierig, sich vorzustel-len, dass dies in irgendeineranderen Diktatur derselbenArt geschehen wäre. DieKraft des iranischen Volkesliegt in dieser Widerstands-kraft, die auf dem gleichenGebiet wie das Regime aus-gespielt wird, in den wenigenRäumen der genehmigten Le-galität � der Zensur, den Be-drohungen und Vergeltungenentrissen. Journalisten und In-

tellektuelle werden auch heu-te noch gefangen genommenund gefoltert. Aber immerwieder nehmen andere Leu-te ihren Platz ein und führenden Widerstand gegen dieDiktatur weiter.

Der glänzende und unvor-stellbare Sieg von Chatamiwar von den iranischen Frau-en gewollt und unterstütztworden und zwar von jenen,die als Protagonistinnen deswirtschaftlichen und sozialenLebens in den Universitätenengagiert und die, wenn auchnicht in Führungspositionen,in Schlüsselpositionen der

10 CONTRASTO

G# Agenzia a.i.s.e.

Deutsch von Gabriele Pommerenke.....................................................................................

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La capitale europea della cultura e l'emigrazione

Genova 2004

IIL VIAGGIO DI GENOVA CA-PITALE EUROPEA DELLACultura è iniziato. Un viaggiolungo un anno. Un anno in cui lacittà, con la partecipazione ditutti, si offre al mondo in tutto ilsuo fascino. Ed è proprio attra-verso l�infinito immaginario delviaggio che Genova, luogo dipartenza e di arrivo, vuole rac-contarsi e raccontare il suo 2004.Un viaggio, inteso sia in sensofisico, come asse Europa-Medi-

terraneo � porto, traffici, emigra-zione e turismo � sia in sensometaforico, richiamando cono-scenza, curiosità, scoperta, chein assoluto vuole esprimere laricchezza e la varietà delleespressioni culturali.

In questa prospettiva, dun-que, il mondo dell�emigrazio-ne avrà un ruolo ed uno spazioimportanti: fin dai primi mesidi questo 2004, molti eventi le-gati al fenomeno migratoriocondurranno, connessi tra loro,all�inaugurazione a Genova delCentro Internazionale StudiEmigrazione Italiana (CISEI),un vero e proprio centro di ec-cellenza per lo studio dell�emi-grazione in Italia e all�estero,prevista per il mese di ottobre.

È spettato a �One Way�, lamostra del fumetto, ad aprirelunedì 19 gennaio la serie dieventi dedicati al tema. Il pro-getto � che prevedeva l�esposi-

zione fino al 31 gennaio delletavole originali del fumetto nel-la Sala delle Compere di Palaz-zo San Giorgio � nasce dallaScuola Chiavarese del Fumettoe sviluppa la tematica della dif-ferenza culturale. Ciò avvieneanalizzando da un lato il pro-cesso di integrazione degli emi-granti italiani tra gli anni Ventie Trenta del secolo scorso neiPaesi di accoglienza e dall�altrole stesse dinamiche riferite al-

l � i m m i -grazionedi oggi. Ilfumetto sidividevain due sto-rie, in en-trambe iproblemitipici di co-loro cheemigrano:una linguache non

conoscono, nessun punto di ri-ferimento nel Paese d�accoglien-za e lo �spaesamento� che lamaggior parte degli emigrantidi ieri e di oggi hanno sperimen-tato e sperimentanoquotidianamente sullapropria pelle. La pubbli-cazione del fumetto saràutilizzata come strumen-to didattico sia presso ilLaboratorio didattico delcostituendo Centro In-ternazionale Studi Emi-grazione Italiana, sia nel-le iniziative promosse daAutorità Portuale su que-sto tema.

Le grandi migrazionitransoceaniche di ieri,dal vecchio al nuovocontinente, a confrontocon le migrazioni di oggidai Paesi in via di svilup-po verso il miraggio Eu-

GENUAS REISE ALSKULTURHAUPTSTADTEuropas hat begonnen:eine Reise, die ein Jahr an-dauern wird. Ein Jahr, indem sich die Stadt unterallgemeiner Beteiligungmit ihrem gesamtenCharme der Welt darbie-tet. Im Jahr 2004 präsen-tiert sich Genua, traditio-nell ein Ort des Kommensund Gehens, mittels desumfassenden Bildes derReise. Eine Reise verstan-den im eigentlichen Wort-sinn, der anspielt auf dieAnbindung Europas andas Mittelmeer (Hafen,Verkehr, Auswanderungund Tourismus) wie imübertragenen Sinn (Kennt-nisnahme, Aufmerksam-keit, Wahrnehmung), eineReise, die uneingeschränktden Reichtum und dieVielfalt der kulturellenAusdrucksformen aufzei-gen möchte.

In diesem Zusammen-hang wird dem Themen-bereich der Auswande-rung breiter Raum gewid-met. Schon in den erstenMonaten des Jahres 2004

verweisen verschiedeneEreignisse, die mit demPhänomen der Migrationin Zusammenhang stehenund auch untereinanderverbunden sind, auf diebevorstehende Eröffnungdes Centro InternazionaleStudi Emigrazione Italiana(CISEI). Die Eröffnungdieses beispielhaftenZentrums zur Erforschungder italienischen Emigrati-on ist für den Monat Okto-ber vorgesehen.

