Kronstadt 47

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    Chi sono i maniestanti irania-ni, cosa li spinge a uno scontroche ormai aperto e cruento? dicile porsi questa doman-da ora, mentre il sangue scor-re per le strade di Teheran. Ma necessario capirlo: e per ar-lo bisogna riavvolgere il nastro,cercando un lo di Arianna nel-la storia degli ultimi anni.Il motivo dellesasperazioneche adesso va in scena ha unnome: disoccupazione. LIran uneconomia malata, che con il10% delle riserve mondiali digreggio e una orza-lavoro gio-vane e istruita potrebbe cresce-re a ritmi cinesi. Invece, nonriesce a spingersi oltre il 4.8%annuo. Il tasso di disoccupa-zione stimato tra il 18% e il30%: con queste cire, non cda chiedersi come mai gli ira-niani protestino, ma come ab-biano atto a sopportare no adora.La situazione non recente, enon dovuta ad Ahmadinejad:vediamone il motivo. La rivo-

    luzione del 79 u atta controi Pahlavi, portati al potere dal-la CIA nel 53 per mantenere ilcontrollo dei pozzi di petrolio.In essa erano presenti due com-ponenti: una laica di sinistra euna religiosa e tradizionalista.Nel giro di mesi questa riusca prendere il controllo, no adestromettere e perseguitare la

    prima. Per tutti gli anni 80, pe-r, il volto che il regime orivaaveva attezze quasi socialiste:il consenso si ondava sullin-tervento dello stato nellecono-mia volto alla redistribuzione.Non a caso, per premier Kho-meini scelse nientemeno cheun guevarista islamista, cio...Mousavi. Proprio lui! Il cui go-verno, accanto a una brutaleislamizzazione della societ edella cultura, persegu un dise-gno simile a quello di tanti an-ticolonialisti sudamericani. Unesempio la nazionalizzazio-ne del petrolio. Altrettanto im-portante lassegnazione delsistema di ondazioni (i bun-

    yad), istituito dai Pahlavi pergarantire monopoli agli im-prenditori loro amici, al ana-tico corpo delle Guardie Rivo-luzionarie (pasdaran). Questeondazioni, che controllano il20-30% delleconomia naziona-le e danno lavoro a cinque mi-lioni di iraniani, operano esen-tasse, uori dalla concorrenza e

    da ogni controllo statale se nonquello, diretto, della Guida Su-prema. Sono un bacino eletto-rale cruciale e una onte di im-menso potere per le Guardie.Si capisce cos cosa sia in gio-co in queste ore: quanto ortepicchiereste voi, se vi giocaste

    Massimo Ghimmy

    Non tutti possono dire di aver ri-cevuto una, anzi, la poltrona diPalazzo Mezzabarba come rega-lo di compleanno il nostro gio-vane virgulto del Pdl pavese, in-vece, s. Per il suo trentesimocompleanno (io riporto il datoche comunicano i giornali, manessuno riuscir mai a toglier-mi dalla convinzione che i suoidocumenti siano truccati), inat-ti, Alessandro Cattaneo ha vintolonore di insediarsi come nuo-vo sindaco di Pavia. Uscito vin-citore dal primo turno di elezio-

    ni, con un netto 20% di staccorispetto al candidato del Pd, Al-bergati, il nostro ingegnere pre-erito ha esteggiato linvestituradopo anni di governo di centro-sinistra. Lentusiasmo sem-pre da premiare, guriamoci,ma dopo la giunta Capitelli cancora da meravigliarsi? Sareb-be stato incredibile il contrario.I nostri dubbi, in compenso, ri-mangono. E non solo quelli ana-graci: incongruenze, amiciziepoco raccomandabili. Come sisuol dire, chi vivr vedr.Qualcun altro, poi, ha recente-mente ricevuto un simpatico re-galo. Si tratta di Cattiva Politica.Ma non sola: con lei sono sta-ti omaggiati anche Voto Mafosoe Corruzione. Tutti cari amici divecchia data del nostro Bel Pae-se. Basta inatti scorgere i dati delReerendum del 21 e 22 giugnoper accorgersene: la media na-zionale dellafuenza alle urnesi aggirata intorno al 17%. Unamiseria. Certo, il disgusto deglielettori nei conronti della poli-tica pu essere acilmente com-preso, visti i tempi che corrono,ma lastensionismo non di si-curo la soluzione migliore peruscire da questo lago di melma per non dir di peggio in cui

    ci siamo abituati a sguazzare: an-zi, astenersi dal voto non pu cheavorire le irregolarit, eliminan-do lespressione del consenso (odissenso) popolare e acilitandole illegalit dei maneggioni.Ma non disperate, cari lettori,anche a noi stato concesso unregalo. Un regalo esotico, per dipi, visto che ce lo mandano ad-dirittura i redattori diEl Pas. Sitratta di una battuta, di sarca-smo puro, di una scarica di bile.Il quotidiano madrileno, dimo-strando evidentemente troppaducia nella civilt del nostropaese, ha diatti cos dichiarato il25 giugno: Se le minorenni na-poletane, le prostitute di Bari, ivoli di Stato con inviti privati ei reclutatori di veline non porte-ranno a nulla di peggio, una co-sa chiara: il sogno di Berlusco-ni di salire al Quirinale svanitotra gli scandali delle este eroti-che. Poveri i llusi.

    Isabella Bossolino

    Illusioni

    Perdute

    Primariamente esiste una do-manda: pu considerarsi dirit-to ondamentale delluomo lospostarsi liberamente sulla su-percie terrestre?.Un approccio minimamente li- bertario direbbe: ovviamente

    s.Una risposta coerente con ilmondo tangibile sarebbe: pro-prio no.Provate a presentarvi alla do-gana elvetica sprovvisti di do-cumenti idonei. Dubito vi a-rebbero passare senza battereciglio.Di domanda ne esiste conse-guentemente unaltra: Limmi-grazione un problema?.Qui una risposta diretta sareb- be davvero azzardata. Che siaun processo naturale non ci so-no dubbi: no a prova contra-ria gli esseri viventi si sposta-no alla ricerca di risorse, verso

    le zone maggiormente ricchedelle stesse. Questo accomunagli uomini di ogni razza ai bat-teri di ogni orma. Se si pensapoi che limmigrazione di cuisi parla genera cronicamen-te mandrie di uomini costrettiad arontare le asperit di unviaggio colmo di interrogati-

    vi, pieno di barbarie, che li co-stringe sistematicamente a su-bire violenze e soprusi di ognigenere, la risposta non pu es-ser pi scontata: un problemae basta.Ovvio che da pi parti la cosa

    venga classicamente aronta-ta in termini ideologici, peggioancora: politici, economici edinne populisti. Tutti gli schie-ramenti si esprimono sulla ba-se del loro humus elettorale,attenti a rinorzare i avori deiloro potenziali o concreti elet-tori. Senza cogliere il nocciolodella questione. Senza dire ciche andrebbe veramente detto.Senza rischiare di scandalizzareper ar ragionare tutti. Al mas-simo ci si sbilancia, con dichia-razioni lontane dallovviet undelta piccolo a piacere, nel solotentativo di recuperare qualchepunto percentuale dei consen-

    si, statisticamente appannaggiodegli avversari.Sarebbe inutile, tedioso e sper-pero dinchiostro passare inrassegna tutte le contraddizioniche da questo scenario scaturi-scono. Andremo quindi direttiverso le eventuali proposte ri-

    LEra del Diritto &

    lImmane Immonda

    Immigrazione Imminentedi Matteo Bertani

    Continua a pagina 6Continua a pagina 4

    Teheran callingdi Gianluca Flego

    ronstadtkperiodico mensile

    Numero 47

    Mercoled 01

    Luglio 2009

    ISSN 1972-9669

    Ak-47

    economico e

    maneggevole

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    Kronstadt e Ofcina Multimediale Pavese, organizzano:

    Creative Jammin Festivaldal 2 al 5 luglio

    Fossato del Castello Visconteo

    Il Creative Jammin Festival arriva alla sua quinta edizione, confermandosi comeun atteso appuntamento della stagione musicale estiva della citt. Questanno in

    via del tutto eccezionale il festival subisce un cambio di location, spostandosi nellamagnica cornice del Fossato del Castello Visconteo di Pavia.

    Quattro giorni di musica dal vivo che vedranno alternarsi artisti locali, band emer-genti e artisti di fama nazionale quali ad esempio Zibba e Almalibre, I Cosi e LaBanda Spessotto, cover band del grande Vinicio Capossela, accompagnati sul

    palco dal Bassotuba ufciale del grande cantautore.Ma la musica non lunico componente di questo festival, per tutti i quattro giorni

    sar presente un punto ristoro con alimenti biologici, carni alla griglia, piatti veg-etariani, un bar con bevande alcoliche e non, cocktails, degustazioni di vini tipici

    dellOltrep e diverse bancarelle di artigianato locale e altre prelibatezze alimentari.

    Programma del FestivalGioved 2 luglio 2009

    dalle 19.30 Aperitivo con vini dellOltrepdalle 21.00 musica dal vivo con:

    Teoria ed Eccesso - gruppo locale dalle sonorit dark-loungeCodeina - Gruge/indie direttamente dalla Brianza (alcolica)

    Venerd 3 luglio 2009

    dalle 19.30 aperitivo con vini dellOltrepdalle 21.00 musica dal vivo con:

    Fabbricando Case - un grande tributo a Rino Gaetano

    Zibba e Almalibre - folk rock con tendenze balcaniche

    Sabato 4 luglio 2009

    dalle 19.30 aperitivo con vini dellOltrepdalle 21.00 musica dal vivo con:

    Maciste - rock melodico popolare con inuenze indie

    Banda Spessotto - cover band ufciale di Vinicio Capossela

    Domenica 5 luglio 2009

    dalle 16.30 letture animate per bambini

    dalle 19.30 aperitivo con vini dellOltrepdalle 21.00 musica dal vivo con:

    Dj Claudio P - solo musica anni 70/80!I Cosi - rock con sonorit anni 50/60 il tutto rivisto in chiave moderna.

