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carnet / 76 EVENTI Sede e infopoint: Chiesa San Pietro Martire via Sant'Alessio 34, tel. 342 1820111 [email protected] www.veronaminorhierusalem.it In alto a sinistra: Cappella di San Biagio, chiesa di Santi Nazaro e Celso. A fianco: sacrestia di Santa Maria in Organo. Il progetto Verona Minor Hierusalem cerca altri volontari immagine di una «Verona piccola Gerusalemme» risale all’ VIII secolo quando l’arcidiacono Pacifico, prefetto dello Scriptorium Capitulare, aveva redatto un dizio- nario e alla lettera V riportava che Verona era definita «Gerusalemme minore». Un titolo che trovava una sua logica nel fatto che durante il Medio Evo era difficile recarsi in Terra Santa, quindi molte città cercavano agganci e similitudini. Verona come Gerusalemme Nel 1474 il sigillo della città rappresentava l’effige di San Zeno e attorno la scritta «Verona Minor Hierusalem di Zenoni Patrono». Il parallelo tra le topografie delle due città, evidenziato nel secolo scorso dal professor Gian Paolo Marchi, sottolineava che l’Adige separa il Monte Oliveto (su cui sorge la Chiesa della Santissima Trinità) dal Monte Calvario (l’attuale Monte Cavro su cui sorge la chiesa di San Rocchetto) come il torrente del Cedron separa il Monte degli Ulivi dalla città Santa; entrambi i monti delle due città si trovano poi al di fuori delle mura cittadine; nell’area della chiesa di Santa Maria di Nazaret, dove ora sorge villa Wallner, un tempo c’era un’altra chiesa dedicata all’arcangelo Gabriele. Poco distante, la Fontana del Ferro, proprio come a Nazaret in Terra Santa sorgono una chiesa dedicata all’Annunciazione, la fontana della Vergine e una chiesa ortodossa dedicata appunto all’arcangelo Gabriele. Le chiese veronesi di Santa Maria di Nazaret e Santa Maria di Betlemme (oggi San Zeno in Monte) sono, inoltre, entrambe in collina e, all’epoca anche fuori dalle mura, quasi a ricordare la distanza tra Gerusalemme, Nazaret e Betlemme. Fuori dalle mura veronesi, era stata eretta la chiesa del Santo Sepolcro, esattamente come il Sepolcro di Cristo era situato fuori dalle mura della Gerusalemme del I secolo. Il progetto Verona Minor Hierusalem nasce da un’idea del vicario episcopale don Martino Signoretto e ha l’obiettivo di riportare alla luce un patrimonio culturale, artistico e spirituale legato a un’immagine urbanistica su modello della Terra Santa, con lo scopo di valorizzare un’area della città non abbastanza conosciuta. L’iniziativa è sorretta dal volontariato: sono impegnati infatti più di 250 addetti e 200 studenti di licei e istituti di Verona, che tengono aperte dal giovedì alla domenica compre- sa, dalle 10 alle 17.30, le cinque chiese dell’itinerario, accogliendo i visitatori. Il progetto si articola in “Rina- scere dall’Acqua, Verona aldilà del fiume”, “Rinascere dalla Terra, Verona crocevia di civiltà, storia e cultura” e “Rinascere dal Cielo, tra le note di Mozart e una nave di santi”. Si tratta di percorsi urbani, adatti ai pellegrini. “Ri- nascere dall’Acqua” coinvolge le chiese ubicate all’ester- no dell’ansa dell’Adige (sinistra Adige): San Giorgio in Braida, Santo Stefano, Santi Siro e Libera, San Giovanni in Valle, santa Maria in Organo e San Pietro Martire, cui si aggiungono le chiese di Santa Maria in Betlemme (oggi San Zeno in Monte) e Santa Maria di Nazaret. Verona Minor Hierusalem UN ITINERARIO NELLA STORIA E NELLA FEDE di Giancarla Gallo

Maria di Nazaret, dove ora sorge villa Wallner, un tempo Hierusalem · Maria di Nazaret, dove ora sorge villa Wallner, un tempo c’era un’altra chiesa dedicata all’arcangelo

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Page 1: Maria di Nazaret, dove ora sorge villa Wallner, un tempo Hierusalem · Maria di Nazaret, dove ora sorge villa Wallner, un tempo c’era un’altra chiesa dedicata all’arcangelo

carnet / 76

E V E N T I

Sede e infopoint:Chiesa San Pietro Martirevia Sant'Alessio 34, tel. 342 [email protected]

In alto a sinistra:Cappella di San Biagio,chiesa diSanti Nazaroe Celso.A fianco:sacrestia di SantaMaria in Organo.