Auf dem Programm der�Hinreise� steht eine Co-mic-Ausstellung, die amMontag, den 19. Januareine Reihe von Ereignis-sen, die diesem Thema ge-widmet sind, einleitet.

Dieses Projekt, das biszum 31. Januar die Aus-stellung der Originaltafelnder Comics in der Sala delleCompere des Palazzo SanGiorgio vorsieht, geht aufdie Scuola Chiavarese delFumetto zurück und be-fasst sich mit dem Themader kulturellen Unter-schiede. Hier wird einer-seits der Integrationspro-

Boccadasse (Harriet)

Il porto antico

CONTRASTO 11Genua - Fortsetzung -..................................................................................................................

Genova - continuazione -.....................................................

ropa, sono stati i due fenomenianalizzati nel primo dei vari con-vegni internazionali che hannoluogo nel corso dell�anno. �Lerotte difficili � I percorsi dei fe-nomeni migratori tra storia eattualità�, è il titolo di quello te-nutosi il 6 e 7 febbraio nella Saladelle Compere e Sala del Capi-tano di Palazzo San Giorgio. Seile sezioni in cui si articolava ilconvegno: storia, letteratura,musica, cinema, giornalismopolitica. Decine di esperienze aconfronto con nomi di spicco epersonalità note a livello inter-nazionale.

In aprile, presso il CineclubLuis & Auguste Lumière, è in-vece in programma una rasse-gna cinematografica dal titolo�L�avventura necessaria: cine-ma tra emigrazione e immigra-zione dall�Ottocento ai giorninostri�. Nei tre mesi estivi, dal15 giugno al 15 agosto, saràquindi la volta della mostra �DaGenova per Ellis Island: l�espe-rienza degli emigranti italiani�.

L�esposizione di grande impat-to emotivo, proveniente dal Mu-seo dell�Immigrazione di EllisIsland e allestita in uno spaziodedicato all�interno dellaCommenda di Prè, prevede unaserie di sezioni tematiche dedica-te alla preparazione del viaggio,alla traversata transatlantica, al-l�arrivo negli Stati Uniti ma an-che negli altri Pesi d�approdo del-le grandi migrazioni tra Ottocen-to e Novecento. In mostra og-

getti apparte-nuti agli emi-granti, foto-grafie d�epoca,documenti diviaggio, unaraccolta di sto-rie disponibiliper la consul-tazione su sup-porti informa-tici, una sezio-ne dedicataalla musica ealla discografiadell�epoca ed ilvideo �Isle ofHope, Isle ofTears�.

Dall�8 al 31luglio, nel Po-nente geno-vese, su unmolo in disu-so della PortoPetroli, il Tea-

tro Cargo porterà in scena �Par-tenze�. La compagnia teatrale,andata per oltre un anno alla ri-cerca delle tracce lasciate dagliemigranti di inizio secolo, por-terà in scena uno spettacolo nonsulla Storia, ma sulle storie, sul-le vicende dei singoli che vannoad intrecciarsi in un grande so-gno, quello che i viaggiatori, par-tendo, rincorrevano.

Di grande richiamo durantel�estate saranno anche gli eventimusicali. Tra questi segnaliamol�esibizione, in sede ancora dadefinire, de �I Musicisti sull�oce-ano � Storie di bordo e di emi-grazione� e il Concerto del CoroMonte Cauriol. Ad ottobre, alTeatro Garage, andrà quindi inscena �Lettere da lontano � Pa-role e musica del distacco�.

Infine, dall�11 al 13 novembree dal 17 al 19 prenderà il via ilprogetto teatrale �Eden�. Pro-posta dal Teatro di Fabio, com-pagnia francese diretta da unattore-regista genovese, la rap-presentazione � che si svolgeràpresso il Teatro Modena � sisuddivide in vari momenti in-centrati sul tema dell�emigrazio-ne e della memoria. Il progetto,composto da due spettacoli te-atrali, un concerto-spettacolo,incontri, brevi stage e atelier, hal�obiettivo di offrire ai cittadinimomenti anche ludici d�incon-tro e di scambio rispetto a temiquali il viaggio, la scoperta, lemigrazioni, l�utopia, le illusioni.

Ci ritroveremo dunque tuttia Genova? Speriamo di averve-ne fornito lo stimolo. %

Piazza Banchi

Palazzo S. Giorgio

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zess, den die Auswande-rer in den zwanziger- unddreißiger Jahren des ver-gangenen Jahrhunderts inden Aufnahmeländerndurchlebten, analysiert,andererseits geht es umdie gleiche Thematik inBezug auf die zeitgenössi-schen Einwanderer. DieComics gehen zweigleisigvor: Beide Bereiche the-matisieren die typischenProbleme der Emigranten�eine Sprache, die sienicht beherrschen, der imAufnahmeland fehlendeBezugspunkt und die Ent-wurzelung, die ein Groß-teil von ihnen in der Ver-gangenheit erfuhr undnoch in der Gegenwart er-fährt. Sowohl das Labo-ratorio didattico des Cen-tro Internazionale StudiEmigrazioneItaliana alsauch von denHafenbehör-den geförder-te Initiativennutzen dieVeröffentli -chung des Co-mics didak-tisch.