    Anche se probabilmente nonnoteremo la dierenza, do-po anni di amministrazione dicentro-sinistra la giunta pavese passata allaltra sponda. Nonnel senso che tutti i consiglieri

    e il sindaco sono diventati omo-sessuali, semplicemente il ri-sultato delle ultime elezioni hadecretato la vittoria del centro-destra. Scusate, che adoro areprecisazioni inutili.Il nostro petit ami AlessandroCattaneo ce lha atta a con-quistare il titolo di sindaco pigiovane della nazione, men-tre monsieur Albergati non riuscito a ottenere per la ter-za volta la ducia dellelettora-to pavese, accaparrandosi solouna manciata di sedie in con-siglio comunale. Accanto a loroil buon Ferloni, vincitore di un

    posto da consigliere, e poi i pic-coli e grandi esclusi: LombardiaAutonoma, Pavia per Tutti, Rosaper lItalia e poi Riondazione ela lista civica di Irene Campari.Riguardo questultima c unastoria divertente da raccontare:lotto giugno arrivano gli esitidelle elezioni, che conermanoquanto detto sopra e in pi in-cludono anche la nostra Irene.Il giorno dopo si a dietro ront:il sotware utilizzato per conteg-giare le preerenze non era sta-to aggiornato secondo lultima

    legge elettorale. La Campari uori. Linadempienza ha colpi-to ancora.Ad ogni modo il pilastro portan-te di queste elezioni stato ilcambiamento, o meglio: la sua

    assenza e la sua presenza.La scontta del centro-sinistrapu essere imputabile ad en-trambe le situazioni: da un la-to troviamo la svolta destror-sa di una citt stanca di giuntein cui lunica cosa che muta lordine degli addendi, che, co-me sappiamo tutti dalle scuo-le elementari, porta comunqueal medesimo risultato; dallaltroc levidenza che il nuovo nonesiste o non adeguato o non voluto: Albergati pur sempreil rutto di quelle elezioni pri-marie che lhanno preerito adAntonio Maria Ricci, il quale, se

    non altro, non era gi stato sin-daco.Riondazione si inserisce nelquadro nazionale in cui versail partito, pi concentrato su sestesso che sul ruolo che oggi piche mai la Sinistra -quella con laS maiuscola- dovrebbe avere, equi il wind o change si trova da-vanti un muro che ornisce unununica risposta: basta. La do-manda questa: votereste unpartito che si attiva per contra-stare una legge mal compresa (lacosiddetta ordinanza anti-kebab)

    ma che, a li-vello sia cit-tadino chenazionale,non propo-ne alcuna

    iniziativadegna dinota controil decisa-mente pigrave ddlsulle inter-cettazioni?La vittoriadi Cattaneoe i modestirisultati del-le due listeciviche piorti, quelledi Ferloni edella Cam-

    pari, posso-no essere considerati come dueaspetti diversi della stessa que-stione.Da una parte c il volto nuovodel centro-destra, questo bravoragazzo laureato in ingegneriache ogni madre desidererebbeavere come glio, dallaltro duepersonaggi da tempo interessatialla politica senza tuttavia esse-re inseriti in logiche partitiche.Visto lo schio che attualmen-te pervade la politica italiana diogni colore verrebbe spontaneo

    provare a dare la propria duciaa qualcuno che sia uori dal si-stema, tuttavia esiste anche unaltro aspetto: quello del ma chisono questi? Da dove sono usci-ti? che porta, unitamente al ti-more di sprecare il proprio vo-to per un candidato con minorichances di vincere, a continua-re a rivolgersi verso le grandicoalizioni, le quali, sruttando ilnuovo tanto di moda, si nascon-dono dietro volti che sembranoessere nulla pi che specchietti

    per le allodole.Bene, siamo in un paese libero,ma bisogna tenere a mente unacosa: un vecchio cappotto, sep-pur rivoltato, resta sempre unvecchio cappotto. In ogni casoacciamo i nostri migliori augu-ri allAlessandro, sperando siaallaltezza di svolgere il proprioruolo autonomamente e nelmigliore dei modi.

    Ginevra Sanvitale

    periodico mensile

    Numero 47

    Mercoled 01

    Luglio 2009

    Il solito, vecchio cambiamento

    cronaca locale2Non perdere loccasione di conoscere dal vivo la redazione!

    Vieni al Creative Jammin Festival!

    Ak

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    Lavevamo gi visto con la ban-dana. Ma non solo: col cappel-lo da cowboy, il colbacco russoe il berretto da erroviere. Pernon dimenticare lelmetto davigile del uoco tra gli sollati

    aquilani. Ora c qualcuno chelo candida a vincere un altrosimpatico copricapo, la coronadalloro. Quella di un concor-so per modelli della Borsalino,penserete voi. Giammai quisi punta molto pi in alto: lal-loro di cui in esame viene daun reddo paese del Nord, perla precisione da Stoccolma.Quella che vi stiamo raccon-tando, cari lettori, una storiavera. Non c trucco non cinganno, soltanto lo spiccatosenso dellumorismo dellav-vocato Emanuele Verghini,presidente del Comitato della

    Libert, il comitato che propo-ne la candidatura delluno e

    trino Silvio al Nobel per la Pa-ce 2010. Che nome originale!Mesi e mesi di meningi spre-mute, immagino. Ma il verocapolavoro non certo il no-me: andate su www.silviope-rilnobel.sitonline.it e capirete.Musichetta accattivante, gra-ca gggiovane, immagini di en-tusiasti e multietnici sosteni-tori, una bella oto con Ratzi(mai dimenticare la potenzadella Democrazia Cristiana,mi raccomando) in homepage.

    Ma chi sono gli ideatori, que-sti simpatici burloni? Si trattadi cinque Avv. e Dott. (come citengono a precisare nellelen-co) non altrimenti noti, tuttiprovenienti dalle la del Mo-

    vimento dei Popolari-liberali diCarlo Giovanardi. Ma non sonocertamente soli: li sostiene an-che una pletora di personaggiminori, guarda caso tutti mem-bri del PDL con la sola ecce-zione di un deputato dellMPA(non ci allontaniamo comun-que di molto). Vi sentite esclu-si? Volete testimoniare a Silvioche anche voi gli volete bene?Non temete, anche noi cittadi-ni comuni possiamo are qual-cosa per il nostro eroe: non soloabbiamo la possibilit di aderi-re al comitato centrale compi-lando un modulo, possiamo ad-

    dirittura creare il nostro piccolocomitato sotto casa! Nella nostracitt, capite? Non vi sentite sol-levati? Non ne siete entusiasti?Se non condividete le mie emo-zioni e la mia esultanza, evi-dentemente siete i soliti scetti-ci e arroganti: Silvio non solo buono, ma anche umile. In-atti, come ci ricorda la paginaweb, questo comitato non na-sce per iniziativa di Silvio Ber-lusconi, n del PDL, ma per vo-lont della societ civile lasociet civile, mica corbellerie.E di ragioni per candidarlo a un

    tale riconoscimento, la societcivile ne ha a bizzee. Eccome.Basta arsi un giro nella sezio-ne del sito denominata PerchSilvio Berlusconi? ottima do-manda, in eetti per leggere

    lelenco delle mitiche res gestaedel nostro beneattore nazio-nale: risoluzione della crisi traGeorgia e Russia, missioni mili-tari di pace (?!) in tutto il mon-do, accordi con la Libia, elezio-ne di Rasmussen a segretariogenerale della Nato. Insomma,se non ci osse stato lui il mon-do sarebbe in preda al caos, col-pito da numerose guerre, afit-to da migliaia di morti evitabili.Cosa? Dite che ancora cos?Sciocchezze: i soliti allarmismimessi in giro dalla Sinistra. dal 1907 che un italiano nonvince il Nobel per la Pace: Er-

    nesto Teodoro Moneta, gior-nalista, u lultimo. Vi sembracos grave? Se lalternativa questa beh direi che pos-siamo starne ancora senza peraltri centotr anni.Anche perch mi vengono poiin mente le parole del mini-stro Renato Brunetta: Ho mol-ti amici che hanno vinto il pre-mio Nobel e non sono moltopi intelligenti di me. Ecco,appunto: perch dargli questasolida conerma? Al massimo,un bel Grammy ad Apicella.