Il progettoVeronaMinorHierusalemcerca altri volontari

immagine di una «Verona piccola Gerusalemme» risale all’ VIII secolo quando l’arcidiacono Pacifico, prefetto dello Scriptorium Capitulare, aveva redatto un dizio-nario e alla lettera V riportava che Verona era definita «Gerusalemme minore». Un titolo che trovava una sua logica nel fatto che durante il Medio Evo era difficile recarsi in Terra Santa, quindi molte città cercavano agganci e similitudini.

Verona come GerusalemmeNel 1474 il sigillo della città rappresentava l’effige di San Zeno e attorno la scritta «Verona Minor Hierusalem di Zenoni Patrono». Il parallelo tra le topografie delle due città, evidenziato nel secolo scorso dal professor Gian Paolo Marchi, sottolineava che l’Adige separa il Monte Oliveto (su cui sorge la Chiesa della Santissima Trinità) dal Monte Calvario (l’attuale Monte Cavro su cui sorge la chiesa di San Rocchetto) come il torrente del Cedron separa il Monte degli Ulivi dalla città Santa; entrambi i monti delle due città si trovano poi al di

fuori delle mura cittadine; nell’area della chiesa di Santa Maria di Nazaret, dove ora sorge villa Wallner, un tempo c’era un’altra chiesa dedicata all’arcangelo Gabriele. Poco distante, la Fontana del Ferro, proprio come a Nazaret in Terra Santa sorgono una chiesa dedicata all’Annunciazione, la fontana della Vergine e una chiesa ortodossa dedicata appunto all’arcangelo Gabriele. Le chiese veronesi di Santa Maria di Nazaret e Santa Maria di Betlemme (oggi San Zeno in Monte) sono, inoltre, entrambe in collina e, all’epoca anche fuori dalle mura, quasi a ricordare la distanza tra Gerusalemme, Nazaret e Betlemme. Fuori dalle mura veronesi, era stata eretta la chiesa del Santo Sepolcro, esattamente come il Sepolcro di Cristo era situato fuori dalle mura della Gerusalemme del I secolo.

Il progettoVerona Minor Hierusalem nasce da un’idea del vicario episcopale don Martino Signoretto e ha l’obiettivo di riportare alla luce un patrimonio culturale, artistico e spirituale legato a un’immagine urbanistica su modello della Terra Santa, con lo scopo di valorizzare un’area della città non abbastanza conosciuta. L’iniziativa è sorretta dal volontariato: sono impegnati infatti più di 250 addetti e 200 studenti di licei e istituti di Verona, che tengono aperte dal giovedì alla domenica compre-sa, dalle 10 alle 17.30, le cinque chiese dell’itinerario, accogliendo i visitatori. Il progetto si articola in “Rina-scere dall’Acqua, Verona aldilà del fiume”, “Rinascere dalla Terra, Verona crocevia di civiltà, storia e cultura” e “Rinascere dal Cielo, tra le note di Mozart e una nave di santi”. Si tratta di percorsi urbani, adatti ai pellegrini. “Ri-nascere dall’Acqua” coinvolge le chiese ubicate all’ester-no dell’ansa dell’Adige (sinistra Adige): San Giorgio in Braida, Santo Stefano, Santi Siro e Libera, San Giovanni in Valle, santa Maria in Organo e San Pietro Martire, cui si aggiungono le chiese di Santa Maria in Betlemme (oggi San Zeno in Monte) e Santa Maria di Nazaret.

Verona Minor Hierusalem UN ITINERARIO NELLA STORIA E NELLA FEDE

di Giancarla Gallo