Die großentransatlanti-schen Wan-d e r u n g s b e -w e g u n g e n ,die in der Ver-g a n g e n h e i tvon unseremKontinent indie Neue Weltführten, aberauch die Wan-derungen ausLändern derDritten Weltin das ideali-sierte Europa

sind die beiden Phänome-ne, die die erste der ver-schiedenen für dieses Jahrgeplanten Tagungen un-tersuchte. Le rotte difficili �I percorsi dei fenomenimigratori tra storia eattualità lautet der Titeleines Symposiums, das am6. und 7. Februar in derSala delle Compere und derSala del Capitano des Pa-lazzo San Giorgio stattfin-det. Diese Tagung befasstsich mit Unterthemen wieGeschichte, Literatur, Mu-sik, Kino, Journalismus,Politik, wobei Dutzendevon anonymen Erfahrun-gen herausragenden Na-men und auf internationa-ler Ebene bekannten Per-sönlichkeiten gegenüber-gestellt werden.

Der Cinelub Luis & Auguste

CONTRASTOWir treffen uns regelmäßig einmal in Monat in lockerer Runde imKulturladen St. Georg, Lange Reihe 111 in Hamburg, zum Reden,Kennenlernen und Pläne schmieden. Alle Interessierten und Freunde sindherzlich eingeladen. Also, jeden ersten Montag im Monat um 2000 Uhr.

Noi di �CONTRASTO� ci incontriamo regolarmente una volta almese nel Kulturladen St. Georg, Lange Reihe 111 � Hamburg, perchiacchierare, conoscerci e pianificare le nostre (e vostre) iniziative.Venite a trovarci! Ogni primo lunedì del mese alle ore 2000.

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L'

CONTRASTO

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Ars# Famija Albeisa

Deutsch von Gesa Mattiesch

D

Un pranzo senza vino... è come una giornata senza sole

vivendi

L�ACCOSTAMENTO DEIVINI ALLE VIVANDE Èun�arte difficile e la sceltadel vino giusto, destinatoad accompagnare le varieportate di un pranzo, non èmai da considerarsi un�inu-tile raffinatezza o uno scioc-co snobismo, ma indiced�intelligenza e cultura.

Il vino deve esaltare il sa-pore dei cibi e questi, nellostesso tempo, devono far ri-saltare le caratteristiche deivini cui sono abbinati .Buongustai e grandi mae-stri della gastronomia han-no da sempre affermato cheil saper bere è molto più dif-ficile del saper mangiare eil mangiare bene, in modogiusto e razionale, è un�ar-te che coinvolge buongu-sto, educazione, sensibili-tà e piacere spirituale.

La scelta e la successionedei vini durante lo svolgi-mento di un pranzo devo-no essere quindi in armo-

nia e in equilibrio con lacomposizione del menù: seè semplice, il servizio diuno o due vini non saràdifficile e impegnativo, apatto che la scelta sia fon-damentalmente giusta; unpranzo importante, invece,potrebbe richiedere il servi-zio di tre o più vini e la lorosuccessione ad ogni porta-ta dovrà essere ragionata,equilibrata e in perfetta ar-monia con il sapore e laqualità delle vivande.

Purtroppo esistono anco-ra persone convinte che ilcambiare vino durante unpranzo sia dannoso allasalute. È un luogo comune,un�errata credenza che nonha alcuna base fisiologicané alcuna verifica speri-mentale. Disturbi vari comeil mal di testa, la sonnolen-za o l�acidità di stomaco, chesi lamentano a volte dopoun abbondante banchetto,

DIE ZUSAMMENSTEL-LUNG VON WEIN UNDSpeisen ist eine schwierigeKunst und die Wahl des rich-tigen Weins, der die verschie-denen Gänge eines Essensbegleiten soll, kann man nieals eine unnötige Feinheit oderals stumpfen Snobismus be-zeichnen, sondern es ist einZeichen von Intelligenz undKultiviertheit.

Der Wein soll den Ge-schmack der Speisen unter-streichen und diese sollengleichzeitig die Charakteristi-ken der Weine betonen, diediesen eigen sind. Fein-schmecker und große kulina-rische Meister haben seit je-her bestätigt, dass es vielschwieriger ist, etwas vonWein als von Essen zu verste-hen und das gut essen, d.h.richtig und in Maßen, eineKunst ist, die guten Ge-schmack, Erziehung, Sensibi-lität und geistige Freude miteinschließt. Die Wahl und die

Folge der Weinewährend eines Es-sens müssen also inHarmonie und imGleichgewicht mitder Zusammenstel-lung des Menüs er-folgen: Wenn dasEssen eher einfachgehalten ist, so wirdes nicht schwierigund aufwendigsein, einen oderzwei Weine zu rei-chen, vorausgesetzt,dass die Wahlgrundsätzlich rich-tig getroffen wurde.Ein wichtiges Essen

Es ist viel schwieriger etwas von Wein als von Essen zuverstehen. Den richtigen Wein zum Essen auszuwählenist ein Zeichen von Intelligenz und Kultiviertheit

"E quanto devono cuocere adesso?" - "Dopo 8 minuti io magari li girerei"

hingegen kann das Kreden-zen von drei oder mehr Wei-nen erfordern und derenAufeinanderfolge zu jedemGang muss gut überlegt undausgewogen sein und in per-fekter Harmonie zu dem Es-sen und der Qualität der Spei-sen stehen.