    Isabella B

    Il 9 giugno, dopo la pubblicazio-ne dei risultati uciali delle ele-zioni per il Parlamento Europeo,abbiamo assistito in Italia ad unenomeno curioso: gli elettori dicentro sinistra piangevano lacri-me amare, di ronte al ritratto aosche tinte di unItalia arresa al berlusconismo e alla xenoobiadi Lega e destra del PDL; i di-rigenti del PD, principale parti-to di opposizione, apparivano alcontrario rilassati e, se non sod-disatti, almeno sollevati. Apparentemente non si tratta-va che di una bizzarra manie-stazione del noto scollamentotra rappresentanti e base del PD,che ormai ha assunto le orme diuna patologia cronica a cui nes-suno si preoccupa pi di trova-re rimedio.I candidati della sinistra radicalesi dimostravano invece emotiva-mente pi vicini al loro elettora-to: presentatisi divisi in due li-ste, non sono riusciti a mandarenemmeno un rappresentante alParlamento Europeo, bruciandoun 6% abbondante di voti. Nes-suno ostentava buonumore.Un caso signicativo quel-lo dei Verdi: oltre che dal Parla-mento italiano e da quello euro-

    peo sembrano scomparsi anchedallimmaginario collettivo. Ep-pure in Europa il loro gruppoparlamentare cresciuto, e inalcuni Paesi ha registrato risulta-ti sorprendenti (15% in Francia,per dirne una). Questo succes-so rispecchia il atto che la lottaal riscaldamento globale racco-glie adesioni sempre pi ampie

    e le tesi degli ambientalisti sem-brano acquisire sempre maggiorcredito. Gli scettici di ieri comin-ciano a pensare che se persinola Cina ha deciso di investire inquesto campo signica che ci so-no buone possibi-lit di guadagnar-ci ribaltando ilmeccanismo percui molti negava-no la possibilit diun cambiamentoclimatico di origi-ne antropica per-ch arontarlosembrava antieco-nomico, ora chegli investimentinelle energie pu-lite cominciano aare gola ecco cheil global warmingdiventa una veritoggettiva.Mentre in Euro-pa si raccoglieva-no voti con sloganambientalisti, inItalia i Verdi han-no atto unalle-anza con Vendo-la, nascondendosidietro il simbolo

    di Sinistra e Liber-t e orendosi co-me carne da ma-cello per le lotteratricide della si-nistra italiana. Nelrattempo, si la-sciata prosperarelidea che il pro- blema generato

    dalleccessiva concentrazione digas serra nellatmosera sar ri-solto a breve con la costruzio-ne di qualche centrale nucleare.E cos, paradossalmente quelloche doveva essere un cavallo di

    battaglia degli am-bientalisti ha porta-to acqua, ancora, almulino di Berlusco-ni, lasciando i Ver-di ad appassire sen-za voti.Rimane da dare unsignicato alla se-renit di France-schini di ronte alrisultato del PD.Forse ormai le cam-pagne mediatiche berlusconiane con-dizionano anchei dirigenti di sini-stra, che davve-ro si aspettavano ilPDL al 45%... or-se, semplicemen-te, Berlusconi tal-mente potente dapotersi permetteredi essere deluso inseguito ad una vit-toria schiacciantedella sua coalizio-

    ne, mentre la sini-stra talmente al-lo sbando che nonsembra credere aisuoi occhi per averperso solo un 7% divoti in due anni.Sicuramente, per,ad alimentare i sor-risi ha contribuito

    parecchio la scontta della si-nistra in tutta Europa, che per-mette al PD di nascondersi die-tro ad un vento di destra cheriguarda lintero continente ea rientrare la situazione italia-na in un quadro complessivo,

    in cui non pi lanomalia.Credo che si possa riassume-re questo complesso enomenodi geopolitica con il detto: malcomune, mezzo gaudio.La situazione italiana non pe-r conrontabile a quella eu-ropea, in cui la sinistra statascontta a causa di astensioni-smo ed euroscetticismo: in Italialastensionismo stato limitato,e il PD stato scontto grazie al-la pessima gestione dei suoi di-rigenti. Dietro il paravento del-la crisi della sinistra europea sicerca di nascondere la crisi del-la sinistra italiana, che era inizia-ta ben prima di queste elezioni,

    di cui le cause sono nate allin-terno dei nostri conni e dei cuiresponsabili conosciamo i no-mi: sono quei dirigenti di partitoche da quindici anni si dimostra-no alternativamente incapaci divincere le elezioni e di governa-re.Una delle poche note stimo-

    lanti di questa tornata elettora-le stato il successo di una out-siderche si atta notare proprioper la sua critica nei conrontidellattuale gestione del PD. De-borah Serracchiani, giovane se-gretaria del PD di Udine, soste-

    nuta unicamente (a livello dimedia) dalla rete, pur non es-sendo capolista stata la primaeletta per numero di preerenzenon solo allinterno della sua li-sta, ma dellintera sua circoscri-zione (nord est), battendo addi-rittura Berlusconi. Tutto questosenza nessun supporto ucialedel partito.Ora, dopo il malcelato astidioiniziale, i unzionari del PD vo-gliono -si capisce- sruttare laSerracchiani no allosso, tra-sormandola in un personaggioe dimenticando che ha ottenu-to i suoi risultati non sulla ba-se delpersonaggio che propone-

    va, ma sulla base dei contenutie, soprattutto, di una eroce cri-tica contro lattuale gestione delpartito.Il PD nato male, malissimo.Sar possibile cambiarlo a metstrada, dallinterno? Vedremo.

    Makka

    Un Papi da Premio Nobel

    Sinistra serenit.

    Una legge che limita le inter-cettazioni pu essere una cosaestremamente positiva. Pensa-te che bello sarebbe se si potes-se organizzare un sit-in davantiallAnnabella senza trovarsi una

    pattuglia misteriosamente giappostata davanti, oppure poterchiamare un vostro amico clan-destino senza rischiare di esseredenunciati per avoreggiamentodellimmigrazione.Tuttavia il ddl Alano sulle in-tercettazioni, approvato tramitevoto di ducia alla camera l11giugno di questanno, pare es-sere volto piuttosto a smantella-re lindipendenza dellinorma-zione e della magistratura comedenunciato anche da De Magi-stris esattamente come previ-sto gi dalla P2....Il disegno di legge stato presen-

    tato nel giugno 2008 dal ministrodella giustizia Alano ed giuntoallultima ase, quella del voto alsenato, prima che la parola pas-si al Presidente della RepubblicaNapolitano, il quale ha atto capi-re di non avere intenzione di r-mare il ddl se la legge non verrmodicata per questultima vota-zione. Il provvedimento prevedesostanzialmente di limitare lusodelle intercettazioni e di control-lare che non vengano pubblicate.Alcune risultano essere talmen-te restrittive da apparire quasiassurde, come la norma per cuisi possono piazzare cimici in unluogo solo se si sa che si sta com-

    mettendo un reato, o come quel-la per cui si pu intercettare solose vi sono evidenti indizi di col-pevolezza e solo se strettamentenecessario (esclusi reati di maae terrorismo ovviamente...). Inrealt in Italia esistono un sac-co di leggi ultra restrittive, ba-sti pensare che in una strada

    del centro cittadino dopo le 23 consentito produrre una quanti-t di rumore (espressa in deci-bel) talmente bassa che statocostatato che persino il rumoredi un bosco di notte superiore.

    Il risultato che la legge vieneper la maggioranza delle volteinterpretata in maniera blandain modo da non risultare oppri-mente, tranne poi essere appli-cata nella sua orma reale quan-do lo si desidera. In tal modo mirisulta dicile immaginare chese volessi organizzare una qual-sivoglia orma di disobbedienzacivile, cio di protesta pacica,io non venga controllato.Unaltra questione importante quella della privacy, addirittura previsto il carcere per i gior-nalisti che pubblicano le inter-cettazioni. Il punto per che

    spesso dalle intercettazioni so-no emersi, pur non essendo rea-ti, malcostumi molto gravi comele teleonate ai banchieri duran-te il Governo Prodi o le teleo-nate tra i principali Tg nazionaliper decidere i palinsesti o comequelle, gravissime, tra Sacc eBerlusconi. A ronte della priva-cy di un politico c il diritto delcittadino di sapere quale gene-re di persona tenga in mano leredini della sua esistenza, conla dierenza che uno politicoper scelta (interessi personali?)mentre invece essere cittadinipraticamente non lo .Nonostante alcune mobilitazio-

    ni che si stanno mettendo in at-to da parte di magistrati e politicicome De Magistris o Travaglio importante costatare come ilprovvedimento sia stato votatoda parte del Pd ed abbia perciun consenso trasversale.

    JCO

    Eccellente Provvedimento del Governo

    Akperiodico mensile

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    Mercoled 01

    Luglio 2009 riconoscimenti 3Leninade: lintegratore di sali minerali

    pi usato dalla sinistra italiana

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    il controllo del 30% dellecono-mia di un paese?Le sclerosi di questo sistemaportarono a una situazione distagnazione. Dopo la morte di

    Khomeini, cos, si cerc di intro-durre politiche di apertura e li- beralizzazione che riportasseroil paese ad esserecompetitivo. Soprat-tutto dopo lelezionedi Khatami, nel 97,a ci si accompa-gnarono caute atte-nuazioni del rigorepuritano, che porta-rono a una guerra diattrizione tra i con-servatori del Consi-glio Supremo (Kha-menei) e i riormistial governo. Stretto

    tra lopposizione diKhamenei, dei lavo-ratori (avversi allafessibilit), dei pa-sdaran (avversi allaregolamentazionedei bunyad, ormailoro privata gallinadalle uova doro), edei contadini (av-

    versi al taglio di numerosi sussi-di), il governo Khatami si trovin una situazione di impoten-za appena mascherata, dopo il2001, dal rialzo delle rendite delpetrolio. LIran: un paese in ba-lia di gruppi dinteresse, incapa-ce di riormare se stesso.