Es gibt leider immer nochMenschen, die davon über-zeugt sind, dass es ungesundsei, während eines Essensverschiedene Weine zu trin-ken. Dies ist jedoch ein Ge-meinplatz, ein falscher Glau-be, dem jede physiologischeGrundlage fehlt, und keiner-lei Forschungsergebnisse be-stätigen dies. Beschwerdenwie z.B. Kopfschmerzen,Schlaflosigkeit oder Sod-brennen, über die häufignach einem reichhaltigenMahl geklagt werden, sindnicht dem Genuss von Wei-nen unterschiedlicher Her-kunft und Farbe zuzuschrei-ben, sondern ihrer schlechtenQualität oder dem übermäßi-gen Konsum, der immerschädlich ist. Wein ist in Ma-ßen und in kleinen Schluk-ken zu trinken, er darf niehinuntergestürzt werden!

Bei der Zusammenstellungvon Essen und Wein brauchtman viel Fingerspitzengefühl.Eine unpassende und schnellgetroffene Wahl von einerSpeise und einem Wein kannfür beide fatal sein. Jedoch istan dieser Stelle hervorzuhe-ben, dass es bei der Zusam-menstellung keine eisernenRegeln gibt und dass es nichtimmer notwendig ist, zu

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CONTRASTO 13

Ars vivendi - continuazione -.................................................................................................................

Ars vivendi - Fortsetzung -.......................................................

Wieso stehen so viele alte Bauernhäuser und Dörfer leer? WelcheRolle spielt(e) die durch Klöster so präsente Kirche? Wieentwickelte sich die kleinteilige Wirtschaftsstruktur, die sog.�economia diffusa�? Wie ist die Lebens- und Arbeitssituation vonFrauen? Was ist dran am traditionell links regierten �rotenUmbrien�?

Die mehr als 2000 Jahre alte Stadt Spoleto ist Ausgangsbasis fürunser Erkunden und Beobachten, welches bereichert wird durchBeiträge örtlicher ReferentInnen. Wir wohnen in einemstimmungsvollen Kloster in der Altstadt. Wanderungen in dieUmgebung runden das Programm ab.

Seminarnummer: 4.421.08Termin: 19.05. � 30.05.2004Ort: Spoleto/ UmbrienKosten: 850.- EURLeitung: Ortrun Kliche, Marion KochAnmeldung: Arbeit und Leben DGB/VHS Hamburg e.V.,Besenbinderhof 60, 20097 Hamburg. Tel: 040/284016-0;www.hamburg.arbeitundleben.de � Info: [email protected]

Bildungsurlaubin UMBRIEN

non sono da imputare al-l�assunzione di vini diver-si nell�origine e nel colore,ma alla loro cattiva qualitào ad un eccesso � sempredannoso � nella quantitàconsumata. Il vino si deveconsumare con moderazio-ne e a piccoli sorsi, non vamai tracannato!

Negli abbinamenti cibo-vino occorre molta sensibi-lità. Un mariage tra un piat-to e un vino non adatto oscelto con leggerezza puòessere fatale a entrambi. Perquesto è bene precisare chenegli abbinamenti non esi-stono leggi ferree e che nonsempre è necessario accom-pagnare ogni portata conun vino. Le combinazionida evitare sono: asparagi evini rossi invecchiati, car-ciofi e vini bianchi fermen-tati in barrique, carni rossee vini bianchi, formaggi fre-schi e vini rossi. I vini rossinon sono adatti ad accom-pagnare preparazioni incui entra l�aceto e, infine,mai servire un vino secco almomento del dessert.

L�idea di un solo vinopuò essere accettabile sol-tanto quando, dall�inizioalla fine di un pranzo, sidecida di servire uno spu-mante classico secchissi-mo, oppure un rosé o unrosso leggero, giovane e fre-

jedem Gang einen Wein zureichen. Folgende Kombina-tionen sind allerdings zu ver-meiden: Spargel und ältere,rote Lagen, Artischocken undim Fass gereifter Weißwein,rotes Fleisch und Weißwein,frischer Käse und Rotwein.Rotwein eignet sich nicht zuSpeisen, die mit Essig zube-reitet werden und zu guterletzt: Zum Dessert nie einentrockenen Wein anbieten.