    Cos, il Consiglio Supremo haunidea: cambiare pelle, estro-mettere Khatami, tornare alleorigini della rivoluzione. Crea,per cos dire dal nulla, un nuo-vo leader in cui si riconoscanotutti coloro che avevanoda perdere dalla politicariormista. un pasdaran, della provincia, un uo-mo del popolo, un tra-dizionalista. Lelezione diAhmadinejad, nel 2005, stata una grande vittoriadel paese proondo controuna borghesia urbana che probabilmente la pimoderna, lucida e occi-dentale del Medio Orien-te. Eletto con uno slogan:portare i protti del pe-trolio sulle tavole degli ira-niani, che un destino. E

    quando il petrolio cala, glisi rivolter contro. Certo,ha la orza: ma come usar-la, se ci che deve are vadritto contro gli interessi di chilha votato?Sul piano interno, la presiden-za di Ahmadinejad stata in re-alt un aannoso prender tem-po: un aumento abnorme dellaspesa pubblica, tagli sconsideratidei tassi dinteresse, per drogareleconomia e camuare la disoc-cupazione; ma questo, senza po-litiche strutturali, non ha portatoad altro che a ar crescere i prez-zi, soprattutto quelli delle case.Linfazione, la disoccupazione,hanno deluso molti proprio tra

    coloro che lavevano votato.Ahmadinejad sembra aver coz-zato contro la pi classica delleambiguit del populismo auto-ritario, o diciamo pure del asci-smo: la politica del lavoro. Nel

    2006 propone di alzare del 50%il salario minimo; in un contestosimile, una manovra destinata amandare la disoccupazione al-le stelle. Meno di un anno dopo,cerca di introdurre un CodiceIslamico del Lavoro che rende il-legale ogni attivit sindacale. Da-vanti ai medesimi problemi delriormismo, il dittatore getta lamaschera e cede alla tentazioneautoritaria. Ma nel giro di pocoarriver la nemesi: il crollo delprezzo del petrolio.

    Siamo cos arrivati a noi: ma

    perch gli Ayatollah non pun-tano di nuovo sul riormismo?LEconomist suggerisce che i brogli siano lesito di un calco-lo mal riuscito. Le elezioni del2005 videro una partecipazione

    del 50%: interi strati le boicot-tarono. Ci si aspettava orse unatteggiamento analogo. Ma sta-volta, la societ civile ha decisoche era nito il tempo del disin-canto: la partecipazione ha rag-giunto l85%. Davanti a un simi-le movimento, servono broglisu larga scala. Ma di larga sca-la, a quanto pare, stata pure lareazione.La historia es nuestra,

    y la hacen los pueblos. Speria-mo davvero che questa colom-ba voli.

    Gianluca Flego

    Teheran callingcontinua dalla prima.

    Democrazia signica gover-no del popolo, nessun paeseal mondo ha quindi un gover-no democratico. In gran par-te dei paesi invece vi unap-prossimazione di democraziadetta democrazia rappresenta-tiva. E cos in Italia, Francia eStati Uniti ma anche in Iran eVenezuela. Quello che distin-gue questi paesi sono le libertche sono concesse e che spessosi vuole identicare col sistemademocratico. La realt e che chivuole accentrare il potere nelleproprie mani pu arlo senza ri-correre alluso della violenza masemplicemente partecipando algioco dei partiti. Purtroppo mol-ti sono invece convinti che ilnostro sistema sia Democraziae che esso sia un ideale da pro-teggere e perezionare poich baluardo delle nostre libertpersonali in quanto ci permet-te di esprimere le nostre idee.Con linnalzamento delle soglie

    di sbarramento, riguardanti lepercentuali di voto che un par-tito deve avere per entrare inparlamento, questo concetto hapreso a scricchiolare ortemen-te. Sullideale di democrazia hapreso pi spesso il sopravven-to il conteggio delle probabilit,cosicch i nostro paladino dellademocrazia, al momento del vo-

    to, invece di votare per il partitoche pi di tutti rappresentava leproprie idee ha preerito votarequalcuno che la televisione ave-va accreditato di pi voti.Il 21 e 22 Giugno si votato peril Reerendum sulla legge elet-torale promosso da GiovanniGuzzetta (presidente del comi-tato promotore) e Mario Segni(Coordinatore). Questo reeren-dum si proponeva di migliorarela precedente legge Porcellumdi Calderoli. Il Reerendum sicomponeva di 3 quesiti, men-tre il terzo quesito proponevache i politici si potessero candi-dare solo in una circoscrizionein modo tale da impedire chevincendo in pi seggi si potessepoi scegliere a posteriore qualilasciare ai secondi arrivati (to-gliendo nei atti a gli elettori lapossibilit di scelta), i primi duesostanzialmente si proponeva-no di modicare la legge sulpremio di maggioranza e soglie

    di sbarramento delle due came-re. In sostanza il premio di mag-gioranza sarebbe andato al par-tito, e non a la coalizione, conpi voti e le soglie per i partitinelle coalizioni sarebbero stateinnalzate come per i partiti uo-ri dalle coalizioni, in pratica sisarebbe poste ne alle coalizio-ni. Se ossero passati questi due

    quesiti si sarebbe potuto avereche al partito vincente, con adesempio col 35% dei voti, sareb-be potuto andare il 55% dei seg-gi nelle camere.Non c quindi da stupirsi sei vari politici, a seconda degliequilibri nelle alleanze, sianostati un giorno a avore e quel-lo dopo no.Interessante ad esempio la bru-sca virata del nostro Presiden-te che il comitato promotore hacommentato parlando di ricat-to della Lega.Dal punto di vista dellelettoreducioso questo reerendumrappresentava un peggiora-mento della propria possibili-t di scelta, se osse passato in-atti si sarebbe aperta la stradaal bipartitismo. Il non raggiun-gimento del quorum invece halasciato spazio a una successi-va modica della legge eletto-rale nella quale, per assurdo, laLega rappresenta lago della bi-

    lancia per un sistema elettora-le che consenta ancora, in utu-ro, qualche possibilit di scelta.Daltraparte il atto che i quesi-ti siano stati votati con la stessapercentuale di s, potrebbe arpensare che in realt chi votalo accia pi per tio politicoche per convinzioni personali.

    JCO

    Il Referendum:

    ognuno scelga di che morte morire!

    Ogni volta che un sisma di-strugge qualche parte dellIta-lia, la prima reazione dei citta-dini la dimostrazione di unasentita solidariet. Da tutti ipori gli italiani sprizzano dolo-re in moti caritatevoli. Come giusto che sia. Quasi subito pe-r tutti si chiedono per quan-to tempo il clamore dei giorna-li continuer, o peggio: no ache punto lopinione pubblica,avendone la possibilit, segui-r le vicende che una tale cata-stroe proseguir a generare.Silvio Berlusconi ha aggiratoquesto problema spostando ilG8 allAquila. Perch ovvioche parlando del G8 si parle-r anche dellAquila, e nessu-

    no potr dire che per colpasua e del suo governo i cittadi-ni aquilani sono stati dimenti-cati, anzi!Il Tg1 invece sda le paure pa-ventate di un pericoloso silen-zio, anzi irrobustisce buonaparte delle preoccupazioni.Mentre a Roma, inatti, il 16giugno maniestano i cittadi-ni aquilani contro alcune par-ti del ddl-Abruzzo -con tuttoquello di buono e di cattivoche esso comporter - il prin-cipale giornale della televi-sione di stato italiana mandain onda non un servizio sullaprotesta ma uno su quanto bravo Formigoni che stanzie-r i ondi della regione Lom-bardia per costruire la nuo-va casa dello studente... Suci che avviene alle porte diMontecitorio nessun cenno.Visto che ci siamo proviamo,invece, a pensare agli stu-

    denti. Malgrado la generosi-t di Formigoni la situazioneper loro non cos semplice ehanno bisogno di molto altro.Qual , dunque, la situazionedegli studenti del capoluogo?Da una parte abbiamo gliiscritti alluniversit dellAqui-la, che tra scambi di appun-ti online e cartacei - in pochiriescono a seguire le lezioni-, lauree conseguite in tenda espostamenti in universit limi-troe o in plessi appositamenteattrezzati, cercano di continua-re gli studi. La loro situazione chiaramente dicilissima egravosa e nessuno di noi vor-rebbe essere al loro posto.Meno ovvia invece la con-

    dizione dei cittadini aquilaniuori sede, gi studenti pressoaltre universit, lontane dallapropria regione e/o citt, pri-ma del sisma.Immaginate di avere i genito-ri che abitano nelle tendopo-li e che non hanno pi un la-voro. Immaginate che la Timvi regali una ricarica al gior-no per il primo periodo... poinisca la pacchia e non pos-siate pi teleonare. Immagi-nate che anche Trenitalia viregali il primo viaggio per tor-nare dalla vostra amiglia, poiniente pi. Avrete sicuramen-te la terra erma sotto i piedi...ma orse per questo non ave-te bisogno proprio di niente?Per voi cosa stanno acendo?A quanto pare, per ora, nulla.

    Giada La GalaUlteriori inormazioni a:http://ttan.netsons.org

    Studenti allAquila,

    Studenti dellAquila

    elezioni4Put your hands up!

    Ak

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    periodico mensile

    Numero 47

    Mercoled 01

    Luglio 2009 esteri 5Silvio B.: Pensavo ossero le groupie di Apicella...

    Le elezioni a Hong Kong, qualeargomento pi interessante perte, lettore di Kronstadt? Dopo la

    lettura di questo articolo, sei au-torizzato a are il co snoccio-lando numeri e dati stupendo ituoi amici intellettuali che nonleggono il nostro giornale.

    Hong Kong ha circa 7 milioni diabitanti, ed una regione auto-noma della Cina. Il che implica

    che Hong Kong Cina, ma non Cina. Ha la sua moneta, lasua costituzione e le sue leggi.Ci sono 60 posti in parlamento:30 sono designati dal voto diret-

    to degli elettori, 30 sono ucial-mente decisi da una sorta di Co-stituente (una gruppo di poteremosso da broker di Pechino edai potenti di Hong Kong). Il big boss, Chie Executive o HongKong, non eletto dal popolo,ma da un comitato. Il comitato ormato da 800 membri scelti,come sancito dalla costituzione,nel seguente modo:- 664 da diversi settori delleco-nomia (ad esempio: 12 dalle as-sicurazioni, 12 dai trasporti, 20dal settore dellistruzione, e co-s via)- 40 dalle organizzazioni religio-se (con praticamente lo stesso

    peso tra cattolici, musulmani,protestanti, taoisti, conuciani,buddisti)- 96 ex ocio scelti dal governo(60 dal governo di Hong Kong,36 da Pechino)Personalmente, mi ricorda mol-to il doge scelto dai ricchi mer-canti nella Serenissima Repub-

    blica di Venezia. A dierenza della Cina vera epropria, ad Hong Kong la stam-pa libera: possibile criticare ipolitici e maniestare per strada.

    La lunga mano rossa di Pechi-no si a sentire, per: questan-no, Hong Kong scivolato (co-me lItalia) nella classica dellaFreedomhouse[0] da libero aparzialmente libero. I locali miassicurano che la censura non imposta: piuttosto, col passa-re del tempo, s insinuata unaspecie di paura mista a servili-smo, che porta allautocensu-ra (proprio come i cani servi diBerlusconi in Italia).Le elezioni a Hong Kong si sonotenute nel settembre 2008. Trai vari partiti, si notavano onda-mentalmente due schieramen-ti: quei partiti legati alla Cina e

    al Big Brother Partito Comuni-sta Cinese, che magari anno le-va sul nazionalismo del siamotutti cinesi, e quei partiti lega-ti a Hong Kong come realt in-dipendente dalla madrepatria,che comunque ha una sua orteidentit. Fanno ugualmente levasul nazionalismo: siamo tutti di

    Hong Kong. Sono per lindipen-denza e pi legati alla democra-zia e ai diritti umani.Allinterno di questi schieramen-ti ci sono ovviamente liberal e

    conservatori. Cartelli elettora-li con amiglie elici. Addirittu-ra uno sgato destroide avevalo slogan pi brutto della terra.Diceva: Please, vote or me. Adierenza della nostra Italia, co-munque, limpressione chei partiti acciano anche propo-ste molto concrete nei loro pro-grammi, come ad esempio leg-gi per tutelare i consumatori omagari per rilanciare il business(come il Liberal Party).Discorso a parte per gli incazza-ti che vogliono la democrazia esono generalmente di sinistra

    estrema. Un membro del parla-mento che vale la pena di ricor-dare Leung Kwok-hung, ma amoso col nomignolo di Ca-pelli Lunghi. amoso per in-

    dossare permanentemente unamaglietta di Che Guevara (nonsempre la stessa!, la cambia. Mac sempre il accione del Che. Anche sul pigiama).Non si ta-glia i capelli per protesta dallarivolta di piazza Tiananmen nel1989 (anche se purtroppo UNAvolta glieli ha tagliati la poliziadopo averlo arrestato).

    [0] http://www.reedomhouse.org/template.cm?page=22&year=2008&country=7527

    Simone Marini.

    Hong Kong: stampa, politica e Capelli Lunghi

    Solo il tempo potr dire se do-po trentanni le Tigri Tamil han-no emesso il loro ultimo ruggito.Ma notizia di un mese a che,

    in una violenta oensiva, leser-cito ha espugnato le loro ultimeroccaorti nel Nord del paese.Perch proprio ora viene piegatoquello che era stato tra i pi or-ti movimenti separatisti al mon-do, inventore di tecniche comelattentato sui-cida? Per capir-lo, vale la penadi are un passoindietro. Lo SriLanka (17 milio-ni di abitanti) paese multietni-co n dalla prei-storia, diviso tra

    una maggioran-za (74%) di lin-gua singalese ereligione buddi-sta e tre gruppidi lingua Tamil:ind oriundi(13%), musulmani (7%) e up-country Tamils (6%), indiani im-portati dagli inglesi per lavorareil centro collinare dellisola. Va-le la pena di notare che Tamile Singalese sono lingue tra lorodel tutto incomprensibili, parterispettivamente del ceppo dra-vidico e indoeuropeo. A ci noncorrisponde per una distinzio-ne etnica: la popolazione gene-

    ticamente omogenea e appartie-ne al gruppo dravidico originariodel sud dellIndia. Tradizional-mente, i Tamil si concentranointorno a Jana, il grande por-to del Nord, tuttora la zona piricca, alabetizzata e angloonadellisola. Con la dominazioneinglese i legami di questa cittcon il continente indiano si al-

    lentano; i suoi mercanti Tamilsi rivolgono alla zona di pianta-gioni intorno a Colombo. Ci as-soci ai Tamil, nellambito del

    risveglio nazionalistico singale-se, una velenosa immagine disruttatori ingiustamente avori-ti dallamministrazione britanni-ca. Con lindipendenza, la demo-crazia pose il problema etnico intutta la sua virulenza. Il gover-

    no di Colombo imporr una po-litica di repressione nei conron-ti dellidentit Tamil imponendonel 56 il Singalese come unicalingua uciale, e avorendo i sin-galesi nelle ammissioni universi-tarie (tra i giovani il cui uturo ucos spezzato si trovano poi mol-ti capi della lotta armata). Annidi proteste largamente pacicheispirate ai satyagraha gandhia-

    ni cozzeranno contro il ripetutotradimento da parte del governo-nel 58 e nel 65- di accordi perun maggiore decentramento.Cos, alla met degli anni Settan-ta, un movimento inizialmentepacico u indotto a imbraccia-re le armi. Le Tigri Tamil eranosolo una di numerose ormazio-ni indipendentiste, con una po-

    sizione rigidamente anti-indianae non marxista. Negli anni, il lo-ro carismatico leader VellupilaiPrabhakaran ece progressiva-

    mente il vuoto intorno a s, spe-cialmente dopo il allimentareintervento indiano dell87-90 e ilconseguente assassinio di RajivGandhi per mano delle Tigri nel91. La pulizia etnica attuata an-che contro i musulmani, poi, lo

    port a un pro-gressivo isola-mento inter-nazionale. Lacausa prossimadellinterventova per cercatanel allimentodei colloqui dipace del 2006,

    di cui secondoimportanti ne-goziatori inter-nazionali le Ti-gri portano laresponsabilit.Con un amo-

    so discorso in Tamil, il primo mi-nistro socialista in carica ha ma-niestato apertura nei conrontidelle istanze di devoluzione delnord; il che per, come si vede,non ha impedito latto di orza.In inglese esiste una parola, se-rendipity, che signica larte ditrovare qualcosa cercando qual-cosaltro. Pochi sanno che deri-va da un romanzo settecentesco

    sul avoloso reame di Serendip o, modernamente, Sri (Lanka).La vittoria militare non eliminale radici del confitto. Non restache sperare che, cercandola, ilgoverno di Colombo trovi anche

    la via della pace.Gianluca Flego

    Da piccoli leggevate Salgari?Barbanera e Francis Drake so-no sempre stati i vostri idoli?Vorreste guidare in realt nonuna banale citycar o berlina,ma lOlandese Volante? Alloragioite: alle ultime elezioni eu-ropee avevate degli amici can-didati. Ecco, loro non vannoallarrembaggio e non solcanoi mari, ma sempre pirati sono:inormatici, per la precisione.Come direbbe la SettimanaEnigmistica, la notizia stranama vera: dalle urne svedesi del-le elezioni di poche settimane a

    uscito vittorioso ilPiratpartiet,il Partito dei Pirati, che, conqui-stando ben il 7.1% delle pree-renze, si guadagnato un seggionel Parlamento Europeo, diven-tando addirittura il quinto parti-to svedese per numero di voti.Un vero triono, se consideria-mo che si tratta di un partito to-talmente al di uori dei canoni-ci schemi politici e che esso puinteressare solo una ascia li-mitata della popolazione, ovve-ro quella che utilizza internet escarica materiale dal web.Il partito corsaro nasce nel2006, grazie allopera di RickardFalkvinge & Friends: presen-tandosi alle elezioni politichedi quellanno, i nostri beniami-ni intendevano attivarsi per mo-dicare, sia legalmente che con-cettualmente, il copyright e ildiritto dautore in generale. Se-guendo una logica comune an-che ai propugnatori del copy-let, inatti, essi pensano che ilmondo delle pubblicazioni (edi-toria, case discograche e ci-nematograche ecc. ecc) siatroppo sbilanciato a avore delguadagno economico, a disca-pito della libera diusione dellacultura e dellarte. Allora, i JackSparrow de noantri racimola-

    rono un misero 0.63 %, 35.000scarsissimi voti: quale allora laragione di un tale successo?Una prima causa pu essere in-dividuata nella sentenza del 17aprile scorso, rutto del proces-so svedese contro il sito The Pira-te Bay: lintricata vicenda proces-suale era ancora da denire, man dalle prime ore si era notata