Das Vorhaben den gleichenWein von Anfang bis zumEnde eines Essens zu reichen,kann nur umgesetzt werden,wenn man sich dazu ent-schlossen hat, einen klassi-schen, ganz trockenen Sektoder einen Rosé oder leichten,jungen und spritzigen Rot-wein anzubieten. Das Anbie-ten von nur einem Wein ist inbesonderen Momenten oderbei besonderen Anlässen an-gebracht, aber auch bei einemGeschäftsessen oder der täg-lichen Mahlzeit. Bei einemwichtigen Essen sind ganzandere Anforderungen nötig.

Wein ist der intellektuelleTeil des Essens und das Dar-reichen von Wein gehorcht ei-nigen Grundregeln: Mit ei-

nem Weißwein beginnenund mit einem Rotwein dasEssen beenden, leichten Weinvor einem schweren Weintrinken, zuerst die jungenWeine und dann die älterenLagen, mit einem trockenenWein beginnen und mit einemsüßen oder aromatischenWein schließen.

Mit diesen wenigen Zeilen,die das Thema sicherlich nichterschöpfend abdecken, hof-fen wir, einen Anreiz geliefertzu haben, um die ideale Zu-sammenstellung von Essenund Wein zu finden; die vor-handene Literatur zu diesemThema ist sehr umfangreich.Zum Abschluss möchten wirnun noch Dioskurides zitie-ren, einen griechischen Arztdes 1. Jahrhunderts nach Chri-stus, der uns über die gutenAuswirkungen des Tafel-weins aufklärt:

»Ein leichter Weißwein istgut für den Magen, der dunkleund schwere stärkt die Glieder.Jeder reine und echte Wein, dereinen erwärmt und der gut be-kömmlich ist, belebt die Kräf-te, lässt einen gut schlafen undverleiht einem eine gesundeFarbe. Es ist wirklich heilsam,das Essen mit ein wenig Weinzu begießen.« %

sco. Queste applicazioni�mono-vino� sono adatte amomenti e occasioni parti-colari, come pure a una co-lazione di lavoro o al pastoquotidiano. Per un pranzoimportante le esigenze sonoben diverse.

Il vino è la parte intellet-tuale del pranzo e il suo ser-vizio obbedisce ad alcuneregole essenziali: iniziarecon un bianco e finire con unrosso, consumare un vinoleggero prima di un vino ro-busto, prima i vini giovani epoi quelli invecchiati, inizia-re con un vino secco e finirecon uno dolce o aromatico.

Con queste poche righe,di certo non esaustive, spe-riamo di aver fornito unbuono stimolo a cercarel� ideale accoppiamentocibo-vino, la letteratura di-sponibile sul tema èamplissima. Per finire, unacitazione di Dioscoride �medico greco vissuto nel Isecolo d.C. � che ci illumi-na sugli effetti benèfici delvino a tavola:

«Il vino bianco sottile è uti-le allo stomaco, il nero e gros-so nutrisce le membra. Ognivino, puro e sincero, riscaldae si digerisce facilmente,rigenera le forze, fa dormire,fa buon colore. È cosa vera-mente salutare bagnare il cibocon un poco di vino». %

... e il bicchiere da vino andrebbe tenuto così!... und so sollte man das Weinglas halten!

14 CONTRASTO

Lumière wiederum zeigt ei-nen Filmzyklus mit dem Ti-tel L�avventura necessaria:cinema tra emigrazione eimmigrazione dall�Otto-cento ai giorni nostri. In dendrei Sommermonaten läufteine Ausstellung mit demTitel Da Genova per Ellis Is-land: l�esperienza degliemigranti italiani. Bei die-ser Ausstellung von großeremotionaler Tragweitehandelt es sich um eineLeihgabe des Einwande-rungsmuseums von EllisIsland.

Sie wird in Räumen derCommenda di Prè dargebo-ten und widmet sich The-men wie der Reisevorbe-reitung, der Atlantiküber-querung, der Ankunft inden Vereinigten Staatenwie auch in anderen Be-stimmungsländern dergroßen Wanderungswelleder vorletzten Jahrhun-dertwende. Unter den Ex-ponaten befinden sichObjekte aus dem Besitzder Auswanderer, wiezeitgenössische Photogra-phien, Reisedokumente,eine über elektronischeMedien zugängliche Ge-schichtensammlung, eineeigene Abteilung befasst

Genua - Fortsetzung von S. 11 -........................................................................................................................................................................................................................................

sich mit der Musik undden Schallplatten der Epo-che wie auch mit demVideofilm Isle of Hope, Isleof Tears.

Im Westen Genuas aufeinem nicht genutzten Kaider Firma Porto Petroliwird das Teatro Cargo vom8. bis 31. Juli das StückPartenze aufführen. Fürlänger als ein Jahr begabsich diese Theatertruppeauf Spurensuche. Überdie Auswanderer des Zeit-raumes um das Jahr 1900wird sie nun ein Theater-

stück aufführen, das nichtdie Geschichte behandelt,sondern Episoden ausdem Leben der Individu-en, die in einen großenTraum verflochten waren,dessen Verwirklichungihre Abreise gewährlei-sten sollte.

Auch die musikalischenVeranstaltungen im Laufedes Sommers erscheinenäußerst reizvoll. Hier zitie-ren wir gern auch noch dieAusstellung I Musicistisull�oceano � Storie di bor-do e di emigrazione, die an

einem noch zu bestim-menden Ort zu besichti-gen sein wird, sowie auchdas Konzert des ChoresMonte Cauriol.

Schließlich sei noch dasfür den 11. bis 13. und den17. bis 19. November ge-plante BühnenprojektEden erwähnt, das dasTeatro di Fabio einbringt,eine französische Theater-gruppe, die ein regie-führender Schauspieleraus Genua leitet, und dasim Teatro Modena zur Auf-führung kommt.

Dieses Projekt behan-delt die unterschiedlich-sten Aspekte der Auswan-derung und der Erinne-rung. Es setzt sich auszwei Theaterstücken, ei-nem Konzert, Kurzsemi-naren und Laborveran-staltungen zusammen undhat die Zielsetzung, denBürgern erhellende Be-gegnungen und Aus-tausch über Themen wieReise, Entdeckung, Wan-d e r u n g s b e w e g u n g e n ,Utopie und Illusionen zuermöglichen.

Werden wir uns also allein Genua wiedersehen? Wirhoffen hierzu einen Impulsgegeben zu haben. %

S. Ebadi - Fortsetzung von S. 9 -

Gesellschaft aktiv sind. Trotzallem haben sie es allmählichgeschafft, ihre geschminktenGesichter und einen Teil ih-rer Haare zeigen zu können.Sie haben leise begonnendas Gesicht der Stadt zu ver-ändern, indem sie bunteMäntel und auffällige Kopf-tücher wählten; sie habensich für eine immer stärkereAnerkennung ihrer Rechteengagiert. Ohne in offenenKonflikt mit den vom Re-gime auferlegten Regeln zugeraten, verwandeln sie die-se in Räume kleiner Freihei-ten. Statt sich in die Häuserzurückzuziehen, sind sie aufdie Straße gegangen, in dieBüros, zu den Arbeitsplätzen,um dort, wo es möglich ist, andem Aufbau einer freieren

und toleranteren Gesell-schaft mitzuwirken.

Shirin Ebadi sagte in ihrerRede anlässlich des Friedens-nobelpreises: »Die Schandeder Frauendiskriminierung inden islamischen Ländern hatkeine Wurzeln im Islam, son-dern in einer patriarchali-schen Männer-Gesellschaft,die diese (iranische) Gesell-schaft dominiert.« Gerade derIran kann sich einer langenTradition der Toleranz undhumanistischen, pazifisti-schen Kultur rüh-men. Im Sog die-ser Tradition, dieShirin Ebadi aufdie Einführungder Religionsfrei-heit zurückführt,die sogar bis aufKyrus dem Gro-ßen zurückgeht,

muss das iranische Volk, wiejedes Volk, das Recht auf dieEntscheidung der eigenen Zu-kunft in demokratischer Wei-se ohne militärisches Eingrei-fen von außen anerkennen las-sen. Dieser Richtungswechselist möglich, und besonders dieVergabe des Friedensnobel-preises an Shirin Ebadi als er-ste Frau, und zwar eines isla-mischen Landes, »gibt Millio-nen von Iranern und Bewoh-nern anderer islamischer Län-der Mut und Hoffnung, dass

sich das konstan-te Engagementund der Kampffür die Einhal-tung der Men-schenrechte undder InstitutionDemokratie ba-sierend auf derUnterstützung

und der Solidarität der inter-nationalen bürgerlichen Ge-sellschaft lohnt.«

Es gibt keinen Widerspruchzwischen dem Islam und denMenschenrechten. Das ist diemutige Botschaft ShirinEbadis, die sich als praktizie-rende Muslima bezeichnet,und anlässlich des 55. Jubilä-ums der Erklärung der Men-schenrechte von Oslo aus fol-gende Botschaft verbreitet:Die Menschenrechte sind einMuss für alle und lassen kei-ne Ausnahmen zu. Dies giltnicht nur für die Staaten aufder sogenannten �Achse desBösen�, sondern auch für jenewestlichen Demokratien, diedavon überzeugt sind, dass siesich im Namen des sogenann-ten Terrorismus-Kampf unge-straft den Menschenrechtenentziehen können. %

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CONTRASTO 15

- Aufgespießt -

# Claudio Paroli

Deutsch von Gabi Pommerenke......................................