    una tendenza particolare, ovverouna massiccia adesione al parti-to. Il trend non si era ermato neigiorni successivi, tanto che il nu-mero dei tesserati era aumentatovertiginosamente no a are delPP uno dei pi importanti partitisvedesi per numero di iscritti.Unaltra ragione pu essere indi-viduata nel gran numero di per-sone che quotidianamente uti-lizzano internet nel reddo statoscandinavo, percentuali moltopi alte che quelle del nostro BelPaese. La stragrande maggioran-za dei giovani scambia le e do-

    cumenti attraverso il web, attoche li rende quindi molto sensi-bili alla causa sostenuta dai cor-sari del Mare del Nord: si regi-stra, inatti, che ilPiratPartietsiail partito pi popolare tra gli elet-tori sotto i trentanni.Anche in Italia sorpresa, sor-presa c un Partito Pirata, ma,come potete acilmente imma-ginare, ben pochi se lo lano. Il6 e 7 giugno cera addirittura ilportavoce del PP italiano, Ales-sandro Bottoni, candidato co-me indipendente nella lista delNord-Est di Sinistra e Libert, ma,come abbiamo gi detto, a costodi sembrare ripetitivi, quasi nes-suno se l lato. Come mai tut-ta questa dierenza tra italianie svedesi? Non si tratta soltan-to di zazzere bionde e stangoneda un metro e ottanta si trat-ta ondamentalmente di abitudi-ni e di et. Di abitudini, perchlo svedese medio molto pi in-ormaticamente alabetizzato eabituato a utilizzare internet quo-tidianamente. Di et, poi, perchla percentuale di giovani in Sve-zia molto pi alta che da noi: equesto non un dato trascurabi-le, se consideriamo che la asciapi interessata dagli scambi te-lematici naturalmente quella

    delle nuove generazioni.Tutto qui? No, orse si tratta an-che di urbizia. Laggi tra i ghiac-ci il quinto partito per numero divoti oggi, appunto, il PiratPar-tiet. Sapete qual il quinto qui inItalia? LUDC. Ecco. Ognuno haquello che si merita.

    Isabella B

    Allarrembaggio dellUE

    Tigri Tamil: Finale di partita?

    Ak

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    solutive, o quantomeno miglio-rative, di una condizione socia-le oggettivamente intollerabile,sperando sia il lettore ad incon-trare di volta in volta i parados-si insiti nellinaccettabile situa-zione attuale, capendo che nonsempre assoluto male ci chenon sia il sommo astratto be-ne.1) Siamo anti-militaristi. Magli eserciti ci sono. Usiamoli almeglio.Invece che contingenti pseudosuper partes (ad esempio i ca-schi blu dellONU) dissemina-ti quasi ovunque inutilmente a

    spese dei contribuenti del glo-bo, potremmo piazzare qualchemigliaio di volenterosi a gua-dagnarsi la pagnotta tra il sud Arica e il Sahara, monitoran-do le rotte migratorie, con rego-le di ingaggio piuttosto ampie,non per sparare ai migranti,certo, ma ai tracanti di uomi-ni, s!2) La nostra patria il mondo.Ma gli accordi internazionaliesistono.Fa specie si sovvenzionino lebarbarie libiche (per chi nonlo sapesse comprovato comei militari del luogo schiavizzi-no per mesi coloro i quali arri-

    vano nei loro territori per arpagare un illecito pedaggio),trascurando le vere sorgentidel enomeno. Lultimo anel-lo orte non preserva una ca-tena debole e, giacch Ghed-da regna parecchio pi anord del Congo, vedrei moltopi utilmente quei soldi spesiper sovvenzionare stati da cuii fussi migratori partono, im-piegati anch questi fussi siregolarizzino alla onte. Se sidovesse appuntare che il ge-stire un signorotto della guer-ra a caso possa risultare moltopi dicile che non un presi-

    dente monarca come colui ci-tato prima, si ricordi il primopunto sopra esposto. E siamoa posto.

    3) Il capitalismo una schiez-

    za. Ma possiamo agire col sen-no di poi.Lo sviluppo sostenibile real-t e pu non essere neo colo-nialismo. Basterebbe tentare diesportare, con investimenti mi-rati e controllati, quel poco diproduttivit e ricchezza di cuiquesta gente necessita, tenen-do alla larga le storture del no-stro mostro primo mondo. Gili metteremmo nelle condizio-ni di trovar vicino casa ci cheinvano cercano qui. Sopravvi-venza e giusto compenso al lo-ro valore umano.4) Nessun uomo bestia. Ma ci

    sono culture che dicilmentesi integrerebbero direttamentecon la nostra.Educare alla convivenza do-veroso. Signicherebbe anchenon costringere un immigratoa dividere un bilocale con die-ci suoi connazionali, istruen-dolo a parlare una lingua com-prensibile, convincendolo chesarebbe consono mantene-re ligiene personale su livelliadeguati. Certo ormai avr pa-recchia puzza sotto il naso, maanche quella del vicino multi-etnico a volte non scherza.Chi invece trascuri tutto que-sto, considerando sognante le

    invasioni barbariche che ece-ro crollare il u glorioso roma-no impero come un atto stori-co ripetibile oggi giorno, orsea male i suoi conti. Allo stes-so modo di chi crede che conla sola orza si possa ermaresemplicemente il enomeno,con qualche relitto sul ondodel mare, lager di accoglienzatemporanea sulle isole, ossecomuni uori patria.Limpero siamo noi. Limperosiete voi. Io ci sogno tutti sottoun unico cielo.

    Matteo Bertani

    periodico mensile

    Numero 47

    Mercoled 01

    Luglio 2009strumenti6Pedoflia: lOsservatore Romano rende onore

    a Michael Jackson

    LEra del Diritto &

    lImmane Immonda

    Immigrazione ImminenteOrmai si sa: uno spettro si ag-gira da decenni per la politicaitaliana. Un maleco tiranno,che non ci lascia are niente.

    Si dovrebbero alzare le pen-sioni minime eh non si pue i sussidi di disoccupazione?nemmeno e ar arrivare inorario i treni? eh, no, nean-che quello e stimolare la cre-scita? tho detto di nooo! maperch? eh... perch c il de-bito pubblico. Ah. Capito. Ma...perch c il debito pubblico?Del debito pubblico in questopaese tutti sanno una cosa: che alto, altissimo, tanto alto chemette paura. ma come ha attoa diventare cos alto, e cosa cidice la sua storia sulla nostra, molto meno noto. Proviamo

    a raccontarla, questa storia. Co-minciamo dallinanzia e ado-

    lescenza (i primi decenni dellarepubblica); nel prossimo nu-mero, poi, arriveremo ai nostrigiorni.

    Prima, per, due cose genera-li, tanto per orientarsi nella ac-cenda. Se lo stato spende pisoldi di quanti gliene entrano(con le tasse), come tutti devechiederne a prestito: cio, a-re debiti. Chi tiene questi debi-ti? Chiunque voglia: privati cit-tadini, banche private, le altrebanche centrali. Dei debiti, unavolta atti, bisogner pagare gliinteressi, e questa spesa vaad aggiungersi a quella per lescuole, gli ospedali, le pensio-ni. Chiaramente, pi il debito alto pi gli interessi sono gros-si, e se arriva al punto che devi

    chiedere soldi solo per copriregli interessi dei debiti che haigi, be, ci sta che sei nei guai.Per carit, in linea di principiosi pu andare avanti allinni-to, ma il problema : troveraiallinnito qualcuno che, queisoldi, te li presta? Come sachiunque abbia mai avuto undebito, la gente ben disposta

    verso di te nch si pu sup-porre che pagherai, cio nchguadagni. Per uno stato, questovuol dire che leconomia cre-

    sce, e le tasse con lei. Ma sap-piamo che, eh-ehm, lecono-mia italiana (ed europea) non proprio brillante in questoperiodo, e arranca a un mesto1-2% annuo in tempi normali(adesso poi, non ne parliamo).Ma non sempre stato cos: cstato un tempo, i nonni se nericordano, in cui leconomiaitaliana aceva aville, e il debi-to pubblico era quieto e acevail suo dovere. Gi: perch nonc niente di sbagliato nellave-re debiti. un atto economiconormale, persino salutare. Lostato (ad es. con listruzione)

    svolge nel sistema economi-co diverse unzioni equivalen-

    ti a investimenti per il uturo,che consentono di crescere dipi e a tempo debito ripaghe-ranno. Cos, nel periodo 1950-

    68, la crescita era sostenuta(in media superiore al 5% an-nuo), linfazione bassa, il co-sto del debito ineriore al tassodi crescita e la spesa pubblica,per scelta o per ortuna, equili-brata. LItalia partecipava alloraa un periodo di crescita rapidain tutto il mondo. Dopo il 1968,per, qualcosa sincrina. Il pa-radigma tecnologico alla basedellepoca doro precedentesi esaurisce. La crescita si man-tiene ancora attorno al 3%, masi cerca di stimolarla con unaserie di tagli ai tassi dinteres-se. Qual la logica di questo in-

    tervento? Lidea (keynesiana) che lo stato compri obbligazio-ni (cio, in eetti, ripaghi debi-ti -propri o altrui-) con monetaappena stampata, aumentan-do la domanda di obbligazionie diminuendo linteresse chedeve venire oerto per indurreil mercato ad acquistarle. Cos, pi economico vendere ob-

    bligazioni (= prendere denaroa prestito) e dunque investire,creare lavoro e crescere. Ci au-menta la domanda di prodotti,

    ma a seguire anche il loro prez-zo, creando cos infazione. Ne-gli anni 70, il meccanismo eraormai talmente noto agli agen-ti che si aumentavano i prezzi

    prima ancora che la banca cen-trale diminuisse i tassi, cos chelinfazione era suggita al con-trollo. Tutto questo era comunea tutto il mondo industrializza-to. Lo specico dellItalia, per,era un sistema politico instabi-le e ondato sullesclusione diun partito comunista al 30%dallarea di governo. Il sistemadi welare avviato nei decen-ni precedenti, dunque, andava

    mantenuto assolutamente inquanto strumento ondamenta-le del manteni-mento del con-senso alla DC.Un sistema dipensionamentiavorevoli, im-pieghi parasta-tali largiti, ser-vizi pubbliciin perdita. Traquesti, un postodonore lhan-no sempre avu-to le errovie,i cui biglietti(tuttora) sotto-

    costo svolgeva-no una unzio-ne cruciale inun paese a co-s orte emigra-zione interna.Negli anni, pe-r, hanno crea-to una situazio-ne di cronicoproondo ros-so a tutto dan-no delle -nanze statali.