Lange Reihe 111 - 20099 Hamburg - & (040) 28 05 48 62

Das Café ist von Montag bis Freitag 1700-2200 geöffnet

iCineforum italiano

Jeden letzten Donnerstagum 19:30 Uhr

19° ciclo - 19. Zyklus

26.02.: Un viaggio chiamato amore25.03.: Io non ho paura29.04.: Il cuore altrove27.05.: La finestra di fronte

Im Kulturladen St.Georg, Lange Reihe 111, Hamburg - Eintritt 3,-

Presentazione del nuovo libro di Antonella RomeoLA DEUTSCHE VITA

e discussione con l'autriceKulturladen St. Georg: giovedì 15.4.04 ore 19.30

Antonella Romeo liest aus ihrem neuen BuchLA DEUTSCHE VITA

Anschließend Diskussion mit der AutorinIm Kulturladen St. Georg am Donnerstag den 15.4.04 um19.30 Uhr

CulturForumCONTRASTO

Mittlerweile bestehenkaum noch Zweifeldaran, dass die ita-

lienische Regierung als �Re-gime� bezeichnet werdenkann, ein Regime, dessen Zen-sur � zumindest diejenige, diewir als nicht verdeckt oderunterschwellig bezeichnenkönnen � nicht immer die vonihren Initiatoren erhoffte Wir-kung erzielt. Zum Kreis derZensoren wollte auch SenatorDell�Utri, ein Mitglied der Re-gierungskoalition, gehören.Durch Dario Fos und FrancaRames Theaterstück L�Anoma-lo Bicefalo, eine Satire über den�Großen Kommunikator�,die schon seit Monaten aufdem Spielplan des PiccoloTeatro di Milano steht, fühltesich Senator Dell�Utri diffa-miert und versuchte deshalbdie geplante Ausstrahlung desStückes über den Satelliten-sender Planet (Sky) auf lega-lem Weg zu unterbinden oderzumindest seine Ausstrah-lung ohne Ton zu erzwingen.So begab es sich also, dass dar-aus ein Zwischenfall entstand,über den Fernsehsender undPresse in fast ganz Europaberichteten, bis schließlichdank einer außerordentlichenPortion Zivilcourage am 30.Januar die Fernsehversion desTheaterstückes, eine Kopro-duktion von Planet und Atlan-tide.Tv (www.atlantide.tv),nicht nur voll vertont gesen-det, sondern nach zwei Tagensogar wiederholt wurde. Al-lein dank der großen interna-tionalen Aufmerksamkeit er-langte diese Sendung eine fürein Satellitenprogramm au-ßergewöhnlich hohe Zu-schauerquote. Reichen dieseFakten aus, um von einer klei-nen Medienkatastrophe fürdie in Italien regierenden�Großen Kommunikatoren�zu sprechen?

Unserer Meinung nach istdiesem Zwischenfall kein son-derlich großes Gewicht beizu-messen. Viel gefährlicher, weil

subtiler erscheint dagegen diebereits erwähnte unterschwel-lige, verdeckte Zensur. Kürz-lich erläuterte Umberto Ecoden Unterschied zwischen ei-nem faschistischen und einemMedienregime: Unter dem Fa-schismus war sich die Bevölke-rung der Tatsache, dass dieMassenmedien ausschließlichregierungskonforme Nach-richten verbreiteten, bewusstund es war verboten, die BBCzu hören. Aus ebendiesenGründen vertraute man wederdem heimischen Radio nochder entsprechenden Presse,sondern hörte heimlich undleise Radio London oderschenkte noch eher den durchMundpropaganda verbreite-ten Informationen Glauben.

In seiner glänzenden Ana-lyse erläutert Eco, dass es ineiner Medienregime ganz ein-fach ist, grundsätzlich imRecht zu bleiben, wenn dasRegime sich selbst nur die je-weils abschließende Stellung-nahme vorbehält. Der auf-merksame Beobachter derwichtigsten italienischen Nach-richtensendungen wird dieseStrategie wiedererkennen: Eskommt in diesen Medien nie-mals vor, dass Ausführungender Opposition zu einem be-stimmten Thema den Erläute-rungen der Regierungspartei-en dazu nachfolgen, sondernausschließlich das Gegenteil istder Fall. Eine Medienregimehat es nicht nötig, Opponen-ten ins Gefängnis zu bringen,sie werden vielmehr dadurchgeschwächt und zum �Ver-stummen� gebracht, dass sieihre Standpunkte grundsätz-lich als Erste darstellen dürfen.

Wie kann man sich nun denAuswirkungen dieser Kunst-griffe entziehen? Eine Mög-lichkeit besteht darin, denWählern solche subtilen Me-chanismen transparent zumachen und den Bekannt-heitsgrad von Alternativenwie beispielsweise Planet undAtlantide Tv bzw. den Pro-grammen Rai Tre oder La7, diesich als noch frei von Regier-ungseinflüssen betrachtenkönnen, zu erhöhen. Wennauch nur in dem uns mögli-chen bescheidenen Rahmensind wir davon überzeugt,auch uns in diese letzte Kate-gorie einordnen zu können. %

Il primo dei nostri lettori che ci invierà la soluzioneesatta riceverà un abbonamento irrevocabile a CONTRASTO.

Der erste Leser, der uns die richtige Lösung schickt,bekommt ein unkündbares CONTRASTO-Abonnement.

Di chi si tratta? Um wen handelt es sich?

Lifting:

La pagina del ConsolatoELEZIONI DEL COMITATO DEGLI ITALIANI ALL�ESTERO (COMITES)

1. COS�E� IL COMITES?% Il COMITES è un organo elettivo che rappresenta le esigenze degli Italiani all�estero nei rapporti con gli Uffici diplomatici

e consolari.% In base al numero dei connazionali residenti in questa circoscrizione consolare, il COMITES sarà composto da 12 membri

e durerà in carica cinque anni.2. PER CHI SI VOTA ? Il prossimo 26 marzo si vota per eleggere i membri del COMITES sulla base delle liste di candidati presentate nella circoscrizione.3. COME SI VOTA?