    (Qualcuno ricorder la battu-ta de il divo, in cui Andreot-ti dice: - con Nenni ci odiava-mo, ma quanta stima... quandoentr nella commissione bilan-cio venne da me e baldanzosomi disse: sono stato eletto persanare i conti delle FS. Al chegli risposi: mio caro, in mani-comio i matti sono di due tipi:met si crede Napoleone, laltramet vuole risanare i conti del-le FS.).A ne anni 70, dunque, la si-tuazione la seguente: crescitarallentata, spesa sempre alta, eun debito pubblico che comin-cia a crescere. Il problema, pe-r, viene a lungo nascosto daun ambiente, come abbiamovisto, di tassi dinteresse bassi.

    Siamo cosarrivati al limitare degli anniottanta - il periodo in cui avvie-ne lesplosione. Ma di questonella prossima puntata.

    Gianluca Flego

    Abbastanza grande da badare a se stesso?breve storia del debito pubblico italiano/1

    continua dalla prima.

    Ak

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    La poesia di Davide Castiglio-ne risuona di parole sempli-ci, scarne: non domanda com-piacimenti, anzi riugge il belcanto. Una sillaba attorciglia-ta, spesso ruvida, che si pie-ga sulla realt per scardinarlae poi declinarla a nuova or-ma. I suoi versi si legano a atticoncreti, tangibili: non dunque

    una poesia astratta e lontana,

    avulsa da un contesto, ma po-esie. In questi varchi che creasul oglio bianco riesce cos aprendere una distanza da sestesso e l, in quella ragile so-spensione, disegna un nuovoritmo, una sorpresa. Ma questosuo distendersi nellinchiostro spesso contraddittorio, aa-scina eppure vorrebbe riuggi-

    re: estrarre dai versi/ la loro

    trua e un simulacro di te.Nella prima poesia qui propo-sta Davide tenta di distillareuna nostalgia, una lontananzache non sa colmarsi. Svolta al-lora ra un verso e un altro, pro-va a spezzare un cerchio, unasillaba che ricade su se stessa.Lo sguardo prima tenta sulle li-nee, poi sabbassa sul oglio: la

    visione ora in uno specchio

    approssimato, atto di lettere,stroe ascoltate, rime. La cartaallora respira, quasi per ecces-so: ed proprio il respiro, co-me una leggera ligrana sot-terranea, che percorre linteralirica e unisce le due stroe,come le due persone distanti.Ed anche nella seconda stroaviene riproposta la situazionecircolare, ovvero lo spegnersidun colore: girando per giar-dini e caseggiati/ ho sentito il

    grigio vincere il verde/espan-dersi nelliride. La meta su-ma in un ruotare attorno a sestessi, intorno sembra lanoni-mato: il grigio (tinta quasi sen-za respiro) cola nel giorno. Siapre cos una rattura, un sol-co che eppure ricongiunge: unbacio, unarcatura ra un versoe un altro.Nella seconda lirica qui propo-sta, la lattina, il poeta si ser-ve di una metaora per interro-garsi sulla metaora stessa. Unoggetto umile, quotidiano, co-s raramente investigato, vie-ne qui preso ad esempio perarontare una domanda: il sal-to ra loggetto e la visione. Lalattina, svuotata di ogni conte-nuto condannata a rotolare/sulla sua accia/ ribadita: nonsa determinarsi, n darsi adaltra dimensione. Il suo scen-dere ha un sapore di vita e dimorte allo stesso tempo, indi-stricabile. Loggetto, in s, nonha qualit, ma solo sullor-lo dun pendio: la metaora, ilcoraggio di cadere in un abis-

    so. Ma anche qui domina in-ne la contraddizione, orse atratti quasi la sducia: la pauradi dimenticare loggetto a avo-re dellidea ne che scaturisce,tradire cio la realt a avoredi unimmagine. Potrei tro-varla perno erita,/ rierita

    Alessandro Castagna

    Tu, ventenne nostalgico dei beitempi che urono, tu che quan-do senti lodore derba tagliatapensi al proumo del prato diWoodstock su cui non hai maimesso piede, tu che lecchi ran-

    cobolli per hobby, sicuro cheprima o poi un cartone di LSDlo becchi -se non altro per que-stioni di statistica-, ebbene...VIA QUEL MUSETTO TRISTECHE IL TUO TURNO!Il 2009 si dimostra inatti lannodel olk tutto barba&sessantotto:dopo lesordio a gennaio degliottimi Fleet Foxes (che qual-cosa doveva lasciar presagire)ecco ora arrivare uno tsunamiatto di chitarrine acustiche eatmosere rilassate.Tre nomi per tutti: The Low Anthem, Andrew Bird ma so-prattutto il notevolissimo Dan

    Auerbach.Ora, per cortesia, qualcuno midia un po di anni 80.

    A Rimini, il 13 e 14 luglio, Mor-rissey terr le uniche date Ita-liane del suo tour mondiale.Ah... non sai chi Morrissey?(allora ditelo chiaramente: do-vete scrivere per gli ignoranti.Non abbiamo nulla in contrarioallignoranza anzi ogni tanto abene, specie alla Lega. Per do-vete dirlo prima)

    Sempre per la rubrica megliotardi che mai (ovvero i dischiche se non li avete comprati il caso che li compriate) oggiconsigliamo i Black Box Recor-der e il loro The Facts o Lie.

    Loro erano il gruppo di LukeHaines, che detto cos, se nonsai chi Luke Haines, comedire loro erano il gruppo deltuoverdurariochenonsaicome-sichiamamavabeneuguale.Luke Haines uno bravo -an-zi di pi- e, dopo alcuni proget-tini solisti si deciso a recupe-rare una vecchia gloria comeil batterista dei Jesus and Ma-ry Chain e una cantante, SarahNixey, che denire conturban-te dir poco.Insomma, a parte la sottile in-quietudine che la accia di Hai-nes ti da quando la vedi, a parte

    il atto che il progetto a rieri-mento ai disastri aerei, tuttoquello che uscito dalle manii questo gruppo musica che,se si sentisse un po in giro, a-rebbe del bene (di certo non al-la Lega).

    Annullate due date del tour diMarco Carta per ECCESSO DIPUBBLICO: [...] dopo lannul-lamento del concerto di Romaqualche giorno a per lecces-sivo numero di spettatori pre-sente rispetto alla struttura che

    ospitava lo spettacolo, un altroconcerto stato annullato pergli stessi motivi.Il concerto si sarebbe dovutosvolgere il 23 Maggio prossimoal Palasavelli di Porto San Gior-

    gio, ma i responsabili dellor-ganizzazione, dopo aver con-statato leccessivo numero dibiglietti venduti per lo spetta-colo, hanno ritenuto opportu-no spostare il concerto a datada destinarsi [...].(tratto da Melodicamente.it)..........Oramai credono che ci bevia-mo proprio tutto.(notizia: in rete c il Fan Clubdelle MAMME FAN DI MAR-CO CARTA... chiediamo che ilWWF metta sotto protezione la

    casalinga che ascolta Julio Igle-sias)

    Collettivo Modulare Musicale

    Kronstadt

    periodico mensile

    Numero 46

    Mercoled 01

    Luglio 2009 culturaAk 7Marco Carta: un maestro e un esempio

    di rettitudine per molti di noi

    A Ribollita

    Recensioni poetiche: Davide Castiglione

    In respiri approssimati

    Cercarti non pi ormai alle svolte stradali, nella stessa

    situazione circolare;tradurti, invece, da altre arterie,

    estrarre dai versila loro truffa e un simulacro di te.Non in visi senza spartito, dunque,

    o in chiss che castelli:vederti sar ascoltarti in strofe,

    in respiri approssimati ai tuoi, per eccesso.

    Ma erano i miei in esubero,acuti da trattenere al telefono ri richiamo io; pi tardi,

    girando per giardini e caseggiatiho sentito il grigio vincere il verde

    espandersi nellirideraccattare note basse, in un circolo:il solco e il bacio hanno coinciso

    tra me e te come in questaarcatura tra verso e verso.

    La lattina

    La lattina solitamente vuota,lasciata al suo pendio puoi dire

    condannata a rotolaresulla sua faccia

    ribadita, e conosce come alcuniil trucco per abolirsi

    le asperit oche il suo inseguirsi cercarsi, vivo

    e mortuario, dove scendereicon tutto me stesso

    salvo di persona: nei fossi.O anche

    Per la lattina n astuta n audace:la lattina solo sullorlo di un pendio.A volerla riempire, a volerla tutto quello

    potrei trovarla perfino ferita,riferita.