In queste prossime elezioni del Comites, i cittadini italiani maggiorenni, qui residenti, non devono più recarsi ai seggi elettorali, come avveniva in passato, ma votano per corrispondenza (cioè, inviando per posta al proprio Consolato le

schede votate) con la seguente procedura:a) Entro il 6 marzo 2004 l�Ufficio Consolare invierà a casa di ciascun elettore un plico postale contenente :- il certificato elettorale (cioè il documento che certifica il diritto di voto)- una scheda di votazione, nella quale sono indicate tutte le liste elettorali presentate con i nominativi dei candidati- due buste di formato diverso- il testo della legge 23 ottobre 2003 n. 286, che ha modificato la disciplina dei Comites ed ha introdotto il voto per corrispondenza- un foglio informativob) L�elettore esprime il proprio voto tracciando un segno sul contrassegno della lista da lui prescelta o comunque sul rettangoloche lo contiene, utilizzando ESCLUSIVAMENTE una penna che scriva con colore nero o blu. L�elettore può esprimere unnumero di preferenze non superiore a quello indicato sulla scheda stessa (4), mediante un segno tracciato a fianco del cognomee nome del candidato prescelto.c) La scheda votata va inserita nella busta più piccola completamente bianca che dovrà essere chiusa e sigillata. Questa bustasigillata contenente la sola scheda votata deve essere inserita nella busta più grande preaffrancata, sulla quale comparel�indirizzo dell�Ufficio consolare, e nella quale l�elettore dovrà introdurre anche il tagliando del certificato elettorale, dopoaverlo staccato dal certificato stesso utilizzando l�apposita linea tratteggiata.d) Si raccomanda di non apporre né sulla scheda né sulla busta bianca sigillata né sul tagliando alcun segno di riconoscimento.Sia la busta sigillata che la scheda DEVONO essere integre. SULLA BUSTA PREAFFRANCATA DA RESTITUIRE CHIUSAALL�UFFICIO CONSOLARE NON VA RIPORTATO IL MITTENTE. La busta preaffrancata deve essere restituita per postaall�Ufficio consolare al più presto possibile IN MODO CHE GIUNGA A DESTINAZIONE NON OLTRE LE ORE 24 DEL 26MARZO 2004.

4. CHI VOTA? Possono votare tutti i cittadini italiani maggiorenni residenti da almeno sei mesi nella circoscrizione consolare, iscritti nell�elenco degli elettori predisposto dal Ministero dell�Interno, oppure ammessi al voto a seguito di accertamenti effettuati presso i rispettivi Comuni dall�Ufficio consolare.

PER L�INVIO DEL MATERIALE ELETTORALE IL CONSOLATO GENERALE DEVE ESSERE SEMPRE A CONOSCENZADELL�INDIRIZZO ESATTO.Si rammenta pertanto che è necessario:% ESSERE ISCRITTI ALL�A.I.R.E (Anagrafe Italiani Residenti all�Estero) presso l�Ufficio Anagrafe del Consolato; e% COMUNICARE SEMPRE I CAMBIAMENTI DI INDIRIZZO in caso di trasloco, trasferimento in un altro Land o Paese o rientro in Italia.

ATTENZIONE: L�INDIRIZZO CHE VIENE FORNITO AL CONSOLATO GENERALE DEVE ESSERE QUELLO DELL�ISCRIZIONE(ANMELDUNG) PRESSO LE AUTORITA� TEDESCHE.Per ulteriori informazioni potete rivolgervi a: Consolato Generale d�Italia � Ufficio Elettorale � Feldbrunnenstr. 54 � 20148 HAMBURG �

Tel.: 040/41400752 - Fax 040/41400731 � e-mail: [email protected]

Nella home page del Consolato potete trovaredecine di indirizzi utili sull�Italia:

www.consolati-italiani.de/amburgo/indexit.htm

IMPRESSUM: CONTRASTO � Periodico quadrimestrale indipendente / unabhängige viermonatliche Zeitung � www.contrasto.de � [email protected] / Editore: CONTRASTO e. V. � Deutsch-Italienischer Verein � c/o Kulturladen, Lange Reihe 111 � 20099 Hamburg & +49 40 666428 / 4399785

Chefredakteur / Direttore responsabile: Claudio Paroli � Bankverbindung / Banca: HASPA (BLZ 20050550) Konto Nr. 1230125666 Artikel und Übers. / Articoli e traduz.: Agenzia a.i.s.e., Famija Albeisa, Christine Gräbe, Achim Leoni, Regine Hartung, Alì Malek, M. & J. Manzin,

Gesa Mattiesch, Bernardino Mattioli, Barbara Muraca, Gabriele Pommerenke � Art-design: Claudia Martelli � Layout: Claudio Paroli

FORSE NON TUTTI SANNO CHE...