  • 8/14/2019 Kronstadt 47

    8/8

    Ogni anno solare ci sono circatre o quattro notti in cui non ri-esco ad addormentarmi primache accia giorno, pur standonel letto a rigirarmi per ore, a-

    cendo dei gran fussi di coscien-za in cui puntualmente penso atutti gli ex avuti dal primo gior-no di asilo a oggi e rifettendosul atto che si, in eetti a luipotrei mandare un messaggioper chiedergli come sta; a quel-la discussione avuta laltro gior-no (o anche due anni a, ho unamemoria prodigiosa) con tizioin cui avrei potuto dare questa oquella risposta e argli davveroil culo; creo una nuova corren-te losoca; risolvo il problemadella ame del mondo in alme-no otto modi diversi -che, chia-ramente, la mattina dopo avrdimenticato- e immagino circa

    settantatr situazioni dierentiin cui George Clooney potreb- be conoscermi ed innamorarsiperdutamente di me.Disgraziatamente tra tre gior-ni ho un esame, quindi questanotte a base di solato di ramepentaidrato, composti di coordi-nazione, erro acetilacetonato equali cazzo erano gli elementidel diciassettesimo gruppo? Ahsi: Faremo Clamore BruciandoInsieme Attila. Fluoro, Cloro,Bromo, Iodio, Astato.Mentre mi barcameno tra i mieidiscorsetti imparati a memoria-lidrogenomolecolaresiottie-

    neconlasintesidelgasdacqua-dacuisiottieneancheilmonos-sidodicarbonio- e cerco dielaborare un modo per armichiedere, tramite astuti e inge-

    gnosi messaggi subliminali, larelazione dellesperienza di la- boratorio sulla titolazione delsale di Mohr, ho lilluminazio-ne che cambier la mia notte:

    ma quellHaber del processo diHaber-Bosch, lo stesso Haberdel ciclo di Born-Haber? E ses, perch quella buona donnadi sua madre non ha ben pen-sato di abortire? la ne. Adesso inizia uno deimiei giochi preeriti: vediamodi chi la colpa dei mali che miafiggono e per i quali in real-t posso biasimare solo me stes-sa. Resto sempre in tema, pe-r, e dopo la signora Haber midomando chi io debba maledi-re per un altro argomento chenon riesco ad imparare, e qualepotrebbe essere tale argomen-to. Penso. Penso. Penso. Trova-

    to! Lo zolo. Odio lo zolo, nonriesco a mandarlo gi, tutti queicomposti con i nomi strani, iltiocoso, lo ione solononloso evia discorrendo. Ma non colpamia che non studio abbastan-za e non sono stata attenta a le-zione, colpa di... no cazzo, malo zolo non stato inventato, stato scoperto, e in ogni casoc praticamente da sempre! Ioper sono bravissima, il miogioco preerito, e lo so di chi la colpa. Si che lo so. Me lo do-vete proprio ar dire? Sicuri? Si-curi sicuri? Va bene, ve lo dico: colpa di Dio. Lha creato lui e

    quindi colpa sua. E tra laltro,se avete studiato un po di sto-ria, saprete che i cristiani -pri-ma dellinvenzione della crandematre Chiesa, naturalmente-

    allinizio erano considerati unpo il capro espiatorio dei maliche accadevano nellimpero ro-mano, e lo stesso Ges si po-sto in quel ruolo, dunque dare

    la colpa a Dio quasi come ri-tornare a vivere il cristianesimodelle origini.Ad ogni modo mi si dir che Dionon esiste eccetera eccetera, sia-mo grandi e vaccinati e lo sappia-mo, per sappiamo anche che ilmondo diviso in due grandi in-siemi: le cose che ci piacciono ele cose che non ci piacciono.Le cose che ci piacciono sonochiaramente risultati dellevo-luzione: buona la Nutella, mamica ci sono gli alberi di Nutel-la in giro, luomo che pro-gredito nellarte pasticciera elha inventata; che tette cheha quella! Ma mica le omini-

    di le avevano cos eh, meritodellevoluzione; non riesco a vi-vere senza il computer, ma mi-ca sono sempre esistiti, gruppidi persone si sono specializzatinella materia e laccrescimentodella stessa ne ha permesso larealizzazione!Le cose che non ci piacciono leha, invece, indubbiamente crea-te Dio: queste zanzare di merdadovevano proprio esistere? Man-naggia a No che le ha atte sa-lire sullarca! E perch il Signo-re ha atto s che le cose buoneacessero ingrassare? Poi non proprio giusto che siccome Eva

    ha mangiato quella stupida me-la adesso ci tocca partorire condolore e in pi abbiamo pure lemestruazione e agli uomini in-vece niente, e chi lha deciso

    questo, indovinate un po.Ovviamente non che tutte lecose della natura le abbia cre-ate Dio: il vino, ad esempio, sia con luva, e luva se cos

    grazie al processo di selezioneavvenuto nel corso dei secoli;le ragole, buonissime, stessastoria delluva! Cambiando re-gno e passando quello anima-le troviamo il porco, per esem-pio, che una bestia antastica.Ci ai il prosciutto, la mortadel-la, il salame, le bistecche, lebraciole... non neanche brut-to da vedere, anzi, secondo me mille volte pi brutto un car-lino con quellorrendo musoschiacciato che un bel porcel-letto tutto rosa con la coda ric-ciuta. Inatti non capisco pro-prio perch a certe personealtolocate, per cos dire, non

    si possa dare del porco che tut-ti si scandalizzano (e sono glistessi tutti che lo pensano pu-re loro eh, di dare del porco aqueste certe persone, solo chenon capisco il perch quandolo anno usino spesso lappel-lativo zio. Magari una sortadi orma aettiva, io per esem-pio ho uno zio Remo che pe-r non mio zio carnale ma uncaro amico di mamma e pap).Ad ogni modo come ogni vol-ta ho divagato troppo. Largo-mento principale erano i signo-ri Haber, madre e glio e orsenon glio. Ecco qui: il glio e il

    orse non glio sono la stessapersona (e, chiaramente, sonoil glio. La parola glio noninizia ad avere un suono stra-no?). Fritz Haber, nato a Bresla-via il 9 dicembre 1868. Anchese era un po un raccomandato(il padre aveva unimpresa chi-mica e vi ha lavorato prima diiniziare la carriera accademi-ca) in eetti era una mente, eper il amoso processo di Ha-ber-Bosch ha vinto addiritturail nobel -si tratta di un meto-do per sintetizzare lammonia-ca, andate su wikipedia e sco-prirete quanto utile al mondosia questo composto-. Tuttavia,

    spesso anche le migliori inten-zioni portano a risultati ina-spettati e indesiderati: dopo ilnobel il nostro Fritz (che conquel nome giusto due cose po-teva are: lo scienziato o latto-re porno) si dedic ai pesticidie mise a punto il procedimen-to per la sintesi di un prodot-to destinato alla disinestazio-ne dai pidocchi e dai parassiti.Era lacido cianidrico, meglioconosciuto con il nome di Zyk-lon B. E ora volete sapere la co-sa divertente? Haber era ebreo.Il cielo si sta schiarendo e trapoco Aurora verr a danzare tra

    gli astri. Io vado a dormire.Il Cervello di Ginevra

    Kronstadt

    cerca collaboratori!!

    visto che perdi gi tempo

    leggendolo,

    valuta lidea

    di perderne

    anche realizzandolo!

    come?

    servono

    disegnatori,vignettisti, im-

    paginatori, articolisti, sa-

    tiri (e ninfomani),

    cacciatori di inchieste e

    di taglie...

    non aspettare:

    [email protected]

    Credits:

    La locandina di pagina 8 , an-

    cora una volta, opera del buon

    Diego Gabriele (www.ak-house.

    com), che ringraziamo.

    La locandina del Creative Jam-

    min Festival, invece, opera

    del dottor Gonzi, che ringrazia-

    mo. Le locandine cartacee con

    la errata dicitura luglio 2008,

    sono opera del dottor Schiavi,

    che NON ringraziamo.

    La graca, come avrete notato,

    ricorda quella di un altro amo-

    so estival musicale: il Rototom

    Sunsplash. Che ringraziamo.

    Il otomontaggio di pagina 2

    stato realizzato dalle sapientimanine della dott.ssa Sanvitale.

    Che non ringrazio perch lidea

    era mia e qui con la scusa del

    Creative Commons tutti si pi-

    gliano i meriti altrui. Cristooro.

    Tutte le altre immagini, com-

    presa la copertina, sono trat-

    te da Internet, sempre in atte-

    sa che uno tempesta di otogra

    e illustratori ci ulmini.

    La redazione invita tutti a parte-

    cipare a Balla Coi Cinghiali e-

    stival musicale con campeggio

    gratuito che si terr il 20-21-22

    Agosto a Bardineto (Savona).

    Maggiori ino a:www.ballacoicinghiali.it

    Direttore editoriale

    Isabella Bossolino

    Direttore responsabile

    Salvatore Gulino

    www.unionpv.net

    ATTREZZATURE E MATERIALI

    PER BIOEDILIZIA

    VERNICI ECOLOGICHE

    20081 ABBIATEGRASSO (MI)

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    periodico mensile

    Numero 47

    Mercoled 01

    Luglio 2009 Akracconti8Ak-47: regalane uno a tuo fglio!

    Kronstadtperiodico mensile

    Numero 47

    La redazione di Kron-

    stadt aperta ad ogni

    tipo di collaborazione.

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    Il signor Haber eccetera